Cattolica Eraclea (AG) - Uccide anziana per rapinarla: arrestata la badante
27 maggio 2010
- Avrebbe colpito alla testa una anziana di 85 anni per rubarle i
30mila euro in contanti che la donna aveva ritirato pochi giorni prima
dall’ufficio postale.
I carabinieri della compagnia di Agrigento, in esecuzione di un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere, hanno arrestato, all’alba di questa
mattina, Santa Mulone. La donna è accusata di rapina e lesioni personali
aggravate. La Mulone, secondo quanto è stato ricostruito dai militari
dell’Arma e dalla procura, sarebbe stata la badante della donna di 85
anni di Cattolica Eraclea. Da badante si sarebbe però trasformata in
assassina, almeno secondo l’accusa.
A far gola a Santa Mulone sarebbero stati quei 30 mila euro in contanti
che l’ottantacinquenne di Cattolica Eraclea aveva ritirato dalla posta
qualche giorno prima e che teneva nascosti sotto chiave all’interno di
un vano doccia. Della chiave l’anziana, a quanto pare non si separava
mai, portandola in borsello. Mulone sarebbe però riuscita ad
impossessarsene dopo aver ucciso la donna che è stata trovata, alcuni
mesi fa, riversa sul pavimento della sua casa di Cattolica Eraclea.
Alla tesi di un malore e di una brutta, mortale, caduta i carabinieri non
hanno mai creduto e le indagini hanno portato, adesso, a questo
clamoroso sviluppo.
A firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti
della 59enne di Cattolica Eraclea è stato il gip Luisa Turco. Secondo
gli inquirenti, la Mulone, alle dipendenze dell’anziana Anna Fasulo,
l’avrebbe colpita al capo energicamente con un corpo contudente,
provocandole una ferita lacero-contusa, rendendola incosciente ed
impossessandosi del denaro.
L’indagine condotta su delega della Procura della Repubblica – sostituto
procuratore dr Luca SCIARRETTA, del dipartimento delitti contro il
patrimonio coordinato dal Procuratore Aggiunto dr Ignazio FONZO – dai
militari dell’Arma avrebbe evidenziato gravi indizi di colpevolezza nei
confronti di Mulone. L’anziana, dopo i primi punti di sutura
applicatigli all’ospedale di Ribera, è deceduta il 16 aprile a Foggia.
Alla Mulone, i carabinieri sono arrivati grazie alle precise e gravi
dichiarazioni, prima del decesso, dell’anziana che ha escluso, nel
pomeriggio del 20 marzo, una caduta accidentale e che ha affermato
d’essere stata colpita, mentre era girata di spalle, dalla sua badante. I
carabinieri hanno fatto leva anche sulle significative dichiarazioni
rese dai medici dell’ospedale di Ribera, i quali hanno evidenziato che
le caratteristiche della ferita riscontrata sul capo della Fasulo, e in
particolare la circostanza che la ferita fosse traumatica e profonda,
avevano ingenerato dubbi sul fatto che si trattasse di lesioni
conseguenti ad una caduta accidentale, come riferito invece dalla donna
che aveva accompagnato la Fasulo, da individuarsi proprio nell’indagata
Mulone. Per i medici, quella ferita appariva compatibile con colpo
ricevuto da un corpo contundente.
A far scartare l’ipotesi di una rapina, messa a segno da “estranei”, la
mancanza di segni di effrazione sulle porte esterne ed interne
dell’abitazione della persona. La Mulone, inoltre, sempre secondo gli
inquirenti, durante gli interrogatori a cui è stata sottoposta avrebbe
riferito di circostanze inverosimili e contraddittorie.
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Bagnolo in P. (RE) - Badante derubava anziani assistiti per giocare ai videopoker<
19 giugno 2010
- (Adnkronos) Ha derubato due ottantenni abitanti nella bassa reggiana,
lui non vedente e lei non autosufficiente, di cui si prendeva cura in
qualita' di operatrice assistenziale.
In base alle risultanze investigative dei carabinieri di Bagnolo in Piano,
in provincia di Reggio Emilia, la donna 25enne residente nel capoluogo
reggiano derubava i due coniugi ogni volta che si recava nella loro
abitazione per assisterli. E lo avrebbe fatto anche quando e' stata
sostituita con la scusa di fare loro compagnia. Da febbraio a oggi si
sarebbe impossessata di monili in oro e danaro contante per un migliaio
di euro.
La donna e' stata denunciata per furto aggravato e continuato. E' stata
incastrata da una telecamera nascosta e da alcune banconote civetta
preventivamente fotocopiate dai carabinieri.
Il pomeriggio del 16 giugno scorso ha rubato i 50 euro (1 banconota da 20 e
tre da 10) lasciati appositamente dentro la borsetta. Poco dopo e'
andata via e si e' recata in una tabaccheria del paese dove ha speso 30
euro ai videopoker. Li' e' stata raggiunta dai militari che l'hanno
denunciata nonostante il suo tentativo di allontanare da se' qualsiasi
sospetto.
E' stata la stessa vittima a rivolgersi ai carabinieri quando si e' resa
conto che le sparivano oggetti in oro e contante ogni volta che la
badante andava a fare loro visita. Ora i carabinieri stanno cercando di
appurare se la 25enne ha fatto la stessa cosa con altri anziani di cui
in passato si e' presa cura.
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6 ottobre 2010
- Li assisteva, e nel contempo li derubava di soldi e gioielli: sono
complessivamente 8 le vittime di una giovane operatrice assistenziale
senza scrupoli di Reggio Emilia, 25enne, che aveva preso di mira anche
una coppia disabile, lui non vedente, lei non del tutto autosufficiente.
Sei dei fatti contestati sono avvenuti tra il febbraio e il giugno
scorsi; la donna, si sarebbe impossessata di circa 3.000 euro tra
preziosi in oro e danaro contante ai danni di 6 anziani residenti a
Bagnolo in Piano, nel reggiano.
La donna e' stata nuovamente decunciata per furto aggravato continuato. La
ragazza, in seguito alla prima denuncia e agli accertamenti sul caso,
fu incastrata dai carabinieri grazie a un filmato e al recupero della
banconote rubate alla prima coppia di anziani, che erano state
fotocopiate con tanto di numero di serie. (AGI)
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Bonorva (SS) - Badante senegalese maltrattava l'anziana assistita
3 luglio 2010 - (Adnkronos)
Una badante senegalese, D.N.F., 26enne, e' stata denunciata dai
carabinieri della Compagnia di Bonorva per maltrattamenti.
In piu' di una occasione e ripetutamente, per futili motivi, ha minacciato
e percosso una donna di 86 anni di Bonorva, a lei affidata per ragioni
di vigilanza e custodia.
La straniera e' stata anche licenziata dai figli dell'anziana.
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Taranto - Rapina ad anziana disabile grazie a badante basista
10 luglio 2010
- (Adnkronos) Ai poliziotti della Sezione Criminalita' Diffusa della
Squadra Mobile l'anziana ha raccontato che i due rapinatori mostravano
di conoscere perfettamente le sue abitudini, in particolare quella di
riporre la pensione in un particolare cassetto del mobile del tinello.
Grazie alle precise descrizioni da parte della donna e ad alcune
testimonianze, la Polizia e' riuscita a stringere il cerchio su tre
individui gia' noti alla Squadra Mobile.
Il pubblico ministero Raffaele Graziano ha potuto chiedere al gip Patrizia Todisco la misura della custodia cautelare in carcere, per Gianluca
Solfrizzi, 36 anni, e Stefano Ottomano, 24 anni. Arresti domiciliari,
per Lucia Pica Pellegrini, 40 anni, Quest'ultima avrebbe fornito ai due
complici tutte le informazioni utili a portare a termine il colpo,
approfittando del fatto che lavora come badante della anziana disabile.
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Massa Carrara - Badante massacrava di botte malata di Alzheimer
27 luglio 2010
- (Apcom) Maltrattatava l'anziana signora malata di Alzheimer che
doveva invece accudire, colpendola spesso, senza motivo, con schiaffi e
colpi in varie parti del corpo, anche mentre l'anziana mangiava e
riposava.
Con l'accusa di maltrattamenti aggravati ai danni di una donna 75enne,
presso cui svolgeva le proprie mansioni, a Massa Carrara polizia e
polstrada hanno arrestato, in flagranza di reato, una badante italiana.
L'operazione è iniziata dopo la segnalazione effettuata dai parenti dell'anziana
alla polizia stradale di Massa che, con gli agenti della squadra mobile,
aveva svolto le indagini. La badante è stata incastrata dalle
registrazioni effettuate da telecamere nascoste installate dalla polizia
nell'abitazione della vittima.
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Firenze - Badante ladra a domicilio
30 luglio 2010
- Un'assistente sanitaria di 50 anni, residente a Borgo San Lorenzo, è
stata denunciata dai Carabinieri per aver rubato in casa di alcuni
anziani dai quali si recava per assisterli. Oltre al denaro, rubati
anche preziosi poi rivenduti a ignari gioiellieri.<
E' successo tra il settembre e il maggio scorsi, vittime 4 anziani
residenti nel Mugello. La donna, approfittando del rapporto di fiducia
che si era instaurato per via del lavoro da lei svolto, ha derubato le
vittime di gioielli e denaro durante il servizio domiciliare.
Grazie all'esame incrociato delle denunce di 2 donne di Borgo, un'altra di
Luco del Mugello ed una quarta donna di Vicchio e dei registri di alcune
gioiellerie della zona che avevano acquistato dall'indagata diversi
oggetti in oro, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la dinamica
dei furti, oltre che ad attribuirli all'assistente sociale.
Per il recupero della merce rubata invece la situazione è più complicata,
in quanto le gioiellerie che hanno acquistato la refurtiva, tutta in
oro, avrebbero già fuso i monili per esigenze commerciali.
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Cisano sul Neva (SV) - Badante russa ruba 12kg di argenteria: denunciata dal marito italiano
31 luglio 2010
- (ANSA) Aveva rubato ben 12 kg di argenteria in casa di un anziano
alassino di cui era badante. E' stata scoperta dal marito e denunciata.
Si tratta di una donna di 73 anni, di origine russe, sposata con un uomo di Cisano sul Neva, nel Savonese.
Quando
il marito, stanco delle liti, l'ha cacciata di casa, ha scoperto
casualmente la refurtiva e l'ha consegnata ai carabinieri, denunciando
la moglie.
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Padova - Due badanti moldave derubano coppia di 80enni per 100mila euro
20 agosto 2010
- Una coppia di anziani in pensione è stata derubata per mesi dalle
badanti che li accudivano fino a quando non sono arrivati i carabinieri
della compagnia di Padova, allertati dal direttore della banca.
Protagonisti della disavventura sui cui contorni sta facendo luce il tenente dei
carabinieri Luca Bordin, sono due coniugi, marito e moglie 80enni,
entrambi ex professori, truffati per mesi dalla badante, attualmente in
vacanza in Moldavia dove ha raccontato all'amica che la sostituisce di
essere in procinto di acquistare una casa. Abitazione che secondo i
riscontri dei militari, potrebbe essere frutto di una serie di raggiri
messi in atto dalla badante attualmente all'estero. E anche la
sostituta, a quanto appurato dagli investigatori aveva iniziato ad
impadronirsi del denaro dei due 80enni.
Durante uno dei frequenti prelievi nella banca Carige di via Aspetti, che i due
coniugi andavano a compiere accompagnati dalla badante «provvisoria» il
direttore della banca si è insospettito: i due ottantenni avevano
chiesto di prelevare 6000 euro, quando nel giro di un mese avevano già
ritirato altro contante, per un totale di quasi 10mila euro. Il
direttore ha bloccato in parte il prelievo, dando alla coppia
accompagnata dalla badante «solo»1500 euro e ha allertato
contemporaneamente i carabinieri.
Gli uomini del nucleo radiomobile hanno scoperto che la badante «di
riserva» denunciata per furto aggravato, di quei 1500 euro ne aveva
spediti 850 in Moldavia il giorno stesso. Ad ammetterlo la stessa
collaboratrice domestica che ha fornito ai carabinieri copia dell'invio.
All'appello, secondo un primo sommario riscontro sui conti correnti,
potrebbero mancare fino a 100mila euro, frutto di prelievi e raggiri nei
confronti degli anziani negli ultimi tre anni.
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Capri - Badante ucraina aggredisce vecchietta, poi tenta di strangolare la nipote
24 agosto 2010
- Una badante ucraina di 52 anni è stata denunciata per tentato
omicidio, violenza e percosse nei confronti di una 26enne napoletana,
intervenuta per difendere l'anziana nonna.
Secondo quanto emerso dalle indagini del commissariato di Capri, diretto dal
vicequestore Stefano Iuorio, la badante ucraina aveva cominciato a
inveire contro una donna di 87 anni che le era stata affidata dalla
famiglia, un gruppo di napoletani che trascorre un periodo di vacanza in
una villetta sull'isola.
Le urla e le richieste di aiuto dell'anziana donna hanno allertato la
nipote che stava rientrando proprio in quel momento in casa e che ha
trovato la badante, in preda all'alcool, che urlava strattonando la
nonna. La ragazza si è avventata sulla badante, che l'ha afferrata per
il collo tentando di strangolarla.
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Chiavari (GE) - Badante rumena sequestra un 80enne
29 agosto 2010
- Arresto convalidato e misura cautelare in carcere per una 22enne
originaria della Romania, accusata di sequestro di persona, furto ed
estorsione ai danni di un 82enne di Chiavari, presso il quale lavorava
come badante.
La giovane, al quinto mese di gravidanza, arrestata sabato mattina, come
richiesto dal pm, rimarra' in carcere e non in una struttura alternativa
vista la sua gravidanza, come richiesto dal difensore.
La ragazza - che stamane davanti al gip Antonella Bernocco si e' avvalsa
della facolta' di non rispondere - abitava dal pensionato da qualche
settimana e, secondo l'indagine effettuata dagli agenti del
commissariato di polizia chiavarese, insieme al fidanzato, un 17enne
anch'egli di origine romena, aveva commesso violenza sull'ottantenne,
obbligandolo a stare in casa. (AGI)
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Roma - Colf peruviana deruba l'anziana assistita
1° settembre 2010
- (Adnkronos) - Una domestica peruviana di 34 anni, incensurata, e'
stata arrestata dai carabinieri della stazione Roma Ponte Milvio con
l'accusa di furto aggravato. La donna ha 'ripulito' l'appartamento, in
zona Farnesina, dell'anziana padrona per la quale lavorava
saltuariamente, rubando vari monili in oro. A quel punto, dopo aver
nascosto la refurtiva nella sua borsa, ha tentato di dileguarsi.
La figlia dell'anziana, insospettita dalla fretta della domestica e dalla
scomparsa di alcuni oggetti in oro appartenenti alla madre, ha chiamato i
carabinieri che, alla presenza della donna, hanno ispezionato la borsa
della domestica, dalla quale sono stati recuperati i vari monili rubati
in casa. Per la peruviana sono scattate le manette e sara' giudicata per
direttissima.
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Paternò (CT) - Badante rumena ruba 22mila euro a pensionato
9 settembre 2010
- Voleva appropriarsi dell’intero patrimonio di un ottantenne, dopo
essersi fatta regalare un’auto. Con questa accusa è stata arrestata a
Paternò una badante rumena di 44 anni.
La donna era già riuscita a sottrarre al pensionato circa 22 mila euro in
contanti, e le sue attenzioni si erano concentrate sul resto del
patrimonio, stimato intorno al milione di euro. Oltre a quello di furto
aggravato, sul capo della donna pende l’accusa di circonvenzione di
incapace e i militari hanno fermato un suo presunto complice ventunenne.
La "badante", che risulta incensurata, avrebbe “intrapreso trattative per
acquisire il suo intero patrimonio stimato in circa un milione di euro”
fanno sapere i carabinieri, secondo i quali avrebbe anche portato via
22.100 euro custoditi in una cassetta di sicurezza.
I soldi sono stati recuperati da militari dell’Arma e restituiti al legittimo proprietario.
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San Vito (LU) - Pensionato rapinato in casa dalla donna delle pulizie
4 ottobre 2010
- La Squadra Mobile, sezione reati contro il patrimonio, ha segnalato
alla Procura una 31enne di Ponte a Moriano, già nota in Questura, per il
reato di rapina in danno di un anziano di S. Vito. L’anziano, un
76enne, vive da solo, e da un paio di mesi aveva ingaggiato la 31enne
che, con modi affabili, gli aveva ispirato fiducia durante le
passeggiate nel centro storico, concordando con lei la effettuazione
delle pulizie domestiche dietro un corrispettivo di 20 euro.
La donna aveva effettuato regolarmente le faccende domestiche nel piccolo
appartamento dell’anziano, venendo regolarmente pagata. Altre volte, la
donna aveva chiesto in prestito tale somma, dimostrando di avere urgente
necessità di soldi. L’anziano aveva sempre esaudito le sue richieste,
dato che con modi affabili avevano conquistato la sua fiducia. Circa due
settimane orsono la donna, senza preavviso, si era presentata a casa
del 76enne e, dopo alcuni convenevoli, aveva insistito per farsi dare
una maglia.
L’anziano, pur non comprendendo il motivo della inconsueta richiesta, era andato
in camera da letto a prendere l’indumento. Mentre apriva il cassetto,
aveva però notato con la coda dell’occhio che la giovane si stava
impossessando del suo portafoglio, contenente documenti personali e la
somma di quasi 250 euro. Aveva cercato di fermarla, ricevendone graffi e
uno spintone. La donna era riuscita a scappare con il portafoglio,
mentre all’uomo non rimaneva che farsi refertare al pronto soccorso.
I medici gli hanno diagnosticato contusioni varie guaribili in 5 giorni.
L’anziano ha presentato denuncia in Questura e la Squadra mobile, al
termine delle indagini, ha denunciato la 31enne per rapina impropria.
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Roma - Badante colpisce anziana alla testa, arrestata per tentato omicidio
9 ottobre 2010
- (Adnkronos) - Una badante di 69 anni e' stata arrestata a Roma per
aver aggredito un'anziana di 86 anni della quale si occupava. Alla base
dell'aggressione della badante, di nazionalita' tedesca, c'e' la
decisione dell'anziana di licenziarla. L'anziana, infatti, si era
accorta che la sua badante le aveva rubato del denaro in casa, tanto
che aveva gia' provveduto a cambiare la serratura di casa e per questo
voleva che la donna le restituisse le chiavi in suo possesso.
Da questa richiesta e' nata una discussione tra le due donne. La badante,
a un certo punto della lite, ha afferrato un vaso da fiori e ha
minacciato l'anziana di colpirla che, impaurita dalla minaccia, ha
iniziato a gridare aiuto, scappando per le scale, ma e' stata rincorsa,
colpita al capo e riportata in casa dalla badante. Gli altri abitanti
del palazzo hanno subito chiamato il 113, segnalando alla polizia una
violenta lite tra le due donne.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato la donna riversa a terra, in una
pozza di sangue. Intanto la badante si era nascosta in casa e tentava
di cambiare i suoi abiti che erano macchiati di sangue.
All'inizio la donna ha provato a depistare le indagini, dichiarando agli agenti
che entrambe erano rimaste vittime di una rapina da parte di ignoti.
Accompagnata presso gli uffici della III Sezione della Squadra Mobile,
la badante e' caduta piu' volte in contraddizione ed e' stata arrestata
per tentato omicidio.
Dall'attivita' degli investigatori e' emerso che la donna beneficiava di un uno
stipendio piu' che dignitoso, di circa 2.000 euro al mese, oltre ad una
serie di benefit per ogni prestazione ulteriore, tra cui anche una
semplice passeggiata in compagnia dell'anziana, la spesa al
supermercato, l'acquisto di un gelato o di medicinali in farmacia. Gli
extra variavano da 25 a 100 euro. L'anziana e' stata ricoverata in
prognosi riservata presso l'ospedale Sandro Pertini.
Gioiosa Marea (ME) - Badante rumena in manette per furto e rapina
14 ottobre 2010 - I
Carabinieri di Gioiosa Marea hanno arrestato Iuliana Anitoaie, 22 anni,
badante romena per rapina e furto. Come ricostruito dai militari
dell’Arma, nel primo pomeriggio di ieri la donna si è recata presso una
gioielleria sul Corso Umberto I per vendere dell’argenteria.
Il titolare dell’esercizio commerciale ha rifiutato l’offerta e la
cittadina rumena ha allora afferrato un anello del valore di circa
500,00 euro, tentando di scappare. Il gioielliere ha provato a bloccarla
e la ragazza ha reagito cercando di divincolarsi con calci e spintoni
riuscendo così a fuggire a piedi, facendo perdere le tracce. La
denuncia presentata dal gioielliere ai Carabinieri ha permesso un
tempestivo intervento dei militari che sono riusciti a rintracciare la
donna presso l’abitazione di una 80enne. Durante la perquisizione della
stanza occupata dalla donna, i Carabinieri hanno trovato l’anello ed
hanno anche scoperto che l’argenteria che la romena voleva vendere era
stata rubata all’anziana donna che non si era accorta del furto e che ha
subito denunciato la 22enne. La donna è finita in manette con l’accusa
di rapina e furto.
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Viterbo - Ruba i risparmi dell'anziana: denunciata badante 72enne
12 novembre 2010 - E'
di circa 6.500 euro il bottino portato via dalla 72enne, incensurata,
viterbese, badante presso l'abitazione della figlia della sua assistita.
Le indagini sono scattate a seguito della denuncia della padrona di
casa alla quale, in una settimana, erano stati portati via tutti i
risparmi che conservava in un nascondiglio dell'appartamento.
Era proprio in quella settimana che G.C, 72 anni di Viterbo, aveva prestato
servizio come badante dell'anziana madre. Dopo l'avvio degli esami di
laboratorio per la ricerca delle impronte digitali, la polizia ha
fotocopiato le banconote rimanenti.
Ieri, giovedì 11 novembre, gli agenti hanno predisposto un appostamento nei
pressi dell'abitazione. La badante, appena uscita di casa, è stata
fermata e perquisita: aveva con se una banconota da 500 euro,
corrispondente a una di quelle fotocopiate in precedenza.
All'interno dell'abitazione della badante sono stati trovati 2.800 euro in contanti e due buoni carburante che la donna aveva rubato nei giorni precedenti.
Portata negli uffici della mobile, la 72enne ha confessato il furto e ha
ammesso di aver speso la restante somma mancante. E' stata denunciata
per furto aggravato.
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Siena - Una 49enne finge di accudire anziano ammalato per prenderne i soldi
13 novembre 2010 - Una
donna 49enne di origini liguri, A.B., da tempo in provincia di Siena, è
stata arrestata dalla Polizia della Questura di Siena per il reato di
circonvenzione di incapace.
La donna, vecchia conoscenza della Polizia poiché già anni fa era stata
coinvolta in vicende che vedevano protagoniste in qualità di vittime
persone in condizioni di disagio o in stato di bisogno, nel maggio 2008
era già stata arrestata dagli agenti della Squadra Mobile di Siena
perché responsabile di estorsione.
Quando la scorsa estate gli investigatori della Mobile senese hanno
casualmente individuato la donna in un’abitazione della periferia della
città, si sono quindi subito messi a lavoro per capire come e di cosa
vivesse. È stato così che agli occhi dei poliziotti si è aperto uno
scenario a dir poco raccapricciante. In casa con lei, infatti, viveva un
anziano 74enne gravemente ammalato del quale diceva di prendersi cura
ma che, in effetti, lasciava in uno stato di più completo abbandono
fisico, psichico e morale, in condizioni igieniche assolutamente
inaccettabili.
Le indagini della Polizia hanno rivelato che A. B. era riuscita a
convincere l’anziano 74enne, approfittando delle sue condizioni di
malato e del conseguente stato di bisogno, ad andare a vivere con lei
facendogli credere che lo avrebbe accudito e curato. Invece lo aveva
circuito convincendolo a vendere una proprietà immobiliare a Sovicille
per quasi 50mila euro appropriandosi del ricavato. Mensilmente, inoltre,
la donna riscuoteva tenendo interamente per sé la pensione
dell’anziano, al quale faceva mancare le necessarie cure mediche, nonché
le condizioni minime di assistenza e di igiene per la quotidiana
sopravvivenza.
Accogliendo e facendo proprie le risultanze investigative fornite dalla Polizia, il
Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena, a
seguito di richiesta del Pubblico Ministero, ha emesso nei confronti
della donna ordinanza di custodia cautelare in carcere perché
responsabile del delitto di circonvenzione di persone incapaci. In
esecuzione del provvedimento di cattura, i poliziotti della Squadra
Mobile senese hanno arrestato A. B..
Quando gli agenti si sono presentati a casa della donna, si sono trovati di
fronte una situazione critica. In un appartamento di qualche decina di
metri quadrati, infatti, oltre alla donna ed all’anziano, c’erano ben
quattordici cani di razza “pastore tedesco” in condizioni igieniche di
assoluta emergenza. L’anziano 74enne era a letto vestito, chiuso in
camera, lasciato completamente in abbandono.
Nell’urgenza, agli animali è stata trovata un’idonea sistemazione in un vicino canile
grazie all’intervento ed alla collaborazione del Servizio Veterinario
dell’U.S.L. 7 di Siena. L’anziano è stato invece preso in carico dai
Servizi Sociali del Comune di Siena.
A. B. è stata associata al carcere di Firenze – Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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Merano (BZ) - Badante rumena arrestata per furto ai danni dell'anziana assistita
20 novembre 2010
- (Adnkronos) A Merano, i carabinieri hanno arrestato una badante
rumena di 49 anni scoperta a rubare denaro alla sua anziana assistita.
La donna pensava di riuscire a mettersi in tasca soldi, approfittando
delle condizioni della persona che accudiva, una donna anziana meranese.
La badante e' stata scoperta ed arrestata con l'accusa di furto aggravato
dopo essere stata trovata in possesso di una banconota sicuramente
sottratta nella casa della persona che assisteva.
L'operazione e' stata portata a conclusione dai carabinieri chiamati ad occuparsi
della denuncia di un'anziana donna, che si era accorta di ripetuti
ammanchi di quattrini dalle proprie disponibilita' finanziarie. La
denuncia sporta dalla donna indicava un danno complessivo, patito
nell'arco di pochi mesi, di circa 2 mila euro.
Al termine di alcuni appostamenti, i carabinieri hanno cosi' deciso di
fotocopiare e contrassegnare tutte le banconote presenti nella casa
dell'anziana meranese. La donna rumena e' cosi' finita nella trappola: i
militari, che alla fine hanno deciso anche di effettuare una
perquisizione nella sua abitazione, hanno infatti trovato anche una
delle banconote da 50 euro che in precedenza era stata contrassegnata. La
badante rumena e' stata cosi' associate alla sezione femminile del
carcere di Rovereto a disposizione della magistratura davanti alla quale
comparira' per rispondere del reato di furto aggravato.
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S. Stefano Magra (SP) - 85enne con la carrozzina in autostrada: denunciata badante rumena
10 dicembre 2010 - In
carrozzina in autostrada. Un anziano, consegnato alle cure di una
badante rumena di 40 anni, regolarmente assunta dalla famiglia
dell'uomo, è stato abbandonato dalla donna, che si era fermata in un bar
a Santo Stefano Magra.
Secondo
quanto ricostruito, l'uomo, di 85 anni, lasciato in balia di se stesso,
confuso, avrebbe attivato la sua carrozzina a motore, cominciando a
girovagare, fino ad arrivare, senza accorgersene, sulla bretella
autostradale che collega Spezia e Santo Stefano.
E' stato un carabiniere a vederlo, e a fermarsi per soccorrerlo, ma
l'anziano non si era neppure reso conto di essere in pericolo.
L'episodio risale alla sera dell'Immacolata. Riportato l'ottuagenario a
casa, i militari hanno verificato la ''distrazione'' della badante, e
l'hanno denunciata per abbandono di incapace.
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Oria (BR) - Georgiana terrorizzava badanti connazionali ed anziani
11 gennaio 2011
Resi noti i nomi dei tre arrestati nell’ambito dell’indagine
convenzionalmente denominata “Georgia”, soggetti ritenuti responsabili
di associazione a delinquere finalizzata a favorire l’ingresso ed il
soggiorno illegale nel territorio italiano di cittadini georgiani,
soprattutto donne, privi di documenti. Il nome dell’indagine prende
spunto dalla nazionalità dei cittadini extracomunitari.
Gli arrestati risultano essere indagati, a vario titolo, anche per reati di
estorsione e di minaccia nei confronti degli stessi cittadini
extracomunitari, costretti a versare all’associazione parte dello
stipendio percepito nei miseri lavori, generalmente badanti o braccianti
agricoli, in cui venivano occupati.
Sono stati tratti in arresto:
Lia CHKHEIDZE, cl. 1964, nata in Georgia residente a Oria (foto in alto);
Giovanni DE BARI, cl. 1966, residente ad Oria;
Marcello GUIDONE, cl. 1976, residente ad Oria.
L’attività di indagine nasce nell’agosto del 2009 a seguito della denuncia
prodotta da due ragazze di nazionalità georgiana che, per il tramite
dell’associazione, avevano raggiunto la città di Oria e successivamente
anche l’impiego come badanti presso famiglie della zona, non solo di
Oria.
L’attività di indagine è stata condotta dal Nucleo Operativo di Francavilla
Fontana coadiuvato dalla Stazione Carabinieri di Oria e diretta dal
dott. Milto Stefano DE NOZZA, Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Brindisi. Le relative ordinanze di Custodia
Cautelare sono state emesse dal GIP del Tribunale di Brindisi dott.
Giuseppe LICCI.
L’attività di indagine ha dimostrato l’esistenza di una vera e propria
associazione a delinquere finalizzata oltre che all’ingresso ed al
soggiorno nel territorio italiano di cittadini extracomunitari non in
regola con la vigente normativa, ma anche ad estorcere denaro alle
povere donne che via via venivano impiegate come badanti o come
braccianti agricole. Parte dello stipendio infatti veniva versato a due
degli arrestati, marito e moglie, che lo pretendevano anche attraverso
minacce ed aggressioni. La compagine criminosa si preoccupava altresì di
trovare gli alloggi per i cittadini extracomunitari.
Ruolo apicale all’interno dell’associazione è quello del DE BARI e della
CHKHEIDZE. Il DE BARI ha rivestito un ruolo di supremazia rispetto a
quello della consorte, sebbene in un contesto caratterizzato da una
perfetta distribuzione dei compiti. Il GUIDONE fungeva soprattutto da
intermediario presso le aziende agricole e quindi incaricato soprattutto di trovare i lavori.
I coniugi CHKHEIDZE-DE BARI agivano nel seguente modo: le cittadine
straniere, dai Paesi di origine, contattavano LIA CHKHEIDZE, presente
sul territorio nazionale, la quale prometteva un lavoro sicuro come
“badante” a persone anziane o lavori in aziende agricole. In Oria DE
BARI, LIA e GUIDONE Marcello si prodigavano nel reperire alloggio e
lavoro alle extracomunitarie.
Le cittadine straniere venivano impiegate presso famiglie italiane
bisognose, in qualità di “assistenti familiari” in gergo, chiamate
“badanti”. La richiesta dei coniugi CHKHEIDZE-DE BARI, di compenso per
il “reperimento dei lavori”, variava a secondo dell’entità dello
stipendio, con una percentuale fissa del 50%, oscillante tra 300 e 400
euro, a parte il rimborso pertinente alla prima accoglienza che doveva
essere rimborsato con altre mensilità. La dazione di denaro che veniva
effettuata dalle cittadine georgiane in favore dei CHKHEIDZE-DE BARI era
una prassi consolidata in quanto già dai luoghi d’origine sapevano che
in un certo senso dovevano sdebitarsi per il reperimento dei lavori. Vi è
prova che molte di queste richieste avvenivano mediante l’utilizzo di
minacce rivolte alle cittadine georgiane in caso di inadempimento o
ritardo nella consegna del denaro pattuito.
Il disegno criminoso attuato dai coniugi CHKHEIDZE-DE BARI era studiato in
maniera metodica e accurata. Una volta trovata la prima occupazione
alle sventurate georgiane, già nel primo mese di occupazione, facevano
in modo di convincere le famiglie che le stavano impiegando a
licenziarle. L’abilità dei coniugi era quella di persuadere i familiari
dell’assistita, a cambiare badante trovando motivazioni di fantasia
(donne inesperte, sfaticate e di facili costumi) assicurando
l’assunzione di una georgiana migliore. Questa metodologia permetteva ai
CHKHEIDZE-DE BARI di incassare, per ogni assunzione, il 50% del primo
stipendio di ogni georgiana impiegata. E’ chiaro quindi che conveniva
loro farle licenziare e trovargli una nuova collocazione.
Nell’eventualità in cui qualche cittadina Georgiana si rifiutava al pagamento della
richiesta estorsiva, interveniva DE BARI, che con la sua presenza
imponente ed i suoi metodi efficaci, riusciva ad incutere timore nelle
malcapitate, costringendole a versare quanto preteso.
Anche i modi burberi e violenti di LIA CHKHEIDZE non erano da meno; le
indagini permettevano di appurare la situazione drammatica di alcuni
assistiti: alcune volte, infatti, LIA ricorreva alle maniere forti,
percuotendo l’assistita anziana signora disabile, al fine di portarla
alla ragione e alla totale innocuità. Suggeriva, altresì, alle sue
connazionali di attuare lo stesso metodo per le loro assistite, poiché,
secondo le sue esperienze era l’unico maniera in grado di calmare le
sventurate vecchiette inabili, incontinenti e irascibili.
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Vetralla (VT) - Badante polacca tenta estorsione ad un 85enne
14 gennaio 2011 - I
Carabinieri della Stazione di Vetralla hanno arrestato per tentata
estorsione e lesioni personali una 52enne di origine polacca, da diversi
anni residente a Vetralla e saltuariamente impegnata in attività di
badante per anziani di quel comune.
La donna, da tempo in difficoltà economiche poiché disoccupata, alcuni
giorni fa si rivolse ad un anziano di Vetralla, conosciuto al mercato
settimanale, affinchè questi potesse darle un aiuto nella ricerca di un
lavoro.
Successivamente al citato incontro la donna polacca iniziò giornalmente a recarsi in
visita presso l’abitazione dell’uomo, sperando di avere novità relative
ad un impiego che l’anziano si era prestato a trovarle.
L’insistenza della donna però ha infastidito l’ottantacinquenne che, la sera del 12
gennaio, all’ennesima visita della donna presso la sua abitazione nel
centro storico di Vetralla, chiese alla signora polacca di non cercarlo
ulteriormente. Inaspettatamente la straniera iniziò ad inveire nei
confronti dell’anziano e, estraendo dalla borsetta una pistola, lo
minacciò per ottenere del denaro.
Nonostante l’età avanzata l’anziano signore riuscì a disarmare la donna, venendo comunque colpito più volte con dei pugni.
I Carabinieri, avvertiti di quanto stava accadendo da un passante
attirato dalle grida della badante ed intervenuti immediatamente,
riuscivano a calmare la donna ed accertavano che la pistola utilizzata
per minacciare l’anziano in realtà era un’arma giocattolo, priva del
tappo rosso.
L’uomo, accompagnato all’ospedale di Ronciglione è stato dimesso con una
prognosi di 4 giorni per le varie lesioni dovute alla colluttazione
avuta con la donna polacca.
I Carabinieri, informata l’Autorità Giudiziaria, accompagnavano la donna
presso la sua abitazione al regime degli arresti domiciliari, in quanto
resasi responsabile della tentata estorsione e delle lesioni inflitte
all’ottantacinquenne.
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Anacapri - Colf polacca derubava ripetutamente una 87enne
20 gennaio 2011 - A
casa di un’anziana donna per fare le pulizie, la “ripuliva” anche del
danaro. Protagonista una donna polacca di 33 anni che è stata incastrata
e arrestata dai carabinieri.
Nel pomeriggio di mercoledì, ad Anacapri, i carabinieri della locale
stazione, agli ordini del maresciallo Cristoforo Perilli, coordinati dal
capitano Massimo De Bari della compagnia di Sorrento, hanno acciuffato
in flagranza del reato di furto aggravato Agata Zukowicz, originaria
della Polonia ma domiciliata ad Anacapri. La
donna è stata fermata dai militari in via Giuseppe Orlandi, presso
l’abitazione di una anziana pensionata di 87 anni, invalida al 100%,
dove la 33enne svolgeva regolarmente servizio di pulizia due volte alla
settimana. Attraverso le indagini espletate, supportate anche dai
riscontri di telecamere a circuito chiuso poste dai carabinieri
nell’abitazione dell’anziana, i militari dell’Arma hanno ricostruito
come la Zukowicz, nell’arco degli ultimi due mesi, approfittando della
sua sistematica presenza in casa per effettuare appunto servizio di
pulizia, si fosse fraudolentemente impossessata della somma contante
pari a complessivi 350 euro, sottraendola in diverse occasioni da una
borsa posta in un armadio della camera da letto della padrona di casa.
Il tutto avveniva in pochissimo tempo, chiaramente approfittando delle
difficoltà di deambulazione della donna e dopo aver opportunamente
accostato la porta della camera. In particolare, nell’ultima circostanza
che ha portato al suo arresto in flagranza, la polacca si è
impossessata, con le medesime modalità esecutive, di una banconota da 50
euro. La refurtiva è
stata quindi recuperata e restituita alla legittima proprietaria.
Espletate le formalità di rito, l’arrestata è stata trattenuta presso le
camere di sicurezza della caserma in attesa della celebrazione del rito
direttissimo presso il tribunale di Napoli.
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Ponte a Moriano (LU) - Colf cerca di narcotizzare anziano e poi lo rapina
26 gennaio 2011 - Un
altra rapina ai danni di una persona anziana. La Polizia ha arrestato
la 31enne di ponte a Moriano Claudia Strucchi, pregiudicata per reati
contro il patrimonio, associandola alla sezione femminile del carcere di
Livorno. La donna è accusata di rapina aggravata e di lesioni personali
ai danni di un pensionato 76enne, residente in centro storico.
Questi i fatti: la Strucchi, nel mese di ottobre, si era offerta di effettuare
piccoli lavori domestici a casa dell'anziano che vive da solo, in
cambio di qualche decina di euro. La donna aveva così iniziato a
frequentare la casa dell’anziano, ricevendo 20 euro per ogni prestazione
di lavoro effettuata.
Una sera però ha preparato il caffè all’uomo, aggiungendo alla bevanda
della polvere bianca che con insistenza cerca di emulsionare nel caffè.
L’uomo, accortosi dell'operazione, si è insospettito rifiutandosi di
bere il caffé e notando che la donna, con una scusa, era recata in
camera da letto, impossessandosi del suo portafoglio.
L'anziano ha quindi cercato di fermare la donna, che lo ha spinto a terra
colpendolo con calci per poi fuggire con 220 euro e i documenti
personali. Una volta accompagnato all'Ospedale, dove è stato refertato
con cinque giorni di prognosi per le escoriazioni subite, la vittima ha
sporto denuncia e la Polizia si è immediatamente attivata, sequestrando
la bevanda e inviando in Ospedale il reperto per le analisi
tossicologiche, che hanno confermato che il caffè conteneva un potente
sonnifero, lo Zolpidem.
Nel frattempo la donna è stata identificata e riconosciuta dalla vittima,
da qui una corposa informativa di reato depositata dalla Polizia in
Procura. Il fascicolo è stato quindi affidato al sostituto Procuratore
Sara Polino, che in base ai riscontri degli agenti ha chiesto e ottenuto
dal GIP Simone Silvestri un'ordinanza di custodia cautelare in carcere
per la Strucchi, eseguita ieri dalla Squadra Mobile.
Adesso i poliziotti stanno verificando se si siano verificati altri episodi analoghi in danno di anziani.
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Ruvo (BA) - "Se non mi fa morire Dio, mi farà morire lei"
31 gennaio 2011 - Insensibile,
manesca e violenta: una badante 57enne, di nazionalità georgiana, è
stata arrestata dai Carabinieri. Dovrà rispondere di tentata estorsione,
violenza privata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La donna
era stata assunta in prova nel mese di gennaio per dare assistenza a un
uomo di 91 anni, vedovo. Per lei nessun contratto scritto da parte dei
datori di lavoro, solo l’impegno assunto dai parenti dell’anziano a
corrisponderle 900 euro al mese, oltre al vitto e all’alloggio.
A pochi giorni dal suo trasferimento in casa dell’uomo, l’anziano però
viene ricoverato nell’ospedale di Terlizzi. Dove resta una quindicina di
giorni. Superato un intervento chirurgico, al suo rientro a casa,
l’uomo implora i figli di interrompere il rapporto di lavoro con la
badante. Pare abbia detto: «Se non mi fa morire Dio, mi farà morire
lei». L’anziano ha
raccontato ai figli di quotidiane vessazioni e angherie: pare che la
badante gli negasse perfino l’acqua. Così i due figli, un medico 57enne e
sua sorella, impiegata in un ente pubblico, comunicano alla donna la
decisione di non volere più usufruire della sua collaborazione. E la
invitano a lasciare al più presto la casa. La badante ottiene di restare
pochi altri giorni in servizio, in attesa di trovare una nuova
sistemazione lavorativa. Ma allo scadere della data pattuita è andata in
escandescenze, rifiutandosi di lasciare l’appartamento.
Sono iniziate trattative bonarie tra i figli dell’anziano e la badante.
Oltre al mese di gennaio, le hanno offerto altri 100 euro come
«buonuscita». Ma nulla. La donna - secondo le indagini - pretendeva di
percepire anche lo stipendio di febbraio. A quel punto i due fratelli
hanno chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della
locale stazione, guidata dal maresciallo Domenico Andresani. Sulle
prime i militari hanno tentato di mediare tra le parti e di fare
accettare alla badante la situazione. Ma la georgiana all’improvviso ha
scagliato contro i datori di lavoro i soldi appena accettati,
continuando a insistere di non volersi muovere da lì. Alla richiesta dei
militari di esibire i documenti, la badante ha perso il controllo. Ha
inveito contro i Carabinieri, rifiutandosi di seguirli in caserma. A
quel punto sono scattate le manette. Ma un’unghiata della donna ha
raggiunto al viso un Carabiniere.
Bloccata, è stata tratta in arresto e per lei si sono aperte le porte del carcere
di Trani. Successive indagini hanno permesso di ricostruirne la storia
più recente. Arrivata in Puglia da 6 mesi, ha prestato servizio in una
famiglia di Bari, da dove è stata allontanata. Quindi si è spostata a
Molfetta ma l’esperienza lavorativa è durata soli due mesi. Quello di
Ruvo era il suo terzo tentativo da «aspirante» badante. Della vicenda è stata informata la questura, che deciderà in merito all’allontanamento della donna dal territorio nazionale.
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Chieti - Badante di una 88enne le ruba il bancomat e le prosciuga il conto
17 febbraio 2011 - I
familiari di una signora 88enne, insegnante di musica in pensione,
residente a Chieti, negli ultimi tempi si erano insospettiti.
Da giorni avevano notato alcuni strani movimenti della badante che
assisteva da vari anni la anziana donna. Per questo per scrupolo hanno
voluto fare dei controlli sul bancomat intestato alla anziana scoprendo
che dal conto sarebbero mancati circa 40mila euro prelevati tra aprile
2009 e gennaio 2011.
A quel punto i parenti della anziana donna hanno riconsegnato la carta
all’istituto bancario e ne hanno chiesta una nuova. Il passo successivo è
stato quello di denunciare tutto ai carabinieri.
I militari hanno così consigliato ai parenti di dare la nuova carta alla
anziana donna avendo cura di separare il nuovo pin collocandolo in un
altro posto, dopodiché sono iniziati i servizi di osservazione in
concomitanza con gli orari in cui la badante di solito usciva.
La mattina del 16 febbraio scorso, verso le ore 09,00 la badante,
Francesca Tortora, 58enne residente a Chieti ma originaria della
provincia di Salerno, con un precedente per furto, è stata vista dai
militari salire nell’abitazione dell’anziana per uscirne dopo circa
un’ora, salire sulla sua autovettura e recarsi al punto bancomat
dell’Ufficio Postale del Theate Center.
Una volta lì i militari hanno fotografato la donna mentre introduceva una
carta di credito, digitare il pin ed incassare alcune banconote.
A quel punto i carabinieri sono intervenuti per cogliere in flagranza di
reato la donna trovata in possesso della carta di credito dell’anziana,
del foglietto con il codice PIN e 250 euro appena prelevati.
Una volta in caserma i militari risalivano ad un precedente prelievo della
stessa cifra effettuato il giorno prima, per cui veniva subito eseguita
perquisizione a casa della badante e, all’interno di un barattolo,
posizionato nel frigorifero, hanno pure ritrovato la somma contante di
250 euro.
La donna è stata dunque arrestata per furto aggravato ed illecito utilizzo
di carta di credito e trasferita nel carcere di Chieti.
Le indagini non sono terminate e gli investigatori stanno lavorando per
capire in che modo eventualmente la donna abbia potuto far sparire una
somma molto più elevata (40mila euro) come denunciato dai parenti
dell’anziana.
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Castellammare di Stabia (NA) - Badante bulgara prelevava col bancomat dell'anziano
18 febbraio 2011 - Da
pochi giorni collaboratrice domestica di un anziano stabiese, si era
impossessata furtivamente della carta bancomat dell'uomo e la utilizzava
per spese e prelievo di contanti. Scoperta, è stata denunciata e
successivamente arrestata Cankova Krasimira, bulgara, 35enne,
domiciliata a Poggiomarino.
Accortosi della scomparsa del bancomat e dell'addebito in conto di alcune somme
per l'utilizzo della carta, l'uomo, un 74enne di Castellammare di
Stabia, si è allora recato presso la locale stazione dei carabinieri per
sporgere regolare denuncia, indicando nell'occasione proprio la sua
collaboratrice domestica come possibile autrice del furto. Dalle
verifiche dell'estratto conto, risultava che attraverso l'utilizzo
della carte, era stato acquistato un telefonino ed erano stati
effettuati alcuni prelievi di contante per un ammontare di 420 euro. La
donna, bloccata mentre tentava la fuga, è stata trovata in possesso del
telefonino e della somma prelevata furtivamente. L'arrestata è stata
quindi accompagnata nella casa circondariale di Pozzuoli.
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