2 agosto 2014

Sassari - Donna propone sesso ad 82enne, ma solo per poterlo rapinare
28 luglio 2009 - Due disoccupati sassaresi, Sara Lai di 31 anni, e Costantino Sechi, di 37, sono stati arrestati per rapina impropria in concorso. Secondo le accuse della polizia, la donna avrebbe adescato un pensionato di 82 anni di Bonorva nei pressi della stazione ferroviaria di Sassari e gli avrebbe proposto di avere un rapporto sessuale. Una volta nell'appartamento, l'anziano sarebbe stato aggredito da Sechi, entrato improvvisamentge nell'abitazione.


Roma - Rapinava le vittime dopo averle circuite e addormentate con sonniferi
30 luglio 2009 - I Carabinieri della Stazione Ponte Galeria, investigando su diverse rapine consumate in tutta la Capitale, hanno raccolto elementi indiziari che hanno permesso di risalire a F.I., 34enne, originaria di Latina, senza fissa dimora, pluripregiudicata. In particolare, sono emersi consistenti elementi a carico della donna in riferimento alla rapina perpetrata il 25 luglio 2009 all'interno dell'area di servizio Erg, in via Aurelia, quando, con una complice ancora ricercata, l'arrestata aveva avvicinato uno dei dipendenti e, dopo averlo circuito, gli aveva fatto bere un succo di frutta contenente una dose massiccia di sonnifero per rendere inoffensivo il malcapitato e spogliarlo del portafoglio con l'incasso della giornata.
F.I. è stata bloccata all'interno di un campo nomadi di Ciampino. Nella circostanza, la malvivente, all'interno della baracca dove vive, è stata trovata in possesso di due pistole lanciarazzi e di una carabina ad aria compressa, all'interno della borsa è stata trovata inoltre una boccetta contagocce contenente del liquido scuro. A quel punto F.I. è stata dichiarata in stato di fermo e accompagnata presso la Casa Circondariale "Regina Coeli" a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori attività di indagine, da parte dei Carabinieri, volte ad accertare le responsabilità di F.I. in ordine ad ulteriori rapine compiute da due donne, verificatesi, nei giorni scorsi, nel territorio di Roma, nelle quali le vittime prescelte sono state rese inoffensive con del sonnifero.

Spagna - Due sudamericane accusate di due omicidi con cocktail drogati
14 agosto 2009 - Si facevano rimorchiare dagli uomini in discoteche e locali e poi li addormentavano per derubarli.
MADRID - Veronica Elisabeth P. M., 34 anni, ecuadoriana, e Mary Sary C. B., 26enne paraguaiana, sono state arrestate dalla polizia spagnola con l'accusa di duplice omicidio. Le due donne si facevano rimorchiare da uomini nelle discoteche di Madrid facendo loro credere a una facile notte di sesso. Ma al momento dell'ultimo bicchiere (el beso del sueño, il bacio della buonanotte) a casa dell'uomo, addormentavano l'ignara vittima per derubarla inserendo un sonnifero nella bevanda.
BESO DEL SUEÑO - Così Veronica e Mary avevano messo a segno almeno sette colpi, ma in due occasioni la dose di tranquillante era troppo elevata e due uomini sono morti. Uno dei giovani derubati, ricoverato in ospedale per intossicazione, ha denunciato il fatto alla polizia all’inizio dell’estate. Dopo mesi di indagini, gli inquirenti hanno individuato le due donne. Nei loro domicili hanno trovato la refurtiva: televisori, computer portatili, videocamere e macchine fotografiche, gioielli, orologi, Mp3 e cellulari rubati nelle case delle vittime.
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Carpi (MO) - Prostituta ricatta giovane cliente: arrestata
14 agosto 2009 - Una prostituta è stata arrestata dai carabinieri di Carpi per estorsione. Aveva minacciato un cliente di rivelare ai familiari che frequentava lucciole.

La donna, 50 anni, di Ariano nel Polesine (Rovigo), aveva preso la carta di identità del cliente, un 31enne di San Felice sul Panaro nel Modenese, dopo una prestazione. Minacciandolo, aveva ottenuto 750 euro. Ne aveva poi chiesti altri 500, accordandosi con la vittima per la consegna a Bologna.
I Carabineri, avvertiti dall’uomo, hanno predisposto un apposito servizio, riuscendo a bloccare la criminale all’atto della consegna del denaro. La somma è stata interamente recuperata e restituita unitamente al documento di identità rinvenuto nella disponibilità della donna.
L’arrestata è stata accompagnata presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione della magistratura.
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Porto Sant'Elpidio (FM) - Prostituta rapina cliente e lo manda in ospedale
30 agosto 2009 - Un giovane di Civitanova Marche, e' stato rapinato e aggredito con violenza da una prostituta africana con la quale si era appartato. E' successo la notte scorsa a Porto Sant'Elpidio.
L'uomo ha dovuto consegnare alla donna tutto il denaro che aveva in tasca ma, ciononostante, ha rimediato una brutta ferita alla testa, per la quale e' dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Guarira' in 15 giorni. Indagano i carabinieri.(ANSA)


Chiavari (GE) - 40enne minaccia di rendere pubblica la relazione extraconiugale
4 settembre 2009 - Lasciata dall’amante, si vendica con telefonate e lettere minatorie, ed alla fine tenta di estorcergli del denaro: così, nei guai è finita una quarantenne di Chiavari che, per vendicarsi nei confronti dell’amante - un imprenditore del golfo del Tigullio - è stata denunciata, oltre che per stalking, anche per tentata estorsione.
La vittima, invece di consegnare i soldi alla donna, che lo aveva minacciato di rendere pubblica la loro relazione extraconiugale, si è rivolto ai carabinieri che l’hanno denunciata.
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Modica (RG) - Badante polacca ricatta un 50enne
8 settembre 2009 - Gli uomini del Commissariato, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Modica, V. Q. Aggiunto dr.ssa M. Antonietta Malandrino, nella giornata di ieri hanno arrestato una donna polacca, responsabile di estorsione aggravata ai danni di un uomo.
In particolare si veniva a conoscenza del fatto che un cinquantenne, pensionato, residente nella zona di Modica Alta, risultava essere vessato e ricattato da una donna polacca. Questa, in possesso di alcune foto compromettenti che lo ritraevano in sua compagnia, lo aveva minacciato di consegnarle alla moglie se non le avesse dato la somma contante di 1.000 euro.
Le immediate indagini degli agenti del Commissariato portavano ad individuare l’uomo, a cui non rimaneva altro che denunciare quanto gli stava succedendo nell’ultimo periodo.
Si scopriva così che proprio nel pomeriggio di lunedì, sul lungomare di Marina di Modica, stanco delle minacce, il pensionato aveva concordato un appuntamento con la donna per consegnarle una parte della somma richiesta, ammontante ad euro 500, in cambio della restituzione di alcune delle foto anzidette.
A seguito di appostamento, personale del Commissariato traeva in arresto, in flagranza di reato, la cittadina polacca Michalczyk Bogumila Urszula, di anni 45, per il reato di estorsione aggravata e continuata.
La donna, su disposizione del Sost. Proc. D.ssa. M. Mocciaro, veniva tradotta presso la sezione femminile del carcere di Ragusa.
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Provvedimenti configurati nel reato di stalking nei confronti della donna polacca Urszula Bogumila Michalczyk di 45 anni, arrestata lunedì pomerggio sul Lungonare di Marina di Modica dalla polizia per estorsione aggravata e continuata.
La donna, una badante, oggi è comparsa per direttissima davanti al giudice monocratico, Sandra Levanti(pubblico ministero, Veronica Di Grandi). Il magistrato ha, come prima cosa, convalidato l'arresto e poi ha deciso di rimetterla in libertà con la condizione di non avvicinarsi alla casa della vittima, a Modica Alta, e a non avere contatti con quest'ultimo e con la sua famiglia. Il difensore della donna, l'avvocato Gianni Mavilla, ha chiesto i termini a difesa per cui il processo è stato fissato per lunedì prossimo.
L'arresto era avvenuto dopo che la vittima, un modicano cinquantenne, si era presentato in Commissariato denunciando che la Michalczyk lo ricattava essendo in possesso di foto compromettenti che voleva mostrare alla moglie se non le avesse consegnato mille euro. Si trattava di immagini scattate in Polonia dalla donna che li ritraeva in giro insieme.
La vittima aveva accettato di pagare un acconto della somma richiesta, cinquecento euro, ed aveva dato appuntamento alla donna a Marina di Modica. Non appena quest'ultima aveva incassato, gli agenti, già appostati, erano intervenuti e l'avevano arrestata. La donna era stata associata nel braccio femminile dell’Istituto Penitenziario di Ragusa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Letizia Mocciaro.
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Montesilvano (PE) - Lui invita a casa ragazza della chat, lei lo rapina con complici
8 settembre 2009 - Aveva conosciuto una ragazza in chat e l'aveva invitata a casa. Dopo alcuni momenti trascorsi assieme, però, lei ha aperto la porta dell'appartamento ed ha fatto entrare in casa tre persone che prima lo hanno minacciato con un coltello, poi lo hanno picchiato e infine derubato.
Protagonista della vicenda, verificatasi oggi a Montesilvano, è stato un 25enne colombiano residente nella città in provincia di Pescara, Q. V., che ha riportato solo lesioni superficiali. Ad allertare i Carabinieri sono stati i vicini di casa, a cui il giovane ha chiesto aiuto subito dopo la fuga dei rapinatori. L'ipotesi che la donna sia complice dei malviventi è dovuta al fatto che, secondo una prima ricostruzione dei militari, lei sarebbe fuggita con loro, facendo perdere le sue tracce.
Al giovane, costretto sotto la minaccia del coltello ad aprire la cassaforte, sono stati rubati 3.000 euro ed un computer portatile. È stato medicato al Pronto Soccorso di Pescara per ferite e lesioni superficiali ed è stato giudicato guaribile in pochi giorni. (ANSA)


Monteforte (VR) - Lo fa rapinare perché la importunava in chat
18 settembre 2009 - I carabinieri di Monteforte (Verona) hanno denunciato quattro giovani, di cui 2 minorenni, che lo scorso 13 settembre avevano aggredito e rapinato un venticinquenne di Ronca' (Verona) mentre stava passeggiando con una ragazza 17enne che aveva conosciuto in una chat. Il ragazzo era stato malmenato e poi derubato di una borsa con dentro denaro ed effetti personali.
I carabinieri hanno scoperto che ad orchestrare la brutale aggressione era stata proprio la giovane con cui il 25enne era riuscito ad uscire: si e' trattato di una vera e propria spedizione punitiva orgnizzata dalla 17enne, la quale ha sostenuto di essere stata ripetutamente importunata via web.
Le indagini condotte dai carabinieri, sulla base delle informazioni fornite dalla vittima e da un testimone, hanno consentito in poco tempo d'individuare i responsabili del gesto: tra essi il fratello della ragazza che era in compagnia della vittima. I giovani sono stati denunciati a piede libero.


Bergamo - Chiede soldi al suo ex: arrestata per estorsione
9 ottobre 2009 - È finita in tribunale una relazione extraconiugale, con una donna di 38 anni residente in città in manette per estorsione. Ad arrestarla, dopo che aveva ricevuto una busta con mille euro dal suo ex, sono stati i carabinieri di Bergamo Bassa.
Nei mesi scorsi due protagonisti, entrambi sposati, avevano intrecciato una relazione. Poi erano iniziati gli screzi: la donna avrebbe cominciato a tempestare di telefonate l’uomo, minacciando anche di raccontare tutto alla moglie. A settembre le richieste della donna, sempre secondo le accuse, sono aumentate: per mantenere il silenzio sulla relazione la 38enne avrebbe preteso 8.000 euro.
Lui allora ha deciso di rivolgersi ai carabinieri: raggiunto un accordo con la donna, per consegnare un primo acconto di 1.000 euro, si fissa l’appuntamento al posteggio dell’Auchan di via Carducci. Il denaro viene fotocopiato, e all’incontro si preparano anche i militari. La donna arriva, l’uomo sale in auto: parlano per un pò, quindi lui lascia la busta sul cruscotto e se ne va.
A quel punto i carabinieri la bloccano in via Carducci, arrestandola. In aula la 38enne, incensurata, si è avvalsa della facoltà di non rispondere: convalidato l’arresto senza misure cautelari; processo rinviato al 23 ottobre.
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Lecco - Rapinato da una prostituta
6 novembre 2009 - Voleva passare una serata un po’ trasgressiva in compagnia di una escort. Così aveva composto il numero che compariva al piede di un annuncio su un quotidiano. Al cellulare aveva risposto una ragazza dalla voce suadente, che gli aveva dato appuntamento al ponte Azzone Visconti. Quella sera, era il marzo di due anni fa, il quarantenne di Lecco ha però un ripensamento. Così si presenta all’appuntamento ma dice alla ragazza che ha cambiato idea e le porge 50 euro per il disturbo. Lei gli spiega che non vuole scambiarsi i soldi all’aperto e lo invita a salire in auto.
Una volta in auto, il cliente che non ha voluto usufruire della prestazione scopre che in auto c’è un altro uomo - il complice - che con violenza e minacce gli intima di corrispondere la tariffa piena, i 650 euro per la serata pattuiti con la donna al telefono. Così l’uomo è costretto a raggiungere un bancomat a Erba, dove preleva il denaro richiestogli. I due poi lo «scaricano» lì e l’uomo è costretto a chiamare un amico per essere riaccompagnato a Lecco.
Proprio quest’amico ha testimoniato ieri nel procedimento a carico della prostituta e del suo complice - forse il suo stesso «protettore» -, entrambi accusati di aver ottenuto soldi dal cliente - la parte offesa, difesa dall’avvocato Saverio Megna del Foro di Lecco - con l’uso di minacce e violenza. Dopo quell’episodio il quarantenne di Lecco aveva sporto denuncia alla polizia, che poi aveva avviato le indagini per risalire all’identità della escort e del suo complice. Ne è scaturita un’operazione coordinata dal capo della Squadra Mobile, Silvio Esposito, scattata la sera del 2 agosto 2007. Durante l’udienza, al primo piano del Palazzo di giustizia cittadino, hanno testimoniato quattro degli uomini impiegati quella sera.
Tra questi anche Donato Alfiniti, comandante dei vigili urbani di Merate, a cui fu affidato il compito di fingersi un cliente - «un rappresentante stanco del proprio rapporto matrimoniale», ha dichiarato in aula - per fissare un appuntamento con la donna in zona Paré di Valmadrera. Lì è scattata l’operazione condotta con l’impiego di agenti della questura. Tre di loro (due della Mobile e uno della Scientifica) l’hanno descritta nei minimi dettagli: dall’arrivo della donna sul posto a bordo di una Focus blu scuro, fino al pedinamento concluso con il riconoscimento e il fermo dei due.
Il processo è stato aggiornato al 26 novembre prossimo, quando in aula sarà chiamato a testimoniare proprio il 40enne lecchese. Sarà lui a dover raccontare come una serata «diversa» si è poi trasformata in incubo.


Roma - Anziano accetta aperitivo da una rumena, si risveglia in ospedale "ripulito"
6 novembre 2009 - (Adnkronos) Nella giornata di ieri gli Agenti della Polizia della Questura di Roma, al termine di un'attivita' investigativa, hanno proceduto al fermo di Polizia Giudiziaria di una donna responsabile di rapina aggravata. L'indagine e' iniziata a seguito della denuncia sporta da un cittadino italiano di 70 anni negli Uffici del Commissariato Trastevere. L'uomo ha raccontato di essere stato rapinato del portafoglio da una donna che aveva conosciuto una sera in una sala Bingo.
La donna si era offerta di accompagnarlo alla fermata dell'autobus e lo aveva convinto a bere un aperitivo insieme, in un bar nelle vicinanze. Dopo aver bevuto l'uomo ha perso conoscenza e si e' svegliato la mattina all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, privo del portafoglio contenente soldi e documenti. Immediatamente sono scattate le indagini dei poliziotti per rintracciare la donna. Una volta recuperate le immagini del sistema di video sorveglianza della sala Bingo gli investigatori le hanno mostrate alla vittima che ha riconosciuto la donna.
Gli agenti hanno scoperto che la signora era solita frequentare la sala in questione ed hanno incentrato le ricerche nell'area interessata. Ieri i poliziotti hanno l'hanno sorpresa all'interno del Bingo, identificata per S.E. romena di 30 anni, con a carico vari precedenti per reati contro il patrimonio, e' stata sottoposta a fermo di Polizia Giudiziaria e condotta presso il carcere di Rebibbia a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.


Bari - Donna arrestata per aver ricattato cliente “hot line”
21 novembre 2009 - Bari, donna arrestata per aver estorto soldi a cliente “hot line”
La donna, che dovrà rispondere di estorsione aggravata, è stata arrestata subito dopo aver prelevato i soldi in cambio della restituzione della registrazione delle telefonate
Una donna barese di 49 anni, che lavora in un call center di una hot line è stata arrestata dai finanzieri del nucleo di polizia giudiziaria per aver estorto ripetutamente denaro ad un cliente della stessa linea erotica.
Secondo quanto accertato dai militari, le cui indagini sono state dirette dal pm della Procura di Bari Roberto Rossi, le vicissitudini del cliente sarebbero iniziate nel maggio scorso: l’uomo aveva fatto alcune telefonate sulla hot line e dopo un po’ di tempo ha ricevuto quella di una donna del call center che gli ha detto di avere la registrazione delle sue telefonate ed ha preteso un telefonino per evitare che ne fosse informata la moglie.
Il cliente ha acconsentito ma dopo pochi giorni la donna ha richiamato pretendendo 20.000 euro. Anche in questo caso l’uomo é sceso a patti, pagando, ma la donna è tornata ben presto alla carica chiedendo altri 30.000 euro.
A questo punto l’uomo ha denunciato tutto ai finanzieri, che hanno individuato da chi provenivano le richieste estorsive. La donna, che dovrà rispondere di estorsione aggravata, è stata arrestata subito dopo aver prelevato i soldi in cambio della restituzione della registrazione delle telefonate.
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Palosco (BG) - 84enne benestante sposa rumena 28enne: lei lo prende a bastonate
10 dicembre 2009 - Un caso di maltrattamento in famiglia in un’abitazione di Palosco. Vittima un anziano di 84 anni – proprietario di diversi immobili nella zona -, che è stato minacciato di morte e preso a bastonate dalla moglie, una 28enne disoccupata di origine romena. Per fortuna l’anziano non si è ferito in modo grave per le lesioni riportate: secondo il personale sanitario dell’ospedale di Calcinate in cui è stato ricoverato guarirà nel giro di 15 giorni.
L’aggressione si è verificata per futili motivi nel tardo pomeriggio di sabato tra le mura di un appartamento di via Verdi, dove i due coniugi - sposati da circa 4 anni - abitano. Tutto è cominciato in un momento di rabbia della donna. Prima ha minacciato di morte l’anziano marito (reduce da un precedente matrimonio, separato e senza figli). Poi, non contenta di averlo spaventato a parole, è passata ai fatti: ha afferrato un bastone e ha colpito ripetutamente al volto, alla schiena e alle gambe il pensionato, che non ha potuto reagire.
L’anziano è uscito di casa ferito per chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Ha camminato a piedi per alcuni metri ed è arrivato al comando della polizia locale per raccontare la brutta avventura. Non era la prima volta che l’84enne segnalava di subire violenze tra le mura domestiche. Gli agenti hanno informato dell’accaduto il 118 e la Procura. Sul posto, sabato sera, è arrivata un’ambulanza del 118 che ha portato il ferito all’ospedale di Calcinate, dove è stato trattenuto fino a mercoledì mattina per le contusioni multiple e le escoriazioni riportate alla gamba sinistra. L'anziano è stato affidato per alcune ore alle cure della casa di riposo locale, poi nel pomeriggio ha formalizzato la querela ai carabinieri di Martinengo per maltrattamento in famiglia e minaccia.
Per il momento la ragazza è a piede libero. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Domenico Chiaro, subito messo al corrente dei fatti. Nel tardo pomeriggio l’84enne è stato riaccompagnato a casa dalla polizia locale, che d’ora in poi terrà monitorata l’abitazione. «L’anziano ci ha affidato le chiavi della sua casa - spiega il comandante dei vigili, Mario Valente - e faremo controlli più volte al giorno, senza preavviso». Sulla vicenda si è espresso il sindaco di Palosco, Massimo Pinetti: «Già mercoledì scorso l'uomo era venuto in municipio da me lamentandosi di esser stato picchiato dalla moglie. Ma anche quella non era la prima volta. E’ una situazione che va avanti da anni. Se ci sarà la possibilità, faremo intervenire i servizi sociali del Comune».


Prato - Ragazza abbraccia anziano per strada e gli sottrae il portafoglio
13 dicembre 2009 - Il trucco è vecchio, ma evidentemente funziona ancora bene. A farne le spese, stavolta, è stato un 76enne che ieri mattina è stato derubato del portafoglio, con dentro 300 euro, da una ragazza. E’ accaduto in via Tempesti.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Volante, inviati sul posto dopo che la stessa vittima del furto aveva chiesto l’intervento del 113, l’anziano stava camminando ed era pronto a rientrare nella propria abitazione, quando è stato avvicinato da una ragazza, probabilmente italiana. La giovane, fingendosi una sua conoscente, lo abbracciava calorosamente e si tratteneva qualche minuto parlando con lui. L’uomo, spiazzato dal gesto della ragazza, si è concentrato su chi fosse, cercando di frugare nella memoria per capire dove l’aveva conosciuta, non accorgendosi che la giovane, con una mossa fulminea, gli sottraeva il portafoglio dalla tasca.
A quel punto, una volta compiuta la missione, la ragazza si è allontanata velocemente, continuando a salutare l’anziano, che solo una volta rientrato in casa ha scoperto di essere stato derubato. Nel portafoglio, oltre al denaro contante, c’erano anche i documenti e altri effetti personali.


Gallicano (LU) - Rumena minaccia di morte l'ex e gli chiede soldi
16 dicembre 2009 - I carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato una donna romena, M.I. di 30 anni, da tempo residente in Italia, per tentata estorsione ai danni di un operaio italiano, P.S. di 26 anni, residente a Gallicano nel Lazio. Il ragazzo, stanco delle continue minacce di morte ricevute telefonicamente dalla 30enne, con la quale in passato aveva avuto una relazione sentimentale, dopo l'ennesima telefonata terminata con la richiesta di 200 euro in cambio della tranquillità, ha deciso di recarsi in caserma e di denunciare il fatto ai carabinieri. I militari, dopo aver fatto fissare al giovane l'appuntamento con la sua ex presso un bar di via Palestrina, nei pressi di Gallicano, hanno atteso la donna e l'hanno bloccata non appena incassati i soldi richiesti. Una volta arrestata la donna è stata associata al carcere di Roma Rebibbia.
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Latina - Si finge prostituta e tenta di rapinare il cliente
21 dicembre 2009 - Un uomo e una donna sono stati arrestati per rapina dagli agenti dell'Upgsp e della squadra mobile della Questura di Latina nel quadro dei servizi di prevenzione e repressione dei reati nel periodo natalizio.
La donna, L.L., 30enne di Napoli, aveva adescato C.D., 35enne residente a Cisterna, offrendogli una prestazione sessuale in cambio di denaro. Dopo che i due si erano appartati in automobile il complice della donna - D.D.A., 36enne originario della provincia di Napoli - ha assalito C.D. e si è fatto consegnare la somma di 120 euro. I due sono poi scappati a bordo di una Fiat punto. I malviventi sono stati però bloccati dagli agenti, allertati dalla chiamata al 113 della vittima.
L'uomo è stato portato nelle camere di sicurezza della Questura, mentre alla donna, che aveva al seguito la figlia di meno di un anno, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Entrambi verranno processati oggi per direttissima.


Reggio E. - Lei lo abbraccia e gli ruba il portafoglio, disavventura per un 80enne
9 gennaio 2010Disavventura intorno alle ore 00.30 della vigilia di capodanno per un 80enne residente a Reggio, dove è rimasto vittima di un borseggio.
Secondo quanto denunciato dall’anziano ai carabinieri reggiani intervenuti sul posto, l’uomo stava rincasando a piedi in via Giambattista Vico della frazione Cella di Reggio, quando è stato avvicinato da un’avvenente ragazza, la quale, con un pretestuoso abbraccio, gli ha infilato le mani nella tasca dei pantaloni per rubargli il portafoglio contenente circa 30 euro in contanti.
Preso il portafoglio, la donna è fuggita riuscendo a dileguarsi nelle vie limitrofe. La vittima ha allertato il 112 ma le ricerche avviate nell'immediato non hanno consentito di intercettare la fuggitiva.
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Verona - Rumene avvenenti adescavano anziani per derubarli
12 gennaio 2010 - (Adnkronos) Arrestata dai Carabinieri di Peschiera del Garda (Verona), una banda composta da 2 bellissime ragazze romene, di 25 e 21 anni, e dai loro rispettivi fidanzati. La tecnica utilizzata dalla gang era sempre la stessa: le ragazze adescavano persone benestanti di una certa eta', prospettando nottate di fuoco, e poi con la complicita' degli altri due, li derubavano di tutto.
La 25enne, dopo aver ''casualmente'' conosciuto un benestante e non piu' giovane uomo di Lazise (Verona), gli ha proposto di passare una notte frizzante a casa sua. Al risveglio la brutta sorpresa, la bella romena, con l'aiuto dei complici, gli aveva completamente svaligiato la casa. Lo sfortunato amatore, dopo aver denunciato l'accaduto ai Carabinieri, ha raccontato tutto a un amico che qualche giorno dopo e' stato contattato da un'altra ragazza romena di 21 anni che gli proponeva di trascorrere una notte a casa dell'uomo. Questi pero', insospettito dalla disponibilita' e dall'audacia della bella ragazza ha avvertito i Carabinieri, che preparavano il ''piattello''.
Infatti quando la donna ha raggiunto l'abitazione dell'uomo, si e' impossessata delle banconote contenute nel ricco portafogli dell'anziano, allontanandosi velocemente, ma all'uscita dell'abitazione, la sgradita sorpresa. Ad attenderla, insieme ai complici, c'erano i militari che avevano precedentemente fotocopiato le banconote. Le brutte sorprese non finivano li'. Infatti, all'interno dell'autovettura dei romeni, sono stati recuperati oggetti di valore che erano stati asportati il giorno precedente in altri due appartamenti a Verona, mentre i proprietari erano in montagna. Per tutti l'accusa e' di furto aggravato in concorso.


S. Pietro a Vico (LU) - Ricatta l'amante: denunciata una 53enne
16 gennaio 2010 - Un amore decisamente turbolento. Fatto di passione ma, soprattutto, di morbosa gelosia. Al punto da costringere il malcapitato amante a denunciare una situazione al limite addirittura alla polizia.
La storia di cui sopra affonda le sue radici nell’anno 2005 e vede protagonista un artigiano di 34 anni residente a San Pietro a Vico. L’uomo, alcuni giorni fa, si è presentato in Questura e ha espresso ai poliziotti della Squadra Mobile tutta la sua apprensione per una vicenda che si trascinava da troppo tempo e da cui non sapeva come uscirne.
Cinque anni fa appunto, in una nota discoteca della Valdinievole, il 34enne aveva conosciuto una donna avvenente, un’impiegata 53enne di Porcari, con la quale aveva iniziato una turbolenta relazione amorosa. Dopo qualche mese però, la donna aveva iniziato ad avere un atteggiamento morboso, che sovente sfociava anche in velate minacce. L’artigiano aveva quindi cercato di mollarla, ma la donna per tutta risposta aveva minacciato di spifferare tutto alla madre di lui che conosceva, costringendo di fatto il 34enne a a proseguire il menage contro il suo volere.
Una sera l’uomo era uscito con un’altra donna, sua coetanea, ma la 53enne lo era venuto a sapere analizzando, sempre sotto minaccia, il cellulare di lui che conteneva un sms inequivocabile. L’impiegata gelosa aveva addirittura telefonato alla più giovane rivale, intimandole di non rivedere più quello che aveva definito a tutti gli effetti il «suo» uomo.
La scorsa estate comunque i due erano andati in vacanza insieme scattando diverse fotografie in posti esotici, salvo poi utilizzare le immagini come ricatto quando lui aveva tentato di troncare ancora una volta la relazione.
L’uomo, sfinito, aveva chiesto alla donna di troncare e le, per tutta risposta, gli aveva intimato di volere 8mila euro per «levarsi di torno», altrimenti avrebbe messo in piazza tutta la torbida vicenda.
A questo punto l’artigiano si è rivolto alla polizia, che gli ha consigliato anzitutto di trattare con la donna per saggiare l’effettiva volontà di lei di effettuare l’estorsione. La donna aveva accettato di «scontare» 2.000 euro all’uomo e gli aveva dato appuntamento nel parcheggio di un supermercato di Altopascio per riscuotere la «buonuscita». In flagranza di reato (la consegna di una busta con banconote di grosso taglio segnate), l’intervento della polizia e la contestazione del reato di estorsione, per cui la denunciano a piede libero alla Procura.

Modugno (BA) - Arrestata prostituta, aveva rapinato un cliente
16 febbraio 2010 - Avrebbe rapinato un "cliente" ed e' stata arrestata dai carabinieri. Si tratta di una ragazza di 28 anni, originaria della Sierra Leone, finita in carcere con l'accusa dui furto aggravato.
A denunciarla ai militari e' stato un 60enne residente nel materano, che ai carabinieri aveva raccontato che la ragazza, dopo un rapporto sessuale, gli aveva sottratto 450 euro in contanti e un orologio.
L'uomo le aveva offerto un passaggio in auto lungo la statale 96, accompagnandola poi a Modugno (Ba), nella sua abitazione. Il derubato si e' subito accorto del furto, ma la donna lo ha letteralmente cacciato da casa.
Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno recuperto il denaro e l'orologio, che sono stati restituiti al legittimo proprietario.


Camisano (VI) - La maga seduce il pensionato e gli sgonfia il portafoglio


14 marzo 2010 - Maga Marghot ci è ricascata. Avrebbe circuito un anziano di 72 anni, lusingandolo con promesse di matrimonio e profferte sessuali, per farsi consegnare denaro visto che non se la passava tanto bene economicamente.
I parenti dell'uomo, quando hanno capito l'antifona, si sono rivolti ai carabinieri e ieri mattina, su ordine del tribunale, la psicologa Luigina Loretta De Santi, 51 anni, conosciuta come "cartomante ed esperta di magia bianca" col nome di battaglia di Marghot, è stata arrestata. L'ipotesi d'accusa formulata dal pm Paolo Pecori, e fatta propria dal gip Stefano Furlani, è quella di circonvenzione di persona incapace.
È un periodaccio per la donna che negli ultimi dodici mesi ha collezionato due condanne, sempre per circonvenzione d'incapace, per un totale di 5 anni di reclusione. E non sono che gli ultimi guai perché il suo passato è contrassegnato da altre simili situazioni.
«Sono accuse infondate, assurde, non è vero che ho raggirato quell'uomo», ha commentato la donna mentre i carabinieri della stazione di Camisano del luogotenente Sartori l'accompagnavano al San Pio X.
«È una vicenda ancora tutta da chiarire», si limita a dire il suo avvocato Teresa Ferrante.
I fatti contestati riguardano un periodo compreso tra l'ottobre scorso e il 3 marzo. Dopo i rovesci giudiziari degli ultimi anni la De Santi ha arrotondato le entrate anche come badante. Ha così incontrato il signor A.G., di 72 anni, e ha iniziato ad accudirlo. Tra l'altro, il pensionato avrebbe problemi di testa e i parenti si erano rivolti al tribunale per nominare un amministratore di sostegno.
L'anziano benestante, nel corso dei mesi, si sarebbe sempre più legato alla De Santi che, come si legge nell'ordinanza di custodia, avrebbe fatto leva su motivi passionali, seducendolo, parlando di un possibile matrimonio tanto da irretirlo e indurlo ad essere munifico con lei. Insomma, gli avrebbe fatto perdere la ciribiricoccola, tant'è che in diverse occasioni sarebbe stato generoso con lei sul piano economico.
Quando i famigliari hanno avuto la certezza di disposizioni patrimoniali a favore della maga, hanno suonato alla caserma dei carabinieri spiegando le loro perplessità. Si sono rivolti a un legale e hanno predisposto un'articolata denuncia contro la signora.
In pratica, Marghot avrebbe avuto il sopravvento psicologico su un soggetto debole. Il gip Furlani l'ha descritta come una persona pericolosa, perché si approfitterebbe di anziane persone fragili, come dimostrano i suoi precedenti specifici non solo nel vicentino, visto che De Santi ha collezionato condanne anche fuori regione.
La prossima settimana sarà interrogata. «Non è vero che ho circuito quell'uomo, mi voleva bene perché lo accudivo e mi faceva compagnia, io sono innocente», ha detto piangendo mentre entrava in carcere.


Treviso - Ragazza circuisce anziano e gli sottrae il portafogli
23 marzo 2010 - Un colpo di clacson. Un saluto urlato in mezzo al traffico che assedia la Chiesa Votiva. Una bella ragazza accosta l’auto alla fermata dell’autobus. «Ciao prof. Non si ricorda di me? Sono stata una sua allieva...». Al professore è sembrato di riconoscerla: si sa, gli anni passano, i ricordi si annebbiano. E anche se non tutto fa brodo, come si fa a dire che non la si riconosce ad una bella ragazza che ti saluta: è questione anche di orgoglio, soprattutto ad una certa età!
In più a mettere in difficoltà la memoria c’era la confusione provocata dalle molte classi con le quali aveva avuto rapporti e i molti alunni ai quali ha insegnato negli anni, sommati ai guai dell’età che non l’hanno di sicuro aiutato. Senza contare che sono state decisive la parlantina e la sicurezza di questa "ex allieva".
Così ha preso il via il raggiro ad un anziano professore, 71 anni portati benino, che vive da solo con l’aiuto delle assistenti sociali. Alla fine la vittima ci ha rimesso 240 euro, "guadagnando" però un caloroso abbraccio dall’ex allieva, che ex allieva non era, ma un’abile ladra. Al denaro rubato infilando una mano dentro la giacca e sfilando il portafoglio, sono da sommare anche i 20 euro che il professore pensionato aveva donato alla ragazza dopo che lei, con smorfie adeguate alla situazione, glieli aveva bellamente chiesti dopo averlo accompagnato a casa. Per la benzina...
La vittima della truffa abita in vicolo Sant'Antonino a Treviso. È sordo e soffre anche di altre patologie.
L'uomo domenica mattina mentre attendeva l'autobus numero 4 nei pressi della Chiesa Votiva è stato avvicinato da una donna descritta come magra, longilinea e con lunghi capelli castani. Che si è offerta di accompagnarlo a casa con la sua auto bianca. Giunti in vicolo Sant'Antonino la ragazza ha seguito l'uomo nell'abitazione. Prima chiede i 20 euro per "lo strappo" poi nel congedarlo lo abbraccia, sfilandogli abilmente il portafogli che aveva 240 euro. Il 71enne solo un'ora dopo si è accorto di essere stato raggirato: ha chiamato il 113 e poi ha presentato denuncia in Questura.


Savona - Prostituta coinvolta nel sequestro di un suo cliente
15 aprile 2010- Hanno chiesto di potere risarcire la vittima, con duemila euro, Etmod Frangu e Dritan Crosi i due albanesi di 30 anni, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di un autotrasportatore ligure. Il processo a loro carico è iniziato oggi ed è stato subito rinviato al 27 maggio, per dare la possibilità alle parti di raggiungere un accordo.
La vittima, un savonese di 45 anni, era stato liberato il 29 ottobre a Milano dopo essere stato rapito da una prostituta italiana insieme ai suoi protettori, i due albanesi. La donna, Vittoria Annunziata di 29 anni, è sotto processo con rito abbreviato e la sentenza dovrebbe arrivare il 14 giugno. Per lei, il procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico aveva chiesto la condanna a quattro anni e 11 mesi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vicenda era iniziata il 26 ottobre sera. Dopo un litigio con la convivente, il camionista andò a Genova e decise di passare la notte con una prostituta.
Per la prestazione la donna chiese il pagamento di mille euro. L’indomani, però, l’uomo confessò di non avere i soldi. La lucciola fece allora intervenire uno dei protettori. L’albanese prima chiese duemila euro, poi, davanti all’impossibilità per la vittima di pagare, lo minacciò e decise di rapirlo.
La prostituta e il protettore portarono il camionista a Milano, dove si aggiunse il secondo albanese. Da lì iniziarono le richieste di denaro alla compagna e alla madre dell’uomo. Le due donne, a quel punto, avvisarono i carabinieri che riuscirono a liberare l’autotrasportatore.
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Adria (RO) - «Pagami o racconto la nostra relazione» Ricattava un anziano prete
18 maggio 2010 - Ricattava un anziano sacerdote chiedendo denaro per non raccontare di una loro inesistente storia d’amore una 49enne rodigina, Claudia Malagugini, arrestata dai carabinieri di Adria, assieme al suo convivente e presunto complice, Fausto Bellintani (67). L’estorsione è stata denunciata dallo stesso sacerdote, Francesco Dal Passo, (72), in servizio nella casa di riposo di Adria.
Malagugini aveva lavorato a sua volta, dal 1994, nell’istituto per anziani adriese e lì aveva conosciuto il prete, che l’aveva aiutata per le sue difficoltà economiche fornendole generi alimentari. Ma nel dicembre scorso, secondo la denuncia, la donna avrebbe iniziato ad estorcere denaro al religioso (chiedendo somme di 150-250 euro), minacciando altrimenti di rendere pubblica una loro presunta relazione a sfondo sessuale. L’ultima richiesta di soldi, una mazzetta di 400 euro, ha convinto il religioso a rivolgersi ai carabinieri.
I militari, travestiti da postini, hanno atteso che la donna e il convivente si presentassero davanti all’ufficio postale di Adria, luogo convenuto per la consegna dei soldi, e sono intervenuti, bloccando i due estorsori.
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Vicenza - Nomade serba filma rapporto erotico con 80enne, poi tenta il ricatto
18 giugno 2010 - Prima ha videoregistrato un suo rapporto sessuale con un vicentino di 80 anni, poi ha cercato di farsi consegnare 5mila euro con la minaccia di diffondere le immagini, ma è stata arrestata.
I carabinieri di Vicenza hanno bloccato e poi tratto in arresto alla stazione di Vicenza una cittadina serba, Olivera Petrovic Ristic, 27 anni, mentre stava ricevendo il denaro. Nella sua abitazione i militari hanno trovato una videocamera e la scheda di memoria con il filmato in questione.
Dagli accertamenti è emerso che la giovane avrebbe anche impietosito l’anziano facendogli credere che il padre, in Serbia, doveva essere operato al cuore. Con questa scusa in precedenza si sarebbe fatta consegnare 50 mila euro.

Carugo (CO) - Ricatto per le avances: arrestata una 50enne
10 luglio 2010 - Lui l'aveva corteggiata, si era preso una classica "cotta". Ma lei non solo non gli aveva dato alcuna possibilità, ma avrebbe trovato anche il modo per approfittarsene. O almeno è questa l'accusa sollevata dai carabinieri di Mariano Comense che nella serata di giovedì hanno arrestato in flagranza di reato una cinquantenne di Carugo, alla quale viene contestata l'estorsione.
La vittima, invece, è un negoziante del paese che avrebbe avuto delle particolari attenzioni nei confronti della donna. Attenzioni che si sarebbero trasformate in vere e proprie avances che però, a quanto pare, non sarebbero state corrisposte.
Ma poi la donna avrebbe deciso di "girare" la situazione a suo vantaggio, cercando di avere qualche beneficio di tipo economico. Così avrebbe minacciato l'uomo, dicendo che avrebbe svelato la loro ipotetica "storia amorosa" alla sua famiglia se lui non gli avesse dato dei soldi.
Il commerciante, sperando di poter mettere a tacere, ha così consegnato qualche centinaio di euro. Ma alla donna, evidentemente, non bastavano. Quindi avrebbe chiesto altro denaro, per raggiungere la cifra complessiva di 1.500 euro. Ma l'uomo ha denunciato l'episodio ai carabinieri. Così ha fissato un appuntamento con la donna, per la consegna del denaro, ma al momento del passaggio dei soldi, sono intervenuti i carabinieri che l'hanno arrestata per estorsione in flagranza di reato.
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Lavagna (GE) - Aggressione, violenza sessuale e rapina a minorenne: nigeriana arrestata
3 agosto 2010 - Lo ha avvicinato in piazza Torino a Lavagna, a tarda notte. Incurante della giovane età, lo ha palpeggiato, molestato, perfino aggredito e, in ultimo, derubato. Per questo motivo una prostituta straniera di 24 anni, originaria della Nigeria, è stata denunciata dai carabinieri del comando locale.La giovane centroafricana deve rispondere delle accuse di rapina e violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima, un ragazzino di 14 anni.
I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. Il quattordicenne aveva appena lasciato un locale pubblico dove s’era tenuta una festa di compleanno. La madre gli aveva detto di attenderla nello slargo antistante l’ingresso della stazione ferroviaria. Ma lì, in piazza Torino, l’adolescente è stato avvicinato dalla “lucciola”. La ragazza s’è rivolta al minore, offrendogli una prestazione sessuale in cambio di denaro. Il netto rifiuto del giovane, non ha indotto la straniera a desistere. Anzi, la “squillo” s’è fatta ancor più intraprendente e ha iniziato a palpeggiare la vittima: l’ha toccata, accarezzata, spinta in un angolo e molestata anche pesantemente. Non un raptus a luci rosse, bensì una manovra per riuscire a infilare le mani nelle tasche del ragazzino e rubargli banconote e spiccioli per 15 euro. Al culmine dell’aggressione, in piazza Torino è giunta la madre del quattordicenne e la prostituta ha cercato di allontanarsi. L’adolescente ha riferito l’accaduto alla mamma e la donna ha subito avvertito il “112”. I carabinieri della stazione lavagnese accorsi di fronte allo scalo ferroviario hanno raccolto la testimonianza del minorenne e hanno rapidamente rintracciato la “lucciola”. La ventiquattrenne nigeriana è stati infine identificata e denunciata.


Bolzano - Prostituta marocchina drogava e derubava clienti
5 agosto 2010 - (Adnkronos) Arrestata a Bolzano, con l'accusa di rapina aggravata e lesioni personali una prostituta di 27 anni. La donna, di nazionalita' marocchina, invitata a casa da un anziano, lo avrebbe intontito versandogli in un bicchiere di vino una dose di 'droga dello stupro', un potente anestetico; quindi, gli avrebbe sottratto dalla cassaforte 12mila euro.
L'uomo ha denunciato il fatto ai carabinieri, i quali hanno sequestrato ed inviato ai Ris di Parma il bicchiere sospetto per ulteriori accertamenti. Le analisi hanno confermato presenza di tracce di droga; cosi', dal semplice furto l'accusa si e' trasformata in rapina.
Nella perquisizione dell'appartamento della sorella minore a Brescia, dove la donna si era rifugiata, gli uomini dell'Arma hanno trovato 12mila euro in contanti, ma anche diversi cellulari, orologi e oggetti d'arredo costosi.
Secondo gli investigatori, dunque, l'anziano non sarebbe l'unica vittima della prostituta marocchina. Viste le prove raccolte dagli uomini dell'Arma, cosi' come delle dichiarazioni dell'ex fidanzato albanese fatte alla polizia, i carabinieri hanno arrestato la donna, che, pur essendo incinta, e' stata portata al carcere femminile di Rovereto.


Cuneo - La albanese: "dammi i soldi o vado a casa tua"
9 agosto 2010 - La polizia di stato ha arrestato C.F., del 1967, albanese, regolare in italia, coniugata, per minacce ed estorsione continuata e aggravata: dovrà scontare 3 anni e 5 mesi di carcere.
Nei primi mesi del 2008, in concorso con due suoi connazionali, aveva preso di mira un commerciante italiano, sposato, che aveva conosciuto qualche tempo prima, e per non rivelare nulla alla sua famiglia pretendeva ripetutamente delle somme di denaro. L’uomo, pensando di tacitare l’estortrice, aveva iniziato a darle dei piccoli acconti sulla somma richiesta, ritenendo che la cosa si sarebbe interrotta e da solo sarebbe riuscito a controllare la situazione.
Col passare delle settimane la donna si faceva più insistente e si presentava nuovamente dall’uomo, dal quale si faceva consegnare altri soldi. Il commerciante esasperato si è rivolto alle forze di polzia che dopo le dovute indagini hanno arrestato in flagranza la donna e i suoi complici.
A distanza di due anni il Tribunale di Saluzzo ha riconosciuto colpevole la donna dei reati addebitatile e la ha condannata ad oltre 4 anni di reclusione, da cui detratta la pena presofferta in custodia cautelare, restava da espiare la pena di tre anni e cinque mesi.
Gli uomini della sezione catturandi - della squadra mobile di Cuneo, diretta dal dottor Luigi Chilla - dopo alcune settimane di appostamento hanno rintracciato la donna e proceduto al suo arresto. L'albanese, infatti, saputo che la pena inflitta era divenuta definitiva alla fine di giugno, per sfuggire alla cattura si era rifugiata a casa di conoscenti italiani, con altre generalità.
C.F., è giunta in italia nel lontano 1995, irregolare in italia è stata più volte denunciata, condannata ed espulsa per questo tipo di reato. E' stata anche arrestata per altri reati più gravi come porto di arma. Dal suo arrivo in Italia per sfuggire ai controlli in generale e sottrarsi, come in questo caso, alla sua cattura, ha utilizzato vari alias che in questa circostanza non sono serviti a nulla perché, attraverso la banca dati nazionale della polizia scientifica, è stata immediatamente identificata.
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S. Nicola A. (CS) - Irretisce pensionato, poi lo narcotizza e deruba
17 agosto 2010 - Circuisce un pensionato convincendolo ad appartarsi per un incontro ''piacevole'' nell'appartamento di San Nicola Arcella, sull'alto Tirreno cosentino, dove l'uomo sta trascorrendo le vacanze, e lo addormenta con un potente sedativo. Poi lo deruba. I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno rintracciato la presunta responsabile, Filomena Mazzotta (36 anni di Castrovillari) che nel frattempo aveva raggiunto Lamezia Terme (Catanzaro).
L'anziano rapinato e' un 65enne residente a Trecchina (Potenza). Forse ammaliato dalla donna, che lo aveva convinto ad andare nel suo appartamento, non si e' accorto che aveva versato il sedativo in una bevanda che l'uomo ha sorseggiato senza timori. Al suo risveglio da un lungo sonno si e' visto alleggerito di diecimila euro circa tra contanti, libretti di risparmio e pensionistico.
La donna ha preso inoltre anche la macchina del pensionato per allontanarsi. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che la modalita' riscontrata non era nuova. La donna e' stata ora portata nel carcere femminile di Castrovillari, colpita da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Paola che ha accolto la richiesta della Procura tirrenica.


Ravenna - ‘Drogato’ e derubato dalla ragazza che si era portato in camera
31 agosto 2010 - Denunciò ai carabinieri di essere stato derubato in casa, durante la notte, forse dopo essere stato narcotizzato; da ragazza che di professione gli aveva detto di fare la ‘pr’, pubbliche relazioni con toccate in camera da letto.
A conclusione delle indagini — svolte dai carabinieri di Mezzano e coordinate dal pm Isabella Cavallari — si avvicina la richiesta di rinvio a giudizio per lei, una ragazza di 32 anni originaria della Sicilia, per l’ipotesi di reato di rapina . La ragazza è difesa dall’avvocato Luca Orsini, mentre il ristoratore è assistito dall’avvocato Francesco Manetti.
I fatti risalgono al 4 agosto 2008. All’epoca l’uomo denunciò ai carabinieri di essere stato vittima di un furto ad opera di ignoti. «Quando mi sono svegliato ero intontito, come se fossi stato narcotizzato e ho scoperto la camera a soqquadro. Mancavano portafoglio, quasi quattromila euro, e due bancomat.
A metà settembre i carabinieri ebbero informazioni circa l’identità probabile dell’autore del furto, una ragazza e, delegati dal pm, chiesero chiarimenti al derubato. Il quale spontaneamente ammise di essere stato derubato da una ragazza che conosceva di nome e di cui aveva il numero di cellulare (e che identificò in foto) che la sera del 4 agosto 2008 era andata a casa sua.


Napoli - Ricatta la figlia dell'uomo con cui aveva avuto una relazione
5 settembre 2010 - Con l'accusa di estorsione aggravata e' stata arrestata a Napoli Imma Irene Carias Gonzalez di 61 anni, milanese.
La donna da circa un anno minacciava una donna di 44 anni di Napoli sostenendo di avere avuto in passato una relazione sentimentale con il padre e costringendola a consegnare in diverse occasioni somme di denaro per non rendere nota la relazione. La vittima si e' rivolta ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
La 61enne e' stata arrestata e condotta nel carcere femminile di Pozzuoli.
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Svizzera - Prostituta accoltellò cliente 100 volte: niente carcere
10 settembre 2010 - Il Tribunale del distretto di Berna-Laupen ha inflitto 15 anni di prigione alla giovane donna che due anni fa uccise a coltellate un 52enne dello Sri Lanka in un parco di Berna. La 24enne dovrà seguire un trattamento di psicoterapia in clinica, ma non è sottoposta a internamento. L'accusa aveva chiesto 16 anni, la difesa al massimo 14.
I fatti di sangue risalgono al novembre del 2008. La giovane, come prostituta occasionale, aveva incontrato il tamil di 52 anni al Florapark, nel quartiere di Monbijou. Nel corso della prestazione sessuale lo aveva poi accoltellato ripetutamente (i medici legali hanno rilevato un centinaio di ferite distinte). Gli agenti avevano trovato l'uomo in fin di vita e a nulla erano valsi i tentativi di salvarlo. La donna era stata arrestata poco dopo i fatti nei pressi del luogo del delitto e aveva confessato.
La qualificazione del reato di assassinio è indubbia, ha sottolineato la presidente della corte Christine Schaer nelle motivazioni: è stato pianificato senza alcun motivo e commesso con assenza totale di scrupoli. La giovane donna, originaria del canton Zurigo, soffre di problemi psichiatrici ed era già nota alle forze dell'ordine. La prima volta che aveva tentato di concretizzare le sue fantasie di violenza fu nel 2002, quando aveva 16 anni e cercò di uccidere il fratello.
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Andria (BA) - Arrestata rumena che aveva estorto 25mila euro per un flirt
7 dicembre 2007 - Ha costretto un imprenditore sposato a consegnarle 25mila euro in cambio di alcune foto che li ritraevano insieme in auto. E' accaduto ad Andria, dove i carabinieri hanno arrestato una giovane donna di origine romena con l'accusa di estorsione. Nei giorni scorsi l'uomo aveva ricevuto alcune foto compromettenti e la ragazza lo avrebbe contattato pretendendo il denaro per non divulgare la vicenda. La vittima si è però rivolta ai carabinieri che hanno organizzato la trappola: all'appuntamento la donna ha ricevuto una busta contenente mazzette di banconote vere e false e si è allontanata in tutta fretta, ma è stata bloccata dai militari che hanno filmato le fasi della consegna. La donna è stata rinchiusa nel carcere di Trani.
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13 settembre 2010 - I carabinieri hanno arrestato una donna romena di 28 anni perchè accusata di estorsione sulla base di un ordine di carcerazione emesso nel 2008 dalla Procura di Trani. Per lei c'era un mandato di arresto europeo. Infatti la donna è stata bloccata dalla polizia spagnola a Madrid e consegnata ai carabinieri all'aeroporto di Fiumicino, Roma. I fatti risalgono al dicembre 2007 quando, dice l'accusa, ha costretto un imprenditore sposato di Andria a consegnarle 25mila euro in cambio di alcune foto che li ritraevano insieme in auto. Per questo reato, la giovane donna fu già arrestata, ma tornò in libertà in attesa di processo lasciando l'Italia in previsione di un provvedimento restrittivo dopo la condanna che avrebbe subito.
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Gragnano e Calendasco (PC) - Erano due complici: l'una malmenava anziano invalido, l'altra ricattava un 52enne
18 ottobre 2010 - E’ stata arrestata per estorsione Moira De Giacomi, 32 anni, residente a Pieve Porto Morone. Sarebbe riuscita a farsi consegnare 250mila euro minacciando l’uomo con cui aveva una relazione: «Se non mi dai i soldi consegno ai giornali le tue foto hard». In manette anche una complice della donna, già denunciata per aver picchiato e derubato un invalido.
Bisogna tornare indietro di un anno. Lo scorso novembre la 32enne avrebbe iniziato ad approfittare di un invalido di Gragnano, nel piacentino. Un uomo bloccato sulla sedia a rotelle, che la donna avrebbe picchiato e a cui avrebbe portato via 10mila euro. Questo l’ultimo episodio per cui era scattata la denuncia la settimana scorsa, per furto, rapina, circonvenzione di incapace e appropriazione indebita. Una denuncia con il divieto di dimora a Gragnano, dove abitava anche lei. Nello stesso periodo, quindi novembre 2009, era iniziata la relazione con il 52enne di Calendasco, comune di 2400 abitanti in provincia di Piacenza.
Un periodo in cui la donna si sarebbe fatta pagare l’affitto di casa e comprare un’auto, una Golf. E poi le richieste di denaro. A volte piccole somme, a volte cifre più consistenti. Fino a raggiungere un totale di 250mila euro. Le indagini dei carabinieri erano iniziate a marzo, dopo sei mesi dall’inizio della relazione tra i due. A far notare che stava avvenendo qualcosa di strano era stato un impiegato della banca dell’uomo, sorpreso dai continui prelievi. Aveva avvertito i vigili, che avevano a quel punto chiamato i carabinieri. I militari avevano anche parlato con la madre del 52enne: «Stia attenta a quella donna, e se la rivede ci contatti subito». Così avevano lasciato un biglietto con il numero di telefono. Forse visto anche da Moira De Giacomi che infatti dallo scorso marzo si è eclissata. Ma non sono finite le richieste di denaro. La 32enne, piacentina ma residente a Pieve Porto Morone, avrebbe continuato a chiedere soldi (per un totale di 250mila euro) tramite una complice, una 53enne di Cremona, ma anche lei residente nel pavese. Da qui l’accusa di estorsione in concorso e continuata.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa. Con la minaccia di mettere in circolazione alcune foto hard scattate all’uomo insieme alla 32enne. «Non le divulgheremo se ci consegni 12mila euro». All’appuntamento fissato in piazzale Gramsci a Castelsangiovanni l’uomo avrebbe consegnato un anticipo, duemila euro. Le donne hanno ritirato il denaro dalle mani dell’uomo e a quel punto è scattato l’intervento dei carabinieri, che le hanno arrestate entrambe. E che hanno poi verificato l’inesistenza delle foto.
29 febbraio 2012 - Avrebbe approfittato dei problemi psichici di un uomo di 50 anni per farsi consegnare nel tempo circa 250mila euro. Accusata di circonvenzione di incapace e di estorsione, ieri una piacentina di 35 anni è stata condannata in tribunale a Piacenza a nove anni e otto mesi di reclusione. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 14 anni. Tutto è accaduto tre anni fa nella zona tra Calendasco e San Nicolò dove risiede il 50enne.
L'imputata ha spiegato in aula davanti al collegio dei giudici e al pubblico ministero Michela Versini di aver avuto una relazione con il 50enne, ma di non aver mai cercato di portargli via del denaro. L'unica somma ricevuta, decisamente inferiore, è stata data spontaneamente dall'uomo, senza alcuna minaccia - ha argomentato la difesa dell'avvocato Wally Salvagnini.
La stessa donna, che attualmente si trova in carcere alle Novate, il prossimo 20 marzo dovrà comparire di nuovo davanti ai giudici per un procedimento penale del tutto simile, che questa volta vede come vittima un uomo sulla sedia a rotelle.
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Treviglio (BG) - Rumena 20enne seduce prete, poi lo ricatta con foto hard scattate dal suo uomo
25 ottobre 2010 - Lei vent’anni o poco più, caschetto di capelli scuri, occhi da cerbiatta e fisico snello. Lui con il triplo della sua età, con l’abito talare e pronto ad aiutare i bisognosi.
Sono i protagonisti di una vicenda accaduta nella bergamasca. La donna ha sedotto il sacerdote per soldi. Arma per metterlo con le spalle al muro: diffondere tra i fedeli alcuni scatti rubati durante un incontro tra gli amanti. Vittima del ricatto, un parroco di 65 anni della provincia di Bergamo, tradito dalla donna che aveva aiutato economicamente per un anno e mezzo e con cui credeva di avere instaurato una amicizia speciale.
La specialità, invece, si è rivelata nel fatto che un complice della ragazza - N.C.V, un venditore ambulante romeno di 27 anni - un bel giorno è piombato in parrocchia. In mano, alcune foto compromettenti, con il sacerdote immortalato senza veli e ben riconoscibile in volto in compagnia della presunta amica con cui si era intrattenuto in albergo. Ovvio il sistema per evitare lo scandalo: «Dacci 70mila euro di cui 20mila entro due giorni, o le vedranno tutti».
Non obbedire all’ordine avrebbe comportato lo spargimento a pioggia delle foto sul sagrato della chiesa, la domenica dopo la messa. Sembrava un piano perfetto. Ma l’ecclesiastico non ha ceduto. Con un atto di coraggio invece di piegarsi al ricatto è andato dritto dai carabinieri della compagnia di Treviglio. E ha vuotato il sacco. Permettendo così ai militari di identificare il malvivente, un romeno già noto alle forze dell’ordine, arrestato sabato mattina nella sua casa di Sirtori (Lecco) su esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Bergamo.
Della finta innamorata, invece, al momento non v’è traccia. La vicenda, come confidato dalla vittima, ha preso le mosse circa un anno e mezzo fa. Fu allora che due giovani sconosciuti appunto l’uomo finito in manette e la complice bussarono al parroco per chiedere un aiuto.
Fingendosi marito e moglie in gravi condizioni economiche, senza lavoro, e senza un tetto, i due hanno fatto leva sullo spirito caritatevole dell’obiettivo prescelto che li ospitati in canonica. Una permanenza di pochi giorni, sufficiente tuttavia alla donna per iniziare l’opera di adescamento. Tornati in patria, i contatti tra la giovane e il parroco sono infatti proseguiti, lei continuando a giocare alla «piccola fiammiferaia» provata dall’indigenza, lui a prodigarsi per aiutare, spedire vestiario e denaro. Sempre più coinvolto, il sacerdote ha prima cercato un lavoro alla ragazza aiutandola a trovare un posto da badante ma l’interessata ha declinato adducendo misteriose complicazioni burocratiche - quindi si è recato a trovarla nel Paese d’origine, in Romania.
Quindi, di colpo, la relazione sembrava essersi interrotta. Il filo si è riacceso il giugno scorso quando la ventenne, confida il sacerdote, lo ha chiamato inaspettatamente da un albergo di Bergamo. Lui l’ha raggiunta, le ha saldato il conto, l’ha portata a cena fuori e i due hanno concluso la serata in un hotel della Bassa. Una serata fatale, ripresa da una telecamera nascosta molto probabilmente, ipotizzano i carabinieri, nella borsetta lasciata aperta ai piedi del letto.
Il filmato da cui sono poi stati estrapolati gli scatti di cui il protagonista è venuto a conoscenza un paio di settimane dopo, ricatto compreso. «Questo caso potrebbe non essere isolato spiega il capitano Antonio Berardi -. Quei due è possibile abbiano messo a segno estorsioni andate a buon fine ai danni di altri parroci».
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Pescara - Prostituta adesca automobilista e lo rapina
1° novembre 2010 - Ha adescato un automobilista lungo Via della Bonifica, a Pescara, proponendogli una prestazione sessuale. Ma quando è salita in macchina, è riuscita a strappare il portafogli alla vittima e fuggire. Poco dopo, però è stata individuata ed arrestata dalla Polizia.
L'episodio è avvenuto nel pomeriggio del 30 ottobre. Una pattuglia della Volante stava transitando lungo via della Bonifica, quando si è accorta della presenza di un uomo visibilmente nervoso. Quest'ultimo ha raccontato agli agenti di essere stato rapinato da una donna che aveva fatto salire nella sua automobile, dando una descrizione della ladra.
A quel punto gli agenti hanno individuato la donna nei pressi del parco D'Avalos, mentre era a bordo di un'autovettura guidata da un'altra persona. Alla vista degli agenti, i due hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti e bloccati dopo un inseguimento.
La donna, pregiudicata, aveva con sè il portafogli dell'automobilista, nascosto nelle scarpe, dove erano custoditi 215 euro.


Campo Calabro (RC) - Pensionato ricattato da una rumena
21 novembre 2010 - Una badante romena, Gina Elena Chilianu, di 23 anni, è stata arrestata dai carabinieri a Campo Calabro con l’accusa di estorsione. I militari hanno denunciato in stato di libertà la sorella minorenne della donna e un operaio albanese di 40.
Un pensionato che aveva rifiutato di fittare un appartamento di sua proprietà alle due donne, temendo che non potessero pagargli la pigione, era andato a trovarle nella loro abitazione portando qualche genere di conforto e una stufa. E’ stato a quel punto che le due donne avrebbero messo in atto il loro piano: registrare la presenza del pensionato minacciandolo, se non avesse sborsato quattromila euro, di fare vedere alla moglie le immagini registrate accompagnate da altri racconti. L’uomo è stato oggetto di minacce e di richieste per diversi giorni fino a quando ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
Si è deciso di organizzare degli incontri che i militari hanno monitorato e registrato venendo a conoscenza dei fatti fino a quando l’uomo ha sborsato il denato pattuito. Le due donne e l’operaio che faceva loro da spalla sono stati bloccati.
I militari stanno cercando di capire se l’episodio è isolato o se si sia trattato di uno stratagemma già utilizzato in passato e non denunciato per paura o senso di vergogna da altri eventuali malcapitati.
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Torino - Cliente rapinato da prostituta
23 novembre 2010E' successo alle 6 di mattina a Torino, in corso Appio Claudio angolo corso Svizzera e la donna, un'attempata milanese, è stata arrestata dalla polizia per rapina aggravata.
Stando a quanto ricostruito dagli agenti delle Volanti, quando i due si sono appartati, la prostituta ha estratto un coltello e ha costretto il giovane a consegnargli 40 euro ed i documenti. La vittima ha subito chiamato il 113, e per la squillo sono scattate le manette.
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Perugia - Moldava gli propone di uscire, poi, con 2 complici, lo ricatta
1° dicembre 2010La squadra mobile della questura ha arrestato per tentata estorsione aggravata in concorso due albanesi di 19 e 21 anni e un tunisino di 24. Denunciata per lo stesso reato la barista, una moldava di 26 anni.
Secondo quanto riferito dagli investigatori la vittima era uno assiduo frequentatore del bar, situato a San Martino in Colle, alla periferia di Perugia, e gestito dalla ragazza e dal tunisino. Mostrandosi gentile e affabile la 26enne aveva convinto il cliente, titolare di una ditta, sposato e con figli, ad uscire con lei. Quindi l'appuntamento e la cena in un ristorante. All'uscita dal locale pero', una volta risaliti in macchina, i due hanno trovato ad attenderli i due albanesi, uno dei quali si e' finto il marito della donna. Dopo aver schiaffeggiato e prelevato dall'auto la ragazza, l'albanese ha quindi minacciato la vittima del raggiro di raccontare tutto alla moglie se non avesse acconsentito a consegnare sei mila euro in contanti.
Anche i giorni successivi il ragazzo era stato piu' volte contattato telefonicamente per la consegna del denaro, tanto che questo ultimo, disperato, si era recato in Questura, dove aveva continuato a ricevere le telefonate dei suoi ricattatori. Quindi il finto appuntamento fissato in un centro commerciale di Perugia per la consegna dei soldi, al quale pero' si e' presentata la polizia che ha bloccato e arrestato i tre stranieri e denunciato la barista.
Gli investigatori non esclusono che in passato altri casi analoghi si siano verificati con altri clienti.(AGI)
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Pesaro - Rumena allaccia relazione con sposato, poi lo ricatta: finora 100mila euro
5 dicembre 2010Una giovane ballerina rumena minacciava un pesarese 60enne di dargli dei soldi altrimenti avrebbe svelato la loro relazione alla moglie.
La ballerina è stata denunciata dall'uomo, dopo 6 anni di relazioni furtiva, per estorsione.
I due si sono conosciuti in un night club di Pesaro nel 2004 e, da quella sera, hanno cominciato a frequentarsi di nascosto nei vari locali notturni romagnoli dove lei lavora.
Durante la relazione, il 60enne si è fatto spillare circa 100mila euro perchè la donna diceva di aver bisogno di soldi o per pagare l'affitto o per pagare le cure alla madre ammalata in Romania.
Nei giorni scorsi è iniziato il processo a Pesaro.

Roma - Lo droga con un the al sonnifero, poi lo rapina: arrestata rumena
14 dicembre 2010L'ha sedotto, gli ha offerto un tè al sonnifero e poi lo ha derubato. Un uomo ieri poco dopo le 15, in via di Casal Lumbroso a Ponte Galeria, ha visto entrare nella propria officina una donna avvenente, con la quale è nata subito una piacevole conversazione con battute e avance. Prima di andare via, la donna lo ha invitato a prendere un tè insieme e lui ha accettato l'invito. Poi si è risvegliato in serata, in completo stato confusionale, nel pronto soccorso dell'ospedale Aurelia Hospital dove i medici gli hanno diagnosticato un'intossicazione da sostanza farmacologica.
L'uomo ha preso il portafogli ed ha constatato che al suo interno non c'erano più i suoi 400 euro. Solo a quel punto si è ricordato della donna ed ha capito di essere stato vittima di un raggiro. Il meccanico, 66enne, ha chiamato i carabinieri ai quali ha denunciato il tutto. Dopo aver raccontato la sua storia è stato ricostruito un identikit della donna e sono scattate le ricerche: uomini in divisa e in borghese dei carabinieri della Compagnia di Ostia hanno setacciato la zona, finchè non l'hanno trovata nella sua abitazione, una stanza presa in affitto in via Griziotti a Ponte Galeria. Si tratta di M.A. 36enne romena, che era già stata più volte sorpresa dai militari mentre si prostituiva in strada.
Nella sua borsa i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato alcune confezioni di farmaci tra i quali sedativi e tranquillanti. La donna, che si è chiusa nel totale silenzio, è stata arrestata con l'accusa di rapina aggravata ed è stata condotta nel carcere di Rebibbia dove sarà interrogata.


Genova - Abbindola pensionato e gli ruba carta di credito: denunciata bielorussa
16 dicembre 2010Lo aveva sedotto, contando sulla sua avvenenza, solo per derubarlo della carta di credito, con cui aveva fatto acquisti per oltre tremila euro.
La maliarda e' una donna di origini bielorusse di 41 anni; la vittima un pensionato genovese settantenne. La donna e' stata denunciata a piede libero dagli agenti del Commissariato Centro, guidati dal vice questore aggiunto Giovanni Giuliano, per furto aggravato e indebito utilizzo di carta di credito. (ANSA)


Pordenone - Truffe sessuali ad anziani: arrestata donna
30 dicembre 2010Clara Miotto, 28 anni, di Pordenone, e' stata arrestata per le ipotesi di reato di truffa, furto e violenza nei confronti di anziani.
La donna, assieme a una sorella che e' stata denunciata a piede libero, avrebbe carpito la fiducia di alcuni anziani spacciandosi come vecchia amica di famiglia e quindi offriva prestazioni sessuali ''soft'' e iniziando poi a chiedere denaro.
Nella rete delle due sorelle sono finiti numerosi soggetti del Friuli Occidentale, che hanno perso cifre da tremila a 80 mila euro. (ANSA)


Tolmezzo (UD) - Minaccia di rivelare tradimento e chiede soldi: arrestata
10 gennaio 2011 - Una donna, Doris Pratini, 40 anni, di Tolmezzo (Udine), e' stata arrestata in flagranza mentre stava cercando di ricevere del denaro da un uomo.
La donna aveva minacciato di rivelare la relazione extraconiugale che aveva con lui. I Carabinieri di Tolmezzo hanno agito in base alla denuncia dell'uomo, 42 anni, residente ad Amaro (Udine), che aveva ricevuto numerosi sms dalla donna con le richieste di denaro. L'uomo - d'accordo con i militari - ha concordato un incontro oggi a Tolmezzo con la donna, che e' stata arrestata. (ANSA)
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Casalecchio di Reno (BO) - Prostituta serba ricatta clienti
31 gennaio 2011Una truffa-hard è stata sgominata dai carabinieri dopo la denuncia di un cittadino. L'uomo aveva conosciuto l'avvenente signora di origine serba, attraverso un sito Internet specializzato. Tra i due era nata una relazione sentimentale durata qualche mese. Ma, quella che sembrava una storia d'amore, si è rivelata una vera e propria estorsione, che basava la richiesta di denaro su minacce, qualora la vittima non consegnasse un’ingente somma di denaro, infamandolo anche attraverso una denuncia alle autorità nella quale lo avrebbe accusato pretestuosamente di una qualche nefandezza.
A seguito della denuncia i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Bologna hanno avviato una complessa indagine che, nel giro di un mese, ha portato ad accertare che la donna, solita prostituirsi in casa, attirava i clienti con un’apposita inserzione pubblicata sui siti internet di settore. All’attività inserzionistica provvedeva il marito della donna, un italiano, il quale, nell’ambito dell’indagine, è stato anche denunciato per il reato di favoreggiamento alla prostituzione.
Inoltre è stato accertato che la donna adottava tale “modus operandi” anche con altri clienti, ai quali, dopo aver intrattenuto con loro i pattuiti rapporti sessuali, chiedeva somme di denaro o favori di varia natura; in caso contrario minacciava di denunciarli alle Forze dell’Ordine per ipotesi di reato che avrebbero comunque avuto l’effetto di compromettere la reputazione dei malcapitati.
Ma non basta. La donna, con la complicità del fratello e dello stesso marito, si avvaleva delle informazioni apprese dai suoi clienti circa le loro residenze o indirizzi e, in occasione delle loro assenze, si intrufolava nei loro appartamenti e asportava monili e altro, refurtiva che poi provvedeva a ricettare.
Le indagini, allo stato, hanno permesso di accertare almeno tre di questi episodi nel corso dei quali i tre avevano complessivamente estorto alle vittime circa euro 60.000, nonché rubato, dall’interno dell’abitazione di una delle vittime, in cui si erano introdotti approfittando dell’assenza del proprietari, diversi gioielli ed un computer portatile.
Nei giorni scorsi, a Casalecchio di Reno e Grizzana Morandi, sulla base delle risultanze investigativa sopra sintetizzate, i Carabinieri hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto per estorsione, rapina, truffa, ricettazione e furto in concorso.
Le indagini sono tutt’ora in corso al fine di verificare l’esistenza eventuale di altre vittime. Per i fermati, accompagnati nell’immediatezza presso il carcere di Bologna, l’Autorità Giudiziaria, dopo la convalida di rito, ha disposto per i due stranieri la custodia cautelare in carcere mentre per l’italiano gli arresti domiciliari.

Genova - "Mantide" prima lo adesca in internet, poi lo ricatta
11 febbraio 2011Brutta avventura per un trentaquattrenne genovese, adescato in internet da un'avvenente 'mantide' di dieci anni piu' anziana di lui che, dopo una prima, sfortunata notte romantica, ha preso a ricattarlo, finendo per denunciarlo per una violenza sessuale d elle lesioni da lui mai commesse. In cambio del ritiro delle querele la donna aveva preteso la somma di cinquemila euro, ma l'uomo si era rivolto alla polizia che ha scoperto il piano della donna e l'aveva denunciata.
I fatti risalgono al luglio del 2008. Il trentaquattrenne, le cui iniziali sono M.E., aveva conosciuto la donna, allora di 42 anni e le cui iniziali sono F.L., in una chat room in internet. Dopo gli assidui contatti, i due si erano scambiati i numeri di telefono e si erano visti a Genova nel pomeriggio. Avevano deciso di trascorrere la notte in una stanza di un albergo del centro dopo una cena in un ristorante di lusso. Ma, non appena giunti in albergo, la donna aveva preso ad insultare l'uomo e si era allontanata solo per farsi viva alle 5 della mattina. Il 34enne non l'aveva fatta salire in stanza e questa si era infuriata, iniziando a tempestarlo di messaggi minatori sul cellulare. Le minacce hanno presto forma di querela: il 34enne e' stato accusato di violenza sessuale e lesioni.
Ma le indagini hanno inchiodato la "mantide" che non solo non ha ottenuto i soldi che intendeva estorcere al malcapitato, ma e' stata iscritta sul registro degli indagati per tentata estorsione e calunnia. Titolare dell'indagine il pubblico ministero Luca Scorza Azzara' che ne ha recentemente chiesto il rinvio a giudizio. (AGI)

Parma - "Dammi i soldi o dico a tua moglie della nostra relazione": condannata
12 febbraio 2011 - Una donna è stata condannata a tre anni e cinque mesi per estorsione di denaro all'ex amante. I due, lei 53 anni madre di due figlie e lui 76 anni sposato, hanno iniziato a frequentarsi dieci anni fa ma dopo alcuni anni l'uomo si era stancato e voleva evitare gli incontri con la donna. Quest'ultima però, grazie all'aiuto della figlia ha continuato a estorcere denaro al 76enne minacciandolo di spifferare tutto alla moglie. Dopo due anni e 5 mila euro versati, l'uomo ha deciso di rivolgersi alle forze dell'Ordine, e proprio gli agenti della Mobile hanno colto la donna in flagrante.
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Palermo - Due donne lo ricattano per foto hard: 140mila euro in 4 anni
24 febbraio 2011Per quattro anni ha ricattato il convivente, minacciando di rendere note alcune fotografie compromettenti per la sua ex amante. Giovanna C. e la sorella Vincenza sono state condannate per estorsione dal gup Lorenzo Jannelli, a tre anni e mezzo.
La vittima, un bancario oggi sessantunenne, aveva sborsato quasi 140 mila euro in quattro anni: così aveva cercato di proteggere la sua amante, ufficialmente sposata e con figli. Era stato costretto anche a vendere la sua casa. Poi, però, nel 2009 ha trovato la forza di denunciare, anche grazie al sostegno di un amico con il quale si era confidato.
Tutto comincia nel 2005. Il bancario, reduce da un matrimonio, ha una relazione stabile ormai da qualche anno con Giovanna C., una cinquantenne. Ma ci sono quelle foto compromettenti nascoste in casa, e la compagna le trova. Così, sarebbe iniziato il ricatto attorno a una ventina di foto.
Adesso, il gup Jannelli ha deciso che l'ex compagna risarcisca la vittima con 50 mila euro, rinviando al tribunale civile la quantificazione precisa dei danni.

Rovereto - Prostituta 19enne, con complice, ricattava clienti
24 febbraio 2011Avvicinava i clienti di un centro commerciale con cui si appartava nei bagni mentre un complice filmava i rapporti sessuali con un telefonino e poi chiedeva denaro facendo presente che la ragazza era minorenne. Con questa accusa una giovane italiana di 19 anni originaria del Centro Italia e un ventenne albanese sono stati arrestati dai carabinieri al centro commerciale Millenium di Rovereto. Devono rispondere di estorsione. (ANSA)

Cuneo - Due nigeriane bastonarono uomo che rifiutava profferta sessuale
3 marzo 2011Era imputata di lesioni ad un signore di origine rumena, ma, al termine dell'istruttoria dibattimentale, si è ritrovata indagata di rapina e minacce. E' successo questa mattina al tribunale di Cuneo dove si discuteva il processo a carico di P.O., cittadina nigeriana che la sera del 22 giugno del 2009, mentre si trovava nei pressi della stazione di Cuneo, offrì a I.R., operaio rumeno, una prestazione sessuale che quello rifiutò.
La donna insistette per avere per lo meno dei soldi e cominciò a tirarlo per la camicia fino a strappargliela, minacciando, per di più, di chiamare la Polizia. A quel punto l'uomo, parecchio infastidito, la afferrò per i capelli e le disse che la Polizia l'avrebbe chiamata lui per quello che la donna gli aveva fatto; un'accesa discussione di pochissimi minuti che venne interrotta da un'amica dell'imputata la quale, con un bastone di legno, colpì violentemente alla testa il povero malcapitato.
Mentre tutto questo avveniva, i tre si erano lentamente spostati proprio davanti all'entrata del Pronto Soccorso, e fu lì che l'uomo venne colpito. Una fortuna, nella sfortuna, poiché in un lampo uscirono gli infermieri che prestarono le prime cure al ferito e intanto chiamarono la Polizia che intervenne con una volante nel giro di pochi minuti. Le due donne, prive di documenti, vennero accompagnate in Questura e identificate, mentre i testimoni del fatto raccontarono agli agenti di come l'uomo fosse stato aggredito e picchiato.


Alba (CN) - Ricatta per 6 anni ex amante: arrestata
4 marzo 2011 - (Adnkronos) Per sei anni ogni mese ha versato 300 euro all'ex amante che minacciava di denunciare la loro relazione alla moglie, finche', andato in pensione e non potendo piu' sostenere il ricatto, che in sei anni gli era costato 20mila euro, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
Protagonista un artigiano 60enne di Alba che nel 2005 per qualche mese aveva avuto una relazione con una casalinga 50enne. Finita la storia la donna, aveva cominciato a ricattare l'uomo minacciando anche di rivolgersi ai carabinieri per denunciare una presunta violenza sessuale subita. L'uomo pertanto si e' rivolto ai militari che hano acquisito una dozzina tra sms e messaggi in voce con le minacce lasciati sul telefonino dell'uomo, sia dalla donna, sia dalla figlia 20enne.
Il giorno concordato per l'ennesimo versamento, al posto dell'artigiano si sono pero' recati i carabinieri che hanno arrestato la donna con l'accusa di estorsione aggravata e continuata e denunciato la figlia. Il gip ha convalidato l'arresto e ha rimesso in liberta' la casalinga che ora attendera' il processo.
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