16 novembre 2014

Montesilvano (PE) - Per vendetta, accusa falsamente l'amante di averla derubata
28 febbraio 2012Ha finto di essere stata rapinata da un uomo, a Montesilvano (Pescara), e ha avvisato i carabinieri, chiedendo loro di intervenire. In un secondo momento si e' scoperto che il presunto rapinatore e' il suo amante, peraltro sposato, e che la donna aveva inventato tutto perche' in preda ad un attacco di gelosia, derivato da una telefonata che l'uomo ha ricevuto dalla moglie.
Protagonisti di questo episodio una donna di 47 anni nigeriana e il suo amante, anche lui nigeriano. La donna ha riferito ai carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, di essere stata rapinata di cento euro e del telefonino ma nel momento in cui i due sono stati condotti in caserma e' emersa la verita'.

Verona - Prostituta lo abbindola: 9mila euro per smettere il "mestiere" e mantenere figlio inesistente
2 marzo 2012 - Una prostituta italiana di 32 anni è accusata d’aver sfruttato il legame affettivo con un cliente per ottenere circa 9mila euro. L’uomo aveva raccontato agli agenti che la donna pretendeva somme di denaro da impiegare per evitare di prostituirsi e per accudire un figlio di sette anni, in attesa di costruire insieme una famiglia.
Le indagini hanno però dimostrato che la donna viveva stabilmente con un altro uomo, non aveva figli da accudire e non aveva mai interrotto l’attività di prostituta.
Messo a conoscenza della verità l’uomo, che aveva dovuto anche chiedere un prestito per soddisfare le richieste della donna, ha coinvolto la Polizia municipale nella consegna dell’ultima somma di denaro, programmata per mercoledì pomeriggio in zona Stadio, durante la quale gli agenti hanno sequestrato le banconote, precedentemente fotocopiate.
Il reato contestato alla donna, inizialmente ipotizzato nella truffa aggravata, è stato derubricato dal giudice per le indagini preliminari in truffa semplice e la donna è stata denunciata in stato di libertà.

Roma - La maitresse filmava di nascosto i rapporti dei clienti
4 marzo 2012 - Riprendeva tutto con la webcam nascosta e poi probabilmente rivendeva i filmati a siti specializzati in pratiche sadomaso e fetish. O, forse, li utilizzava per ricattare gli ignari clienti. A gestire la casa di appuntamenti con 'sorpresa' era una 43enne romana, maitresse di un piccolo appartamento di 50 metri quadrati nel quartiere romano Ostiense-Marconi. Alle sue 'dipendenze' la donna, denunciata per sfruttamento della prostituzione, aveva tre ragazze, una ucraina, una italiana ed un'altra romena, pronte ad offrire ai loro clienti giochi erotici, anche i più perversi. Una di loro era molto grassa, mentre un'altra, moglie di un noto pregiudicato italiano, era invalida al 100%.
Le loro prestazioni avevano un tariffario ben preciso che variava dai 100 euro per un rapporto con una sola ragazza ai 200 euro per spettacoli saffici. Le pratiche che avvenivano all'interno del piccolo appartamento erano piuttosto 'particolari', e la clientela era molto varia, da giovani studenti universitari a professionisti. Al momento non si esclude che possano essere coinvolti anche personaggi facoltosi e imprenditori. All'interno dell'abitazione gli agenti del commissariato Colombo hanno rinvenuto numerosi oggetti erotici, costumi di cuoio, frustini e borchie. Per pubblicizzare la propria 'attivita'', la donna non esitava a pubblicare annunci sui principali quotidiani italiani (almeno uno al giorno) e sui siti internet specializzati. In un armadietto all'ingresso era conservato un quaderno in cui venivano registrati tutti i 'movimenti' delle ragazze.
Accanto ai loro nomi c'erano le cifre che erano riuscite a raggiungere. In una sola giornata, stimano gli inquirenti, la casa d'appuntamenti riusciva a raccogliere mediamente un incasso di 1.000 euro, la cui metà finiva nelle tasche della maitresse. La polizia continua le indagini e la visione dei filmati per capire quale fosse realmente lo scopo delle registrazioni. Non é escluso che i video possano essere stati utilizzati anche per ricattare i clienti, anche se resta più forte la pista che porta alla commercializzazione su siti di "nicchia". Sembra, tra l'altro, che quella di via dei Casamari non fosse l'unica casa di proprietà della donna denunciata, ma che ne avesse diverse in altre zone di Roma.

Pinerolo (TO) - La ex amante all'imprenditore: "ho le tue foto con un trans: dammi 300mila euro"
8 marzo 2012 
Abbiamo delle tue foto con un transessuale alla tua festa di compleanno. Paga 300mila euro o le facciamo vedere alla tua famiglia e ai tuoi clienti
Vittima della minaccia un imprenditore di Torino che opera nel settore della comunicazione: dopo il primo momento di angoscia, si è rivolto a un avvocato di Pinerolo, Luca Paparozzi, e con lui si è presentato alla caserma dei carabinieri di piazza Santa Croce, per raccontare quell’incubo al comandante, Francesco Primerano.
Ammette quella singolare iniziativa presa dalla sua ex compagna sudamericana, che forse, per scherzo, aveva invitato un trans alla sua festa. Ma quelle immagini le aveva persino dimenticate sino a quando riceve la telefonata della sua ex: «Da giorni ricevo delle richieste di denaro, se non pago, la tua reputazione sarà rovinata. Ho già dato 4 mila euro, ma loro vogliono di più».
La relazione fra i due è finita da tempo, ma i rapporti sono rimasti buoni, lui le ha comprato un appartamento e una macchina, ha trovato anche un lavoro per il figlio che la donna aveva avuto da un'altra relazione. Ma proprio mentre i due sono insieme, vengono avvicinati da un giovane che consegna all’uomo un pc portatile, dei cd, una chiavetta usb e un cellulare: «Qui trovi oltre cento foto. I soldi mettili nella scatola. Fra 48 ore accendi il cellulare e riceverai le indicazioni sul posto dove portare il denaro».
Il telefono viene messo sotto controllo, ogni telefonata è intercettata dal nucleo operativo dei carabinieri di Pinerolo e alla fine, quando all’imprenditore viene indicato il piazzale accanto all’esposizione dei camper di Moncalieri come luogo dell’incontro, scatta il piano. I militari si appostano: poi arriva la vittima e qualche minuto dopo anche il ricattatore. Appena avviene il passaggio della scatola, scatta l’arresto.
Federico Bonazza è un commesso di 36 anni di Collegno, incensurato e spaventatissimo e quando lo caricano sull’auto chiede: «Ma siete davvero carabinieri? Fatemi vedere un tesserino». In caserma, a Pinerolo, è un fiume in piena, piange, si dispera a aggiunge un capitolo importante alla storia:
Io mi sono innamorato della ex compagna dell’imprenditore, è lei che ha architettato il piano. E così sono diventato una sua pedina. Ho agito per amore.
La donna è stata denunciata a piede libero, presto sarà convocata in caserma.
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Salerno - Donna adesca 60enne poi giù botte per rapinarlo, aiutata dal complice
22 marzo 2012 - Prima adescato, poi rapinato: disavventura ieri sera per un 60enne salernitano, che dopo essere stato "adescato" da una donna è stato prima momentaneamente accecato con spray al peperoncino e poi colpito al volto da un complice della adescatrice, per poi essere rapinato dai due.
A renderlo noto i carabinieri della compagnia di Salerno, agli ordini del capitano Enrico Calandro. Due persone, di nazionalità romena, sono state arrestate da carabinieri e polizia con l'accusa di rapina aggravata con lesioni personali.
Nel dettaglio, l'uomo era stato avvicinato da una romena, identificata poi per S. M. R., 26 anni. Dopo aver preso un caffè i due si sono incamminati su lungomare Colombo. Qui la svolta: la donna ha estratto dello spray urticante e lo ha spruzzato negli occhi dell'uomo. A quel punto è saltato fuori un complice della donna, identificato poi per I. L., 30 anni, che ha colpito con diversi pugni al volto il 60enne. L'uomo ha quindi sottratto il borsello al malcapitato e si è allontanato insieme alla ragazza. La vittima ha contattato il 112.
Sul posto sono giunti carabinieri, polizia e gli uomini del 118, che hanno trasportato il 60enne in ospedale: ha riportato contusioni multiple al volto e se la caverà con dieci giorni di prognosi.
Carabinieri e polizia hanno quindi iniziato le ricerche dopo le descrizioni ricevute dalla vittima della rapina con aggressione. La donna è stata fermata dalla polizia in via Torrione mentre l'uomo è stato fermato dai carabinieri nei pressi del parcheggio di un noto albergo cittadino. Sempre nei pressi di lungomare Colombo i militari hanno rinvenuto anche l'automobile utilizzata dai due romeni: all'interno dell'auto, utilizzata dalla coppia presumibilmente per recarsi a Salerno (sono infatti risultati domiciliati a Benevento) i militari hanno rinvenuto una pistola a gas priva di tappo rosso, occultata sotto il sedile.
I due, sino a quel momento incensurati, sono stati quindi arrestati per rapina aggravata con lesioni personali.

Santa Marinella (RM) - Dopo il rapporto, prostituta rumena ricatta il cliente
21 aprile 2012 - I carabinieri di Santa Marinella hanno arrestato una prostituta romena 28enne, che avrebbe tentato di estorcere denaro a un cliente.
Dopo l’unico incontro tra i due, consenziente e a pagamento, la donna avrebbe più volte contattato l’uomo tramite cellulare ed sms, pretendendo somme in denaro, minacciando che, se non avesse acconsentito, lo avrebbe denunciato per violenza sessuale e per furto di denaro dalla propria borsa.
L’uomo, esasperato dalle continue e pressanti richieste, si è rivolto ai carabinieri di Santa Marinella, che hanno deciso di organizzare una trappola.
La vittima ha chiesto alla donna un appuntamento per la consegna del denaro, al quale pero si sono presentati anche i carabinieri: appostati nelle immediate vicinanze, i militari hanno aspettato che l’uomo consegnasse alla donna mille euro; l'hanno poi bloccata e arrestata, portandola nel carcere di Civitavecchia.

Teramo - Prostituta uccide cliente con 22 coltellate
25 aprile 2012 - Il corpo dell'ex imprenditore Carmine De Luca venne rinvenuto il 28 maggio 2011, ucciso da 22 coltellate, chiuso a chiave in uno sgabuzzino. Si stabilì che il delitto era avvenuto una settimana prima nella camera da letto, al piano di sopra, ad opera di qualcuno che la vittima conosceva.
Venne accusata Francisca Binicio Medina, una prostituta clandestina. La prova chiave nel processo fu quella del DNA: la donna si sarebbe ferita un piede durante la colluttazione in casa della vittima. La Corte D'Assise di Teramo l'ha condannata a 25 anni di reclusione.




Quartu (CA) - Ragazzo truffato da rumena finta prostituta
12 maggio 2012 - Adesca un ragazzo di 22 anni, si propone per un’ora d’amore e indica anche la tariffa: 100 euro. Protagonista, una giovane rumena che si offrirebbe ai clienti attraverso un sito internet.
Uno dei tanti a rispondere, è stato proprio un ragazzo di Quartu, che seguendo le indicazioni della rumena, è andato a trovarla nel parcheggio di un albergo della costa sud orientale. Il cliente (un operaio), è arrivato puntuale; la ragazza si è fatta avanti ed i due sono finiti in una abitazione vicina, tra l’altro priva anche di energia elettrica.
La prostituta rumena ha preteso i soldi in anticipo: una banconota da cento euro è finita così nelle sue tasche. «Spogliati – ha detto al suo interlocutore -: mi lavo e arrivo subito in camera». Il giovane ha però atteso inutilmente. La ragazza rumena era sparita.
Davvero una beffa, un raggiro per la vittima che sognava solo un momento d’amore con la splendida straniera. Cosa fare a questo punto? Rivestirsi e tornare a casa.
Dopo qualche giorno di pensieri e riflessioni, ieri l’operaio di Quartu si è recato in commissariato dove, con un po’ di imbarazzo, ha raccontato la sua vicenda. Gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria ora indagano per risalire alla rumena.

Udine - Finta prostituta sale su auto di anziano, lo minaccia e poi lo rapina
19 maggio 2012 - Sale nell'auto di un anziano, gli punta un coltello alla pancia e si fa consegnare i soldi, poi scappa. Autore della rapina andata a segno a Udine è una donna, T.P., di 44 anni, senza fissa dimora, fermata ieri dai carabinieri.
Lunedì comparirà davanti al gip per la convalida del fermo. L'anziano, di 76 anni, di Tricesimo, era fermo nella sua auto nella zona di borgo Stazione in attesa della sua compagna quando un uomo gli si è avvicinato proponendogli un incontro sessuale a pagamento con una donna, che seduta in un'auto parcheggiata nei pressi.
Al rifiuto dell'uomo, la stessa donna si è avvicinata, è salita nella sua auto e, minacciandolo con un coltello, si è fatta consegnare i soldi, 150 euro. Subito dopo, si è allontanata. L'anziano, benché impaurito, è riuscito però ad annotare il numero di targa dell'auto sulla quale era salita la rapinatrice e successivamente ha denunciato il fatto ai carabinieri che hanno rintracciato la donna in breve tempo.

Brescia - "O mi paghi o racconto tutto a tua moglie"
27 maggio 2012 - «O mi paghi o racconto tutto a tua moglie. E ti assicuro che il divorzio ti costerebbe di più...»: è così che, per mesi e con richieste sempre più esigenti, pretendendo fino a diverse migliaia di euro, una 39enne bresciana avrebbe messo spalle al muro l’ex amante, un cremonese di dieci anni più vecchio. Denaro in cambio del silenzio sul tradimento. ‘Estorsione’ per i carabinieri, che l’altro ieri sera, organizzando un appuntamento trappola alle porte della città, hanno arrestato la donna, E.P., e il complice che si trovava con lei al momento del blitz, un torinese 34enne, G.S. Entrambi ai domiciliari, difesi d’ufficio dall’avvocato Alberto Quaini, dovrebbero essere processati con rito direttissimo già questa mattina.
Storia di sesso, soldi e manette. Tutto, stando alla ricostruzione degli inquirenti e alla testimonianza della vittima, sarebbe iniziato alcuni anni fa. L’imprenditore, residente in un paese della provincia, incontra la ragazza di Brescia, all’epoca poco più che trentenne, durante una serata con gli amici. Se ne invaghisce e, nonostante sia sposato, inizia una lunga relazione extraconiugale. Si vedono almeno una volta la settimana: incontri prima occasionali poi via via più regolari, tutte le volte che possono, da una parte e dall’altra dell’Oglio, nei luoghi e nei modi in cui rischiano di meno. Fra alti e bassi, il legame proibito prosegue senza particolari problemi: quelli iniziano quando il rapporto finisce.

Mondovì (CN) - Una albanese si finge innamorata di un 69enne e gli spilla oltre 200mila euro
4 giugno 2012 - Il Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo ha denunciato R.L., 44 anni, cittadina albanese, per il reato di circonvenzione di persona incapace, commesso ai danni di un sessantanovenne residente a Mondovì.
L’uomo, celibe, benestante ed in possesso di una buona pensione, forse per attenuare il peso della solitudine, oppure per compassione per quella donna che diceva di condurre una vita difficile, aveva cominciato a darle del denaro in cambio di amicizia e compagnia.
In seguito, l’amicizia si era trasformata in relazione sentimentale, pur senza convivenza quotidiana e R.L. aveva continuato ad ottenere denaro, affermando di dover provvedere ad una figlia in Albania gravemente ammalata.
Col passare del tempo le richieste erano divenute sempre più frequenti da parte della donna, la quale adduceva le motivazioni più disparate come, ad esempio, la necessità di fornire assistenza ai propri parenti all’estero o la presenza di ingenti debiti nei confronti del governo albanese; ad un certo punto, era addirittura intervenuta una gravidanza – attribuita dalla donna al pensionato – condotta e portata a termine, naturalmente, in Albania.
Secondo quanto riferito dall’interessata al suo corrispondente italiano, dal parto sarebbero nati due gemelli, uno dei quali morto prematuramente. L’albanese ha poi continuato a vivere nel suo Paese, mantenendo però contatti telefonici con il pensionato.
Alle richieste di denaro quest’ultimo ha aderito puntualmente per diversi anni, corrispondendo alla donna una somma che i Finanzieri del Tenente Colonnello Sergio Napoletano, mediante indagini bancarie, hanno quantificato in oltre 200.000 euro, frutto dei risparmi accumulati dall’uomo nel corso della sua vita lavorativa.
La cittadina albanese – la quale risulta sposata con un italiano, anche se in condizione di separazione di fatto – su segnalazione di una parente dell’interessato, è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mondovì.

Praia a Mare (CS) - Una 25enne filma sesso con telefonino e poi ricatta
28 giugno 2012 - (ANSA) Ha sedotto un professionista spingendolo a fare sesso con lei ed ha registrato la scena con il suo telefonino; poi lo ha ricattato chiedendogli alcune migliaia di euro per non divulgare il filmato. Ma l'uomo ha chiamato i carabinieri e l'ha fatta arrestare per estorsione.
Protagonista della vicenda una ragazza di 25 anni, A.S., di Tortora, nel cosentino, titolare di un negozio di abbigliamento e gia' nota alle forze dell'ordine, fermata mentre prendeva i soldi.
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Vicenza - Rumena spilla soldi a pensionato facendogli credere di essere rimasta incinta
20 luglio 2012 - Solo da anni e per lo più in pensione, ad ottobre si era iscritto ad un’agenzia matrimoniale sperando di trovare una compagna che sapesse stargli accanto ed amarlo. Invece ha incontrato una truffatrice, che in pochi mesi è riuscita a prosciugargli il conto corrente di 33.500 euro, facendogli credere di essere rimasta incinta di lui.
Vittima del raggiro un 76enne celibe e residente in città, che ha ceduto al fascino di una donna romena di 28 anni, anche lei di Vicenza.
La donna lo aveva agganciato subito, iniziando a frequentarlo e ad illuderlo. Facendogli credere che aspettava un figlio da lui, e pressandolo in continuazione perché si prendesse le sue responsabilità. Traduzione: soldi da dover sganciare. E tanti, migliaia di euro. La donna pretendeva infatti, di volta in volta, cifre importanti, come mercoledì, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza l’hanno vista salire nell’auto del pensionato e, dopo alcune effusioni, ricevere dalle sue mani un fascio di 4.500 euro, in banconote da 500.
La coppia si era data appuntamento nel parcheggio di un supermercato cittadino, quindi senza alcuna privacy. Ed è stata la rovina della donna, che tra l’altro ha già una sua famiglia (compagno e figlio) e che - dettaglio importante - assume regolarmente la pillola anticoncezionale: aveva un blister anche nella borsetta, quando è stata fermata dai militari. Un raggiro in piena regola quindi, altro che rapporto sentimentale e gravidanza in corso.
Per Lizica Marioara Mutu sono così scattate le manette in flagranza con l’accusa di truffa aggravata ed è stata accompagnata in carcere a Montorio Veronese.

Catania - Donna adesca prete online e lo ricatta con immagini a luci rosse "rubate"
21 luglio 2012 - Ricatto a luci rosse ai danni di un prete in Sicilia. La polizia postale di Catania ha denunciato una donna che aveva ottenuto 10 mila euro da un sacerdote per non divulgare immagini di sue scene intime, riprese mentre erano collegati con le webcam su un social network. E' accusata di adescamento ed estorsione.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale del capoluogo etneo. Protagonisti sono una trentottenne di Latina che ha contattato un sacerdote di 47 anni, catanese, sul suo profilo di Facebook. Obiettivo dichiarato era quello di avviare un'amicizia, ma il rapporto e' diventato sempre piu' stretto, fino a sfociare in scene molto intime online.
Dall'altra parte del computer il religioso caduto anche in trappola: la donna ha registrato le immagini e lo ha ricattato. Per alcuni mesi la vittima ha pagato, fino a versare 10mila euro. Poi si e' deciso a denunciare l'accaduto alla polizia postale di Catania, spiegando di avere ceduto in un momento di debolezza e di essersi pentito e di volere porre fine alla vicenda.
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Voghera (PV) - Cliente pestato da tre prostitute
21 luglio 2012Tutto inizia alle 2.30 della notte tra mercoledì e giovedì, quando un passante soccorre un uomo di 50 anni che è per terra e si lamenta. Lo sconosciuto ha del sangue sulla faccia, gli esce da un taglio tra fronte e sopracciglio. Il passante chiama il 118 e poco dopo arriva sul posto un’ambulanza della Croce rossa di Voghera, che porta il ferito al pronto soccorso.
Il medico gli dà qualche punto di sutura, ma non è necessario il ricovero: d’altronde, anche il ferito non vuole rimanere in ospedale. L’uomo viene comunque identificato come un cinquantenne di Godiasco.
I carabinieri, avvisati dallo stesso personale medico del pronto soccorso (come vuole il protocollo operativo nel caso di persone rimaste ferite in episodi dai contorni poco chiari) appurano che l’uomo di Godiasco si era recato sul viali a luci rosse di Voghera per contrattare una prestazione di sesso a pagamento con una delle prostitute; il suo modo di rapportarsi, però, non piace alla «professionista»: la donna e due sue colleghe di lavoro lo prendono a spintoni, graffi e schiaffi.
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Bovalino (RC) - Cliente derubato da due prostitute rumene











23 luglio 2012 - Personale delle Volanti traeva in arresto in flagranza per furto aggravato in concorso due donne di nazionalità rumena dedite alla prostituzione. Appartate in un casolare con un cliente le prostitute sottraevano all’uomo soldi e una catena d’oro del valore commerciale di oltre 1.000 euro.
Le donne venivano identificate per Lakatos Roxana Lavinia, nata in Romania il 22.04.1988 e Silaghi Violeta, nata in Romania il 22.12.1983. Accompagnate in ufficio le due donne venivano messe a disposizione dell’A.G. di Locri che convalidava l’arresto.

Varallo (VC) - Una 49enne tenta di ricattare sessualmente un commerciante
16 agosto 2012«O mi dai 5 mila euro o racconto a tua moglie che noi abbiamo una relazione». Così una donna di 49 anni di Varallo, P. M., ha tentato di estorcere denaro a un commerciante della città del Sacro Monte.
Ad incastrare la donna sono stati i carabinieri della compagnia di Borgosesia, coordinati dal capitano Massimo Colazzo, che dopo avere ricevuto la denuncia del commerciante hanno teso la trappola. Il negoziante ha organizzato la consegna dei soldi in un bar. Ma ad attendere la donna, all’esterno, c’erano i carabinieri, che dopo averla portata in caserma per perquisirla, hanno ritrovato i 5mila euro nella biancheria intima della donna, che voleva vendere il suo silenzio su una relazione extraconiugale inesistente.
P. M. è stata arrestata e portata in carcere. Ora i militari stanno indagando per capire se altri commercianti hanno subito gli stessi tentativi di estorsione.

Foggia - Prostituta narcotizza i clienti per derubarli
22 agosto 2012La Polizia di Foggia ha arrestato una donna di 46 anni con l'accusa di rapina. La donna, una prostituta, accoglieva i clienti e offriva loro una bevanda ''corretta'' con il benzodiazepine, un forte narcotizzante. Appena addormentati i clienti, la donna rubava loro denaro e i vari oggetti di valore. 
Le rapine si sarebbero verificate nel periodo intercorso tra fine giugno e inizio di agosto. Lo stordimento da benzodiazepine, a quanto pare durava anche dopo il risveglio delle vittime, alcune delle quali sarebbero stati protagoniste di incidenti d'auto.
Secondo quanto ricostruito dalla squadra Mobile, gli episodi potrebbero essere molti di più rispetto ai cinque accertati, ma molti clienti rapinati non avrebbero formulato la denuncia, forse per evitare risvolti personali spiacevoli e imbarazzanti.
http://www.foggiatoday.it/cronaca/arresto-prostituta-rapina-clienti-foggia.html

Genova - Ripresi nudi con la webcam e ricattati
25 agosto 2012 - Tutto può cominciare con una normale richiesta di amicizia su Facebook, o un altro social network. In genere sono belle ragazze, spesso straniere, che non perdono tempo. Se le distanze si accorciano, propongono subito di “approfondire la conoscenza”. Così, in un batter d’occhio ci si ritrova sulla videochat dello stesso FB, o su Skype, su Messenger o da qualche altra parte «dove ci si può guardare in faccia».
Le ragazze non sono solo belle, ma anche decise, così dalla faccia si passa a guardare presto dell’altro, anche perché ne vale la pena, finché non arriva la proposta: «Dai, spogliati, fammi vedere come sei fatto». «E adesso levati tutto, toccati...».
Intorno a un minuto e mezzo dura, perché poi il quadro diventa nero e, sorpresa: sul video appare la registrazione di quanto è appena successo. Visto dall’altra parte però. Con l’informazione che per evitare che il video sia diffuso a tutti gli amici di Facebook, postato su Youtube, bisogna pagare. Telefonando prima a un numero all’estero per avere le istruzioni su come versare 400 euro attraverso Wester Union.
Qualche dubbio? Ecco in un batter d’occhio l’indirizzo su cui è già possibile ammirare l’esibizione su Youtube. Per il momento il video non è indicizzato. Ma se non si paga entro poche ore, uscirà con un titolo che, citando nome e cognome, annuncia che il maledetto pedofilo si masturba mentre guarda le ragazzine! E così anche su Facebook.

Ecco, comincia così il ricatto, congegnato e governato, secondo gli inquirenti, dal Marocco, dalla Costa d’Avorio e dalle Filippine: si paga una volta, con la promessa che il video sarà distrutto, e invece dopo un po’ l’organizazione si rifà viva chiedendo altro denaro. Non molto: in genere 400-500 euro a botta, ma se si tratta fanno lo sconto.

Il business, a quanto pare è sempre più florido in Italia come in diverse altre parti del mondo, i “clienti” aumentano ogni giorno fruttando un bel giro per Paesi in cui si vive con un dollaro al giorno. In Italia le indagini sono coordinate dagli uomini della polizia postale del compartimento Ligure, i primi a scoprire l’estorsione e di conseguenza diventati punto di riferimento per i loro colleghi delle altre regioni.

Le denunce arrivano da diverse città, fra le quali Bologna, Torino, Novara, Asti, Verbania, Taranto, Bari. E anche dalla Liguria, in particolare Genova e La Spezia. Ma sono sicuramente molti di più quelli che non denunciano. E’ anche capitato che diverse persone si siano presentate alla postale raccontando il fatto al piantone ma poi, trovandosi davanti una poliziotta a raccogliere le denuncia, si siano sentiti in imbarazzo.

L’altra via per finire incastrati è quella dei siti di incontri per cuori solitari o delle chat erotiche (chatta.it, lovepedia.it, chatroulette.com...). La procedura è la stessa.

Come difendersi? «Intanto - spiega Surlinelli - attenzione quando si concede l’amicizia sui socialnetwork, e ai comportamenti dei nuovi amici. Poi, nelle chat, non presentarsi mai con la propria identità e non dare i dati personali, o elementi che possano ricondurre agli indirizzi dei propri amici. Quindi, valutare l’elemento tempo: che si passi dal “ciao come ti chiami” al “fatti vedere nudo” in due conversazioni, dovrebbe far pensare.

Infine: denunciare subito l’estorsione, senza vergognarsi. Noi possiamo cercare di rintracciare i ricattatori attraverso i contatti telefonici, e spesso se non si paga, dovendo gestire un gran numero di situazioni, i criminali desistono».

Sanremo (IM) - Promette una notte di sesso ma poi droga e rapina il giovane
4 settembre 2012 - I Carabinieri di Imperia hanno denunciato per rapina una donna 34enne.
Sabato sera ha adescato un 41enne albanese residente a Sanremo in una discoteca e, dopo i primi convenevoli, lo ha invitato a portarlo a casa sua. Qui si è offerta di preparare un cocktail a sua detta analcolico ma che, successivamente, si è rivelato contenere una sostanza allucinogena.
Proprio per questo, poco dopo aver bevuto il drink, il giovane è caduto in un profondo sonno e, al suo risveglio, la sgradita sorpresa. La casa era totalmente a soqquadro ed erano stati rubati soldi ed altro materiale.
Il giovane ha sporto denuncia ai Carabinieri di Sanremo ma, ieri sera, durante una passeggiata ad Imperia, ha riconosciuto la donna che lo aveva adescato ed ha subito chiamato il 112. I Carabinieri sono arrivati ed hanno notato che alcuni indumenti erano effettivamente del ragazzo. I militari hanno chiesto alla donna di accompagnarli nella sua abitazione e questa ha riferito di vivere con un romeno suo coetaneo, in un camping di Diano Marina. Qui sono stati trovati arnesi atti allo scasso ed altro materiale rubato al giovane.
La donna è stata così denunciata per rapina ed il romeno per ricettazione. Entrambi per porto abusivo di armi.
Ma i Carabinieri hanno poi riconosciuto la donna anche come l'autrice della truffa ai tabaccai dei giorni scorsi ad Imperia e, per questo, è stata ulteriormente denunciata.

Reggio E. - Due donne cercano di ricattare anziano prete con filmato hard
18 settembre 2012 - Presunta estorsione a un parroco di 73 anni, don Gianni Marzucchi, parroco emerito alla chiesa di San Pietro.
Secondo gli inquirenti due donne - un'albanese sulla trentina e un'egiziana sulla cinquantina - avrebbero preteso dal parroco 65mila euro per non divulgare un video hard che sarebbe stato compromettente per la reputazione del sacerdote. Secondo quanto emerge, il parroco si sarebbe rifiutato di cedere, e avrebbe denunciato l’accaduto alla polizia.
Da fonti accusatorie e difensive si è appreso, comunque, che che il filmato potrebbe trarre in inganno e non sarebbe esplicitamente "hard".
fonte

Catania - Ricatto dopo incontro online, arrestata
19 settembre 2012 - (ANSA) Aveva accettato la richiesta di Silvia, conosciuta su un sito internet di incontri personali, ma all'ultimo momento si era tirato indietro rinunciando alla 'trasgressione' extraconiugale. Ma la donna lo ha ricattato: o mi dai mille euro o racconto tutto a tua moglie. Pressato dalle richieste l'uomo ha denunciato la vicenda alla polizia. Cosi' quando ha consegnato la 'tangente', la donna - una 29enne catanese - e' stata arrestata.
Silvia era un nome falso, come la foto attraente sul sito.

Cagliari - Da 2 anni ricattava l'ex amante, minacciando di dire tutto alla moglie
30 settembre 2012 - Da due anni minacciava di svelare alla moglie di un imprenditore la relazione finita otto anni prima, compreso un figlio nato da quella storia. E per il suo silenzio pretendeva dei soldi.
Per la Polizia non ci sono dubbi: e' estorsione. Ed e' con questa accusa che e' stata arrestata (ora ai domiciliari) una barista di 30 anni del Sulcis. La donna, dopo l'ennesima richiesta di denaro, e' finita nella trappola della Squadra Mobile di Cagliari dopo la denuncia presentata dall'imprenditore.

Roma - Due prostitute aggrediscono e rapinano cliente dopo un suo ripensamento
14 ottobre 2012Un uomo, un 27enne di origine italiana, è stato rapinato e aggredito da due prostitute in un appartamento perché si è rifiutato di pagare una cifra molto alta per le prestazioni delle due donne: il fatto è successo la notte scorsa a Roma. Il ragazzo 27enne, dopo aver subìto la rapina e l’aggressione, si è recato dapprima nel commissariato di Polizia per sporgere denuncia e poi in ospedale dove ha ricevuto le dovute cure. 
Il ragazzo 27enne ha raccontato alla Polizia di aver risposto ad un annuncio online in cui due donne dichiaravano di fornire prestazioni sessuali dietro corrispettivo pagamento di un prezzo. Il giovane, dunque, si è recato nell’appartamento delle due donne, una 50enne italiana e una 30enne colombiana, nei pressi di piazza Vescovio a Roma. Una volta lì, però, mentre si stava pattuendo il prezzo per le prestazioni, il giovane cliente ha ritenuto la somma proposta dalle due prostitute un po’ troppo salata, e quindi ha deciso di tirarsi indietro e di tornarsene a casa.
Le due escort, una volta visto che il giovane 27enne stava lasciando la loro abitazione, hanno preteso da lui un pagamento corrispettivo di 20 euro per il disturbo e la perdita di tempo. Il ragazzo si è rifiutato però di elargire la somma alle due donne e queste hanno cominciato ad insultarlo e a minacciarlo, fino ad arrivare ad aggredirlo e a prenderlo a morsi, costringendolo alla fine a lasciare loro i 20 euro che avevano richiesto.

La denuncia - Il giovane malcapitato cliente, una volta che è riuscito a sfuggire dalle grinfie delle due prostitute, si è recato negli uffici del commissariato di Polizia più vicino ed ha sporto denuncia contro le due donne. Gli agenti si sono così recati subito nell’appartamento vicino a piazza Vescovio ed hanno arrestato le due prostitute, che avevano entrambe precedenti penali, con l’accusa di rapina e aggressione.



Vallecrosia (IM) - Ospita la prostituta rumena: lei gli svaligia cassaforte mentre lui dorme
15 ottobre 2012 - Una entraineuse romena di 44 anni, S.E., residente a Mentone, in Francia, accusata di aver svaligiato la cassaforte a muro di un suo cliente che l'aveva invitata a casa, è stata denunciata dai carabinieri con l'accusa di furto aggravato.
I fatti risalgono ad alcune notti fa, quando il cliente, un uomo di 57 anni, residente a Vallecrosia, dopo una serata in un night club della zona, invita a casa la donna, quest'ultima conosciuta tempo prima nel locale e con la quale già in altre occasioni aveva passato la notte.

La mattina dopo, l’uomo, al suo risveglio, l'uomo si accorge che a differenza delle altre volte la donna se ne era andata. Non facendo caso a questo comportamento anomalo, si era poi recato nella camera dove aveva la cassaforte a muro, celata da un quadro, e con stupore aveva scoperto che era stata aperta e dal suo interno mancava tutto il denaro contante, circa 4000 euro, che aveva prelevato in banca per alcuni pagamenti.

Capendo subito che era stata la donna con cui aveva trascorso tante serate, a derubarlo, ha allertato i carabinieri, ma ormai della ladra non c’era più traccia ed anche il numero di telefono che gli aveva lasciato non dava alcuna risposta.

I militari, dopo alcuni accertamenti, sono riusciti ad identificare l’autrice, in passato abitante a Chieti ed oggi a Mentone. Gli investigatori ritengono che l'entraineuse, frequentando assiduamente l’abitazione dell’uomo, si era accorta della presenza di una cassaforte, riuscendo a scoprirne la combinazione.
L'altra notte, dopo che l’uomo si era addormentato, approfittando anche del fatto che aveva bevuto molto, era riuscita ad aprire la cassaforte, ad asportarne tutto il contenuto e poi ad allontanarsi senza problema.

Adria (RO) - Prostituta brasiliana fracassa cranio al cliente
15 ottobre 2012 - Per gli inquirenti non ci sono dubbi: Andrea Marcomin, 53enne originario di Adria, è deceduto in seguito ad un gioco erotico sfuggito di mano: o almeno è quello che fanno pensare tutti gli elementi raccolti finora, compresa la confessione dell’autrice del delitto, la prostituta brasiliana Cleide De Paula, 44 anni.
L’uomo, dipendente delle Poste, è stato trovato morto giovedì nell’appartamento della donna, in via Luigi Modena Colorni ad Adria: nudo, mani e piedi legati con delle corde, il cranio fracassato. Sarebbe stato ucciso con un bastone di legno, anche se i contorni non sono ancora del tutto chiari.
A dare l’allarme è stata la stessa De Paula, che giovedì sera ha allertato le autorità e comunicato di aver “ucciso un uomo“. Le indagini sono state avviate subito, ma l’esatta dinamica è ancora da chiarire. Pare che i due si siano incontrati per un rapporto di sesso sadomaso, un gioco erotico in cui lui era la preda e lei l’aguzzina.
Ne scrive Il Mattino:
Un gioco forse scappato di mano, con un’imprevedibile piega violenta; forse è scoppiata una lite e lei, presa dalla rabbia, ha afferrato un oggetto contundente, pare di legno: un suppellettile o un elemento dell’arredo. Con quello avrebbe colpito il partner violentemente alla testa, più volte: tanto da causargli ferite letali. Marcomin sarebbe caduto ai piedi del letto, forse battendo il capo. E lì è rimasto esanime. Con la testa in una pozza di sangue.
L’unica versione dei fatti è quella della donna, che sostiene si sia trattato di un incidente. Sarà l’autopsia, prevista per le prossime ore, a fare chiarezza sulle cause del decesso. Lei, intanto, è detenuta in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

Offagna (AN) - Mollata, la badante polacca ricatta l'ex
17 ottobre 2012Ieri sera alle nove i carabinieri della compagnia di Osimo hanno messo la parola fine a un amore clandestino trasformatosi in una storia di ricatti.
I protagonisti sono una coppia di amanti conosciutisi un mese fa a Senigallia e presto coinvolti in una relazione proibita: lui un 47enne benestante di Offagna, lei una 38enne polacca, di professione badante.
Dopo l’ultimo incontro e rapporto sessuale consenziente avvenuto il 6 ottobre scorso in un albergo di Senigallia, l’uomo decide di troncare la relazione, ma la donna rifiuta ed inizia a minacciare l’amante di rivelare il loro rapporto ai suoi familiari.
La tensione sale fino a ieri, quando la donna polacca invia un sms al suo amante minacciandolo di denunciarlo alla Polizia e farlo arrestare per violenza sessuale se non gli avesse consegnato in serata una prima somma di denaro di trecento euro. Nel messaggio la donna fissava l’orario dell’incontro alle ore 19 a Montignano di Senigallia.
L’uomo, disperato e impaurito, si rivolge così ai carabinieri di Offagna, ai quali racconta la sua storia e mostra il testo del messaggio telefonico ricevuto.
I militari a quel punto fotografano, fotocopiano e segnano i numeri di matrice di sei banconote da 50 euro, invitandolo a raggiungere l’ex amante nell’orario e nel luogo stabilito per fingere di consegnare il denaro richiesto.
Nel luogo indicato, però, ci sono anche gli uomini dell’arma, che appostati in abiti civili, osservano e controllano tutto l’incontro. Non appena la donna ha incassato la somma i militari intervengono subito cogliendola in flagrante, e portandola finalmente in caserma.
La ricattatrice, identificata per NIEDZWIEDZ Malgorzata Katarzyna, nata e residente in Polonia, classe 1974, senza fissa dimora, coniugata, è stata denunciata per estorsione.

Castelfidardo (AN) - La squillo ceca: "paga o dico tutto alla tua fidanzata"
19 ottobre 2012Squillo d'alto bordo cerca di ricattare il cliente e gli chiede 700 euro per non rivelare il loro incontro, a base di sesso, alla compagna.
A tentare di portare a casa l' extra di 700 euro è stata una prostituta di 28 anni, originaria della Repubblica Ceca. La vittima è, invece, un operaio calabrese di 35 anni, residente da tempo a Castelfidardo e con una relazione stabile.
Giovedì sera intorno alle 19.30, l’uomo si è presentato in caserma raccontando, abbastanza agitato, di essere caduto nella tela dalla escort. Ha ammesso di aver consumato, il 10 ottobre scorso a Numana, un rapporto sessuale a pagamento.
Nei giorni successivi sarebbe iniziato l’incubo: il ragazzo ha cominciato a ricevere diversi sms con i quali la donna minacciava di rivelare tutto alla convivente del 35enne e di denunciarlo ai carabinieri per aver subito anche violenza sessuale, se non le avesse consegnato i 700 euro per compensare il suo silenzio. I due si conoscevano da tempo e la straniera aveva il numero di telefono del 35enne.
Terrorizzato dal dover giustificare la sua condotta davanti agli occhi della compagna ufficiale, il ragazzo ha consegnato ai carabinieri la prova della tentata estorsione, vale a dire i messaggi telefonici ricevuti, ma ha preferito non incontrare la ragazza ceca per incastrarla a responsabilità penali più gravi, con l’aiuto dei carabinieri. Intuendo lo stato di prostrazione dell'uomo, i militari di Castelfidardo non hanno insistito troppo per organizzare la trappola con lo scambio tra i due amanti clandestini di banconote contrassegnate: unico modo per procedere all’arresto. Cosi i carabinieri hanno denunciato la donna a piede libero.

Rimini - La rumena lo illude per spillargli soldi: l'anziano si suicida
20 ottobre 2012Invaghito della badante che, approfittando della sua avvenenza, gli aveva scucito tanti soldi oltre che l'anima, si è tolto la vita.
E' questo il tragico epilogo di una vicenda che vede protagonista un anziano imprenditore riminese di quasi ottant’anni, innamorato della 35enne dell’Est che lo accudiva.
I figli dell'uomo però si erano accorti che la donna sfruttava la situazione, e così l'hanno allontanata. Ma quando lei ha lasciato la casa, l'anziano si è tolto la vita sparandosi al petto, ed ha lasciato un biglietto in cui accusava proprio la badante.
“Nel foglietto - riferisce il figlio - aveva scritto che la donna, in 18 mesi, gli aveva tolto 11mila euro e spiegato che era costretto a darle mance mensili di 400 euro".
La donna è stata denunciata, ed ora è indagata per circonvenzione d’incapace e induzione al suicidio. 
Il 37enne figlio dell’imprenditore, che si è rivolto all’avvocato Luca Greco per denunciare la rumena per circonvenzione di incapace e istigazione al suicidio (sul caso indagano gli uomini della Questura), chiede una legge per tutelare gli anziani.
Queste persone che si prendono gioco dei nostri anziani debbono essere punite. I nostri vecchi debbono essere tutelati. E come la società è ponta a scagliarsi contro il pedofilo che afferra un bambino, allo stesso modo deve prendersela con chi si prende l’anima dei nostri vecchi.

Aprilia (RM) - Badante rumena sposa l'anziano e gli fa vendere tutto
27 ottobre 2012Lo ha prima sposato e poi lo ha indotto a vendere tutti i suoi beni e a trasferire parte del ricavato sui conti correnti accesi in Romania e intestati ai suoi familiari.
A svelare il disegno truffaldino realizzato da una donna straniera, sono stati i carabinieri di Aprilia.
I militari hanno indagato sulle attività della badante che aveva convinto l’assistito, un pensionato incapace di intendere, a sposarla per poi alleggerirlo di tutto.
La donna è stata denunciata per circonvenzione di incapace.

Sansepolcro (AR) - Rumena 30enne adesca pensionati per poi derubarli
9 novembre 2012Adescava pensionati per poi derubarli. Lo ha fatto più volte, fin quando non è stata scoperta dalla polizia di Sansepolcro.
Protagonista della vicenda è una trentenne rumena, E.B. le iniziali, residente a Perugia. 
La polizia l’ha scoperta in seguito alle indagini per un furto avvenuto lo scorso settembre a Sansepolcro. Un pensionato aveva infatti richiesto l’intervento degli agenti presso la propria abitazione, nel centro storico biturgense, per un furto consumato da ignoti che erano entrati nel suo appartamento e avevano rubato due pregiati orologi, di cui uno in oro. Un furto strano, senza segni di effrazione. Poi l’anziano ha riferito agli agenti operanti di avere dei sospetti: quel giorno infatti aveva conosciuto occasionalmente la donna che lo aveva accompagnato a casa. 
La vicenda però non è finita qui. Alcuni giorni dopo lo stesso pensionato ha denunciato un secondo furto e si era reso conto che l’autore del precedente aveva prelevato dalla sua abitazione anche le chiavi di ingresso. Ecco scoperto quindi il perché della mancanza di segni di scasso e di effrazione. Nel secondo furto erano stati portati via circa duemila euro in contanti, tutti in banconote dal taglio di 100 euro, che l’uomo custodiva nella sua camera da letto.
Gli agenti dell’Ufficio Anticrimine appreso il modus operandi che risultava analogo ad altri furti perpetrati presso i limitrofi Comuni della Valtiberina Umbra, con la collaborazione dei comandi dei Carabinieri interessati, hanno acquisito informazioni e foto di soggetti possibili autori di analoghi furti, e pertanto il riconoscimento fotografico consentiva di individuare e di deferire alla competente Autorità Giudiziaria B. E., di anni trenta, rumena, residente in Perugia, che già in altre occasioni aveva adescato uomini di una certa età per poi derubarli.
http://www.arezzonotizie.it/archivio/home/cronaca/item/88971-adesca-pensionati-per-derubarli-denunciata-trentenne/

Senigallia (AN) - La badante ruba contanti e assegni all'anziana che accudisce
10 novembre 2012 - È stata denunciata dai carabinieri B. S., classe 1964, residente a Senigallia, di professione assistente domiciliare: secondo quanto si apprende la donna avrebbe rubato, il 26 ottobre scorso, due assegni in bianco e la somma contante di 1.200 euro alla sua datrice di lavoro.
Lo stesso giorno avrebbe anche cercato di incassare uno dei due titoli di credito presso l'ufficio postale di Senigallia, per una cifra di 1.300 euro.
L'assistita, una signora di 68 anni, si sarebbe accorta del furto solo ieri. L’attività di polizia giudiziaria è tuttora in corso al fine di valutare la possibilità che siano stati commessi ulteriori reati.

http://www.anconatoday.it/cronaca/badante-ruba-assegni-contanti-senigallia.html
Pozzuolo del Friuli (UD) - Gli promette amore e lo spenna
13 novembre 2012L’aveva conosciuta rispondendo a un annuncio su un giornale e, dopo un anno di conversazioni telefoniche, l’aveva finalmente incontrata di persona. Per vederla, non aveva esitato a pagarle il viaggio. Perché in quella relazione aveva investito chissà quali e quanti sogni e perché, all’epoca, non immaginava neppure che quel regalo sarebbe stato soltanto il primo di una lunga serie di altri e ben più cospicui doni. Finché, salasso dopo salasso, nel tempo record di due anni scarsi, non si è ritrovato completamente al verde.
Si fosse trattato dell’assurdo epilogo di una qualsiasi relazione più o meno sentimentale, non staremmo qua a parlarne. Il caso, invece, è diventato oggetto di un’inchiesta giudiziaria approdata in tribunale con l’ipotesi di reato di circonvenzione d’incapace e conclusa ieri con sentenza di condanna.

Sul banco degli imputati, Giuseppa Maffongelli, 59 anni, di Roma: il giudice monocratico Francesca Feruglio l’ha condannata a due anni di reclusione e 500 euro di multa (pena sospesa con il beneficio della condizionale), oltre che al risarcimento della parte civile, per un ammontare da quantificarsi in sede civile, data anche la difficoltà di calcolare il patrimonio che la donna sarebbe riuscita a “spennare” all’uomo. Cioè al 60enne di Pozzuolo del Friuli, che aveva finito per innamorarsi di lei e per vendere le proprietà, pur di assecondarne i capricci. Nelle conclusioni, il vpo Marzia Gaspardis aveva chiesto a sua volta una condanna a due anni e un mese di reclusione. Verdetto di assoluzione, invece, per l’accusa di molestie telefoniche. La donna era difesa dall’avvocato Alessandro Aloise, di Roma.

Oltre 300mila euro, secondo la ricostruzione della Procura, i soldi che l’uomo avrebbe dilapidato a suo favore: circa 80 mila in contanti e attraverso vaglia postali e il resto come ricavato dalla vendita di beni immobili e terreni e donazione di gioielli e mobili antichi. Tutto era cominciato alla fine del 2002. Galeotto fu un annuncio sul giornale, nel quale si offriva un’amicizia. Poi, al primo viaggio pagato dal friulano con un vaglia postale, erano seguite numerose altre visite.

E a ogni nuovo incontro, l’interesse per la sua nuova “amante” sarebbe andato via via crescendo. Il tutto, stando anche a quanto ricostruito dal legale di parte civile, avvocato Cinzia Bertossi, a fronte di non poche lusinghe e promesse di convivenza. Quanto basta, insomma, per far perdere la testa a un uomo solo e con provati problemi legati alla sfera psicologica, come attestato anche in sede dibattimentale dal perito del pm, che lo aveva dichiarato «soggetto circonvenibile». A fare suonare il campanello d’allarme tra i parenti e alcuni vicini di casa dell’uomo, oltre che nella sua banca, erano state proprio le stranezze cui si era abbandonato: spese folli e, appunto, la frequentazione della donna.


Casina (RE) - Casalinga 40enne palpeggiava anziani e li derubava
29 novembre 2012Abbracciava gli anziani, approfittando della sua avvenenza e, mentre scambiava effusioni con loro, li palpeggiava nelle parti basse sfilandogli il portafoglio. Ad agire una 40enne di Cadelbosco Sopra che è stata identificata dai carabinieri di Casina dopo che aveva rubato il portafoglio ad un ottantenne di Casina.
E' stato l'ultraottantenne, grazie alla sua memoria, a riconoscere la donna da una serie di foto che gli hanno fatto vedere i carabinieri. La 40enne casalinga di Cadelbosco è stata denunciata alla procura di Reggio con l'accusa di furto aggravato.
fonte

Conselve (PD) - Casalinga 50enne ricatta l'amante 80enne
23 dicembre 2012 - Una casalinga cinquantenne di Conselve, sposata, ha ricattato per mesi l’anziano amante di 80 anni polesano.
Tra i due, secondo una prima ricostruzione, ancora all’inizio dell’anno sarebbe nata una relazione sentimentale. Una frequentazione durata poco, perché la donna quasi subito ha cominciato a ricattare l’anziano residente a Rovigo. «Se non mi dai una banconota da 500 euro racconto a tua moglie della nostra storia d’amore» diceva minacciosa la casalinga all’ottantenne.
La donna è riuscita a estorcere all’uomo cinquemila euro, sempre facendosi consegnare in giorni diversi banconote da 500 euro. Qualche giorno fa la cinquantenne ha nuovamente contattato l’anziano e gli ha detto: «Adesso voglio duemila euro divise in quattro banconote da 500 euro, altrimenti telefono a tua moglie e le dico della nostra relazione sentimentale». L’ottantenne, disperato, prima ha raccontato tutto alla sua compagna e poi ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. 
Così, ieri mattina, gli uomini dell’Arma hanno chiamato il pm di turno Benedetto Roberti e hanno organizzato il sistema per incastrare la casalinga. Hanno detto all’anziano di presentarsi all’appuntamento a Conselve e di fotocopiare le quattro banconote da 500 euro. Quindi si sono appostati e appena hanno visto che l’ottantenne consegnava il denaro alla casalinga sono entrati in azione. Hanno circondato la donna e le hanno intimato di mostrarle i soldi. Le banconote combaciavano perfettamente con quelle fotocopiate. 
La casalinga, stupita, è stata accompagnata in caserma per ulteriori accertamenti e poi arrestata con l’accusa di estorsione.
Le indagini dei carabinieri non si sono ancora concluse. Gli uomini dell’Arma, nei prossimi giorni, capiranno se la cinquantenne di Conselve è riuscita negli anni a raggirare altri anziani. Agli inquirenti infatti è sembrata una professionista del crimine.

Aosta - Una macedone finge malore: pensionato la ospita, lei lo deruba
4 gennaio 2013 - Una 26enne di origini macedoni, domiciliata a Torino, è stata denunciata dalla Squadra mobile della Questura di Aosta per furto.
La donna, fingendo di star male e sostenendo di essere incinta, si era fatta ospitare da un 60enne valdostano, residente ad Aosta. Una volta in casa, approfittando di un momento di distrazione dell'uomo, la donna ha preso soldi e carte di credito dal portafogli del 60enne ed è fuggita. L'uomo ha subito denunciato il fatto alla politica che è risalita alla donna, già conosciuta alle forze dell'ordine per questo trucco.
Dopo il riconoscimento da parte della vittima, per la donna è scattata la denuncia.
http://www.aostasera.it/articoli/2013/01/4/25290/furto-denunciata-una-26enne-di-origini-macedoni

Salerno - 55enne adescato e rapinato
4 gennaio 2013 - Un 55enne di Avellino è stato adescato da un'affascinante donna in un locale notturno nei pressi dello stadio Arechi. Una volta in strada i due si sono appartati in auto, ma improvvisamente è comparso un uomo che l'ha aggredito e si è fatto consegnare il portafoglio. Sia l'uomo che la donna sono stati arrestati in seguito alla denuncia della vittima.

Riccione (RN) - Prima lo adesca in chat, poi lo rapina
5 gennaio 2013 - Due giovani donne, una 23enne di Riccione e una 25enne di Avellino, sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Riccione per rapina aggravata in concorso.
L’indagine è partita dalla denuncia di un operaio 30enne di Cesena, adescato dalla 23enne su un sito di incontri. I due si erano dati appuntamento il 23 giugno scorso nel parcheggio della discoteca Prince, a Riccione, e la giovane, minacciandolo con un coltello, si era fatta consegnare 300 euro e un telefono cellulare. Con lei c’era anche l’amica.
I carabinieri sono riusciti a rintracciarle grazie alle intercettazioni telefoniche e gli accertamenti hanno permesso di appurare che le due donne avevano messo a segno una rapina anche il 23 luglio scorso in un supermercato di Misano Adriatico.
La 23enne è stata fermata a Riccione, dove risiede, mentre la 25enne è stata arrestata ad Avellino. I militari non escludono che le due donne abbiano adescato altri ragazzi sempre su internet.

Cologno M. (MI) - L'amante lo riduce in stato di sudditanza psicologica e sessuale (ed economica)
8 gennaio 2013 - Una 51enne residente a Salerano sul Lambro (Lodi) è stata arrestaai dai carabinieri con l’accusa di estorsione ai danni di un 37enne di Cologno Monzese (Milano) “ridotto in sudditanza psicologica e sessuale”.
Secondo quanto riferiscono i militari di San Donato (Milano), la donna arrestata, M.Z., aveva conosciuto la vittima circa quattro anni fa sul posto di lavoro e nel giro di breve tempo la loro frequentazione si era intensificata sfociando in una relazione amorosa. Di fronte alle confidenze su problemi familiari e difficoltà economiche, il 37enne le dava tra i 50 e i 100 euro ogni settimana, oltre ad acquistare regali da lei indicati in cambio di prestazioni sessuali.
I carabinieri spiegano che l’anno scorso, i genitori della vittima, notando che il saldo del conto corrente che avevano in comune era spesso in rosso, hanno deciso di togliere la gestione dello stipendio al figlio, che continuava a frequentare la donna.
Il 5 gennaio scorso, la vittima accompagnata dai suoi genitori, si è presentata dai carabinieri spiegando l’accaduto e, mentre stava facendo il suo racconto, ha ricevuto una telefonata (ascoltata in diretta dai militari) in cui la donna gli chiedeva insistentemente del denaro minacciandolo. A quel punto la vittima ha fissato con la donna un appuntamento in un bar di San Giuliano Milanese - per consegnargli 100 euro - a cui si sono presentati anche i militari che l'hanno arrestata.

Firenze - Adesca anziano e gli porta via il portafogli; arrestata: "corpo del reato" in bocca
14 febbraio 2013L'ha invitato a seguirla per fare l'amore, così un anziano di 89 anni è stato avvicinato da G. G., fiorentina di 59 anni, martedì mattina, poco prima della 10. La donna, con qualche precedente per reati contro il patrimonio, ha incrociato il distinto signore in via de' Macci e ha cercato di sedurlo: "Dai vieni, ti voglio". Dopodiché insieme sono entrati in un portone di via del Verrocchio.
A quel punto l'anziano, avvolto in calorosi abbracci, ha subito il furto del portafogli - con 900 euro dentro - ed è stato spinto all'interno, mentre G.G. usciva immediatamente. L'89enne,
non si è perso d'animo, l'ha raggiunta in strada e pochi metri dopo l'ha agguantata, 'trascinandola' fino al commissariato di San Giovanni.
Nel frattempo la seduttrice aveva restituito il portafogli al malcapitato, ma mancavano all'interno ben 500 euro, che la focosa donna nascondeva in bocca (3 banconote da 100, 4 da 50). Gli agenti di polizia hanno recuperato e restituito il maltolto alla vittima.
Per la ladra invece sono scattate le manette, dovrà rispondere dell'accusa di furto aggravato.

Montebelluna (TV) - Badante giovane e bella spenna il 50enne sacrestano e gli fa "sparire" 300mila euro
18 febbraio 2013 - Uomo solo e di chiesa (dà una mano in parrocchia dove a volte fa anche il sacrestano), di buon cuore e con un rapporto "difficile" verso il gentil sesso: sono questi gli ingredienti esplosivi che hanno trasformato un montebellunese di 50 anni nella vittima ideale di una avvenente e spregiudicata truffatrice 34enne originaria dell’Ucraina, in Italia per fare la badante a Vicenza.
Il risultato? Quando l’uomo si è accorto di essere caduto in trappola era ormai troppo tardi: l’avvenente signora, madre di due bambine, gli aveva già "prelevato" quasi 300mila euro. A quel punto, pio e religioso com’è, ha cercato una soluzione amichevole per riavere i propri soldi. Ma la bella ucraina, sfuggente come il diavolo, lo ha nuovamente indotto in "tentazione", sfilandogli altri soldi con promesse mai mantenute. Solo a quel punto l’aspirante sacrestano ha deciso di rivolgersi alla magistratura, presentando denuncia-querela per truffa, estorsione, violenza privata, stalking, minacce e ingiurie nei confronti della badante. L’inchiesta è partita a spron battuto ed è nelle mani degli investigatori della procura di Vicenza, competente per territorio, essendosi consumato lì il primo passaggio di denaro. 
Il raggiro iniziò nel 2007 quando il 50enne, andando a trovare la madre ricoverata in ospedale, conobbe una badante ucraina. Da cosa nacque cosa e la donna finì col presentargli l’amica 34enne di Vicenza. Prima un paio d’incontri e poi un fitto scambio di sms. Un tira e molla - secondo la denuncia - che sarebbe stato il preludio della trappola, scattata 12 mesi più tardi. «Ho bisogno di aiuto, qualche soldo per pagare le bollette». Per amore di carità l’aspirante sacrestano ha subito sborsato alcune centinaia di euro in contanti. Un primo rivolo che, con il passare del tempo, si è trasformato, come le richieste, in un fiume in piena. 
Decine e decine di migliaia di euro per ristrutturare la casa della donna in Ucraina: «Poi la vendo - la promessa della 34enne - e ti restituisco tutto». Con la speranza d’essere rimborsato il 50enne ha continuato per 4 anni a recarsi a Vicenza e a foraggiare la badante. Finché, esasperato, le ha inviato un sms perentorio: «Restituiscimi i soldi o faccio del male alle tue figlie». Immediata e altrettanto piccata la risposta della donna: «Ho mostrato questo sms a un avvocato: ci sono gli estremi per una denuncia per pedopornografia». Il 50enne, terrorizzato, ha riallargato i cordoni della borsa finché, stremato e quasi ridotto sul lastrico, ha chiesto consiglio a un legale, facendo scattare la denuncia.

Budrio (BO) - Sconosciuta abbraccia anziano al bar e gli sfila il portafogli
21 febbraio 2013 - E' stata denunciata dai Carabinieri una 44enne di Bologna, responsabile di aver rubato il portafogli a un cliente di un bar di Budrio lo scorso 7 febbraio.
La tecnica praticata dalla donna per avvicinarsi alla sua vittima, senza destare alcun sospetto, è stata quella dell’abbraccio premuroso. L’uomo si trovava al bancone del bar, quando si è sentito affettuosamente afferrare per i fianchi dalle mani di una donna che lo stava osservando. Commesso il furto, la donna si allontanava dal locale e fuggiva a bordo di una Fiat Punto.
I Carabinieri sono riusciti a risalire alla malvivente, grazie a un altro cliente che aveva assistito alla scena e si era segnato il numero di targa dell’auto in fuga. La donna è stata rintracciata, identificata e denunciata.
http://www.sassuolo2000.it/2013/02/21/aveva-sedotto-un-74enne-per-rubargli-il-portafogli-bolognese-denunciata-dai-carabinieri/


Milano - L'anziano vedovo s'invaghisce di lei: la badante rumena lo ricatta
22 febbraio 2013 - Una badante rumena di 28 anni è stata arrestata per estorsione nei confronti dell'anziano che si era invaghito di lei.
La donna, con precedenti, avrebbe costretto il 74enne Mario C., vedovo da un anno, a consegnarle 100 euro in cambio di favori sessuali durante le ore in cui prestava servizio presso la vittima.
Dopo aver ceduto una prima volta alle intimidazioni della donna, il pensionato è stato minacciato ripetutamente per circa tre settimane anche dall'amante della 28enne, un rumeno con precedenti di 35 anni, anch'egli finito in manette.
Quando la situazione era ormai diventata insopportabile, l'anziano ha denunciato tutto ai carabinieri. Così, all'appuntamento vicino a casa, fissato ieri per la consegna di altri 100 euro, si sono presentati anche i carabinieri: al passaggio del denaro, i militari sono intervenuti e hanno arrestato i due rumeni. (Omnimilano.it)
http://milano.repubblica.it/dettaglio-news/milano-14:48/9834

Castelfidardo (AN) - La badante seduce l'anziano e gli spilla 14mila euro
28 febbraio 2013 - Quando faceva le pulizie di casa lasciava intravedere reggicalze e biancheria intima e si dimostrava lusingata nell'ascoltarlo, ma poi lamentava difficoltà economiche: questa sarebbe stata la tattica messa in atto da un’avvenente badante quarantenne dell’Est Europa ai danni di un vedovo 75enne di Castelfidardo, che avrebbe fruttato alla donna la bellezza di 14mila euro. A riportare la notizia è il Messaggero.
Una vicenda complessa che i carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire, perché il confine tra l’approfittarsi della buona fede di un uomo non più giovane e la donazione volontaria è labile, e va dimostrato giuridicamente.
Il denaro comunque è stato dato alla donna anche dopo che questa aveva fatto ritorno – in teoria per un breve periodo – al suo paese di origine: a quanto pare la 40enne era rimasta in comunicazione con il pensionato e gli avrebbe detto al telefono come fosse desiderosa di tornare da lui, ma che al momento non aveva soldi per pagare il biglietto di ritorno. L’uomo aveva mandato altro denaro (transazioni documentate attraverso money transfer), ma la badante non aveva mai fatto ritorno.
Con il passare del tempo era arrivato il sospetto di essere stato truffato, ed è scattata la denuncia.

http://www.anconatoday.it/cronaca/badante-seduce-anziano-castelfidardo.html

L'Aquila - Si porta a casa la ballerina rumena e si ritrova ripulito di bancomat e postamat
6 marzo 2013 - Ballerina di lap dance in alcuni locali notturni del Teramano, ha approfittato di un 52enne dell'Aquila, single, facendo acquisti e prelievi con due carte bancomat dell'uomo. La donna, A.G., una rumena di 23 anni residente a Tortoreto è stata scoperta dalla squadra Mobile dell'Aquila e denunciata per furto aggravato e utilizzo indebito di carta bancomat.
In uno degli incontri, la ragazza, che aveva detto di chiamarsi Sandra, rimasta sola a casa, ha sfilato dalla giacca dell'uomo 2 carte di credito, una delle poste italiane e l'altra di una banca. Il 1° febbraio ha effettuato un pagamento bancomat presso un ristorante di Mosciano Sant'Angelo, mentre la sera del giorno successivo è stata la volta di 2 prelievi presso una banca di Bellante per un importo di 500 euro, dopo aver tentato un prelievo allo sportello di un altro istituto di credito, sempre di Bellante, non andato a buon fine.
La rumena, sentita presso gli uffici della Mobile, ha ammesso di aver prima rubato le carte di credito e poi di aver fatto i prelievi fraudolenti.

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/teramo-sexy-ballerina-raggira-un-aquilano--e-ruba-bancomat-per-acquisti-denunciata/511007-4/

Borgotaro (PR) - Due donne uccidono un pensionato con una dose letale di farmaci

9 marzo 2013 - Ucciso da una dose letale di farmaci. Per due giorni rimasto steso sul pavimento, in biancheria intima. Con lui solo il cane, che ha inutilmente abbaiato all'indirizzo del padrone, oramai cadavere. Una morte, quella di Giuseppe Berni, pensionato di 72 anni di Borgotaro rivenuto nella sua abitazione lo scorso 11 gennaio, che poteva apparire come naturale, o peggio rimanere senza risposta, un "cold case", come quelli che si vedono nei film.
Una morte che invece ha scritto un'altra storia che turba questo piccolo comune della provincia del parmense. A uccidere Berni è stata una dose di farmaci, degli ansiolitici, somministratigli secondo l'accusa da Giuseppina Lugari, anche lei di Borgotaro, che l'uomo in passato aveva pagato per ottenere delle prestazioni sessuali. Ma la donna, insieme alla figlia Sonia Barbieri, avevano iniziato a derubarlo, a usarlo come se fosse un bancomat.
Gli avrebbero portato via circa 10mila euro. Poi lo scorso 8 gennaio - secondo la ricostruzione dei carabinieri - l'ultimo atto di una vicenda che si è trasformata in tragedia. La Lugari gli somministra un flacone di benzodiazepina.
L'uomo ha probabilmente un malore, si accascia a terra, rimane in maglietta e mutande, per 48 ore, nel freddo di gennaio.
Giuseppina Lugari è stata arrestata il giorno della Festa della donna, insieme alla figlia. Sessantatre anni, senza un vero lavoro, vive da tempo a Borgotaro, dove è un volto conosciuto. Sonia Barbieri, 45 anni, abita a Sala Baganza, lavora a Fidenza. Entrambe in carcere, in esecuzione della custodia cautelare. L'accusa più pesante pende su Giuseppina: omicidio preterintenzionale. La figlia, al pari della madre, è accusata di diversi furti e rapine, perpetrate ai danni di Berni.
La storia di questa vicenda inizia dalla sua fine, l'11 gennaio 2013, quando viene scoperto il corpo di Berni. Una morte che appare sospetta, avvolta nel mistero. I carabinieri lo trovano disteso sul pavimento di casa, solo con una canottiera e un paio di mutande. In casa il cane, che abbaia all'arrivo dei militari. Sul corpo non ci sono segni di violenze, ma la casa è a soqquadro, sedie rovesciate, oggetti in disordine. Berni godeva di ottima salute. Dall'autopsia non emerge alcuna patologia. Il suo medico di famiglia non lo vedeva da anni. Nessuna terapia, nessun farmaco, nessuna prescrizione. Un particolare quest'ultimo che subito indirizza le indagini.
All'esterno, nel giardino, il Ris trova un flacone di "Rivoltril". Come è arrivato in quella casa di uomo sano e senza problemi di salute? Chi l'ha abbandonato nel giardino? Che non si tratti di una morte per cause naturali lo rivela il tossicologico: nel corpo di Berni ci sono tracce massicce del farmaco. L'ipotesi che si possa essere di fronte a un omicidio si fa strada nelle menti degli inquirenti. A coordinare le indagini il pm Giuseppe Amara.
Emerge la relazione tra Berni e le due donne, pagate per fornirgli prestazioni sessuali. Gli incontri avvengono in modo regolare, ma presto Berni si accorge che qualcosa non va. Dalla sua abitazione spariscono contanti. In genere era solito tenere cifre cospicue in casa, nell'ordine di quattro o cinque mila euro. Soldi che svaniscono sotto i suoi occhi. A marzo l'uomo denuncia il furto di 2.100 euro. A maggio scompaiono altre 4.300 euro. I misteriosi ammanchi avvengono sempre in occasione della visita delle due donne, Sonia e Giuseppina. E' quanto si ricava dai tabulati telefonici, che registrano puntuali, tutti i contatti tra le donne e il pensionato, e anche da alcune testimonianze.
Il cinque agosto sembra l'antefatto di quanto poi accadrà a gennaio. Berni accusa un malore, viene trovato svenuto in casa. Le analisi al Maggiore evidenziano che ha ingerito una dose ingente di ansiolitici. Viene archiviato come un un incidente. Il pensionato del resto non sporge alcuna denuncia. Eppure in quella circostanza spariscono altri soldi, 1.200 euro. Le intercettazioni telefoniche collocano in quel giorno madre e figlia nell'abitazione del 72enne. Ma l'anziano ha probabilmente capito. Rompe i contatti con le donne, fa cambiare la serratura di casa. In autunno si verifica anche un acceso litigio con la figlia di Giuseppina, Sonia. Entrambi all'ospedale. La donna si era presentata lì per consegnargli le vecchie chiavi di case e chiedergli le nuove. Ma il pensionato rifiuta.
Sfortunatamente per Berni non è questo l'epilogo della vicenda. L'otto gennaio la Lugari si presenta a casa di Berni. Lo conferma un'intercettazione del sette e un testimone. E poi c'è quella chiamata alla figlia nei giorni successivi alla scoperta del cadavere. Giuseppina rivela alcuni particolari del delitto, mai resi pubblici, come il flacone. La donna al telefono mostra incredibile freddezza: si preoccupa di aver coperto le tracce, dice che ha lasciato il flacone all'esterno sulla neve, così che il Ris non potrà rilevare le impronte, discute di aspetti tecnici e legali. La cronaca di un delitto.
Questa volte la dose, unita probabilmente al clima rigido, non lascia scampo a Berni. E' probabile che l'uomo una volta ingeriti gli ansiolitici accusi un malore e cada al suolo, impossibilitato a chiamare aiuto, privo di conoscenza. Passerà così 48 ore, prima di essere ritrovato cadavere. Le ultime pagine di questo giallo sono scritte nei giorni scorsi. L'arresto della due donne, ora in carcere. Un'esigenza cautelare motivata dal rischio di ripetere il reato. Madre e figlia da un po' erano già in contattato con un altro anziano.
Alcuni aspetti che restano da approfondire, come per esempio le modalità con cui le donne si siano procurati i farmaci, ottenuti non sempre con ricetta.
http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/03/09/news/borgotaro_pensionato_ucciso_con_dose_letale_di_farmaci-54182132/

Ragusa - Presa la 42enne che "ammaliava" gli anziani per poi derubarli
11 marzo 2013 - Alle prime ore di stamattina la Polizia di Modica ed i Carabinieri di Ispica hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Modica a carico della quarantaduenne siracusana Loredana Nillo, con precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio.
La decisione del Gip del Tribunale di Modica è scaturita dalla richiesta della Procura, a seguito dell’ attività di indagine svolta da Polizia e Carabinieri che indagavano distintamente per due fatti-reato commessi dalla donna nel territorio di Modica e Pozzallo, risalenti alla fine dello scorso anno.

A Modica, all’inizio dello scorso mese di novembre, in trasferta con il figlio di circa un anno, la Nillo, a passeggio per le vie della città col bimbo e il passeggino, riusciva ad attirare l’attenzione di un anziano, vedovo da alcuni anni e con problemi di salute, promettendogli di sposarlo. Lusingato dalla promessa, l’uomo la portava a casa sua a Modica Alta, dove veniva derubato della scheda bancomat e del relativo codice pin, lasciato sul tavolo della cucina.
Successivamente, i due lasciavano l’abitazione e strada facendo la Nillo portava a termine il suo disegno criminoso, soffermandosi presso due sportelli bancomat ed effettuando dei prelievi all’insaputa della vittima a cui, peraltro, affidava il figlio per compiere le operazioni. Quindi, si congedava dall’anziano lasciandogli il suo numero di telefono e promettendogli che si sarebbe fatta sentire.
Solo in serata, al rientro, l’anziano si accorgeva di essere stato derubato dalla donna del suo bancomat, che provvedeva a bloccare, intuendo che la donna conosciuta nella mattinata lo aveva derubato. Pertanto, decideva di denunciare i fatti al Commissariato di Modica, scoprendo solo in seguito l’ammanco di diverse centinaia di euro dal suo conto corrente.
Le successive indagini della Polizia riuscivano ad identificare la donna, mediante riconoscimento fotografico in cui la parte offesa riconosceva la Loredana Nillo, richiedendo alla locale Procura l’adozione di un provvedimento restrittivo al fine di infrenare la condotta delittuosa posta in essere nei confronti dell’anziano modicano.

A Pozzallo, sempre nello stesso mese di novembre, la donna decideva di porre in essere in altro comune l’attività delittuosa, per compiere la quale adottava la stessa tecnica di avvicinare gli anziani “ammaliandoli”.
Nello specifico veniva avvicinato un anziano, vedovo da quasi 20 anni, riuscendo a farsi portare a casa sua. Qui, chiedendo di andare in bagno, si impossessava di una collana d’oro che l’uomo aveva lasciato poco prima facendo la doccia. Appropriatasi del monile, la Nillo si congedava frettolosamente, lasciandogli il suo recapito telefonico.
Accortosi poco dopo del furto, l’anziano la contattava più volte all’utenza fornitagli, chiedendo indietro la sua collana che la Nillo, non negava di aver preso, tranquillizzandolo che l’avrebbe restituita. Tuttavia, con il passare dei giorni senza alcuna restituzione, l’anziano di determinava a denunciare i fatti presso la Stazione dei Carabinieri di Ispica che, analogamente a quanto fatto per il precedente episodio verificatosi a Modica e oggetto di indagine da parte del Commissariato di P.S. di Modica, chiedevano, dopo aver proceduto all’individuazione fotografica di Loredana Nillo, l’applicazione di una misura restrittiva nei confronti della donna.

Alla luce delle indagini svolte dalle due Forze dell’Ordine, tenuto conto della strategia adottata dalla Nillo, ovvero la preferenza di soggetti particolarmente vulnerabili - e nella specie anziani che vivono da soli - considerata la spiccata professionalità tenuta dalla donna nella commissione di illeciti della stessa natura, il Gip del Tribunale di Modica, accogliendo la richiesta della Procura emetteva l’Ordinanza di Misura Cautelare Personale degli arresti domiciliari nei confronti di Loredana Nillo presso la sua abitazione di Siracusa.
Nel corso dell’ attività di Polizia Giudiziara eseguita congiuntamente dalle due forze dell’ordine, veniva contestualmente data esecuzione ad un’ulteriore ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di Loredan a Nillo, per fatti verificatesi nel decorso anno.

Nel dettaglio la donna, sfruttando le sue doti di ammaliatrice, aveva circuito un altro anziano residente ad Ispica, riuscendo a sottrargli alcune migliaia di euro dal suo libretto di deposito, oltre a farsi cedere gratuitamente un’autovettura ed anche a farsi stipulare un atto di vendita di un garage ubicato ad Ispica. Per tali ragioni, il Gip del Tribunale di Modica, accogliendo la richiesta della Procura scaturita dall’attività d’indagine avviata dal personale dei Carabinieri di Ispica, emetteva l’ordinanza dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, che diverrà esecutiva nel momento in cui verrà a cessare la misura coercitiva degli arresti domiciliari.

Cortona (AR) - L'80enne si apparta con la zingara rumena e si ritrova alleggerito di orologio e soldi
14 marzo 2013 - I Carabinieri della Stazione di Cortona hanno denunciato in stato di libertà per furto con destrezza una 23enne rumena, senza fissa dimora.
Il 30 settembre dello scorso anno un ultraottantenne della Valdichiana aveva denunciato ai Carabinieri che una giovane donna, circuendolo con proposte lascive, lo aveva convinto ad appartarsi con lei in un vicoletto e lo aveva derubato di un orologio in oro e 1.500 euro in contanti, allontanandosi poi con una scusa.

I militari dell’Arma, a conclusione delle attività d’indagine, hanno identificato l’autrice del furto che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria.

http://www.arezzonotizie.it/archivio/home/dalle-vallate/item/93504-adesca-un-anziano-e-le-deruba-di-contanti-e-orologio-denunciata-una-23enne/

Città di Castello (PG) - Prima li adescava, poi li "alleggeriva": rumena arrestata
16 marzo 2013 - È stata arrestata dai carabinieri del Nucleo operativo di Città di Castello (PG) una rumena di 33 anni con l’accusa di furto con destrezza aggravato e continuato.
Le indagini sono partite la scorsa estate quando ben cinque persone hanno denunciato ai carabinieri di essere state vittime di furto. La donna rubava orologi, catenine, anelli. La donna aveva sempre lo stesso metodo di furto: si avvicinava ad alcuni uomini e si appartava con loro in zone poco frequentate, riuscendo a sfilare oggetti di valore.
Grazie ai filmati ed alle fotografie i carabinieri hanno individuato l’autrice di questi reati che è stata proprio denunciata all’autorità giudiziaria che ha emesso immediatamente un ordine restrittivo.
Ora la donna rumena si trova nel carcere di Capanne.

http://www.infooggi.it/articolo/arrestata-donna-seduceva-gli-uomini-per-derubarli/38920/


Venosa (PZ) - Ricatta l'amante minacciandolo di rivelare tutto alla moglie
17 marzo 2013Non si trattava di una «scappatella», ma di una vera e propria relazione extraconiugale, che andava avanti da qualche mese, tra un uomo sposato, sulla quarantina con figli, e una donna, anche lei originaria del Venosino, coetanea dell’amante. Entrambi appartenenti a ceto medio e con posizioni lavorative. 
Nella coppia prima amore e accordo, rose e fiori, come accade in genere in tutte le nuove storie. Poi improvvisamente tra i due qualcosa si è rotto. L’idillio amoroso ha presentato le prime «crepe». Le prime «fratture». Da qui alle incomprensioni e ai litigi il passo è breve. 

Così la donna ha rotto gli indugi ed ha minacciato e ricattato il suo amante: «O sganci qualche migliaio di euro, altrimenti rivelo la nostra storia a tua moglie».

L’uomo, di fronte alle pretese della donna e al fatto che la « tresca amorosa» diventasse di dominio pubblico e ancora peggio arrivasse alle orecchie della legittima consorte, è rimasto di sasso. E ovviamente preoccupato. Sono cominciate alcune confidenze. Confidenze che a seguito di attività investigativa sono arrivate anche i carabinieri della compagnia di Venosa, guidati dal capitano Vincenzo Varriale. 
Una volta in possesso di tutti gli elementi del rapporto amoroso clandestino tra i due protagonisti della storia, e soprattutto dopo essere venuti a conoscenza delle minacce della donna, i militari hanno denunciato la donna. Quest’ ultima è stata deferita in stato di libertà alla procura della repubblica di Melfi. Ora dovrà rispondere del reato di tentata estorsione. 
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=603009&IDCategoria=1

Bari - Moldava minaccia e aggredisce l'ex convivente per estorcergli denaro
17 marzo 2013I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno arrestato una donna di 59 anni, originaria della Moldavia, con le accuse di tentata estorsione e violazione di domicilio con violenza sulle cose.
La donna si è introdotta nella casa dell'ex convivente, un uomo di 63 anni, del quartiere Carrassi, nel capoluogo pugliese, e l'ha messa a soqquadro. Quindi ha aggredito l'uomo, pretendendo denaro per andarsene via.

Nonostante l'arrivo di una pattuglia dell'Arma, ha insistito con le minacce ma è stata arrestata e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stata portata in carcere.

Quattro Castella (RE) - Prostituta minaccia cliente: "Pagami, o chiamo tua moglie"
26 marzo 2013Prostituta ricatta cliente minacciando di raccontare alla moglie i particolari dei loro incontri.
Un 40enne di Quattro Castella è stato vittima di un'estorsione ad opera di una prostituta di Reggio Emilia che frequentava da circa un mese. Le continue richieste di denaro, in parte pagate, hanno sfinito il cliente che, alla fine, si è rivolto ai carabinieri di Quattro Castella denunciando la prostituta. La 38enne è stata denunciata per estorsione.
Nel corso di una perquisizione domiciliare in casa sua i carabinieri hanno trovato 2.000 euro provento dell'estorsione.
Secondo i militari la donna dal 25 febbraio al 16 marzo avrebbe consumato una serie di rapporti sessuali a pagamento con il cliente. Quando la donna ha saputo che era sposato, ha iniziato a ricattarlo. Dopo aver richiesto ed ottenuto 2.000 euro ha continuato a chiedergli soldi fino alla denuncia che ha messo fine alle estorsioni.
http://www.reggionline.com/notizie/2013/03/26/prostituta-minaccia-cliente-pagami-o-chiamo-tua-moglie_30900

Schio (VI) - La 16enne all'amante 50enne: "paga o ti denuncio per violenza"
28 marzo 2013 - La richiesta è andata avanti per giorni, fino a trasformarsi in un ricatto a luci rosse. «Guarda che se non mi dai i soldi racconto alle forze dell'ordine che mi hai violentata e allora vedrai che cosa ti succederà», è stato il discorsetto che la sedicenne avrebbe confezionato con enfasi all'amante cinquantenne.
L'ha ripetuto fino a snervarlo; fino a convincerlo che non c'era altra strada se non quella di recarsi dai carabinieri a denunciare l'estorsione. È stata così predisposta la trappola e la ragazza, nei giorni scorsi, è stata arrestata.
La posizione della giovanissima è all'attenzione della procura dei minori di Venezia. Si sa soltanto che la ragazza da tempo (anni?) aveva allacciato una relazione con l'adulto, pare benestante, sposato e separato.

Rimini - Prostituta rumena ricatta 80enne
1° aprile 2013(ANSA) La prostituta rumena 32enne Ionela Marga Iorga è stata arrestata sabato dalla polizia con l'accusa di estorsione: la donna aveva 'spillato' circa 40mila euro a un ottantenne riminese, suo cliente.
Dopo aver ottenuto 16.000 euro con la scusa che si trovava in difficoltà economica, la straniera aveva iniziato a ricattare l'anziano con richieste sempre più frequenti.
A convincere l'uomo a sporgere denuncia, venerdì scorso, è stata la figlia, insospettita da una lettera trovata nel garage del padre.
link alla notizia


Vasto (CH) - Scappatella con la rumena: si ritrova filmato di nascosto e ricattato
10 aprile 2013 - (AGI) Un incontro a «luci rosse» tra un 55enne del vastese e un’attraente rumena di 47 anni, avvenuto in un appartamento della zona, all’inizio del mese di aprile, stava per causare «spiacevoli» conseguenze all’uomo. Dopo la «passione», infatti, il 55enne - che a sua insaputa era stato filmato e fotografato durante il rapporto sessuale - è stato ricattato: se non avesse consegnato 10mila euro alla 47enne, lei avrebbe fatto recapitare a sua moglie le foto e i filmati compromettenti.
La vittima però non ha ceduto all’estorsione dalla rumena - che nella circostanza si era avvalsa dell’aiuto di un suo connazionale di 27 anni - e si è rivolto ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto.
Gli uomini dell’Arma sono riusciti ad incastrare i due malviventi e ad arrestarli con l’accusa di concorso in tentata estorsione.
L’uomo, dopo essersi recato dai Carabinieri di Vasto, ha raccontato ai militari che l’incontro con i due estorsori per la consegna del denaro, in cambio delle foto e dei filmati «piccanti», era stato fissato in un parcheggio di un centro commerciale ubicato nei pressi dell’uscita «Vasto Nord» dell’autostrada A14. All’appuntamento, ieri sera, si sono però recati anche i carabinieri che, quando hanno visto arrivare la coppia, sono subito intervenuti bloccandola.
Nella borsa della donna i militari hanno trovato le foto «incriminate» e una macchina fotografica digitale all’interno della quale vi era il filmato a «luci rosse» girato durante l’incontro. Nell’abitazione della 47enne gli uomini dell’Arma hanno, poi, recuperato anche un PC portatile contenente una copia dello stesso materiale sequestrato nel parcheggio. Dopo l’arresto la donna è stata associata presso le casa circondariale di Chieti mentre il suo connazionale in quella di Vasto.
http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2013/04/10/news/prima-lo-adesca-poi-lo-ricatta-donna-romena-arrestata-a-vasto-1.6858626

Cervia (RA) - Prostituta albanese al cliente: "paga o dico tutto a tua moglie"
18 aprile 2013 - Una 36enne prostituta albanese è stata arrestata dai carabinieri di Cervia per estorsione: la donna ricattava un 60enne cervese chiedendo soldi in continuazione per non svelare alla moglie dell'uomo i loro rapporti.
L'uomo, ricostruisce il Corriere Romagna, ha frequentato la lucciola per un mese e mezzo, poi sono iniziate le minacce: inizialmente l'anziano ha accettato il ricatto versando fino a mille euro, poi si è rivolto ai carabinieri.
La prostituta ha patteggiato la pena: un anno e dieci mesi di reclusione (pena sospesa) oltre al pagamento di una multa da duemila euro: circa la cifra spillata all'uomo, metà per rapporti consumati e metà per il ricatto.
http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/37063/paga-o-dico-tutto-a-tua-moglieprostituta-arrestata-per-estorsione.html

Mondragone (CE) - Narcotizzato dalla prostituta rumena, muore travolto da un'auto
14 luglio 2013 - Stavolta potrebbe averla fatta grossa. Monica Voira, la dark lady della Domiziana, è stata arrestata con il presunto complice Vincenzo D'Angelo, accusata di aver messo a segno cinque rapine dopo avere adescato e drogato con un potente ipnotico le sue vittime, una delle quali, ancora sotto l'effetto del narcotico, è morta dopo essere stata investita.
I carabinieri di Mondragone (Caserta), guidati dal capitano Lorenzo Iacobone, hanno preso i due, ora indagati per omicidio colposo, rapina e lesioni personali gravi.
Le rapine sono state tutte eseguite allo stesso modo, una tecnica seriale: la vittima veniva selezionata con cura. Poi Voira, forte della sua avvenenza, avrebbe chiesto e ottenuto un passaggio in auto. Per ringraziare il malcapitato del favore ricevuto gli avrebbe offerto un drink al bar nel quale versava qualche goccia di un potente ipnotico. Appena l'effetto della droga, sarebbe entrato in azione il complice per derubare la vittima.
In un caso, però, un cinquantenne, ancora sotto l'effetto della droga, il 14 luglio, dopo avere subito la rapina a Castel Volturno, è finito sotto una macchina e ha perso la vita. E qui la saga della Dark Lady diventa un copione nero.

Faenza (RA) - La rumena ricatta l'amante: "dammi i soldi o dico tutto a tua moglie"
15 luglio 2013 - Si era invaghito di una prostituta rumena di 26 anni, con la quale ha iniziato una relazione extraconiugale, durante la quale l'ha assecondata nelle sue frequenti richieste di denaro. Ma quando non ha più avuto la possibilità di esaudirla, lei ha cominciato a ricattarlo, minacciandolo di divulgare la notizia della loro "storia" alla moglie ed ai figli.
E' la vicenda di un faentino di 45 anni, che si è rivolto ai Carabinieri di Faenza per metter la parola fine all'intricata vicenda.
Le indagini sono iniziate circa due settimane fa, quando l'uomo, un 45enne faentino, si si è presentando al comando dell'Arma manfreda, sostenendo di subire il ricatto di una prostituta che lo aveva minacciato di riferire alla moglie tutti i particolari dei suoi incontri extra-coniugali qualora lui non avesse elargito somme di denaro.
La vittima ha confidato ai carabinieri di aver conosciuto occasionalmente la ragazza rumena all'inizio dell'anno in un bar di Faenza. Nella circostanza avevano avuto una conversazione durante la quale lui le aveva parlato sommariamente della sua vita privata e lavorativa. A distanza di qualche mese l'uomo l'ha rincontrata casualmente nelle vicinanze di un distributore lungo la via Emilia Ponente, dove la straniera si prostituiva.
In quell'occasione la donna aveva esternato la volontà di “cambiar vita”, lasciando al faentino il proprio numero di telefono per essere ricontattata riguardo un'eventuale proposta di lavoro. Tuttavia la stessa ha poi rifiutato per il timore di essere riconosciuta dai clienti che potevano averla vista "per strada". Da quel contatto telefonico ne erano seguiti altri, aventi come argomento il lavoro ed episodi di vita comune.
Dopo una cena insieme, è iniziata un'assidua frequentazione ed in seguito una vera e propria relazione sentimentale, fondata sulla "promessa" della rumena di non prostituirsi più. Durante la loro "storia", l'uomo aveva comunque dedicato molte attenzioni alla rumena che l'aveva contraccambiato lasciandogli intendere di essere innamorata di lui. Il 45enne aveva cominciato ad assecondarla nelle sue frequenti richieste di denaro.
Le somme servivano per viaggi in Romania oppure per l'affitto di casa, spese sanitarie e per problematiche di famiglia della ragazza. Complessivamente la 26enne aveva “incassato” circa diecimila euro, quasi tutti i risparmi di famiglia del 45enne. All'ennesima richiesta di denaro - 1.500 euro per presunte bollette insolute - il 45enne non potendo ulteriormente giustificare in famiglia quelle "uscite" economiche, aveva comunicato alla rumena che lui non avrebbe piu' potuto esaudirla.
Tale rifiuto ha scatenato le ire della ragazza che da quel giorno ha cominciato a perseguitarlo telefonicamente, minacciando di divulgare la notizia della loro "storia" alla moglie ed ai figli. Addirittura la donna, per dimostrare la sua determinazione e quindi costringere l'uomo a pagare, aveva telefonato alla moglie del 45enne, facendole credere che lui da qualche tempo la stava "importunando" e chiedendole di ammonirlo a lasciarla in pace.
Naturalmente con quell'espediente la rumena aveva ulteriormente intimorito il 45enne che a quel punto, temendo azioni più eclatanti che avrebbero potuto compromettere la sua tranquillità familiare e la sua reputazione, si è rivolto ai carabinieri di Faenza per chiedere aiuto.
Da quel momento i militari hanno iniziato una serie di servizi di osservazione, che hanno permesso di dimostrare che la rumena non aveva mai smesso di prostituirsi.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno organizzato la classica "trappola" per incastrare definitivamente la rumena. Dopo aver opportunamente "pilotato" alcuni messaggi di risposta della vittima alle pressanti richieste della donna (che nel frattempo, oltre al denaro, aveva avanzato anche la richiesta di oggetti d'oro), è stato fissato un incontro per la consegna di un acconto pari a 500 euro. Gli investigatori hanno fotocopiato le banconote da consegnare alla 26enne, "cinturando" il luogo dell'appuntamento con una decina di carabinieri in borghese.
Il piano escogitato dai carabinieri è riuscito alla perfezione. Infatti la donna è stata fermata ed arrestata pochi istanti dopo aver ricevuto la somma di denaro dalla vittima del suo ricatto.
Il gip Piervittorio Farinella (pm Monica Gargiulo) ha scarcerato la rumena prescrivendole il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e divieto di comunicare in qualsiasi modo con l'uomo.

Aprilia (LT) - Offre un passaggio alla 20enne e si ritrova derubato del portafoglio
26 agosto 2013 - Ha spiegato ai carabinieri di averle offerto un passaggio per gentilezza, e di essere stato ricambiato con un furto.
E' quanto accaduto ieri ad Aprilia ad un automobilista vittima di una ragazza di 20 anni di origine rom. L'uomo si sarebbe offerto di accompagnare la giovane per un breve tratto ma, non appena scesa dall'auto, si sarebbe accorto che il suo portafogli era sparito. 
Immediata la chiamata alla sala operativa del 112 che ha inviato una pattuglia a perlustrare la zona. La giovane è stata rintracciata e accompagnata in caserma, poi nel carcere di Rebibbia. 
Questa mattina per lei si è tenuto il processo per direttissima: il giudice Cecilia Cavaceppi ha confermato la misura, decidendo per gli arresti domiciliari, in quanto l’imputata è madre di una bimba di quattro mesi.
La straniera, che vive in un campo nomadi di Aprilia, è stata condannata a un anno con l'accusa di furto.

Bologna - Prostituta rumena affetta da AIDS contagia volontariamente i clienti
29 agosto 2013Una prostituta sieropositiva, continuava nonostante tutto a lavorare sui marciapiedi di Bologna, offrendo anche rapporti sessuali non protetti dietro un compenso maggiorato.
I Carabinieri del capoluogo bolognese, hanno scoperto la giovane, una rumena poco più che maggiorenne, e l’hanno fermata con l’accusa d’indiziata di delitto per lesioni personali gravissime.
E’ emerso nell’ambito di un’indagine ancor più vasta: da testimonianze, confermate da riscontri sanitari, i militari hanno scoperto che era consapevole di essere affetta dal virus.

Roma - Rumena adescava uomini e li rapinava dopo averli narcotizzati
29 agosto 2013Bella, abile nell’uso dei social network e nelle rapine, tradita da un tatuaggio. È finita nella zona della stazione Termini l’avventura di una pregiudicata rumena di 38 anni, colpevole di almeno quattro rapine in case di professionisti romani tra il 17 e il 20 agosto. Ad arrestarla sono stati gli agenti del commissariato Monte Mario, diretti da Claudio Cacace. 
Si presentava come Carla e diceva di essere ungherese alle vittime che incontrava su Badoo, uno dei social network più noti. Ci chiacchierava, poi li incontrava e tutti rimanevano rapiti dal volto marcato della donna. A quel punto si lasciava invitare a casa delle sue vittime per cene a lume di candela, le addormentava con potenti sonniferi e rubava tutto ciò che poteva.
Un colpo a Livorno, uno nell’appartamento di un consulente finanziario a Monte Mario, un terzo a Primavalle e l’ultimo a casa di un medico a Villa Glori: 100mila euro il bottino di questa quarta rapina, in cui era stato narcotizzato anche il domestico e rubata anche una vettura.
Gli agenti hanno analizzato le chat delle vittime (che potrebbero aumentare anche di numero: non tutti potrebbero aver denunciato i colpi subiti) e sono arrivati a un’utenza telefonica intestata a una persona inesistente. Tutti però hanno raccontato di quel tatuaggio a forma di fiore sull’avambraccio sinistro. 
Martedì sera la donna si preparava a un quinto colpo, con appuntamento nella zona della stazione. Gli agenti si sono avvicinati a chi la stava aspettando, gli hanno spiegato che rischi corresse e hanno atteso con lui l’arrivo di Carla. Lei è arrivata con un’ora di ritardo e quando ha mostrato il tatuaggio, sono scattate le manette e poi il trasferimento a Rebibbia. Nella borsa aveva altri sonniferi, oltre a ricette rubate nella casa del medico di Villa Glori.

Riccione (RN) - Strega imprenditore per estorcergli denaro: manette
19 settembre 2013 - Ha sedotto un 51enne e poi ha finito per ricattarlo: un’avvenente 18enne, nata a Reggio Emilia ma di origine tunisina, è stata arrestata dai carabinieri di Rimini per estorsione.
Tutto è iniziato a luglio a Riccione, tra le migliaia di persone arrivate in Riviera per la Notte Rosa. La ragazza, S. N., voleva trascorrere il weekend assieme alla cugina e alcune amiche e qui ha conosciuto un imprenditore locale, 51enne e single. Le giovani hanno trascorso un'intera settimana a Rimini a spese dell’uomo tra ristoranti di lusso e discoteche, fino a quando non è stato il momento di tornare a casa. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la 18enne ha pensato di mantenere i rapporti con l'imprenditore progettando una seconda vacanza, questa volta a Riccione, consumata nella prima settimana di agosto e sempre con le amiche, nonostante avesse promesso al 51enne qualcosa di intimo e romantico. 
Scese alla stazione di Rimini, l'uomo si è immediatamente spazientito alla vista del gruppetto, perché non aveva alcuna voglia di mantenere un'altra volta tutte quelle persone. A quel punto, la 18enne ha minacciato di denunciarlo per violenza sessuale se non avesse pagato la settimana a tutte e tre. Per di più, in attesa di avere altro denaro liquido, gli ha preso quanto l'uomo aveva nel portafogli.
Dopo ripetuti messaggi intimidatori e improvvise scenate sul posto di lavoro dell’uomo (le ragazze si presentavano senza preavviso e senza alcun invito), il 50enne ha deciso di recarsi in caserma a Riccione per raccontare ai carabinieri il tutto, sporgendo denuncia per estorsione. All'appuntamento fissato con la 18enne, che aveva richiesto il versamento di 1.500 euro per pagarsi le vacanze, anziché l'imprenditore si sono presentati i militari che hanno bloccato due ragazze, tra cui S. N., e le hanno portate in caserma. Qui la 18enne è stata arrestata con l'accusa di estorsione.
http://www.reggionline.com/notizie/2013/09/19/strega-imprenditore-per-estorcergli-denaro-manette_41503#.U2fQZoH9oy0

Guastalla (RE) - Prima flirta col 66enne, poi lo ricatta: arrestata 60enne
9 gennaio 2014Un 66enne della Bassa reggiana, nei giorni scorsi, ha incontrato casualmente all’ospedale di Guastalla, mentre era in visita ad un parente degente, una sua ex "fiamma" di circa un anno fa.
Ma dopo qualche parola di cortesia, all’improvviso lei - Alda Perini, 60enne di Reggiolo - cambia improvvisamente tono e minaccia il 66enne, ricattandolo: «Dammi 200 euro oppure denuncio che mi hai violentato».
Lui, a questo punto, impaurito per eventuali ripercussioni, ha consegnato alla donna il denaro. Ma due giorni dopo, il 6 gennaio, quando si incontrano nuovamente nella stessa camera d’ospedale (dove sono degenti i loro due parenti ndr.) lei torna all’attacco e si fa consegnare altri 300 euro.
La sera stessa però, l’uomo impaurito decide di raccontare tutto alla nipote che, senza pensarci due voltre decide di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Guastalla che, raccolta la “confidenza”, hanno subito avviato le indagini.
E considerando che l’uomo aveva già ricevuto un’altra richiesta di denaro dalla donna (100 euro che avrebbe dovuto consegnarle il giorno dopo, ovvero martedì 7 gennaio scorso), i carabinieri si sono presentati all’appuntamento in borghese, dopo avere fotocopiato due banconote da 50 euro, che l’uomo ha quindi consegnato - sempre nel corridoio dell’ospedale di Guastalla – alla donna. Ma nel momento in cui Alda Perini ha ricevuto il denaro, i carabinieri sono intervenuti e, alla luce della flagranza di reato, hanno arrestato la donna per estorsione.
Le due banconote da 50 euro precedentemente fotocopiate, quindi, sono state sequestrate come prova dell’estorsione e la 60enne di Reggiolo è stata accompagnata in caserma e poi associata al carcere di Reggio a disposizione dell’autorità giudiziaria.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2014/01/09/news/ricatta-l-amico-arrestata-per-estorsione-1.8437675

Avellino - L'avvenente 45enne li irretiva, li drogava e svaligiava le loro case
17 febbraio 2014 - Approfittava del suo charme per attirare ignare vittime e derubarle. E' finita in manette una 45enne di Avellino dopo la denuncia di una delle vittime.
La donna attirava uomini ultra 50enni illudendoli di avviare una relazione seria e stabile, ma era solo una trappola, perchè alla fine li derubava di qualsiasi cosa e si dava alla fuga.
La donna però è stata scoperta dagli agenti di polizia e arrestata insieme al compagno che partecipava ai furti. Nei suoi confronti il giudice ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari.
Gli inquirenti sono risaliti a lei dopo una complessa indagine condotta dai poliziotti del commissariato di Giugliano in provincia di Napoli, avviata dopo la denuncia di una delle vittime.
L’uomo, un 50enne di Giugliano in Campania, come tanti altri era stato vittima del fascino della 45enne e, visto l’interesse della bella donna nei suoi confronti, l’aveva invitata al ristorante per una cena galante. Una volta attratto l’uomo, la donna però aveva fatto subito scattare la trappola versando del sonnifero nella bevanda del malcapitato.
Il 50enne dopo aver bevuto senza accorgersi di nulla, una volta arrivati a casa, cade in un sonno profondo sul divano. Solo l’indomani mattina il 50enne scopre suo malgrado che l’appartamento dove abita è stato completamente svaligiato e si rivolge al vicino commissariato.
Gli inquirenti avviano subito le indagini e, grazie ai particolari raccontati dall’uomo, riescono a rintracciare la donna scoprendo che opera spesso in accordo con il compagno, che la segue mentre irretisce le vittime per poi partecipare ai furti.
http://www.internapoli.it/28766/beffato-e-derubato-da-unavvenente-45enne-la-denuncia-e-la-fa-arrestare

Casamerciano (NA) - "Facciamo sesso", ma gli dà fuoco
23 marzo 2014 - (aggiornamento del 18 luglio 2014) Voleva rapinarlo dei soldi e alla fine l'ha ucciso, dandogli fuoco quando era ancora vivo. Ma Adelina Vecchione, 40 anni, è stata arrestata dai carabinieri per l'omicidio di Felice Paduano, il 74enne trovato carbonizzato a Casamerciano (Napoli) il 23 marzo scorso.
A "incastrarla" è stata un'intercettazione telefonica avvenuta il 17 giugno scorso durante la quale la donna, che faceva parte di una banda al femminile che rapinava anziani, racconta a un'amica, Domenica Sepe, quello che aveva fatto. Adelina, dopo aver deriso i carabinieri che non erano riusciti a risolvere il caso, dice che, dopo aver appiccato le fiamme, quando l'auto era ormai semidistrutta, aveva iniziato a piovere e l'acqua l'aveva aiutata a cancellare le tracce. La scena, poi, le aveva provocato il vomito.
La spietata killer spiega in quali condizioni aveva trovato Paduano: il giorno prima lo aveva narcotizzato - e gli aveva fatto credere di voler avere con lui un rapporto sessuale - e derubato, e il giorno dopo era tornata a cercarlo: "Allora, i vetri erano appannati. Respirava, però stava morendo - si sente nella registrazione - in un mare d'acqua, si sentiva una puzza di pipì". Sepe chiede: "Come in un mare d'acqua?". L'amica chiarisce: "Perché aveva sudato. Tutto spugnato, e poi ci stava una puzza di pipì là dentro... Quindi, anche se non avrei fatto quella cosa, comunque sarebbe uscito scemo. Quelle sono le cose di quella medicina".
La Vecchione si riferisce al fatto che aveva somministrato alla vittima, secondo il gip, un enorme quantitativo di medicina, per cui, se non fosse morto, Paduano avrebbe riportato danni cerebrali irreversibili. Adelina Vecchione spiega poi come aveva derubato l'anziano lasciando impronte ovunque: di qui la necessità di cancellarle dando fuoco all'auto nella quale l'uomo agonizzava.
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2014/07/18/facciamo_sesso_ma_gli_d_fuoco_l_intercettazione_della_killer_spietata-5-378372.html


Scandiano (RE) - Prima lo seduce, poi lo ricatta
16 aprile 2014Una 30enne residente nel Reggiano, amante di un 50enne reggiano, è diventata il suo incubo. La giovane credeva di poter fare soldi facili ricattando l’uomo con la minaccia di rivelare alla moglie la relazione extraconiugale che i due avevano instaurato da circa un anno. L'estorsione a luci rosse però è costata cara alla 30enne, finita nei guai grazie alle indagini dei carabinieri di Scandiano a cui il reggiano si è rivolto. La giovane è stata denunciata per tentata estorsione.
Nata come un sogno che stava vivendo in maniera passionale, per l’uomo la relazione extraconiugale con la bella 30enne si è trasformata in incubo. Le premure dell’uomo e i gesti d’affetto, culminati anche con importanti regali, non sono più bastati ala donna che ha quindi incominciato a pretendere soldi dall’uomo.
Non una semplice richiesta ma un vero e proprio ricatto. I soldi servivano a comprare il silenzio della donna che minacciava costantemente l’uomo di rivelare la relazione alla moglie se non avesse pagato.
Un terrorismo psicologico, quello esercitato dalla 30enne, che inizialmente ha posto l’uomo in una condizione di totale sudditanza psicologica. Con il passare del tempo, però, l’uomo ha trovato il coraggio di confidare ai carabinieri quanto gli stava accadendo.
Della questione si sono quindi occupati i carabinieri della tenenza di Scandiano che, dopo aver formalizzato la denuncia, hanno avviato le indagini. Indagini che sono poi culminate con l’acquisizione di palesi elementi di responsabilità a carico della donna che è stata denunciata alla Procura reggiana con l'accusa di tentata estorsione.
http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio_emilia/cronaca/2014/04/16/1053820-amante-ricatto-luci-rosse.shtml

Siracusa - Rapinatrice seriale adescava, stordiva e derubava uomini adescati su internet
22 maggio 2014 - Una 49enne, G. P, è stata arrestata in flagranza di reato dai carabinieri della Procura di Siracusa, mentre tentava di derubare un 58enne, adescato su internet con la promessa di passare una notte di sesso insieme, e poi stordito con un potente narcotico. Bloccato anche un suo complice, un 25enne. Gli investigatori erano da tempo sulle tracce della donna, considerata una “rapinatrice seriale”.
La donna irretiva le sue vittime, uomini sopra i 50 anni ai quali prometteva di passare una serata insieme, tramite un social network su Internet e poi le stordiva, somministrando un potente sonnifero in una bevanda, e le derubava, lasciandole svegliare in strada.
Tra le vittime un 48enne di San Gregorio di Catania, un 50 enne di Gravina di Catania e un 52enne di Catania, tutti finiti al pronto soccorso a causa degli effetti del potente narcotico. Al momento sono già sei le vittime accertate, tutti uomini di mezza età residenti nel catanese e nel siracusano, ma ci sarebbero uomini che non hanno sporto denuncia per pudore o per ragioni familiari.
La ‘rapinatrice col sonnifero’ è stata condotta nel carcere di Catania, il suo complice a Siracusa.La vittima della rapina e’ stata condotta in ospedale di Noto dai Carabinieri dove ha trascorso la notte.
http://www.sostenitori.info/adescava-stordiva-e-derubava-uomini-presa/


Gualdo Tadino (PG) - Rumena flirta con 70enne, poi lo ricatta fingendo di essere incinta
28 giugno 2014 - La conosce in un bar e inizia a frequentarla senza mettere in conto che la donna di lì a poco avrebbe iniziato a pretendere soldi.
L’uomo, la vittima, un 70enne di Gualdo Tadino, durante la breve frequentazione con la donna, 30enne rumena, assecondando le sue richieste, ha così versato sul conto della donna delle piccole somme di denaro che riteneva fossero utili per affrontare alcune spese.
Tutto bene fino a quando la donna alza la posta e gli chiede di versargli 3mila euro su un conto corrente. Alla richiesta, ovviamente, l’uomo risponde che non ha la disponibilità di tale somma e che quindi non era possibile accontentarla.
La reazione della donna si fa “cattiva”. Inizia ad inviargli una serie di messaggi telefonici, prospettando all’uomo la possibilità di essere rimasta incinta a seguito dei rapporti sessuali avuti; chiede la somma di denaro per poter abortire e lo minaccia che qualora non avesse ottemperato alla richiesta lo avrebbe rovinato, raccontando la storia e i dettagli alla moglie e all’intera famiglia.
Preoccupato e spaventato di ciò che poteva accadere e di come la situazione sarebbe potuta precipitare, l’uomo ha avvertito i carabinieri di Gualdo Tadino che hanno raccolto la denuncia, rassicurandolo.
I militari hanno seguito la situazione in ogni minimo dettaglio - osservando gli spostamenti della donna. Hanno atteso che l’uomo consegnasse parte delle 3mila euro che la donna pretendeva e sono intervenuti in flagranza di reato nei pressi dello stadio, bloccando l’estorsione e traendo in arresto la donna che nel frattempo aveva ricevuto nelle sue mani una busta contenente 400 euro.
La donna aveva ormai messo alle strette l’uomo che si era convinto del fatto che la donna fosse realmente incinta, arma utilizzata come ricatto per poter pretendere qualsiasi cosa.
Le indagini eseguite con cura dai militari della stazione carabinieri di Gualdo Tadino hanno accertato anche che la donna, condotta per le visite del caso presso il locale ospedale, non era in stato interessante e che l’invenzione era nata per poter minacciare psicologicamente la vittima, che se non si fosse rivolta immediatamente ai carabinieri avrebbe probabilmente iniziato a versare delle somme di denaro senza sapere quando questa brutta storia sarebbe terminata.
Il denaro è stato recuperato e restituito al proprietario e la donna è stata arrestata e contestualmente messa agli arresti domiciliari.
http://corrieredellumbria.corr.it/news/gualdo-tadino/145112/Si-finge-incinta-e-tenta-estorsione.html


Montecorvo (FR) - Rapinò due anziani conosciuti in chat: condannata
aggiornamento del 16 luglio 2014 - Era finita sotto processo per due rapine ai danni di altrettanti anziani con cui sarebbe entrata in contatto via chat per fare sesso, è stata condannata a quattro anni di reclusione e al pagamento di 1.200 euro di multa. Oltre all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.
E’ la sentenza emessa dal giudice Massimo Capurso ieri mattina nei confronti di una 48enne accusata di aver commesso due rapine in quel di Pontecorvo nel giugno e luglio di un anno fa. E proprio ai danni dei due ultra 70enni.
Il PM aveva chiesto tre anni e due mesi, la pena inflitta è stata superiore all’istanza dell’accusa.
http://www.linchiestaquotidiano.it/news/2014/07/16/cassino,-rapina-due-anziani-conosciuti-via-chat,-condannata/8719


Moncalieri (TO) - "Pagami o dirò tutto a tua moglie", arrestata ricattatrice
24 luglio 2014 - Prima ha avuto con lui una relazione sentimentale, poi l'ha minacciato di rivelare il tutto alla moglie: in cambio del suo silenzio, una somma pari a 1.900 euro. E' quanto successo tra un uomo di 65 anni ed una donna brasiliana di 48, entrambi residenti a Moncalieri.
Dopo aver intrapreso una relazione extraconiugale, infatti, l'uomo è stato ricattato dalla donna in questione: se non avesse pagato 1.900 euro, questa avrebbe mostrato alla moglie diverse fotografie scattate durante i loro incontri intimi.
La vittima si è, così, rivolta ai carabinieri della Compagnia di Moncalieri e si è presentato con loro all'appuntamento concordato con la sua ricattatrice. La donna, è stata arrestata in flagranza di reato, subito dopo aver preso i soldi dell'uomo e sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari: ora dovrà rispondere di estorsione in flagranza.
http://www.torinotoday.it/cronaca/ricatto-uomo-sposato-moncalieri.html


Vigodarzere (PD) - "Mi dai un passaggio?" e lo rapina, poi, si spoglia per evitare l'arresto
17 agosto 2014 - Prima ha rubato la collana d’oro ad un automobilista di passaggio. Poi si è resa protagonista di uno show a luci rosse in strada nel disperato tentativo di evitare l’arresto. Alla fine i carabinieri di Vigodarzere sono riusciti a debellarne le resistenze.
In manette, con le accuse di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, furto e atti contrari alla pubblica decenza, è finita Natascia Maria Echavarria Rojas, trentatreenne prostituta colombiana, senza fissa dimora, con vari precedenti alle spalle.
È accaduto la notte di Ferragosto. La donna, in evidente stato confusionale, ha bloccato un automobilista in transito lungo via Pontevigodarzere. Gli ha chiesto di poter essere accompagnata a Padova. L’uomo, un padovano di 57 anni, ha acconsentito...
http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/rapina_padova_prostituta_spogliarello_nuda_per_evitare_arresto/notizie/850592.shtml


Roma - Anziano drogato e rapinato da 30enne rumena
16 novembre 2014 - Raggirato da un'avvenente ragazza, drogato e rapinato. Infine abbandonato semi incoscente sul ciglio della strada.
La storia che ha come scenario uno dei quartieri più esclusivi di Roma, comincia con la denuncia di un figlio che arriva lunedì scorso negli uffici del commissariato Vescovio.
L'uomo racconta ai poliziotti che il padre è sparito. Da quattordici ore non ha più sue notizie. Dovevano incontrarsi per un appuntamento importante in banca, nel quartiere Trieste, ma l'ottantaquattrenne non è mai arrivato. Scattano le ricerche, coordinate da Antonio Mendolia, dirigente del commissariato.
Gli agenti si recano all’abitazione dell’anziano in corso Trieste, una volta aperta la porta d’ingresso si accorgono che l’appartamento è completamente a soqquadro. Il figlio spiega che diversi monili in oro e argenteria non ci sono più. La foto dell'uomo viene data alle volanti che cominciano a setacciare il quartiere.
All’alba del giorno successivo l’anziano viene rintracciato nei pressi di piazza Annibaliano, in stato di incoscienza e con una vistosa ferita al capo. Viene trasportato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I per le prime cure. Le prime analisi hanno un verdetto univoco: l'anziano è stato drogato, probabilmente con un potente sonnifero. Quando si sveglia, il vecchietto, dice poco. Sta molto male, per i medici ha rischiato di morire.
Racconta dell'incontro con una donna che conosceva, un'amica con cui si era già appartato in passato, ma non fornisce troppi particolari. Probabilmente si vergogna, perché la storia che lo vede protagonista e vittima, è di quelle da tenere custodite nell'intimo. L'uomo, infatti, ex funzionario statale, è benstante e vive in una bella casa. La preda prefetta. Il fiuto dei poliziotti, quindi, va sulla pista giusta.

Due giorni dopo gli agenti grazie al telefonino riescono ad arrestare in Umbria una cittadina romena di 30 anni, per gli investigatori è responsabile di sequestro di persona a scopo di rapina.
L’uomo è riuscito a raccontare agli investigatori che il giorno della sua scomparsa aveva incontrato una giovane conoscente, che lo aveva invitato ad appartarsi in un camper dove gli aveva offerto una bevanda che gli aveva causato l’immediata perdita dei sensi. Ricorda solo che la ragazza voleva parlargli della madre malata e di quanto aveva bisogno del suo aiuto.
L'ottantaquattrenne dormirà per 14 ore, lasciando il tempo alla giovane romena di rubargli le chiavi, svaligiargli l'appartamento e di coprirsi la fuga. Le poche descrizioni fornite sono state comunque sufficienti a permettere l’identificazione della donna, che nel frattempo aveva già lasciato il territorio capitolino rendendosi irreperibile e che al termine di laboriose ricerche condotte con l’utilizzo di avanzati dispositivi di localizzazione satellitare è stata rintracciata ed immediatamente sottoposta a fermo di Polizia Giudiziaria.
Pur di sottrarsi al carcere, la donna non ha esitato a dichiararsi ammalata. "Ho la Tbc", ha detto ai medici, ma gli accurati accertamenti sanitari hanno scongiurato tale ipotesi e per lei si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia.
http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/anziano-narcotizzato-per-14-ore-rapinato-di-oro-e-argenteria/notizie/1013550.shtml


Oderzo (TV) - Estorce 17mila euro al ragazzo che si era innamorato di lei
27 novembre 2014Dopo mesi ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri cosa gli stava succedendo. Un ventenne di Portogruaro (Venezia) ha così raccontato che da circa un anno, a seguito di continue minacce, era stato costretto a dare alla sua aguzzina quasi 17.000 euro. Per fare ciò, non disponendo di tutti quei soldi, era persino arrivato a vendere l’oro di famiglia.
La ricattatrice era una ventenne, una donna di cui il giovane qualche anno prima si era infatuato e che, dopo aver beneficiato di alcuni prestiti e non soddisfatta evidentemente di quello che aveva ottenuto, ha iniziato a minacciare il ragazzo. Nel caso lui non avesse soddisfatto le sue richieste di denaro, ci avrebbero pensato alcuni suoi amici a vendicarsi su di lui e sulla sua attuale fidanzata.
Il nome dell’aguzzina era noto negli ambienti dell’Arma. Daria B., 20anni e residente a Oderzo, che prima viveva a Portogruaro, non è infatti nuova alla commissione di reati.
All’ennesima richiesta di denaro accompagnata dalle solite minacce, i carabinieri hanno deciso di seguire il malcapitato e di appostarsi. La donna, dopo una prima telefonata, con un sms ha chiesto al giovane di portarle 1.500 euro. L’incontro era stato fissato nei pressi di un agriturismo sito di Oderzo. Il giovane si è così recato all’appuntamento portando con sé tutto ciò che gli rimaneva, non tutti quelli richiesti, ma solo 200 euro.
Erano le 21 circa di mercoledì quando il ragazzo è giunto nel luogo dell’incontro stabilito. La donna era già lì ad attenderlo. Nessuna parola tra i due. Dopo aver preso i soldi, rapidamente, si è allontanata. Poco dopo, però, è stata fermata dai carabinieri che avevano assistito alla scena. In tasca aveva i soldi che aveva ricevuto poco prima. Ha tentato di giustificarsi dicendo che quei soldi erano solo un prestito di un conoscente.
Lui, un tempo suo amico ed ora vittima, solo in quel momento ha capito che tutto era finito. La donna è stata così arrestata per estorsione e posta agli arresti presso il suo attuale domicilio di Oderzo.
http://www.trevisotoday.it/cronaca/arrestata-estorsione-oderzo-portogruaro-26-novembre-2014.html

Grosseto - "O mi paghi o pubblico il video hard", ragazza arrestata per estorsione
12 dicembre 2014 - Un 33enne di Grosseto, sposato, ogni tanto si divertiva svagandosi con una più giovane 22enne di Pescara. Tutto d’amore e d’accordo, per un po’, poi la giovane si dev’essere inferocita e, per rifarsi sull’amante, lo ha minacciato di postare alcuni video compromettenti su Youtube, alla mercé di tutti, ma soprattutto anche della moglie del fedifrago.
Tutto sarebbe stato reso pubblico, ma il 33enne poteva farla “pulita” previo pagamento di 9mila euro. Il problema, come spesso accade, è che ad una prima richiesta di denaro, poi ne seguono altre.
Deve esser accaduto così anche in questo caso, visto che poi il marito di Grosseto ha deciso di sporgere denuncia alla polizia. La giovane, dopo qualche indagine, è stata arrestata per estorsione.
http://www.toscananews24.it/wp/?p=19972


Altomonte (CS) - Finito il "sentimento" si passa ai soldi: lei pretende mille euro come "buonuscita"
12 dicembre 2014Una donna, L.S., 45 anni, di Altomonte, è stata arrestata dai carabinieri per estorsione, ed il figlio ventiduenne è stato denunciato.
La donna, dopo aver interrotto un rapporto sentimentale con un uomo, lo ha minacciato, insieme al figlio, avanzando una richiesta estorsiva di 1.000 euro. La donna è stata arrestata mentre stava incassando la somma di denaro dall’ex convivente.


Forlì - Invito a cena con sonnifero
21 dicembre 2014 - Una cena in compagnia, vino, ammiccamenti e poi il buio. Un cinquantenne pugliese, ma residente a Forlì da molti anni, è stato ingannato da una ex collega che lo ha narcotizzato per derubarlo. La donna è finita in carcere assieme al compagno con l’accusa di rapina e tentata estorsione.
E’ stata lei, 33 anni, originaria di Fiumana, una frazione di Predappio, a organizzare l’adescamento approfittando della simpatia che l’uomo aveva manifestato nei suoi confronti. I due avevano lavorato insieme in passato come operai in una ditta poi fallita. La loro non era una vera e propria relazione ma un rapporto fatto di messaggi, chat e contatti sui social network.
La sera del 21 dicembre scorso lei passa all’attacco offrendo all’ex collega la possibilità di un tête-à-tête dal vivo e così lo invita a cena. La serata scorre tranquilla tra le chiacchiere, il vino e i pasticcini. A tavola siede anche il convivente della donna, un 36enne campano già noto alle forze dell’ordine. L’uomo beve e si rilassa, poi il relax si fa stanchezza, gli occhi cominciano a cedere sotto il peso delle palpebre e si addormenta come un sasso. A quel punto la donna gli sfila il portafoglio e preleva tutti i contanti che trova: 400 euro. Sapeva che l’amico era solito girare con molti liquidi in caso di bisogno e così, come previsto, ha trovato un bel gruzzolo. Mentre lui dormiva narcotizzato, la donna non è rimasta con le mani in mano: si è seduta accanto a lui, sorridente e ammiccante e si è fatta scattare delle foto.
Una volta terminato il set fotografico l’uomo era ancora incosciente sul divano. La coppia lo ha messo su un’auto e lo ha riportato a casa affidandolo alla famiglia con una spiegazione evasiva e generica: un malore durante il pasto.
Il giorno dopo l’uomo si è svegliato dal torpore profondo e ha cercato di ricostruire quello che era accaduto poche ore prima. Ha notato subito un indizio sospetto: il portafoglio vuoto. Per questo ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri per incastrare l’ex collega. I militari si sono messi in moto e hanno perquisito l’abitazione della donna a Fiumana.

Lì è stata ritrovata la boccetta di “Minias”, il farmaco che serve a curare l’insonnia e induce a dormire le persone che soffrono di ansia. E in più sono state recuperate anche le foto scattate quella sera. La donna aveva telefonato al figlio dell’ex collega dicendogli che era in possesso di foto compromettenti: un semplice avvertimento minaccioso senza richieste esplicite di denaro. La coppia è finita in manette.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/forl_amp_igrave_invito_trappola_cena_sonnifero_arresti/notizie/1176907.shtml


Latina - Zingara propone sesso a un anziano in cambio di soldi, lui rifiuta e lei lo rapina
19 gennaio 2015 - Scosso e impaurito ha comunque avuto la prontezza di chiamare subito il 113 permettendo l'intervento di una pattuglia che è riuscita a rintracciare la donna che poco prima lo aveva rapinato.
E' accaduto questa mattina in viale Kennedy, all’altezza della farmacia comunale, dove un anziano, mentre entrava in macchina, è stato avvicinato da una ragazza di 20 anni che gli ha proposto di fare sesso in cambio di soldi. L'uomo ha rifiutato la proposta e la giovane rom ha cacciato fuori un taglierino, lo ha violentemente aggredito e rapinato del telefono e del portafogli contenente circa 200 euro. Poi è scappata a piedi.
Immediatamente la vittima ha composto il 113 fornendo alla polizia una dettagliata descrizione della donna, permettendo agli agenti di mettersi sulle sue tracce. Dopo poco, infatti, la rom è stata individuata in viale Le Corbusier e alla vista degli uomini in divisa ha anche tentato di scappare, ma dopo un breve inseguimento è stata bloccata.
L’arresto è stato compiuto dai poliziotti della squadra volante che, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto telefono e portafogli.
La rom, che ha precedenti, è stata arrestata per rapina e accompagnata presso il carcere femminile di Rebibbia in attesa di essere giudicata. Sono in corso ulteriori indagini e non si esclude la 20enne possa essere l’autrice di un altro episodio analogo accaduto nei giorni scorsi sempre ai danni di un anziano con lo stesso modus operandi.
http://www.latinatoday.it/cronaca/offre-sesso-anziano-rapina-arrestata-latina-17-gennaio-2014.html


Velletri (RM) - Fine dell'avventura extra-coniugale: la rumena lo ricatta pretendendo 5mila euro di "buonuscita"
30 gennaio 2015 - I Carabinieri della Compagnia di Velletri, al termine di una mirata attività d’indagine, hanno arrestato in flagranza di reato una donna rumena di 21 anni, domiciliata a Roma, per il reato di estorsione.
L’attività è scaturita dalla denuncia sporta presso gli uffici dell’Arma di Velletri da parte di un imprenditore 60enne della zona; lo stesso ha rappresentato ai militari che la giovane donna da tempo pretendeva somme di denaro, minacciando di riferire alla moglie e al suo ambiente lavorativo, una relazione sentimentale tra loro. Nella giornata di ieri la nuova pretesa con analoghe minacce di ulteriori 500 euro entro il pomeriggio e 5.000 euro entro il fine settimana per chiudere definitivamente il rapporto.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno bloccato la donna dopo aver riscosso dalla vittima la somma estorta di 500 euro. Il denaro è stato recuperato e restituito all’avente diritto. La straniera è stata arrestata per il gravissimo reato commesso e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Velletri. Nel corso del giudizio direttissimo l’arresto è stato convalidato.
http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=13973&arg=3&red=1


Mercogliano (AV) - Si finge prostituta, in realtà è ricattatrice
27 febbraio 2015Aveva estorto ingenti somme di denaro a malcapitati clienti promettendo sesso ma è stata scoperta ed arrestata per estorsione dai Carabinieri della Stazione di Mercogliano. La donna, una 30enne di origini casertane ma già nota alle forze dell'ordine, in Irpinia da due anni, adescava ignari "avventori" simulando ad arte l'attività di prostituzione. In realtà la giovane, una volta incontrato le "prede", chiedeva loro denaro minacciandoli di diffamarli davanti ai propri familiari.
Il provvedimento di cattura è scattato all’esito di una lunga ed articolata attività di indagine, che gli uomini dell’Arma hanno condotto con il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, nel corso della quale è stato ricostruito minuziosamente il quadro gravemente indiziario a carico della donna.
Questa, una 30enne di origini casertane e già gravata da precedenti di polizia, a partire dal mese di ottobre 2013 si era stabilita nella cittadina contermine al capoluogo irpino dove aveva intrapreso una simulata attività di meretricio avviata pubblicando un annuncio on-line al fine di adescare le proprie vittime.
La donna era solita fissare, in un parcheggio sito a località Torrette, un iniziale incontro con i propri potenziali clienti ai quali millantava di offrire, all’interno di un appartamento poco distante, prestazioni sessuali di cui chiedeva il pagamento anticipato. 
I Carabinieri hanno accertato e ricostruito come proprio la fase del primo incontro si trasformava, per gli ignari avventori, nell’inizio di un calvario fatto di vere e proprie richieste estorsive. Ammaliati dall’idea di trascorrere momenti di piacevole trasgressione, essi si vedevano in realtà costretti ad accondiscendere alle richieste di denaro contante avanzate dalla donna che li minacciava, qualora non avessero adempiuto, di farli malmenare da un suo asserito “protettore”, in realtà inesistente, ovvero di diffamarli dinnanzi ai loro nuclei familiari. 
La preziosa collaborazione delle vittime, identificate e discretamente avvicinate dai Carabinieri, ha consentito di porre fine a tali condotte criminose e di evitare che altri uomini potessero cadere nella rete tessuta dalla 30enne la quale, inchiodata alle proprie responsabilità, è stata tratta in arresto ed associata in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
http://www.irpinianews.it/Cronaca/news/?news=149772



Forlì - Due 14enni vendevano i loro scatti hard, poi ricattavano
6 marzo 2015 - Gli uomini della Squadra mobile, dopo una segnalazione hanno avviato le indagini che hanno permesso di sgominare una baby gang composta da 10 minori - fra cui due ragazze - e due neomaggiorenni.
Le 14enni del gruppo adescavano gli adulti sui social network inviando alcuni autoscatti hard, e successivamente li minacciavano di sporgere denuncia per pedofilia, estorcendo loro consistenti quantità di denaro o regali.

"Ho raccontato tutto ai miei - si ascolta in una registrazione telefonica dove sono le ragazze a parlare -, se non mi dai 500 euro finisci nei guai". Una storiella inventata ovviamente, di cui i genitori erano totalmente all'oscuro. "Solo una volta era sorto il dubbio - ha raccontato una madre alle forze dell'ordine - quando ho notato un cellulare i-Phone nuovo nelle mani di mia figlia. Un regalo troppo prestigioso per provenire da un coetaneo". E infatti...
http://www.romagnanoi.it/news/forli/1215984/Adescavano-adulti-per-ricattarli-con-foto.html

Roma - Finita la relazione extra-coniugale, si passa al ricatto: la 39enne gli estorce la "buonuscita"
10 marzo 2015 - I carabinieri della stazione Roma Ottavia hanno arrestato una 39enne romana, incensurata, che al termine di una relazione extra coniugale, durata circa un mese, ha minacciato di rivelare tutto alla moglie del suo ex amante, pretendendo soldi in cambio del suo silenzio.
In più occasioni la donna, sposata ma separata, era già riuscita a farsi consegnare complessivamente la somma di 2.200 euro dal povero ex, tenuto sotto scacco con la minaccia di rendere pubblica la loro relazione, mediante la diffusione di un video che li ritraeva durante un incontro segreto. All’ennesima richiesta di soldi, circa 300 euro, l’uomo esasperato si è rivolto ai carabinieri e ha denunciato l’estorsione.
Questa volta, alla consegna dei soldi si sono presentati anche i carabinieri che hanno bloccato la donna dopo avere intascato le banconote. Arrestata dai carabinieri, la donna è stata poi condotta presso il proprio domicilio, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
http://www.ilvelino.it/it/article/2015/03/10/roma-estorce-denaro-ad-ex-amante-dopo-fine-relazione-extra-coniugale-arrestata-39enne/d4b0a231-85e8-45a4-9c3c-ea6913897551/


Bergamo - Tre amiche adescano un 50enne, poi lo ricattano
12 marzo 2015 - Una stalker seriale che punta uomini di mezza età e li ricatta in cambio di cifre fino a 2.500 euro. Il primo a finire sotto le grinfie di una donna di 50 anni della provincia di Bergamo è stato un 50enne. Grazie a un'amica in comune, i due si sono conosciuti, hanno cominciato a scriversi e dai primi approcci più distaccati si è passati presto a una confidenza più profonda e intima. Pochi mesi di scambi epistolari, fino a che i due si sono anche visti a dicembre scorso. L'uomo ha accettato l'invito della donna a casa sua, hanno mangiato una pizza in compagnia della figlia 22enne della donna e di un'amica.
Quella sera è bastata alla donna per partire con il piano. L'amica e la donna sarebbero state testimoni accondiscendenti che avrebbero aiutato la donna a incastrare il 50enne. All'inizio gli sms della 40enne hanno inventato l'allarme: "Mio marito ha scoperto tutto - scriveva - devi pagarmi l'avvocato, almeno 2.500 euro".
Dalle richieste di aiuto, la donna è presto passata alle minacce esplicite: "O paghi, o racconto che hai avuto dei rapporti intimi con delle ragazzine". L'uomo, braccato, ha denunciato la donna ai Carabinieri. Il sospetto degli inquirenti ora è che il 50enne non sia stata l'unica vittima del terzetto di ricattatrici.
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11766100/Bergamo--una-donna-di-40.html


Pirri (CA) - Lei lo adesca, lui lo rapina
12 aprile 2015Lei si è offerta a un giovane, conosciuto in piazza Matteotti a Cagliari, convincendolo ad appartarsi nelle vicinanze del cimitero di San Michele per una prestazione sessuale in cambio di alcune decine di euro. Lui è arrivato armato di coltello per rapinare il "cliente".
La trappola di una coppia stava per riuscire ma l'intervento dei carabinieri della stazione di Pirri (avvisati da una telefonata di un cittadino che ha notato gli strani movimenti) ha evitato il peggio. Sonia Dessalvi e Gabriele Pibiri, entrambi 45enni di Monserrato, sono finiti in carcere a Uta con l'accusa di rapina aggravata in concorso. 
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Cagliari, la donna si è appartata , nella sua auto, con un giovane originario del Camerun (adescato poco prima) per una prestazione sessuale. La 45enne si è fatta consegnare 50 euro. Subito dopo è arrivato Pibiri: armato di coltello avrebbe minacciato il giovane, cercando di colpirlo anche con alcuni fendendi non andati a segno. La vittima della rapina ha reagito, colpendo il rapinatore con alcuni pugni.
Una persona, insospettita dalle urla, ha dato l'allarme. Una pattuglia dei carabinieri è intervenuta. La donna è stata bloccata. L'uomo è riuscito a fuggire ma è stato rintracciato poco dopo nella sua abitazione. I due sono finiti in carcere.

Mestre (VE) - «Vuoi fare sesso con una donna incinta?»: lui rifiuta e tre ragazze lo rapinano
17 maggio 2015 - I carabinieri di Mestre hanno arrestato due donne ungheresi per rapina in flagranza di reato.
A dare l'allarme la vittima, un pakistano, che nella zona di via Piave stava acquistando delle sigarette ad un distributore automatico. Qui è stato avvicinato dalle due donne, di cui una incinta, che hanno proposto delle prestazioni sessuali a pagamento che l'uomo ha rifiutato. Al diniego, una delle due donne ha preso il denaro che l'uomo aveva in tasca; alla sua reazione, è stato aggredito dalle due, aiutate poi da una terza corsa a dar loro manforte armata di coltello.
I carabinieri giunti rapidamente sul posto hanno bloccato le prime due donne, che erano convinte di evitare conseguenze per il loro gesto restituendo il maltolto, mentre la terza, quella armata, è riuscita a fuggire. I militari hanno arrestano le due donne per rapina in concorso e, su ordine del Pm di turno, le hanno portate al carcere femminile della Giudecca.
http://m.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/sesso_con_una_donna_incinta_rapina_mestre/notizie/1358695.shtml

Pompei (NA) - Prostituta si apparta con un operaio di 20 anni e lo rapina
17 maggio 2015Una prostituta concorda un incontro sessuale a pagamento ma è un tranello per attirare il cliente: arrestata. Obiettivo: rapinare un giovane di 20 anni. È quanto hanno accertato questa notte i carabinieri della stazione di Pompei, che indagano anche per lesioni.
Nel mirino la donna, 41enne di Napoli, e il complice, un 34enne di Marigliano. La vittima è invece un operaio 20enne del Salernitano che, dando subito l'allarme, ha consentito ai militari di bloccare la fuga della coppia intercettata a bordo di un treno della Circumvesuviana.
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/prostituta-rapina/notizie/1358749.shtml


Anzola Emilia (BO) - Automobilista le dà un passaggio, la rumena 17enne lo rapina
10 giugno 2015A 17 anni è finita in manette per aver rapinato l’automobilista che le aveva dato un passaggio. Protagonista della vicenda è una ragazza rumena, arrestata dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia con l’accusa di rapina impropria.
L’automobilista, credendo di farle una cortesia aveva dato un passaggio alla giovane da San Giovanni in Persiceto al supermercato di Anzola Emilia. Giunta a destinazione, invece di ringraziare l’automobilista, 56enne di Bologna, la rumena gli ha rubato 415 euro in contanti dal marsupio. Il malcapitato - diabetico e cardiopatico - ha tentato di riprendersi la somma di denaro iniziando una colluttazione con la ragazza che, tuttavia, è riuscita ad avere la meglio.
Le urla di entrambi i soggetti hanno richiamato l’attenzione del militare addetto alla ricezione del pubblico della limitrofa caserma dei Carabinieri che, accortosi di quanto stava accadendo, ha subito avvisato i colleghi e fatto bloccare la giovane dietro a una macchina parcheggiata nelle vicinanze, dove si era accovacciata per sfuggire all’arresto. La refurtiva è stata dunque recuperata e restituita al legittimo proprietario. 
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la 17enne è stata affidata ai servizi sociali di una comunità di Calderara di Reno.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/automobilista-passaggio-auto-rapina-arrestata-17enne-1.1046323

Fondi (LT) - Finta minorenne, prima lo adesca, poi lo ricatta
26 giugno 2015Adesca un uomo, si finge una minorenne e poi lo ricatta. Questo il piano, suo malgrado andato in fumo, di una giovane donna di Terracina arrestata nella serata di ieri a Fondi in flagranza di reato.
L’operazione dei carabinieri della locale tenenze, in collaborazione con i militari della stazione di Ceprano e quelli del Norm della compagnia di Pontecorvo.
Tutto è iniziato lo scorso 20 giugno quando l’uomo si era intrattenuto per alcune con la donna scambiandosi delle effusioni. Subito dopo il messaggio con la quale quest’ultima, spacciandosi per una minorenne, lo minacciava e chiedeva la somma di mille euro, poi ridotta a 500, altrimenti lo avrebbe denunciato per violenza sessuale.
Ed è qui che è fallito piano dell’adescatrice. Raccontato tutto ai carabinieri, questi, una volta saputo il luogo del secondo appuntamento - nei pressi dell’ospedale di Fondi - si sono appostati e hanno bloccato la giovane donna subito dopo aver ricevuto la busta con il denaro.
Denaro che è stato recuperato e restituito alla vittima, mentre la ragazza dopo l’arresto e  le formalità di rito, è stata trasferita presso la casa circondariale di Rebibbia a Roma.


Cornedo (VI) - La albanese ricatta l'amante inventando una gravidanza
25 luglio 2015Ricattava un impresario edile 18 anni più vecchio di lei: voleva 100mila euro dopo un’interruzione di gravidanza difficile da superare. Incinta, però, non lo era mai stata.
Come riportato sulle pagine de il Giornale di Vicenza, la vittima del tentativo di estorsione è l'imprenditore D.Z. originario di Valdagno e residente in un Comune del Padovano, con attività anche a Sandrigo. Lei, M.Q., 47 anni, albanese, residente a Cornedo, lo aveva incontrato nel 2014 grazie ad un annuncio pubblicato su una rivista. I due avevano iniziato una relazione continuativa, anche se i molti impegni della donna, di professione cantante, e lo stile di vita dell'imprenditore avrebbero permesso pochi appuntamenti. Durante alcuni di questi la donna, però, avrebbe preteso di fare sesso senza il preservativo.
Alla fine del rapporto, la 49enne non si è voluta arrendere puntando anche al denaro dell'ex compagno. "Sono incita" gli avrebbe detto, fingendo una gravidanza, ufficialamente interrotta mediate in una clinica ginecologica. A pagare l'intervento costato 5mila euro e mai avvenuto, fu l'imprenditore.
Ricevuti i soldi per l'aborto, le richieste economiche sono continuate sfociando in vere e proprie minacce. La cantante infatti diceva di soffrire psicologicamente per la gravidanza interrotta, e avrebbe chiesto un indennizzo di 100mila euro all'imprenditore: "Se non paghi lo dico ai miei fratelli che vengono da te e dai tuoi figli", avrebbe minacciato la donna. Con un azienda in fallimento, inpaurtito per le sorti ai suoi cari, l'uomo si è rivolto ai carabinieri.
Giovedì pomeriggio alla consegna di 3.200 euro, quella che avrebbe dovuto essere una prima transazione tra i dure, c'erano anche gli uomini dell'arma che hanno arrestato la cantante. Durante interrogatorio la scoperta della finta gravidanza.

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/cornedo-ricatta-l-amante-inventando-una-gravidanza-arrestata.html

Ragusa - La maitresse rumena filmava di nascosto i clienti per poterli poi ricattare
29 luglio 2015In manette, su ordine di custodia del gip di Ragusa, è finita una cittadina rumena, Janina Marin, di 30 anni.
La donna era sta posta agli arresti domiciliari, però si era resa irreperibile fuggendo in Romania, suo paese d'origine. Da allora, le ricerche da parte dei militari non si sono mai interrotte, essendo la donna colpita anche da Mandato d'Arresto Europeo.
La donna, accusata di tentativo di estorsione e favoreggiamento della prostituzione, è stata bloccata in una abitazione della zona sud del capoluogo etneo, mentre faceva visita al fratello George, che era ai domiciliari: e così, durante un normale controllo a casa di George, hanno trovato anche sua sorella Janina, che è stata arrestata.
Le indagini che hanno condotto all'arresto dei due componenti della famiglia Marin, venivano avviate negli ultimi mesi dell'anno 2013, quando un imprenditore di Vittoria, dopo aver avuto un rapporto sessuale con giovani donne dell'est europeo contattate tramite una bacheca di annunci on-line, rimaneva vittima di un'estorsione poiché, durante la consumazione del rapporto, gli venivano scattate delle fotografie compromettenti e, per impedire la divulgazione delle stesse, gli veniva richiesta la somma complessiva di 100 euro, da consegnare
 in più tranche nell'arco di un mese.
Le indagini hanno permesso di accertare che una serie di giovani donne, tutte di nazionalità rumena, erano dedite alla prostituzione adescando i "clienti" nelle bacheche di annunci on-line esistenti sul web, esercitando "l'attività" all'interno di alcune abitazioni nel comune di Comiso.


Milano - La marocchina, prima lo adesca, poi lo sequestra
14 agosto 2015 - E' stato abbordato da una giovane e avvenente marocchina, che poi lo ha sequestrato assieme a un complice, cercando di rapinarlo. E' la brutta avventura capitata a un egiziano di 25 anni, in vacanza a Milano.
Il ragazzo ha conosciuto la giovane ieri sera in un locale notturno in zona Corvetto. La marocchina l'ha adescato, proponendogli di andare nel suo appartamento in via Pomposa. Giunti sul luogo, la ragazza gli ha proposto di consumare della cocaina e ha chiamato un suo amico, uno spacciatore marocchino di 30 anni, con la scusa di farsi portare la droga. Dopo aver consumato una prima volta la cocaina, la giovane ha chiesto all'egiziano di pagare lui il secondo giro. Lui, pero', rifiuta e chiede di andare via. A quel punto scoppia un litigio: i due marocchini sequestrano l'egiziano in casa con l'intento di portargli via i 300 euro che aveva nel portafogli.
Il 25enne, pero', riesce a contattare un amico e a chiedere aiuto. Alle 5 di mattina, i carabinieri fanno irruzione nell'appartamento, arrestando per sequestro di persona a scopo di rapina la giovane donna e il suo amico che stava cercando di scappare dalla finestra dell'appartamento che si trova a un piano rialzato.
http://www.affaritaliani.it/milano/adesca-sequestra-25enne-arrestata-con-complice-379413.html

Cesenatico (FC) - Contatta escort estone, trova rapinatrice rumena
24 agosto 2015Cercava una prestazione sessuale con una escort fotomodella, e per averla aveva risposto a un annuncio trovato su un giornale. Invece si è trovato davanti una rapinatrice. E' successo a Cesenatico nel weekend scorso, dove i carabinieri hanno denunciato una ventitreenne rumena accusandola di rapina ai danni di un bellariese.
L'uomo aveva visto un annuncio di una sedicente escort fotomodella 19enne proveniente dall'Estonia che riceveva i clienti a casa. Dopo aver fissato un incontro si è recato nell'appartamento dove la donna avrebbe dovuto attenderlo. Tuttavia la ragazza che l'uomo ha trovato, in lingerie, era di fattezze ben diverse da quelle descritte nell'annuncio. A quel punto l'uomo ha deciso di rinunciare alla prestazione. La giovane a quel punto lo ha minacciato, dicendogli che se non avesse pagato i 70 euro pattuiti sarebbe stato picchiato da lei e dal suo ragazzo. L'uomo ha consegnato i soldi, poi è andato a denunciare l'accaduto ai carabinieri.

Alessandria - Prostituta rumena denuncia falso sequestro, ma in realtà ricatta disabile psichico
2 settembre 2015 - Sedotto e innamorato di una bellissima «modella» di 26 anni, che per per lui aveva smesso di fare la prostituta promettendogli una relazione seria ed esclusiva. Talmente infatuato da arrivare a credere a tutto. A una gravidanza inesistente, a sparizioni improvvise. E, soprattutto, a continue e pressanti richieste di denaro, che lo hanno portato a sborsare, nel giro di poche settimane, quasi 35mila euro tra assegni e contanti. Così un quarantenne di Alessandria, un uomo poco appariscente, dall’aspetto trasandato e un po’ in sovrappeso, si è lasciato prosciugare il conto corrente, arrivando a coinvolgere persino la madre, con la quale vive. Lei è alta, capelli lunghi castani. Un corpo da star. Viene dalla Romania. Ha più di un’identità. Si fa chiamare Dea sulla strada. Denise dalla sua vittima. Ma il suo vero nome è Lucrezia. Ora, dopo la chiusura dell’indagine condotta dai carabinieri della compagnia San Carlo di Torino coordinata dal sostituto procuratore Andrea Padalino, e dopo l’ordinanza del gip, si trova in carcere.


«Voleva abbandonare la strada» - Lui ha dieci anni in più di lei. Non bello, considerato fragile psichicamente. Senza molte storie sentimentali alle spalle. Voleva una donna. Pensava di meritarsi una storia d’amore. Così quando ha visto Dea una sera, mentre aspettava clienti in corso Traiano, ha deciso di provarci. «Inizialmente non abbiamo avuto rapporti sessuali – ha rivelato – mi limitavo ad accompagnarla a casa…dopo ho avuto anche rapporti, per 30 euro a prestazione…nel maggio del 2015 però Dea mi disse che voleva abbandonare il suo lavoro da prostituta…mi disse che aveva difficoltà economiche e che doveva pagare una multa alla Guardia di finanza. se potevo aiutarla economicamente per cambiare le sue sorti... mi disse che aveva diecimila euro da pagare…mi proposi di aiutarla perché mi stavo affezionando a lei e vedevo che lei contraccambiava…».

La «gravidanza» - E così, dalla speranza di iniziare un rapporto d’amore, inizia il ciclo delle bugie. E dei versamenti. Il primo è da 11.300 euro. «E’ una multa da pagare per la mia agenzia di moda, dopo che mi hanno sequestrato il locale», è la scusa. E lui ci casca. Preleva il denaro dal conto corrente cointestato alla mamma. La relazione continua. «Vedevo Dea due o tre volte alla settimana e avevamo rapporti completi senza preservativo». Un giorno però, l’amata sparisce. All’uomo di Alessandria arriva un sms: «Ciao amore sono incinta, per questo stavo male. Ho fatto il test. Sei tu il papà». Lui ci crede. E’ felice. «Mi giunse un messaggio in cui lei mi chiedeva dei soldi per abortire – spiega l’uomo ai carabinieri - ma io risposi che non lo doveva fare, che io non ero dispiaciuto del fatto che lei era incinta». Dea-Denise scrive di essere ricoverata all’ospedale Sant’Anna e di avere problemi di salute. Ma il suo innamorato, quando va a cercarla, non la trova. Dea però scrive sempre. Continui messaggini. «Amore sono in terapia intensiva… non fanno entrare nessuno… per ragioni di privacy. Ho l’emorragia… servono tremila euro… ho perso molto sangue… devo pagarli in contanti… il bambino non si salverà».

La verità - E lui esegue: fa cosa gli dice lei. Lascia il denaro in busta alla madre di Dea: tremila euro. E poi ancora. «Devi dare 1.550 euro a mia mamma per fermare l’emorragia». Non fa in tempo a pagare, che arriva l’ennesima richiesta via sms . «Mi hanno fatto la fattura del mio soggiorno in ospedale per quattro settimane: è di 2.550 euro e se non pago non mi fanno uscire». Il quarantenne non ha quasi più soldi. Ma la “madre” di Dea, che lo contatta, arriva a sostenere che la figlia è in coma. Lui le consegna tutto quello che ha. Ma un giorno, la realtà gli si palesa davanti agli occhi. Incontra Denise per la strada, in via Nizza, a passeggio. La chiama. Lei fa finta di non vederlo. «Le chiesi perché non era in clinica… capii che mi aveva preso in giro». La vittima non ha il coraggio di raccontare a nessuno la sua storia. Sarà l’ultima mossa, inaspettata, di quella che considerava la sua innamorata, a fargli svelare la verità. Lucrezia lo denuncia per sequestro di persona. Tenta l’ultima carta per salvarsi. I carabinieri della compagnia di San Carlo accertano subito che si tratta di una calunnia e parte l’indagine contro la donna. L’uomo si confida. Lo psichiatra consulente del pm Padalino dichiarerà che è «gravemente suggestionabile». Dea-Lucrezia-Denise, la donna misteriosa, viene incarcerata per calunnia e circonvenzione di incapace.
http://www.corriere.it/cronache/15_settembre_02/torino-quarantenne-sedotto-una-escort-lei-sottrae-35mila-euro-b5c85d40-517e-11e5-9df5-79e99ad463e6.shtml



Sansepolcro (AR) - Rumena 35enne palpeggia anziano 83enne e gli ruba la collanina
7 settembre 2015Una rumena di 35 anni è stata arrestata per aver derubato un uomo di 83 anni con la tecnica dell'abbraccio. E' successo a Sansepolcro.
La donna ha preso di mira la vittima, lo ha abbordato in pieno offrendosi per un approccio sessuale. Mentre l'anziano entrava in auto lei gli si è lanciata addosso palpeggiandolo e facendosi palpeggiare, ma l'uomo l'ha respinta. In quel frangente però la 35enne è riuscita a strappargli la collana.
I poliziotti del commissariato di Sansepolcro poco dopo hanno fermato la rumena, che era arrivata da Perugia ed era già seguita, essendo già nota. Il fatto è avvenuto sabato mattina.
Convalidato l'arresto, il giudice ha rimesso in libertà la donna, che dovrà rispettare gli obblighi di firma.
Fonte: Corriere di Arezzo

Vigevano (PV) - Zingara rumena 16enne adesca pensionato e, con complice, lo rapina
15 settembre 2015Nuova denuncia ai danni della rapinatrice seriale minorenne. Domenica pomeriggio la sedicenne rumena, con un complice non ancora identificato, ha rapinato un 75enne di Vigevano.
La minorenne ha abbordato il pensionato nei pressi del cimitero di Rozzano e si è fatta portare in auto in campagna, vicino al centro commerciale “il Fiordaliso”, con la scusa di offrirgli una prestazione sessuale. A quel punto il complice si è avvicinato e ha puntato il coltello alla gola del pensionato. La 16enne gli ha rubato 120 euro in banconote, un bracciale e una catenina d’oro che portava al collo. Poi i due complici se ne sono andati.
Tornato a casa, il pensionato ha denunciato la rapina ai carabinieri e li ha aiutati a identificare la ragazza, riconoscendola tra le foto segnaletiche mostrate dai militari.

I carabinieri avevano già denunciato due volte la 16enne perché tra luglio e agosto aveva abbordato per rapinarli due pensionati all'esterno di una sala da ballo alla frazione Piccolini.
La Provincia Pavese

Boretto (RE) - Trappola diabolica: dà appuntamento all'ex e lo fa pestare dal nuovo compagno
5 ottobre 2015 - Chiede un appuntamento all’ex fidanzato, si presenta con l’attuale compagno e insieme pestano e derubano il vecchio partner.
È una storia di violenza ancora tutta da decifrare quella venuta fuori nei giorni scorsi a Boretto e conclusasi per ora con una doppia denuncia per lesioni e rapina impropria.
Secondo una prima ricostruzione, un 36enne di Boretto è stato convocato dall’ex ragazza, una 40enne reggiana, con un messaggino telefonico nel cuore della notte. Nel breve testo la donna chiedeva al borettese un incontro immediato, per chiarire definitivamente i dettagli lasciati in sospeso dopo la fine della loro storia.
Il 36enne - forse augurandosi una riconciliazione o quantomeno una fine tranquilla per la relazione, senza altri strascichi - ha deciso di vedere la 40enne, uscendo di casa nel cuore della notte. I due si sono dati appuntamento proprio a Boretto e, mentre parlavano uno di fronte all’altro in uno spazio aperto, è partito l’agguato.
Il 45enne attuale partner della 40enne - con la quale era arrivato sul posto in anticipo per non farsi vedere e poter restare nascosto in attesa del momento buono - è saltato fuori alle spalle del 36enne, gli ha dato diversi pugni in testa e poi, quando la vittima ha cercato di tirare fuori il telefonino per chiamare aiuto, glielo ha strappato di mano, per poi scappare assieme alla donna, lasciando il borettese a terra sanguinante.
Il ferito a quel punto è riuscito a chiedere aiuto ed è stato portato al pronto soccorso di Guastalla, da cui è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni: il referto parla di una seria lesione al timpano, causata dai forti colpi al capo. Sarà probabilmente costretto a ricorrere a un intervento chirurgico riparatore.
Dopo essere stato medicato, il 36enne è andato dai carabinieri della stazione di Boretto per raccontare quanto patito. I militari, dopo alcuni accertamenti, hanno denunciato i due aggressori, le cui generalità erano ben note all’assalito. All’accusa di lesioni si è unita quella di rapina impropria, per via del telefonino cellulare sottratto al termine del pestaggio.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/10/05/news/riempito-di-botte-dal-compagno-dell-ex-1.12215315

Racale (LE) - Adesca l'anziano, gli ruba il portafogli e lo ricatta
19 ottobre 2015Gli ruba il portafoglio durante un rapporto sessuale e per restituirlo mette in atto un’estorsione.È stato grazie alla denuncia della vittima, un anziano 80enne di Racale, che Altomare Marino - 42enne residente a Casarano ma nativa di Trinitapoli - è finita agli arresti.
Tutto è iniziato i primi giorni della scorsa settimana, quando i due si sono incontrati casualmente nella stazione di servizio di via Roma. La Marino si sarebbe avvicinata al pensionato per chiedergli in prestito una somma di denaro, poichè aveva finito il carburante. Dopo aver ottenuto i soldi, la 42enne gli ha proposto una ricompensa molto particolare, che la vittima non ha saputo rifiutare. I due hanno avuto un rapporto sessuale, ed in quella circostanza la Marino si è impossessata del portafoglio dell’anziano, senza che lui si accorgesse di nulla.
A distanza di qualche giorno la donna lo ha chiamato, mettendo in atto i suoi propositi estorsivi: per riavere il portafoglio contenente tutti i suoi documenti le avrebbe dovuto dare 150 euro, in caso contrario avrebbe raccontato ai suoi familiari quello che c'era stato fra loro.
Terrorizzato dalla prospettiva di essere scoperto dai parenti, il pensionato ha acconsentito ed ha pagato quanto richiesto. Ma purtroppo non era ancora finita. Dal portafoglio mancava ancora la carta d’identità. La Marino lo ha chiamato ancora una volta, chiedendo altre 150 euro per la restituzione del documento.
Stanco di dover soggiacere ai suoi ricatti, l’uomo si è presentato dai carabinieri per denunciare lo smarrimento della carta, per poi chiedere il duplicato al comune. I militari, guidati dal tenente Clemente Errico e dal maresciallo Claudio Fracasso, lo hanno convinto a raccontare quanto invece era accaduto. A quel punto, gli uomini dell’Arma hanno organizzato una «trappola», dicendo al pensionato di fissare un appuntamento per la consegna del denaro. In quell’occasione la Marino si è trovata davanti ai carabinieri, che l’hanno portata in caserma.
Sentito il parere del pubblico ministero di turno Maria Rosaria Micucci, la donna si trova ora agli arresti domiciliari. Nel prossimi giorni verrà sentita dal gip per l’interrogatorio di convalida.
La Gazzetta del Mezzogiorno - LecceNoi NotizieADN KRONOS

Limbiate (MB) - Il 60enne separato si consola con la rumena: finisce sfruttato e rapinato
19 ottobre 2015È stata trovata a Limbiate e arrestata, insieme a una connazionale di 18 anni, dai carabinieri del comando di compagnia di Sesto San Giovanni e della stazione di Cusano Milanino la rumena di 24 anni che con l’amica avrebbe malmenato e rapinato un sessantenne, dopo una serata insieme in alcuni locali.
L’uomo, G.R., separato, avrebbe detto ai militari di frequentare da qualche tempo la maggiore delle due ragazze, tanto che sarebbe stata lei a contattarlo per trascorrere la serata insieme, portandosi dietro anche l’amica diciottenne. I tre hanno trascorso la notte in vari locali di Milano e Sesto San Giovanni, finché verso le sei del mattino il sessantenne, mentre stava riaccompagnando le ragazze a casa, a Limbiate, giunto all’altezza di Cusano Milanino si è sentito rivolgere dalla sua “fidanzata” l’ennesima richiesta di denaro.
Una cosa che sarebbe avvenuta spesso, tanto che all’uomo era venuto il sospetto che la ragazza lo stesse sfruttando come una sorta di “bancomat”. Ma il sessantenne questa volta ha rifiutato.
A quel punto la donna gli ha sfilato la chiave dell’auto dal quadro e con la stessa lo ha colpito prima ad una mano, provocandogli un taglio, poi al volto, rompendogli un dente. Nonostante il dolore, avrebbe tentato di recuperare la chiave. Ma le ragazze l’avrebbero spinto fuori dall’abitacolo fino a farlo cadere sull’asfalto e si sarebbero quindi allontanate con la sua vettura.
A trovarlo e soccorrerlo è stato un passante che ha dato l’allarme. Il sessantenne è stato trasportato all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e dimesso con 20 giorni di prognosi. Dalla targa dell’auto i militari sono poi riusciti a risalire alle due presunte rapinatrici.


Brindisi - Durante la scappatella, si ritrova derubato e ricattato
21 ottobre 2015Si è conclusa con un arresto per estorsione una scappatella extraconiugale in cui è rimasto vittima un brindisino nei giorni scorsi: la donna con cui aveva tradito la moglie, dopo l'incontro sessuale gli ha rubato il portafoglio e poi ha minacciato che avrebbe raccontato tutto alla coniuge se non le avesse dato 200 euro. 
L’uomo non ha esitato a richiedere l’intervento dei carabinieri che hanno risolto il caso in poche ore, arrestando l’estortrice. Si tratta di una donna di 39 anni di Grottaglie (TA), C.N..
L’arresto è stato operato dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Brindisi, al comando del tenente Luca Colombari, a cui la vittima si è rivolta, ieri martedì 20 ottobre, per denunciare lo smarrimento del borsellino. Non immaginava che, invece, lo stesso era in possesso della donna con cui il giorno prima aveva tradito la moglie. Lo ha scoperto quando questa lo ha contattato chiedendogli la somma di 200 euro in cambio della restituzione del borsellino: se non avesse accettato avrebbe raccontato tutto alla moglie.
La vittima non ha esitato a informare dei fatti i carabinieri, ha accettato di incontrare la donna nei pressi della stazione di Grottaglie ma le ha offerto solo 50 euro. Lei ha rifiutato e si è allontanata continuando a minacciare che avrebbe reso pubblica la sua scappatella: in quel momento, però, sono spuntati i carabinieri che l’hanno arrestata.

Chieti - Dopo la scappatella, l''ex amante ricatta il 70enne con una "buonuscita" da 10mila €
9 novembre 2015 - Una donna di 40 anni è stata arrestata per estorsione all’ex 70enne. La donna è stata colta in flagranza di reato dai carabinieri. I fatti sono avvenuti in un paese della provincia teatina.
Il 70enne era minacciato dalla donna che voleva rivelare la relazione alla moglie dell’uomo che, per pagare il silenzio della sua ex amante, ha sborsato circa 10mila euro, finché, impossibilitato a sostenere i continui esborsi, ha denunciato tutto ai carabinieri.
I militari sono intervenuti proprio mentre il 70enne stava consegnando altri 2mila euro alla sua ex amante. La donna è stata posta agli arresti domiciliari.
http://www.rete8.it/cronaca/123-chieti-donna-arrestata-per-estorsione-allex-70enne/


Gravina (CT) - Narcotizzati dalla prostituta, finivano rapinati e si schiantavano alla guida
27 novembre 2015I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato una donna di 54 anni per il reato di rapina aggravata plurima, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania.
Le indagini hanno preso spunto dalla singolare dinamica di due incidenti stradali autonomi, avvenuti tra la fine di maggio e l’inizio di giugno di quest’anno, e dalle successive denunce presentate dalle stesse vittime dei sinistri.
Inizialmente gli investigatori hanno accertato che entrambi gli uomini, prima dell’incidente, si erano recati in una abitazione di Gravina di Catania, ubicata in via Fratelli Bandiera, per avvalersi delle prestazioni di una sedicente massaggiatrice. Qui la donna, dopo averli accolti, offriva loro del latte di mandorla miscelato ad un potente psicofarmaco (benzodiazepine) che causava nelle vittime uno stato di semi-incoscienza. Dopo aver fornito prestazioni sessuali – dietro compenso di 50 euro -, approfittando dello stato di amnesia indotto dal farmaco, la donna si impossessava del rimanente denaro contenuto all’interno dei portafogli dei clienti. Gli ignari clienti poi, in stato confusionale, si ponevano alla guida delle proprie autovetture determinando incidenti stradali.
Le minuziose verifiche investigative hanno consentito di identificare l’autrice dei fatti e di perquisirne l’abitazione, adoperata per l’attività di prostituzione, dove gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato il latte di mandorla utilizzato dalla donna per narcotizzare i clienti, che all’analisi tecnica è risultato contaminato con lo psicofarmaco.
Gli elementi acquisiti fanno ritenere che vi siano altri casi oltre ai due denunciati, ma non emersi per la ritrosia delle vittime a dichiarare il loro coinvolgimento negli incontri con la donna.
I militari hanno prodotto una dettagliata informativa che, recepita integralmente dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito l’emissione di un provvedimento idoneo a porre fine al reiterarsi delle condotte delittuose poste in essere dall’indagata che, dopo le formalità di rito, è stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza.

San Maurizio C. (TO) - Fine dell'avventura con la albanese: lei gli manda due energumeni a pestarlo ed estorcergli 20mila € di "buonuscita"
1° dicembre 2015Voleva 20mila euro come risarcimento per la relazione interrotta con un imprenditore di San Maurizio Canavese. Per questo l'amante, un'albanese di 28 anni, ha assoldato due emissari che hanno aggredito l'imprenditore e lo hanno minacciato. "Se non paghi diremo tutto alla tua famiglia", gli hanno detto.
In un'altra occasione gli hanno fatto recapitare un pacco, contenente quattro proiettili e una molotov. Il pacco, appeso al cancello della sua villa, era stato preannunciato da un sms.
I fatti risalgono a fine ottobre. I due uomini assoldati dalla donna hanno fermato l'imprenditore in auto e lo hanno costretto a scendere qualificandosi come carabinieri. Lo hanno picchiato con calci e pugni tanto da farlo finire in ospedale con una prognosi di 20 giorni. Poi gli hanno chiesto il risarcimento per conto della donna, secondo loro, "sedotta e abbandonata". Il 21 novembre è arrivata la busta con i proiettili.
L'imprenditore ha denunciato l'aggressione e gli altri episodi ai carabinieri che hanno iniziato le indagini arrivando ad identificare i due uomini di 31 e 25 anni, residenti a Vibo Valentia, che sono stati arrestati assieme alla donna tra Torino e Soriano Calabro.
Sono accusati a vario titolo di concorso aggravato in tentata estorsione e concorso in usurpazione di titoli.

Alba (AT) - Scappatelle in albergo: la receptionist rumena ricatta i clienti
18 dicembre 2015I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba hanno arrestato una giovane receptionist rumena che aveva escogitato un sistema per fare cassa. 
La vicenda ha come scenario una struttura ricettiva albese. La giovane rumena, intuendo la possibilità di “arrotondare” in maniera importante il proprio salario, aveva pensato di ricorrere a un sistema semplice ma efficace: consapevole che alcuni clienti dell’hotel, vi si recavano unicamente a scopo di incontri clandestini, dopo aver acquisito i loro dati anagrafici attraverso i documenti esibiti, li aveva contattati con il solo scopo di “scucirgli” del denaro minacciandoli di divulgare sui social network le prove della loro infedeltà coniugale o anche solo dell’orientamento sessuale.
Il sistema ha funzionato fino a quando una delle vittime ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri di Alba che hanno così avviato indagini approfondite e, nel giro di un paio di mesi, hanno scoperto che la donna non era nuova a imprese del genere e che anzi ne aveva fatto una vera e propria fonte illecita di reddito.
Le richieste non erano particolarmente esose, cifre tra i 500 e i 1.500 euro, che quasi chiunque sarebbe stato disposto a pagare pur di evitare il pubblico ludibrio.
La donna, evidentemente, confidava nel fatto che il timore di esporre in pubblico i vizi e debolezze dei clienti fedifraghi, li avrebbe indotti a pagare in silenzio pur di salvare quello che restava dei loro matrimoni. 
Così non è stato, dal momento che uno dei clienti, pur di non pagare, non ha esitato a denunciare la receptionist davvero poco professionale, anche a rischio di dover compromettere la propria reputazione. 
La rumena, a cui è stata notificato il provvedimento di cattura emesso dal G.I.P. del Tribunale di Asti su richiesta del P.M., è ora rinchiusa nella casa circondariale di Asti e, nei prossimi giorni, sarà sentita dal magistrato che le chiederà conto dei numerosi episodi estorsivi emersi nel corso delle indagini. L’accusa contro di lei è di estorsione continuata e minacce.
La dipendente, lo precisiamo, era stata licenziata all'inizio di settembre. Le telefonate ai clienti sarebbero infatti state effettuate quando la donna già non lavorava più ad Alba.
http://www.targatocn.it/2015/12/18/leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/paga-o-dico-a-tutti-che-tradisci-tua-moglie-arrestata-per-estorsione-receptionist-di-un-albergo-a.html


Alessandria - Lui chiude relazione extraconiugale: l'amante pretende buonuscita da 7.500 €
23 dicembre 2015Nei giorni scorsi in piazza Santo Stefano, i Carabinieri hanno arrestato per estorsione P.F., 50 enne incensurata.
La donna, che aveva avuto una breve relazione sentimentale con un alessandrino 54enne sposato, interrotta di recente da quest’ultimo, da giorni inviava all’uomo insistenti sms chiedendo 7.500 euro per non rivelare l’esistenza della relazione alla moglie.
L'uomo ha presentato denuncia ai Carabinieri che hanno predisposto un servizio di osservazione in occasione della consegna del denaro, da effettuarsi, come stabilito con l’ex amante, in piazza Santo Stefano. Nell’incontro, l’uomo ha consegnato la busta contenente le banconote alla ex amante, che è stata immediatamente fermata e arrestata.
Il denaro è stato restituito all'uomo, mentre la donna, al termine delle formalità di rito, è stata portata nel carcere femminile di Vercelli, come disposto dall’autorità giudiziaria. Il giorno successivo, essendo incensurata, è stata scarcerata e accompagnata nella propria abitazione.

Sant'Ilario (RE) - Prostituta rumena al cliente: "dammi tutti i soldi o mio marito ti spara"
4 gennaio 2016 - "O mi dai tutti i soldi che hai o ti faccio sparare da mio marito". Incontro a luci rosse con ricatto, per un 40enne della provincia di Parma in trasferta a Sant'Ilario d'Enza dopo un incontro con una prostituta.
Secondo la ricostruzione, il rapporto sarebbe durato "troppo" rispetto ai 70 euro pattuiti. E così la prostituta (di nazionalità rumena) con la quale si era appartato, dopo aver incassato le banconote è riuscita a sottrargli il cellulare per impedirgli di chiamare i carabinieri e, minacciando di fargli sparare dal marito, non solo ha preteso tutti i soldi posseduti dal cliente, ben 285 euro, ma gli ha imposto di prelevare dal bancomat e consegnarle altri 500 euro.
A "salvare" l'uomo e cogliere in flagranza la prostituta è stata poi una pattuglia della stazione dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che, passando nei pressi del bancomat,  ha notato l’uomo in compagnia della donna sbracciarsi in segno di aiuto.

I militari l’hanno raggiunto accertando l’estorsione in flagranza di reato. In disponibilità della prostituta non solo c'erano i 500 euro appena prelevati, ma anche i 285 euro precedentemente consegnati e il cellulare della vittima.
Con l’accusa di estorsione i carabinieri hanno arrestato una prostituta rumena 20enne domiciliata a Corniglio, in provincia di Parma. Tutto è avvenuto lungo la via Emilia - nota strada frequentata da prostitute e clienti - a Sant’Ilario d’Enza, dove l'uomo domenica sera ha caricato la donna.
Era stata lei a dirgli di andare in una zona appartata per consumare la prestazione. Quando era ripartiti per raggiungere nuovamente il distributore di benzina dove c'era stato l'incontro, la ragazza aveva ricevuto una telefonata al termine della quale spaventava il cliente sostenendo che l’uomo al telefono le aveva detto che il cliente era stato troppo tempo con lei e quindi le doveva dare altri soldi. Il cliente, impaurito, aveva acconsentito, ma il ricatto era andato avanti fino alla richiesta di prelevare altro denaro dal bancomat.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2016/01/04/news/o-mi-dai-piu-soldi-o-mio-marito-ti-spara-prostituta-arrestata-dopo-il-ricatto-1.12718546

Asti - Lui la molla, ma l'albanese lo ricatta per una "buonuscita" da 20mila euro
4 gennaio 2016Aveva filmato gli incontri intimi con il suo compagno durante la loro relazione e, quando questa si è interrotta, ha pensato bene di usarli per ricattarlo.
Una donna 40enne di nazionalità albanese è stata arrestata dalla Squadra Mobile della Polizia di Asti in flagranza di reato di estorsione, e l'operazione è stata spiegata questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Questura.
La donna, residente in centro Italia, aveva minacciato l'ex compagno - uomo 47enne, anche lui di nazionalità albanese, residente ad Asti - di mettere in rete i filmati se non avesse pagato una cifra di 20mila euro.
L'uomo ha sporto denuncia alla polizia postale, la quale subito ha fatto intervenire la squadra mobile della polizia di Asti che, in pochissimo tempo, si è organizzata per un appostamento in occasione di un incontro fissato per la consegna di un anticipo di 2.000 euro.
La donna aveva dato appuntamento all'uomo presso un centro commerciale di Asti che in questi giorni si presenta sempre molto affollato, per non dare troppo nell'occhio; al momento della consegna sono intervenuti gli uomini della squadra mobile che l'hanno tratta in arresto, già convalidato.
http://atnews.it/cronaca/6111-asti-minacciava-di-diffondere-i-loro-filmati-intimi-donna-arrestata-per-estorsione-all-ex-compagno.html



Bassano Romano (VT) - L'anziano vedovo ci casca con la dominicana: narcotizzato e rapinato
8 gennaio 2016Un anziano vedovo mette un annuncio su un giornale per trovare compagnia. Un'avvenente rapinatrice lo legge, seduce l'uomo, lo narcotizza e poi lo rapina.
Tutto inizia a ottobre scorso quando un vecchio signore di Bassano Romano (Viterbo) pubblica il messaggio su un quotidiano locale. Una donna di 39 anni, dominicana, lo legge e i due si incontrano per la prima volta a Roma; poi, dopo aver fatto conoscenza, il vedovo la invita a casa sua.
Bevono un caffè e pochi istanti dopo l'anziano cade in un sonno profondo e si sveglia dopo quattro o cinque ore, notando di essere stato vittima di una rapina e che la donna non c'era più. Aveva rubato monili in oro, denaro, effetti personali e anche le chiavi della casa.
L'uomo quindi chiama i carabinieri e sporge denuncia. Dopo tre mesi di indagini i carabinieri, grazie anche a una foto segnaletica fornita dalla vittima, sono riusciti a trovare la donna, che tra nel frattempo era stata già arrestata per un analogo reato ed era rinchiusa nel carcere di Rebibbia.

Bologna - 74enne se la fa con prostituta bulgara 23enne: lei lo raggira per spremergli soldi
1° febbraio 2016Sequestro di persona con richiesta di riscatto: una messa in scena per truffare il compagno. Ha messo in scena un finto sequestro con tanto di richiesta di riscatto per spillare soldi al compagno. Ma è andata male. Così una 23enne bulgara è finita in arresto.
E' successo ieri sera. La vittima, un bolognese di 74 anni, ha chiamato allarmato la polizia dicendo di aver appena ricevuto una telefonata dalla sua compagna, una giovane prostituta, che riferiva che mentre esercitava l'attività di meretricio su viale Europa era stata avvicinata da un gruppo di albanesi, che dopo averla malmenata l'avevano caricata su un'auto e sequestrata. La giovane fingeva di essere in balia dei rapitori, che la stavano conducendo in un luogo non meglio specificato nella provincia di Bologna, e che per lasciarla andare pretendevano la somma di 500 euro. La straniera aveva anche avvisato il compagno di non allertare la polizia. A quel punto il malcapitato ha fatto sapere di non aver con sé il denaro ed ha chiesto di parlare con i sequestratori. Ma la chiamata si è interrotta.
L'uomo non ha esitato ad allertare le forze dell'ordine. Giunti sul posto gli agenti, insieme all'anziano hanno ispezionato l'area nei pressi del cinema su viale Europa, intorno al quale la donna è solita esercitare la sua attività su strada. Poco dopo la sorpresa. La giovane è stata avvistata in strada, tutta tranquilla. Quando gli agenti l'hanno avvicinata, chiedendo spiegazioni circa l'accaduto, lei ha provato ad accampare scuse varie, alle quali i poliziotti non hanno dato credito.

Convintosi infine di essere stato raggirato, l'uomo ha sporto denuncia nei confronti della giovane, che è stata arrestata per tentata truffa aggravata, nonché denunciata per simulazione di reato.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/finto-sequestro-persona-riscatto-truffa-arresto.html

San Benedetto d. T. (AP) - Dopo il sesso minacciava i clienti di denunciarli per violenza. Arrestata
1° novembre 2017 - E' stata rintracciata e arrestata a Bologna la donna di 50 anni - C.G., residente a San Benedetto, ma senza una fissa dimora -, accusata d'aver estorto denaro a un sessantenne e tentato di estorcere altro denaro a un trentenne, entrambi del teramano.
L'operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica che da tempo stavano indagando su alcuni casi di estorsione nei confronti di occasionali clienti.

La dinamica era sempre la stessa: prima adescava automobilisti di passaggio lungo la statale Adriatica e, dopo essersi appartata e aver concordato la prestazione sessuale, chiedeva altro denaro, minacciando i malcapitati di denunciarli per violenza. In alcuni casi era anche uscita dall'abitacolo dell'auto dell'occasionale cliente urlando come una forsennata e chiedendo aiuto ai passanti.
In molti non hanno denunciato l'accaduto, però i militari dell'arma sono riusciti a risalire alla donna quando, ormai, la cinquantenne si era resa irreperibile. Colpita dall'ordinanza della misura cautelare in carcere - emessa dal Gip del tribunale di Teramo, De Renzis, su richiesta del Pm, Medori -, i militari dell'Arma di Alba Adriatica sono riusciti a scovarla a Bologna, dove l'hanno arrestata e associata al carcere del capoluogo felsineo, a disposizione dei magistrati del teramano.
http://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/esorsione-clienti-1.3504074

Reggio E. - Prima le avances sessuali e poi la rapina del Rolex
18 febbraio 2018 - Si trovava all’interno della sua auto, intento a fare una telefonata, quando è stato avvicinato da una sconosciuta. Dapprima la richiesta se in zona abitava un suo amico, poi l’indicazione della via d’uscita dal quartiere e, quando l’uomo ha sporto il braccio, la ragazza gli ha preso il braccio, invitandolo ad allontanarsi con lei per “divertirsi”.
Una proposta assolutamente pretestuosa, in quanto la giovane donna sfilava con forza l’orologio all’uomo, causandogli delle lesioni. Quindi la fuga della donna che, sebbene inseguita dal derubato, dopo aver gettato a terra l’orologio - avendo compreso trattarsi di un falso - riusciva a dileguarsi, salendo sull’auto condotta da un complice che con il motore acceso l’attendeva poco lontano.
Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che inviavano sul posto una pattuglia della stazione di Reggio Emilia Santa Croce con la vittima che, denunciati i fatti, ricorreva alle cure mediche, avendo riportato una prognosi di tre giorni per le escoriazioni conseguenti allo strappo dell’orologio.
Gli accertamenti dei carabinieri di via Adua, supportati da preziose testimonianze, portavano a risalire all’auto utilizzata per la fuga intestata a un 35enne risultato estraneo ai fatti. Tuttavia i controlli del territorio, su quell’auto censita alla banca dati, portavano ad accertare che qualche giorno prima nell’hinterland milanese a bordo di quell’auto era stata identificata una donna.
A suo carico i carabinieri di via Adua acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità, tra cui la certa identificazione, in apposita seduta di individuazione fotografica da parte della vittima, che riconosceva nell’odierna indagata la responsabile della pretestuosa proposta sessuale, seguita dallo strappo del falso Rolex dal polso della vittima.
La 25enne veniva quindi denunciata alla Procura reggiana con l’accusa di rapina.


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