4 maggio 2013

Adrano (CT) - Badante si fa intestare l'eredità, poi avvelena la coppia di anziani
8 agosto 1991 - Era diventata la tuttofare di casa. Così legata a quei due anziani conosciuti in vacanza da fare al tempo stesso da governante e dama di compagnia. Poi, a distanza di poche ore l'uno dall'altra, i due vecchietti di Adrano, un grosso centro in provincia di Catania, erano morti per cause apparentemente naturali.
A distanza di oltre un anno si scopre la verità: Carmelo Spitaleri e Maria Leocata morirono per avvelenamento da farmaci e la principale indiziata è proprio Anna Santa Catanesi, 47 anni, la donna che ha accudito la coppia negli ultimi mesi di vita. Ieri è stata arrestata dai carabinieri di Adrano: l'accusa è di omicidio premeditato aggravato.
Nell'autunno dell'89 la Catanesi conosce in vacanza i coniugi Spitaleri. "Siamo soli - le confida Maria Leocata - e avremmo bisogno di un aiuto". La Catanesi è disposta a trasferirsi.
Nel dicembre dello stesso anno una delle figlie della coppia torna in Sicilia, ma non trova i genitori. Proprio quel giorno Anna Santa Catanesi aveva accompagnato i coniugi Spitaleri dal notaio: una procura speciale la nominava beneficiaria dei beni di famiglia.
Qualche mese dopo improvvisamente i due anziani si ammalano. Anna Santa decide di farli ricoverare in ospedali differenti. A distanza di poche ore muoiono entrambi.
Ad Adrano nessuno sa nulla: i funerali della coppia non vengono mai celebrati. Carmelo Spitaleri e Maria Leocata vengono seppelliti di nascosto. Ma una delle figlie decide di vederci chiaro e scopre che la Catanesi aveva precedenti penali per emissione di assegni a vuoto e circonvenzione d'incapace. Scopre anche che i genitori sono morti in ospedale. Abbastanza per chiedere la riesumazione dei cadaveri.

Roma - Badante polacca aggredisce pensionata a calci e pugni
28 agosto 1997 - Ha derubato la sua datrice di lavoro, una donna di 69 anni e l'ha aggredita a calci e pugni. Enzieta Malgorzata Dabrovska, 33 anni, assunta pochi giorni prima dalla pensionata come domestica, è stata arrestata dagli agenti di una volante. E' accaduto in largo Gibilmana, sulla Colombo.
La donna, S.O. aveva bisogno di una persona che si occupasse delle pulizie e la ragazza polacca era andata a lavorare da lei, pochi giorni fa. Nascosti in un calzino, la straniera aveva trovato 3 milioni e 500 mila lire in contante che servivano alla padrona di casa per un'operazione all' estero. La polacca se ne è impossessata ed è scomparsa.
Qualche ora dopo, il figlio dell'anziana ha incontrato la ragazza in strada, in compagnia di due connazionali risultati estranei alla vicenda. Con una scusa, fingendo di non essere al corrente del furto, ha invitato la giovane donna a salire in casa della madre: "Così ti paghiamo quello che ti spetta per i giorni di lavoro che hai fatto...". La polacca ha accettato ma, una volta entrata nell'appartamento, è stata accusata di aver rubato il denaro. A questo punto la ragazza si è scagliata, come una furia, contro l'anziana signora, l'ha presa a calci e l'ha scaraventata a terra, prima che il figlio riuscisse a trattenerla.
Poi è scappata di corsa. A questo punto, l'uomo ha chiamato il 113 e il dirigente della sala operativa, Antonio Del Greco, ha dirottato sul posto una volante. Gli agenti sono arrivati nel giro di pochi minuti e hanno bloccato la polacca prima che riuscisse ad allontanarsi. In tasca, gli sono stati trovati tutti i soldi che aveva rubato nell'appartamento e la straniera è stata arrestata per rapina impropria. Poco dopo, il denaro è stato restituito alla proprietaria che davanti ai poliziotti si è commossa fino alle lacrime.

Catania - Colf accoltella a morte pensionato per rubargli i risparmi
19 giugno 2001 - Avrebbe ucciso il pensionato per il quale lavorava come collaboratrice domestica per rubare i soldi che le avrebbero permesso di pagare forti debiti che non riusciva ad estinguere. È l'accusa contestata a Rosa Costanzo, 56 anni, fermata dalla polizia per omicidio. Sarebbe stata lei il 7 aprile scorso ad uccidere Vittorio Balsamo, di 78 anni.
Il delitto avvenne nell'abitazione del pensionato che era vedovo e viveva solo in un appartamento al quarto piano di uno stabile nella centrale via Milano di Catania. L'omicidio fu scoperto dopo una denuncia dei familiari della vittima che non avevano sue notizie da giorni. Furono i vigili del fuoco a scardinare la porta d'ingresso dalla casa di Balsamo e a trovare il pensionato morto. L'autopsia accertò che l'uomo era stato ucciso con una decina di coltellate al torace e alla gola e con un colpo di pistola sparato da distanza ravvicinata, la cui deflagrazione è stata attutita da un plaid di lana ripiegato otto volte, posto tra l' arma ed il torace della vittima, che ha avuto un effetto silenziatore.
Fu questo un particolare a fare ipotizzare alla Squadra mobile, nelle prime fasi delle indagini, che l'omicidio fosse stato commesso da due persone. Secondo la ricostruzione della polizia, Balsamo avrebbe sorpreso la donna, che era in possesso delle chiavi di casa, mentre rubava dei soldi. Il fermo è stato disposto dal sostituto procuratore Francesco Testa.

Cologno Monzese (MI) - Anziana massacrata a coltellate: arrestata la colf ecuadoregna

Anziana uccisa a coltellate: arrestata la colf

Una donna di 81 anni è stata trovata morta, uccisa a coltellate. Arrestata la colf, unica presente in casa al momento dell'omicidio
17 maggio 2002 - È stata arrestata dai carabinieri la colf equadoregna (e non filippina come sembrava in un primo momento), accusata di aver ucciso a coltellate la sua datrice di lavoro, Maria Bugatti, 81 nella casa dell'anziana di Cologno Monzese (Milano). I militari, nel pomeriggio, sono stati avvertiti da alcuni vicini dell'anziana che hanno sentito delle urla provenire dall'appartamento di Maria Bugatti, al terzo piano di una palazzina di via Fontanile.
La porta dell'appartamento era chiusa e, quando gli investigatori l'hanno sfondata, hanno trovato l'anziana nella vasca da bagno, ormai morta a causa delle numerose coltellate, mentre le pareti erano imbrattate di sangue. La colf, che ha 33 anni, era accanto, con le mani sul cadavere, in stato di choc e, a quanto si è appreso, invocava Satana .
Sul posto è intervenuto il Pm di Monza, Vincenzo Fiorillo. La giovane donna, che prestava servizio solo dal primo maggio in casa di Maria Bugatti, è stata ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Raffaele di Milano.

Roma - La badante diventa una belva
8 luglio 2002


Torino - Badante rumena malmena e segrega pensionato
1° luglio 2003 - E' stato picchiato, privato del telefono e chiuso a chiave in camera da letto dalla badante che aveva appena assunto. Protagonista della vicenda è un pensionato di 87 anni, Antonio D., vedovo e invalido civile al 100%. A malmenarlo è stata Silvia Ana Neculaes, 32 anni, una badante romena che aveva preso servizio in seguito ad un annuncio apparso su un giornale.
La donna ha reagito con rabbia ai rimproveri del pensionato che l'aveva sorpresa nel tinello di casa mentre cenava con un uomo: ha prima picchiato il pensionato, facendolo cadere a terra, poi l'ha chiuso a chiave nella stanza da letto e gli ha sottratto il telefono. Solo il mattino successivo l'anziano è riuscito ad avvertire una delle figlie e a denunciare l'accaduto ai carabinieri. La badante è stata quindi arrestata per sequestro di persona.

Roma - 92enne morta: domani l'autopsia, arrestata la badante rumena
15 settembre 2006 - Sarà l'autopsia di domani a stabilire con certezza la causa della morte di Erminia Palmucci, la donna di 92 anni deceduta ieri dopo 5 giorni di agonia all'ospedale Figlie di San Camillo a Roma. L'anziana era stata ricoverata dopo essere stata aggredita dalla badante romena. E prima di perdere conoscenza è riuscita a raccontare a un carabiniere quello che era successo.
"Nonostante l'avanzata età è riuscita a raccontarci l'accaduto, ci ha detto che nei giorni scorsi aveva notato degli ammanchi e quindi aveva cambiato nascondiglio ai suoi soldi. La colf ha chiesto dove li nascondesse e da lì è nata una discussione poi degenerata", ha raccontato il carabiniere.
Lidia Hliscat, questo il nome della badante, martedì pomeriggio ha prima svegliato l'anziana e l'ha poi aggredita per farsi rivelare dove avesse nascosto i soldi della pensione. La donna per un attimo è riuscita a liberarsi ed è corsa sul balcone chiedendo aiuto. Ma la badante l'ha raggiunta e, continuando a colpirla con uno zoccolo di legno, l'ha trascinata nuovamente in casa. Ai carabinieri arrivati sul posto la romena prima non voleva aprire la porta, poi ha aggredito anche loro cercando di fuggire.
La badante, che si è difesa sostenendo di non ricordare nulla perché quel giorno aveva preso un antidepressivo e bevuto del vino, è ora nel carcere di Rebibbia, detenuta con l'accusa di rapina e sequestro di persona. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se l'autopsia stabilirà che l'anziana è morta a causa delle percosse subite.

Santarcangelo di R. (RN) - Badante ucraina picchia e minaccia nonno che accudisce
31 marzo 2007 - "Paga o ti mando i miei amici della mafia russa... Tanto muori ... Ti facciamo sparire, vecchio". Così una badante ucraina costringeva il nonno a dargli tutti i suoi soldi. Se non bastavano le minacce, la quarantenne che avrebbe dovuto accudirlo non esitava a picchiarlo. L’ultima volta gli aveva piegato un dito e non lo aveva lasciato fino a che l’anziano non le aveva scucito un paio di banconote da 100 euro. Il pronto soccorso poi aveva dato 10 giorni di prognosi all’anziano per quella contusione.
Ma per fortuna a porre fine a questo inferno ci hanno pensato i carabinieri di Santarcangelo allertati dal direttore della banca dove il nonno, un santarcangiolese di 81 anni, aveva il conto corrente.
Qualche giorno fa il funzionario si è accorto che il nonno, titolare di un pensione di 600 euro, aveva ritirato 1100 euro, un comportamente veramente insolito per lui. Il direttore allora ha avvisato il comandante della stazione dei carabinieri di Santarcangelo. E il maresciallo ha avvicinato il nonno. Si vedeva che l’anziano aveva paura, ma piano piano si è deciso a raccontare che la badante, residente a Riccione, lo stava torturando.
L’uomo, che ha problemi alle gambe e cammina a fatica, ha raccontato che la straniera, mandata da una parente per sostituire la sua badante momentaneamente in Russia, lo stava letteralmente torturando per ottenere soldi da lui. Da quando era arrivata a casa sua, circa 20 giorni prima, lo torturva in tutte le maniere. Non solo in casa non faceva assolutamente nulla, ma pretendeva sempre soldi dall’anziano.
I carabinieri hanno deciso di entrare in azione. Così quando il nonno gli ha portato il denaro che la donna come al solito aveva preteso, sono intervenuti i militari che hanno fatto scattare le manette. Aveva appena infilato in tasca i 700 euro che gli aveva consegnato il santarcangiolese. Molto probabilmente in 20/25 giorni di permanenza in quella casa la donna era riuscita a farsi consegnare 1800/2000 euro. Il più delle volte per avere i soldi lei lo avrebbe minacciato: "Tanto te muori — gli avrebbe detto la donna —. Chiamo la mafia russa e poi ti facciamo sparire ".
La donna ora è in carcere a Forlì accusata di estorsione e oggi stesso verrà ascoltata dal giudice per l’udienza di convalida assistita dal suo avvocato.

Monteprandone (AP) - "Chiedi la carità, devo giocare al Bingo": badante schiavizzava vecchietta
4 agosto 2007 - Era la sua badante da due anni ed era stata così abile a guadagnarsi la fiducia della famiglia da ricevere persino l'incarico di ritirare la pensione e l'indennità di accompagnamento. La donna, però, avrebbe tenuto segregata l'anziana invalida che le era stata affidata, picchiandola e costringendola a chiedere l'elemosina per poi giocarsi i soldi racimolati al Bingo e al videopoker. E' con questa accusa che i carabinieri di S. Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) hanno arrestato L.G., una 64enne di origini calabresi residente nella vicina Centobuchi di Monteprandone, dove vive anche la vittima.
Quando i militi hanno fatto irruzione nella casa dell'anziana signora, di 77 anni, l'hanno trovata chiusa a chiave in una stanza. La donna, che era in preda ad una forte agitazione, continuava a chiedere aiuto senza che la sua "assistente" le prestasse la minima attenzione. Visitata presso il pronto soccorso, i medici le hanno riscontrato lividi e una lesione a un dito guaribilie in quindici giorni.
Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, la badante, già nota alle forze dell'ordine, obbligava l'anziana ad accattonare da alcuni mesi. La signora veniva accompagnata davanti al santuario di Loreto e alle chiese di varie località della zona e costretta a forza di botte e minacce a chiedere la carità. I soldi raccolti venivano poi utilizzati dall'arrestata per soddisfare la sua passione per il Bingo e il videopoker. Il tutto avveniva all'insaputa dei due figli, che vivono a pochi chilometri di distanza.
La badante è stata rinchiusa nel carcere di Castrogno (Teramo). Le accuse a suo carico sono sequestro di persona, circonvenzione di incapace, lesioni personali e riduzione in schiavitù. L'anziana è stata affidata alla figlia.

Poggibonsi (SI) - Arrestata la badante-aguzzina bulgara
21 febbraio 2008 - Botte, offese, maltrattamenti vari, ripetute richieste di denaro.
Quella badante apparentemente affabile che avrebbe dovuto fargli un po’ di compagnia e rendergli le giornate più agevoli, era diventata il suo incubo. Per il sessantenne che l’aveva assunta e accolta in casa nel migliore dei modi, la vita con quella donna si era trasformata in un inferno.
A mettere fine a una situazione che l’anziano, solo e con gravi problemi di salute, non poteva più sopportare, sono stati i carabinieri della compagnia di Poggibonsi, che martedì hanno arrestato la badante per maltrattamenti in famiglia e estorsione. Si tratta di M.V.B, una bulgara cinquantenne, in regola con il permesso di soggiorno, residente a Poggibonsi, dove è avvenuta la vicenda.
Gli stessi reati, in concorso, sono stati contestati da militari, Procura e Gip anche al convivente della donna, il quarantenne R.G., bosniaco, che è stato denunciato e al quale è stata notificata anche la misura cautelare del divieto di dimora in Poggibonsi.
La badante bulgara era già stata arrestata a settembre, sempre per maltrattamenti, nei confronti del pensionato, una persona buona e ben disposta verso gli altri, tanto da riprendere in casa la badante dopo la sua scarcerazione e ospitare anche il compagno della donna. Una bontà d’animo, quella del pensionato, non ripagata. Quasi subito infatti è stato di nuovo vittima di angherie, maltrattamenti e persino di estorsioni, visto che i due, dietro la minaccia delle botte, spesso si facevano consegnare del denaro.
Una vita impossibile per il pensionato, malmenato tutte le sere. Le liti in quella casa, soprattutto per il carattere violento della donna, spesso in preda all’alcol, erano all’ordine del giorno, come sanno bene i vicini di casa, ormai esasperati dalle continue discussioni notturne. L’arresto della badante, associata al carcere di Sollicciano rientra in una vasta operazione disposta dalla stessa compagnia di Poggibonsi per la prevenzione e la repressione del reati contro la persona.

Canosa (BA) - Anziano pestato dall'ex badante bulgara
10 novembre 2008 - Una denuncia per truffa, che non aveva nessuna intenzione di ritirare, stava per costare cara a un 78enne di Canosa, travolto dalla furia cieca della sua ex badante dell'Est-Europa. Il pensionato è finito in ospedale con profonde ferite alla testa e la frattura di un'anca, mentre la donna, una 35enne bulgara residente a Canosa, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio.
L'episodio risale alla tarda serata di sabato quando, la donna, accompagnata dal figlio 12enne e da un'altra anziana parente, con il pretesto di ritirare degli indumenti personali lasciati nell'abitazione dell'anziano ex datore di lavoro, ha prima minacciato e inveito contro il pensionato e, successivamente, lo ha aggredito colpendolo ripetutamente al capo presumibilmente con un bastone.
Non ancora soddisfatta, ha ripreso a inveire sull'anziano incurante anche della presenza di suo figlio 12enne, infierendo con calci e pugni. Sono stati alcuni vicini di casa, preoccupati dalle urla provenienti dall'abitazione del 78enne, a dare l'allarme ai carabinieri, intervenuti sul posto assieme a personale del 118.
Dopo aver soccorso il pensionato, i militari della stazione di Canosa di Puglia hanno ricostruito in pochi minuti la vicenda, risalendo alla straniera. La 35enne bulgara è stata intercettata a qualche isolato di distanza mentre tentava di scappare, dopo essersi liberata dell'arma (non ancora ritrovata).
La badante straniera è stata trasferita nella casa circondariale di Trani mentre il 78enne, che ha riportato profonde ferite al capo e una frattura all'anca, è stato giudicato guaribile in 30 giorni.
La denuncia in questione, farebbe riferimento a una vecchia lite tra il 78enne canosino e la donna. Il pensionato avrebbe presentato una formale richiesta alla magistratura in cui riterrebbe la sua ex badante responsabile di una truffa ai suoi danni. In particolare gli avrebbe portato via del denaro con un raggiro.

Rionero in V. (PZ) - Truffava anziano, denunciata badante rumena
19 gennaio 2009 - (Adnkronos) - I carabinieri della compagnia di Melfi hanno denunciato a Rionero in Vulture (Potenza) una domestica di origine rumena perche' responsabile del reato di truffa aggravata.
I militari hanno accertato che la donna, impiegata come badante di un anziano di 90 anni, in piu' occasioni ha prelevato dal conto corrente dell'anziano la somma di circa 14 mila euro, falsificando la firma dell'uomo.

Prato - Badante rumena deruba la sua assistita
19 gennaio 2009 - E' stata individuata la ragazza 25enne rumena responsabile di un furto di gioielli e preziosi presso l'abitazione in cui lavorava come badante. Il furto risale a prima di natale e la ragazza è stata arrestata ieri dalla Polizia a Firenze, grazie ad uno stratagemma ideato dalla sua ex datrice di lavoro, nonchè vittima del furto.
Quest'ultima, una donna pratese di 51 anni, ai primi di gennaio si era accorta che, presso la propria abitazione, mancavano alcuni gioielli, preziosi ed altri oggetti di bigiotteria custoditi all'interno di un armadio.
La vittima del furto, che nel frattempo, non aveva subito alcuna violazione di domicilio da parte di estranei, ha immediatamente pensato che l'autrice potesse essere la rumena. Per questo motivo la pratese ha contattato, telefonicamente, la ex badante la quale, dopo aver in un primo tempo negato ogni responsabilità per l'accaduto, ha ammesso di essersi impossessata degli oggetti offrendo a titolo di risarcimento del denaro.
La 51enne ha dunque ideato uno stratagemma per incastrare la ragazza fissando un incontro per la serata di ieri nei pressi della Stazione di Campo di Marte, allertando il 113 affinchè anche la Polizia si trovasse sul posto. Verso le 19, nel luogo convenuto, gli agenti delle Volanti hanno trovato la 51 enne in compagnia della rumena. Dopo aver identificato la ragazza, gli agenti, grazie alla sua collaborazione, sono riusciti a recuperare parte della refurtiva che la 25enne aveva nascosto presso l'abitazione di un'amica.
Altri preziosi, invece, erano stati già rivenduti ad una gioielleria fiorentina per la somma di 130 euro. La 25enne aveva numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

S. Panfilo d'Orce (AQ) - Sciacallagio, fermata badante rumena con quattro connazionali
10 aprile 2009 - La badante romena di un anziano di San Panfilo d'Orce, è stata fermata dai carabinieri con l'accusa di sciacallaggio. La donna avrebbe dato a quattro suoi connazionali le chiavi dell'abitazione presso cui era occupata: i romeni sono stati sorpresi nelle vie del paese in possesso di oro e banconote.
La presenza dei quattro romeni era stata notata da alcuni abitanti di San Panfilo d'Orce che avevano segnalato la cosa al 112. La perlustrazione dei Carabinieri ha consentito l'identificazione e il fermo dei romeni. Nella loro automobile i militari dell'Arma hanno trovato anche alcune valigie contenenti vestiti ed effetti personali. A facilitare le azioni del gruppo l'assenza dell'anziano, ospitato da lunedì scorso in una vicina tendopoli.

Castelmorrone (MC) - Badante rumena cercò di strangolare l'anziana per rapinarla
3 maggio 2009 - Nella mattinata odierna, 20 ottobre, i carabinieri della stazione di Castelmorrone, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, spiccato dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Nola, nei confronti di una cittadina rumena, Corina Elvira Borcan, 36 anni, la quale si e' resa responsabile del reato di rapina nei confronti di un'anziana signora di Macerata Campania, cui la rumena prestava assistenza in qualità di badante.
I fatti risalgono allo scorso mese di maggio, quando la donna, approfittando della momentanea assenza dall'abitazione dei familiari dell'assistita, immobilizzò la vittima sul letto e la minacciò di morte stringendole il collo con le mani, allo scopo di impossessarsi di 2mila euro.
L'ex badante si trova ora ristretta presso il carcere di San Tammaro - Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Dorgali (NU) - Ruba in casa e maltratta, arrestata badante moldava
10 luglio 2009 - (Adnkronos) - Dopo aver ottenuto la fiducia di un'anziana si e' fatta assumere come badante. Inizialmente ha lavorato normalmente, poi pero' ha dato inizio a tutta una serie di minacce e maltrattamenti ai danni della donna e ha commesso diversi furti in casa. E' accaduto a Dorgali (Nuoro) dove i carabinieri della stazione locale hanno arrestato Nedejda Suniceva, 57 anni, moldava.
La donna aveva ripulito la casa dei preziosi e di diversi oggetti personali per l'ennesima volta ed era pronta per partire verso il continente con la refurtiva gia' all'interno delle valigie. A dare l'allarme la stessa vittima dopo essersi resa conto degli ammanchi.
Quando i militari hanno fermato la badante con le valigie in mano e con all'interno gioielli, vestiti ed oggetti vari di proprieta' dell'anziana dorgalese, aveva un biglietto di sola andata con un traghetto Olbia-Civitavecchia.
La moldava durante gli accertamenti e' risultata essere destinataria di un provvedimento di espulsione emesso nel 2005 e mai eseguito. La donna e' stata quindi arrestata per furto, maltrattamenti e violazione sulle leggi dell'immigrazione clandestina ed e' stata rinchiusa nel carcere di Nuoro. Il maltolto e' stato restituito all'anziana dorgalese che ha ringraziato riconoscente i Carabinieri. All'interno della valigia della moldava sono stati inoltre rinvenuti altri preziosi di verosimile origine furtiva.

La Spezia - Anziana picchiata dalla badante rumena finisce in ospedale
28 luglio 2009 - Picchiata dalla badante che avrebbe dovuto prendersi cura di lei. E’ successo a un’anziana spezzina ultraottantenne residente in via Bracelli, al Canaletto, e malata di Alzheimer.
A dare l’allarme, nella notte tra sabato e domenica, è stata una vicina di casa: dall’appartamento accanto al suo sentiva arrivare delle grida. Quando sono arrivati sul posto, gli agenti delle volanti hanno sentito strani rumori provenire dall’interno dell’abitazione e hanno fatto irruzione: l’anziana aveva un occhio tumefatto e lividi sparsi in tutto il corpo.
Soccorsa dal 118, è stata trasportata all’ospedale Sant’Andrea e ricoverata nel reparto di neurologia. Vista l’età avanzata i medici hanno deciso di tenerla sotto osservazione per avere un quadro complessivo della situazione clinica.
Quando è intervenuta la polizia, l’anziana era in casa in compagnia della badante romena del ’55, in regola con il contratto di lavoro. Gli agenti hanno allertato i familiari, ignari dell’accaduto, e hanno iniziato a raccogliere la testimonianza di alcuni vicini di casa. In particolare si sta cercando di capire se le lesioni riportate siano da mettere in relazione a un singolo episodio di violenza, oppure se siano riconducibili a uno scenario di maltrattamenti prolungati nel tempo.

San Fili (CS) - Badante ucraina uccide anziano dopo un litigio e si suicida

17 agosto 2009 - Lui è stato trovato a letto con il cranio fracassato e un cuscino sul viso, lei era impiccata in bagno con il nastro delle serrande. Aldo Briuolo (84 anni) sarebbe stato ucciso dopo un litigio dalla sua badante, Margarita Kuzmjna, di 45 anni, ucraina, che poi si sarebbe suicidata. Questa la ricostruzione ritenuta più plausibile dagli inquirenti dopo il ritrovamento di due cadaveri in un appartamento di San Fili, comune di 2.500 abitanti a una quindicina di chilometri da Cosenza.
Nulla al momento avvalora l'ipotesi di un'aggressione da parte di terze persone: a parte il sangue nel bagno e nella camera da letto, l'appartamento è stato infatti trovato in perfetto ordine e la porta era chiusa a chiave, presumibilmente dall'interno, e senza segni di effrazione. Inoltre, da un primo esame esterno, sul corpo della donna il medico legale non avrebbe riscontrato tracce di traumi o di ecchimosi. L'ipotesi è che tra il pensionato e la Kuzmjna, divorziata, da anni residente a San Fili (aveva la carta d'identità), descritta come una persona tranquilla, possa essere scoppiata una lite a causa della volontà di lei di andare a lavorare altrove. La donna avrebbe colpito l'anziano con una spranga di ferro o con un batticarne (trovati nel bagno). Poi il rimorso e la decisione di farla finita.
Sono stati alcuni parenti dell'uomo ad avvertire i carabinieri di San Fili che il loro congiunto non rispondeva da alcuni giorni al telefono. I militari, non ricevendo risposte dall'interno dell'appartamento, hanno chiamato i vigili del fuoco, che hanno scoperto i corpi. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Rende coordinati dal sostituto procuratore di Cosenza Adriano Del Bene.
Gussago (BS) - Botte da orbi ad un'anziana, arrestata la badante moldava
19 agosto 2009 - Una badante piantonata nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Civile di Brescia e una ultraottantenne ricoverata nello stesso ospedale, ma in un altro reparto, per una serie di lesioni al volto e la frattura del setto nasale che i medici reputano guaribili, salvo complicazioni legate all'età decisamente avanzata, in venticinque giorni.
Sono gli elementi della drammatica notte che si è consumata in un'abitazione di Gussago, a casa di una anziana accudita da una badante.
L'episodio risale alle 3 di notte. La badante, una donna moldava di 50 anni, ha perso il controllo. All'ennesima chiamata della sua assistita ha cominciato a picchiarla, a mani nude. L'ha aggredita nel letto. L'anziana, una donna di 87 anni, non ha avuto la possibilità di reagire. È rimasta inerme sotto i colpi delle donna che la accudisce da tempo, con cui convive ogni ora della sua giornata.
Solo l'intervento di alcuni vicini ha evitato il peggio. Una richiesta di intervento è arrivata alla centrale operativa dei carabinieri e una pattuglia è stata subito inviata sul posto. I militari si sono trovati di fronte a una scena di puro orrore: l'anziana con il volto coperto di sangue, e la sua badante che non riusciva più a ragionare. Le due donne sono state portate in ospedale. L'anziana è stata ricoverata per le pesanti lesioni al volto.
Il ricovero è stato necessario anche per la badante: i medici l'hanno avviata nel reparto di Psichiatria. Alle 13 i carabinieri di Gardone Valtrompia hanno formalizzato l'arresto della donna per lesioni: resta piantonata in ospedale.
fonte

Roma - La badante tenta di strangolare l'anziano, poi lo rapina e fugge
11 ottobre 2009Arrestata la donna responsabile di rapina aggravata ai danni di un anziano disabile con difficoltà motorie di 80 anni. 
In particolare, nel pomeriggio di ieri i poliziotti del Commissariato Fidene Serpentara sono intervenuti presso l'abitazione dell'anziano signore che ha raccontato loro di aver avuto un diverbio con C.M., alle sue dipendenze come domestica, poiché aveva preteso una somma di denaro eccessiva rispetto a quella pattuita in precedenza.
Un diverbio scaturito in una vera e propria aggressione durante la quale la donna lo ha percosso con violenti pugni, facendolo cadere a terra e tenendogli premuto un cuscino sul volto per impedirgli di urlare, e successivamente minacciandolo di morte con uno laccio stretto intorno al collo.
Nel tentativo di mettersi in salvo l'uomo l'ha implorata di calmarsi dicendo che le avrebbe consegnato i soldi ma questa alla fine gli ha sottratto una busta contenente l'intero importo della pensione per darsi poi alla fuga, lasciandolo ferito e spaventato.
Gli Agenti hanno immediatamente iniziato le ricerche della donna che poco dopo e' stata bloccata e tratta in arresto. La somma, in parte recuperata (poiché già spesa in parte per l'acquisto di sostanza stupefacente) è stata restituita al malcapitato.


Gallarate (VA) - Badante peruviana abbandona anziana malata: era andata da un'amica
23 ottobre 2009 - Una signora anziana abbandonata che vaga tra i tavoli di un ristorante in stato confusionale e una badante, che doveva assisterla, irreperibile. Si è reso necessario l'intervento della Polizia di Gallarate, martedì sera atorno alle 21,30 quando gli uomini della Volante del Commissariato di Gallarate, su segnalazione telefonica circa la presenza di un’anziana donna in vestaglia e ciabatte in centro città, sono intervenuti presso la pizzeria “Fabbrica della Pizza” di Largo Camussi dove la donna, dopo aver girovagato, era entrata e sostava tra i tavolini in totale stato confusionale, assistita da alcuni avventori.
L'anziana donna, che proferiva frasi sconnesse e senza senso, infine è riuscita a declinare le proprie generalità, indicando di avere 89 anni e di abitare in Via Torino a Gallarate. Gli operatori di Polizia, recatisi nel luogo segnalato, effettivamente hanno accertato che l’anziana dimorava al terzo piano dello stabile e che doveva essere costantemente accudita da una badante straniera per come riferito da alcuni vicini di casa. Gli agenti hanno ccertato invece che la porta dell’appartamento era spalancata, che le luci all’interno era tutte accese e che nei locali non vi era nessuno.
L'arrivo di una parente ha accertato che la congiunta, affetta da seria patologia psichica, assolutamente non autosufficiente, doveva essere effettivamente assistita nelle 24 ore; per tale motivo, usufruendo dell’ultima sanatoria, era stata legalizzata la posizione di una cittadina peruviana R.N.S. di anni 25, assunta a tempo pieno appunto come badante dell’anziana. La straniera, sopraggiunta nel corso dei controlli, ha giustificato la sua assenza da casa dichiarando di essere uscita per cercare una farmacia e poi di essersi fermata da una sua connazionale. Per l’abbandono di G.L. oggettivamente persona incapace per malattia, la cittadina peruviana veniva infine indagata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.
Bolzano - Badante al 113: "voglio uccidere il mio assistito"
24 ottobre 2009 - Un'ora di angoscia al 113 di Bolzano. Una ragazza altoatesina, occupata a Bolzano come collaboratrice familiare, voleva uccidere con un coltello l'anziano che assisteva. La ragazza aveva telefonato alla polizia in stato confusionale confidando l'irrefrenabile desiderio di ammazzare il proprio assistito.
L'operatore è riuscito a tenere la donna al telefono per circa un'ora. L'ha distratta, parlandole del più e del meno ed ha cercato di calmarla. Intanto ha localizzato la casa da cui proveniva la telefonata per via telematica e, per entrare nell'abitazione senza insospettire la donna, è riuscito a farsi dire i nomi di vari parenti del padrone di casa. Gli agenti ne hanno rintracciato uno, che per fortuna possedeva una copia delle chiavi, quindi due poliziotti, con estrema cautela, si sono introdotti in casa, dove hanno trovatoo la donna in stato confusionale, con in mano un coltellaccio da cucina con una lama di una quindicina di centrimetri. L'hanno disarmata e l'hanno fatta ricoverare nel reparto di psichiatria del San Maurizio di Bolzano.
Melendugno (LE) - Con la scusa di accudire l'anziana, si appropria di case, terreni, soldi
9 novembre 2009 - Avrebbe persuaso una vecchietta malata di Alzheimer a donarle alcuni immobili dietro la promessa che l’avrebbe assistita per tutti gli anni che le restano da vivere: il codice penale lo chiama circonvenzione d’incapace, e di questo è accusata Caterina Piconese, 68enne di Melendugno, che questa mattina è stata rinviata a giudizio dal gup Ines Casciaro. Secondo quanto contestato dall’accusa, la donna avrebbe approfittato dell’incapacità di intendere e di volere di una lontana parente di 86 anni, la quale con atto notarile stipulato nel 2005 le donava un terreno agricolo e la sua abitazione, della quale rimaneva usufruttuaria, e con un altro atto le conferiva la procura per riscuotere le somme della pensione, ricevendo in cambio dalla Piconese assistenza per tutta la vita.
La vicenda giudiziaria ha iniziato a prendere corpo quando l’anziana rifiutò la presenza in casa della 68enne, chiedendo invece di essere assistita dalla nipote; quest’ultima raccontò ai carabinieri come la precedente badante della zia l’avesse avvertita dell’eccessivo interesse della Piconese alle proprietà ed ai soldi dell’anziana donna, la quale sostiene di non ricordare nulla in merito alla stipula degli atti notarili. In sua difesa, la neo imputata ha sostenuto di non aver usato alcuna pressione sulla vecchietta, la quale avrebbe stipulato l’atto notarile pienamente consapevole di quanto stava sottoscrivendo, in quanto la sua dimenticanza potrebbe ascriversi alla grave patologia da cui è affetta.
La Piconese infatti inoltrò due denunce ai carabinieri, in cui raccontava come la casa dell’anziana fosse frequentata da alcune persone, risultate essere poi i nipoti, che cercavano di convincere la zia a non far entrare più in casa la donna, impedendole di fatto assisterla; una volta che il rapporto con l’86enne si era ormai compromesso per via dell’intromissione di terzi, la Piconese chiese il sequestro penale dei conti correnti bancari intestati all’anziana, in attesa che sulla richiesta si pronunciasse il Tribunale civile. La donna, difesa dall’avvocato Luigi Corvaglia, comparirà il prossimo 26 gennaio davanti ai giudici della prima sezione penale.
Firenze - Badante rumena arrestata per stalking all'anziano
12 novembre 2009 - Minacciava e molestava il suo datore di lavoro, un anziano di 87 anni. Avrebbe dovuto prendersi cura di lui, assisterlo perché un pò in là con gli anni, invece lo intimidiva con pressioni psicologiche. Per questo una badante rumena di 42 anni è stata arrestata con l'accusa di stalking.
Lo scorso giugno la badante era già stata denunciata per lo stesso reato: tale provvedimento aveva portato gli inquirenti ad allontanamento dalla casa la donna. Ma, come ha spiegato il figlio della vittima agli agenti del commissariato di Rifredi, nei giorni scorsi la 42enne era rientrata nell'alloggio ed aveva ricominciato le vessazioni nei confronti dell'ultraottentenne.
Ragusa - Raggirava pensionato presso cui lavorava, denunciata
24 novembre 2009 - Una donna di 37 anni è stata denunciata dalla polizia perché avrebbe prelevato denaro utilizzando la carta di credito di un pensionato dal quale era stata a servizio come donna delle pulizie. Le indagini sono state avviate dopo che la vittima ha denunciato ammanchi sul conto corrente.
Secondo quanto accertato dagli investigatori la donna sarebbe stata in possesso del duplicato della chiave di casa dell'uomo e all'insaputa di quest'ultimo si sarebbe più volte introdotta nella sua abitazione per prendere la carta di credito. Avrebbe poi prelevato il denaro al bancomat e sarebbe ritornata in casa della vittima per rimettere la carta di credito al suo posto. Il pensionato ha anche denunciato la scomparsa da casa di un costoso gioiello in oro.
Trieste - Badante ucraina prende a botte 94enne, poi aggredisce gli agenti
27 novembre 2009 - (AGI) Una badante di origine ucraina di 45 anni e' stata arrestata dopo aver percosso l'anziana che accudiva.
E' accaduto a Trieste dove personale della Volante del Commissariato di Villa Opicina, su richiesta di alcuni vicini di casa che avevano sentito delle urla, si era recato presso l'appartamento di un?anziana signora di 94 anni che risiede in centro città. Giunti sul posto gli agenti hanno fermato una donna segnalata come badante dell'anziana. La donna alla vista dei poliziotti aveva tentato di darsi alla fuga, ma era stata subito bloccata. Quindi i poliziotti, assieme alla badante, sono saliti nell'appartamento dove hanno constatato che l'anziana donna era stata percossa, sembra dopo aver rimproverato la 'colf' che la accudiva. Nell'episodio erano andati danneggiati vari suppellettili.
La 94enne e' stata trasportata con il 118 all'ospedale di Cattinara dove i medici l'hanno giudicata guaribile in alcuni giorni per percosse. La badante invece e' stata portata in Questura per il foto segnalamento. Qui e' andata in escandescenze reagendo con aggressivita' nei confronti degli agenti. E' stata quindi arrestata e rinchiusa in carcere per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
San Casciano (FI) - Badante uzbeka "scuce" 70mila euro ad anziano incapace
17 dicembre 2009 - Dopo la morte del fratello, ha cominciato a prendersi cura di lui fino a farlo invaghire. Ma non era amore, secondo i carabinieri, quello che spingeva una badante uzbeka di 48 anni ad assistere un facoltoso pensionato di 83 anni di San Casciano Val di Pesa (Firenze): secondo quanto ricostruito, in soli 10 mesi la donna sarebbe riuscita a sottrargli 70.000 euro e a farsi comprare ben due auto.
I carabinieri l’hanno arrestata per circonvenzione d’incapace.
Quando la badante, che abita a Montespertoli, ha capito che l’uomo si stava accorgendo del raggiro, ha cercato di organizzare un matrimonio fittizio nonostante fosse già sposata con un connazionale e madre di una figlia. Le indagini, coordinate dal pm Massimo Lastrucci, hanno permesso sia di sventare le nozze, sia di ricostruire la truffa.
L’anziano si è rivolto ai carabinieri nel marzo scorso quando cominciò a sospettare che dai suoi conti correnti mancassero ben più dei 900 euro mensili che la badante era autorizzata a prelevare come stipendio.
Le indagini hanno permesso di capire che la badante si era appropriata di 70.000 euro di risparmi dell’assistito oltre ai soldi necessari per comprare una Smart e una Peugeot 1007. Infine, quando ha intuito che l’anziano avesse scoperto il raggiro, ha cercato di convincerlo a sposarlo.
Riccione (RN) - Badante ucraina rubava scarpe e indumenti ad anziana malata
27 gennaio 2010 - La badante le rubava vestiti e scarpe e li spediva in Ucraina alla figlia. Una donna ucraina di 58 anni è stata denunciata dalla squadra mobile per furto aggravato continuato ai danni di una famiglia riccionese nella quale prestava servizio da circa un mese e mezzo.
La badante seguiva l'anziana donna affetta da una neoplasia cerebrale, e viveva insieme a lei e al marito, anche lui ultraottantenne.
È stata la figlia dei coniugi ad accorgersi dei furti mentre stava riordinando l'armadio della madre. Oltre a diverse paia di scarpe, da bauli e armadi erano spariti anche una pelliccia, del valore di 3.000 euro, e un paio di stivali di coccodrillo da 1.800 euro. La badante ha ammesso di averli spediti spediti alla figlia in Ucraina, e di avere già pronti degli altri pacchi.
Gallarate (VA) - La badante giocava ai videopoker coi soldi dell'anziano
11 febbraio 2010 - Una donna di 57 anni, badante, ha sottratto 2mila euro dai conti dell’anziano novantatreenne che avrebbe dovuto curare e assistere.
L’uomo, pensionato, ex maresciallo dell’aeronautica militare, ha deciso di assumere alcuni mesi fa una badante affinché lo assistesse per i lavori domestici. Lo scorso dicembre, non avendo denaro contante in casa, ritenendo di potersi fidare, le ha consegnato il proprio bancomat per il pagamento di varie spese. La stessa cosa si è ripetuta più volte.
L’anziano si è però accorto all’inizio di questo mese di un ammanco di 2.000 euro dal proprio conto bancario. Avvertiti dall’anziano, i carabinieri hanno verificato che in più occasioni, da vari sportelli bancari, erano stati effettuati prelievi. Con ulteriori riscontri incrociati i militari hanno individuato come responsabile la 57enne.
La donna, che in un primo momento ha negato, messa di fronte agli elementi raccolti dai carabinieri ha ammesso le proprie responsabilità e ha tentato di giustificarsi dicendo di avere avuto bisogno di quel denaro per soddisfare il suo vizio per i videopoker. La donna è stata denunciata per l’utilizzo fraudolento di carte di credito.
Ururi (CB) - Ucciso 78enne a coltellate: fermate le due badanti rumene
18 aprile 2010 - Un anziano 78enne, Antonio Cammisa, è stato trovato morto nella sua abitazione. L'uomo è stato ripetutamente colpito con un coltello. I carabinieri hanno interrogato per diverse ore due donne romene, di 27 e 31 anni, che accudivano l'anziano e che sabato sera avrebbero avuto un diverbio con l'uomo. Le due donne sono in stato di fermo.
Tutto è avvenuto poco dopo le 23 di sabato, ma dinamica dei fatti e responsabilità non sono ancora chiare. Le donne sono in stato di fermo. Gli investigatori non credono alla loro versione di avere trovato l'anziano morto in casa e di aver visto fuggire due uomini con il viso coperto. nessun riscontro, finora, per quanto le donne affermano. Al contrario, le testimonianze di chi in paese conosce la vittima e le due donne fanno intravedere un'altra verità.
Cammisa e le due romene erano andati insieme in un bar del paese, qui l'uomo ha bevuto un caffè, le ragazze invece superalcolici, si parla di whisky e vodka. Insieme i tre sono poi tornati a casa e qui sarebbe esplosa una lite per del denaro che l'uomo non avrebbe più trovato in casa. Qualcuno dei vicini ha sentito le urla di quel litigio. Sono così state avvertite le forze dell'ordine. Le romene sono state subito portate in caserma e qui hanno respinto ogni addebito.
A quasi 24 ore di distanza dai fatti sono ancora davanti a carabinieri e magistrati, in stato di fermo, sospettate di essere le autrici del delitto.
La Procura ha disposto l'autopsia dell'uomo ma decisivi saranno anche gli accertamenti sul luogo del delitto per chiarire l'eventuale presenza di tracce o impronte di altre persone oltre a quelle delle due donne.
Antono Cammisa viveva solo dopo essere rimasto vedovo e dopo il fallimento del suo secondo matrimonio con un'albanese. La sua vita era stata poi segnata dalla morte delle sue due figlie. Una ha perso la vita in un incidente stradale, l'altra e' morta per una malattia.
Veroli (FR) - Picchia e lega al letto anziana: arrestata badante
27 aprile 2010 - La picchiava e la legava al letto con i collant. Maltrattamenti messi in atto da una badante nei confronti della sua assistita, una anziana donna di Veroli.
Le indagini dei carabinieri sono state innescate da una denuncia presentata dal figlio dell'anziana. La badante, P.F. di 54 anni, è stata a lungo oggetto di indagini fino a che i carabinieri sono riusciti ad accertare i maltrattamenti reiterati ai danni dell'anziana signora, che era stata sottoposta a percosse tali da procurarle lesioni giudicate guaribili in 10 giorni, e legata al letto con un paio di collant.
Di fronte a questo quadro investigativo, alla badante è stata notificata questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. I reati ipotizzati per lei sono maltrattamenti e lesioni personali. (omniroma.it)

Israele - Badante picchia e maltratta una 72enne
8 maggio 2010 - Una 72enne sopravvissuta all’Olocausto è stata picchiata e maltrattata per mesi dalla badante assunta dalla sua famiglia.
Gli abusi sono stati scoperti per caso: la famiglia della donna sospettava che la badante, una donna di 55 anni, rubasse in casa e per questo motivo aveva chiesto aiuto all’investigatore privato Avi Barnea, che che aveva consigliato loro di installare telecamere nascoste in casa.


Spezzano Albanese (CS) - Badante bulgara, aiutata da suo marito, rapina una 80enne
11 maggio 2010 - La tentazione deve essere stata troppo forte e i due non hanno saputo resistere. È probabilmente questo il movente della rapina che si è consumata ieri a casa di un’anziana donna a Spezzano Albanese.
La vittima, una vedova ottantenne, aveva assunto una donna dell’est come badante, in particolare una giovane cittadina bulgara di 25 anni, per compagnia, per farsi aiutare nelle faccende domestiche, come sempre più spesso accade. Ieri pomeriggio però qualcosa è andato storto.
L’anziana donna aveva precedentemente ritirato la pensione, poco più di mille euro e la cosa non era sfuggita alla badante che aveva visto il contante ed il luogo dove era stato riposto. La vittima, ignara di tutto, è tranquilla, finché non giunge nella sua abitazione il marito della ragazza, anch’esso cittadino bulgaro, di 25 anni. I due coniugi iniziano a discutere fino a quando, a sorpresa, aggrediscono l’anziana donna, la fanno cadere a terra, si impossessano del denaro e si dileguano.
È un nipote della donna a lanciare l’allarme. L’uomo infatti, lontano per motivi di lavoro, chiama l’anziana parente per un saluto, per accertarsi della sua salute ma la sente farfugliante, in lacrime, profondamente scossa.
Vengono allertati i Carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano e di Spezzano Albanese, già impegnati nelle campagne di San Lorenzo del Vallo per un suicidio per impiccamento, che soccorrono la vittima e si mettono subito sulle tracce dei “fuggiaschi”.
Dopo attive ricerche i due vengono rintracciati a Castrovillari. Scattano le perquisizioni personali e presso la loro abitazione, che consentono di rinvenire 250 euro, tutte in “fresche” banconote da 50 euro. All’anziana donna vengono diagnosticate una contusione cranica e diverse contusioni dorsali, per i colpi ricevuti e la provocata caduta.
Con l’accusa di rapina in concorso i due cittadini bulgari, Georgieva Yana Mihaylova e Vasilev Leven Emilov, vengono arrestati e, dopo le formalità di rito, vengono tradotti presso il carcere di Castrovillari.
Dell’arresto viene informato il P.M. di turno del Tribunale di Castrovillari, la dott.ssa Larissa Catella.

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