Papigno (TR) - Minacciava il suo ex amante di raccontare la relazione alla moglie
11 marzo 2011
- L’uomo pur di non rendere nota la sua relazione extraconiugale con la
donna tunisina di 40anni, obbediva alle sue ripetute richieste di
denaro, iniziate dopo l’interruzione del rapporto tra i due. E’ arrivata
a chiedere persino una “buonuscita” di 100 mila euro. L’uomo, un
facoltoso commerciante del centro cittadino di Papigno, all’ennessima
richiesta si è rivolto ai carabinieri chiedendo aiuto.
L’operazione
La trappola alla donna è scattata nel pomeriggio di ieri, giovedì 10
marzo, il personale della Stazione Carabinieri di Papigno ha tratto in
arresto, per estorsione continuata, la quarantenne tunisina, O.L,
risultata nubile e nullafacente. L’operazione è partita quando gli
accertamenti hanno appurato che la relazione risaliva a tre anni prima e
bisognava agire per far cessare le continue pressanti richieste della
donna di ingenti somme di denaro.
Le
incessanti richieste La donna infatti, una volta interrotta la
relazione, aveva iniziato a richiedere denaro minacciando l’esercente
che, qualora non avesse provveduto alla consueta mensile erogazione di
denaro, avrebbe rivelato il rapporto extraconiugale alla moglie, e così
facendo aveva aumentato progressivamente la somma richiesta sino a
pretendere diverse migliaia di euro e addirittura a richiedere, quale
sorta di buonuscita, una somma pari a 100.000 euro.
La
storia Il commerciante perciò, dopo aver soddisfatto le richieste della
donna per gli anni precedenti, arrivando ad elargire 50.000 euro circa
in totale, esasperato ed esausto, ormai pienamente assoggettato nella
sua volontà, ha trovato la forza di denunciare l’accaduto ai carabinieri
di Papigno, nella speranza di trovare un aiuto. Infatti, nel primo
pomeriggio di ieri, all’ennesimo appuntamento con la donna, nel corso
del quale avrebbe dovuto consegnarle 3000 euro, all’incontro in un
capannone industriale abbandonato, erano presenti anche i carabinieri,
che appostatisi nelle vicinanze per poter osservare quanto accadesse,
hanno atteso che l’uomo consegnasse alla donna la busta contenente il
denaro per poi fermarla e dichiararla in stato d’arresto. Il denaro sarà
presto restituito alla vittima di questo reato mentre la donna è stata
condotta presso la casa circondariale di Vocabolo Sabbione.
Modica (RG) - Ricattò l´ex amante, rinvio a giudizio per donna lombarda
11 giugno 2009
- (ITALPRESS) Una donna e' stata arrestata dai carabinieri per
estorsione continuata, a Modica, in provincia di Ragusa. In manette e'
finita Leonora Marchesi, 46 anni, di origini lombarde. E' stata sorpresa
dai militari mentre si faceva consegnare da un giovane la somma di 100
euro, estorta dietro la minaccia di riferire alla moglie un "incontro"
extraconiugale intercorso in passato tra i due. I carabinieri hanno
accertato che la vittima, nel corso degli anni, avrebbe pagato decine di
migliaia di euro, un esborso tale da mettere in crisi la propria
attivita' commerciale e da indurlo, infine, a rivolgersi ai militari per
denunciare i ripetuti ricatti. L'arrestata e' stata accompagnata presso
la casa Circondariale di Ragusa.
15 marzo 2011
- Rinvio a giudizio per Leonora Marchesi, 46 anni, la donna di origini
lombarde arrestata nel giugno 2009 dai Carabinieri per estorsione
aggravata e continuata in danno del suo ex amante. E’ stato il gup
Sandra Levanti a rinviare a giudizio l’imputata, in accoglimento del
procuratore Francesco Puleio. Nell’ambito dell’interrogatorio in
carcere, la donna aveva respinto le accuse, sostenendo che era stato lo
stesso modicano ad averle elargito ingenti somme di denaro, anche dopo
la fine della loro relazione extraconiugale.
Stando
alle indagini condotte dai Carabinieri dopo la denuncia del modicano,
invece, la Marchesi avrebbe ricattato il suo ex amante, costringendolo a
pagarla per non informare la moglie della scappatella. Sarebbe stato lo
stesso modicano, d’altronde, a rivolgersi ai Carabinieri affinché
ponessero fine alle estorsioni messe in atto dalla donna per garantire
il suo silenzio e non mettere in crisi il rapporto coniugale. Una
situazione sempre più insostenibile che avrebbe finito con il ridurre il
modicano sul lastrico, mandando in frantumi la sua attività
commerciale.
Reggio E. - Abbraccia per strada l'ultra80enne e lo deruba di 1.500 euro
19 marzo 2011 - Intorno
alle 11, un ultraottantenne reggiano si è recato in via Manara per
effettuare un prelievo. L’anziano non si è accorto di essere seguito
dalla ladra che l’ha atteso all’uscita. Il pensionato, dopo aver
prelevato 1.500 euro dallo sportello, è stato avvicinato dalla donna.
“Ciao come stai?”: fingendo di conoscerlo la donna lo ha abbracciato
affettuosamente. Un pretesto per derubare l’anziano. Ottenuti i soldi la
donna si è allontanato e l’anziano si è accorto del furto e ha chiamato
il 112.
S. Andrea Apostolo dello J. (CZ) - Finge di amare anziano e poi lo deruba
21 marzo 2011
- Ha prima raggirato un anziano ultra70enne proponendogli una relazione
stabile, quindi lo ha derubato del denaro e dei preziosi che lo stesso
aveva in cassaforte.
Le attivita' di indagine condotte dai carabinieri della stazione di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio hanno pero' permesso di identificare e arrestare la donna, su provvedimento disposto dal gip del tribunale di Catanzaro. Agli arresti domiciliari e' finita Arcangela Foderaro, 51 anni, residente a Girifalco, gia' nota alle forze dell'ordine, che dovra' rispondere di furto aggravato.
L'uomo aveva conosciuto la donna, che aveva reso false generalita', attraverso un amico. Quindi, la dichiarazione della stessa di cercare una relazione stabile e la disponibilita' dell'uomo di avviare un rapporto di conoscenza, portandola anche nella propria abitazione. Il giorno dopo, pero', nella cassaforte di casa l'anziano non ha piu' ritrovato 13.000 euro di denaro contante, due collane e un bracciale d'oro, una fede nuziale, un portachiavi d' argento con all'interno una moneta da 500 Lire, 2 monete da 5 Franchi svizzeri, decidendo di rivolgersi ai carabinieri.
Sono stati i militari, attraverso il numero di telefono, a risalire alla vera identita' della donna; cosi' durante una perquisizione domiciliare sono state rinvenute due monete in argento da 5 Franchi svizzeri ed una moneta da Lire 500, riconosciute dalla vittima del furto, facendo scattare il provvedimento del giudice.
Le attivita' di indagine condotte dai carabinieri della stazione di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio hanno pero' permesso di identificare e arrestare la donna, su provvedimento disposto dal gip del tribunale di Catanzaro. Agli arresti domiciliari e' finita Arcangela Foderaro, 51 anni, residente a Girifalco, gia' nota alle forze dell'ordine, che dovra' rispondere di furto aggravato.
L'uomo aveva conosciuto la donna, che aveva reso false generalita', attraverso un amico. Quindi, la dichiarazione della stessa di cercare una relazione stabile e la disponibilita' dell'uomo di avviare un rapporto di conoscenza, portandola anche nella propria abitazione. Il giorno dopo, pero', nella cassaforte di casa l'anziano non ha piu' ritrovato 13.000 euro di denaro contante, due collane e un bracciale d'oro, una fede nuziale, un portachiavi d' argento con all'interno una moneta da 500 Lire, 2 monete da 5 Franchi svizzeri, decidendo di rivolgersi ai carabinieri.
Sono stati i militari, attraverso il numero di telefono, a risalire alla vera identita' della donna; cosi' durante una perquisizione domiciliare sono state rinvenute due monete in argento da 5 Franchi svizzeri ed una moneta da Lire 500, riconosciute dalla vittima del furto, facendo scattare il provvedimento del giudice.
Pesaro - Minorenne marocchina tenta di estorcere 80mila euro all'ex amante, padre sposato
22 marzo 2011
- Lei 17 anni, marocchina; lui italiano, 21 anni. I due fidanzati,
entrambi residenti a Pesaro, sono accusati di aver architettato un
ricatto a sfondo sessuale ai danni di un trentaseienne del posto, un
artigiano, sposato con figli, con cui la minorenne aveva avuto una
brevissima relazione clandestina.
La
coppia lo avrebbe denunciato per pedofilia se l’uomo non gli avesse
versato 80 mila euro. In un primo tempo il 36enne, terrorizzato
dall'idea di perdere la potestà genitoriale sui figli, non ha avuto il
coraggio di denunciare l'estorisione ma dopo minacce e ricatti,
l’artigiano ha sporto denuncia alla polizia, che è riuscita ad
incastrare la coppietta con una trappola.
L'uomo
avrebbe dovuto versare gli 80 mila euro in più tranche, in base ad
accordi presi dal ventunenne con l’artigiano. Ma gli agenti, guidati da
Andrea Massimo Zeloni, speravano di arrestare il ragazzo mentre ritirava
la prima busta con i 6 mila euro, all’appuntamento invece si è
presentata la minorenne, denunciata a piede libero insieme al compagno.
Volevo solo quello che mi spetta per ciò che quell’uomo mi ha fatto
avrebbe detto la ragazza ai poliziotti.
Sanremo - Tentò di estorcere 8mila euro all'amante sposato: 2 anni
31 gennaio 2011
- Il pubblico ministero Andrea Pomes, di Sanremo, ha chiesto 2 anni di
reclusione (e 200 euro di multa) nei confronti della sanremese Rosa
Tania e del suo convivente, Erminio Pulito (ex titolare del bar Roma),
con l'accusa di tentata estorsione in concorso. La donna e' accusata di
aver preteso 8.000 euro da un suo ex amante, Alberto Tantardini, di
Piacenza, in cambio del silenzio con la moglie circa la sua relazione
extraconiugale. La vicenda risale 2003.
24 marzo 2011 - E'
stata condannata a a 2 anni di reclusione ciascuno la coppia composta
da Rosa Tania di 35 anni ed Erminio Pulito di 59 anni. I due, come
scritto stamani su Il Secolo XIX, avevano tentato di estorcere 8mila
euro ad Alberto T. che per un breve periodo era stato amante della
donna, fino a quando questa non minacciò di confessare la relazione alla
moglie di lui. A quel punto l'uomo sentitosi ricattato aveva troncato
il legame ma la donna si era fatta più insistente, tanto poi da far
subentrare anche il suo nuovo compagno Pulito.
Rimini - Narcotico nel caffè dell'anziano: le due rumene lo rapinano
aggiornamento del 12 marzo 2013
14 marzo 2011 - E' stata condannata a 3 anni di reclusione, ma è libera con il solo obbligo di firma la rumena arrestata e processata per aver, insieme alla sorella, narcotizzato il caffé del pensionato che le aveva ospitate in casa.
La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale di Rimini a carico della 35enne, difesa dall'avvocato Davide Grassi. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 4 anni per il reato di rapina di 300 euro aggravata dall'uso, appunto, del narcotico.
Le due donne, il 14 marzo del 2011, erano state accolte in casa da un anziano volontario della Caritas, che aveva offerto loro lavoro come badante. L'uomo aveva offerto il pranzo e, stando a quanto detto dalla sorella maggiore già condannata in primo grado a 2 anni e 6 mesi, si era lasciato andare a delle avances sessuali. Le due, quindi, avevano pensato di addormentarlo, prende i soldi e scappare.
Delle due donne si erano perse le tracce fino a quando, dopo 5 mesi di indagini, i carabinieri avevano arrestato una delle due rumene: la sorella 38enne in Italia senza fissa dimora. Poi era stato eseguito l'arresto dell'altra sorella, la 35enne condannata oggi e che risultava latitante perché in Spagna per lavoro.
Secondo i militari, le due donne, una volta accolte in casa dal 76enne volontario Caritas, lo avevano narcotizzarono mettendogli nella tazzina del caffé una sostanza soporifera. L'anziano era finito in ospedale: nelle analisi del sangue fu riscontrata una notevole concentrazione di benzodiazepine.
Rimini - Prostituta rapina cliente
30 marzo 2011 - Aveva
concordato un rapporto a pagamento con una lucciola sulla base delle
fotografie pubblicate su Internet. Quando pero’ si e’ trovato davanti
alla prostituta ungherese in carne e ossa, ci ha ripensato e all’ultimo
minuto ha fatto retromarcia perche’ deluso dall’aspetto reale, ben
diverso da quello promesso sul web.
La
lucciola e il protettore, però, lo hanno costretto ugualmente a pagare e
lo hanno rapinato. I due sono stati arrestati dai Carabinieri a
Riccione: l’uomo ha cercato di giustificarsi spiegando di aver solo
preteso che il cliente pagasse almeno una parte della cifra pattuita via
internet. Ma per i Carabinieri si è trattato di rapina.
Lanciano (CH) - Una 22enne adesca un 60enne, poi lo accusa di stupro per estorcergli risarcimento
12 aprile 2011
- In manette sono finiti Annamaria Ciccarone, 54enne di Casoli, ed
Antonio Ranalli, 54enne di Lanciano, pregiudicato. Ai domiciliari è
invece finito il figlio di Ranalli, Giulio Vittorio, di 20 anni, anche
lui pregiudicato. Risulta inoltre indagata in concorso Natascia, la
22enne sorella di Giulio Vittorio e figlia di Antonio, che era stata
appunto utilizzata come ‘esca’.
La
vittima della storia è, invece, un 60enne di Casoli, F.P. le sue
iniziali, di cui la famiglia Ranalli, con la complicità della Ciccarone,
si sarebbe approfittata facendo leva sul suo bisogno di trovare una
compagna.
La
storia è iniziata oltre un anno fa quando i Ranalli, con la complicità
della Ciccarone, hanno individuato la ‘preda’ perfetta: un uomo
‘semplice’, desideroso di trovare una compagna e con numerose proprietà
immobiliari e terriere, di rilevante valore.
Così,
con la 54enne di Casoli che faceva da ‘mediatrice’, sono iniziati gli
incontri tra il 60enne e la 22enne di Lanciano. Questa, complice del
padre e del fratello, avrebbe iniziato a frequentare l’uomo, a fermarsi a
casa sua e dormire insieme a lui.
A
un certo punto, però, siamo a marzo 2010, la ragazza ha presentato una
denuncia per violenza sessuale nei confronti dell’uomo. Ha raccontato ai
carabinieri di essere stata stuprata da quello che doveva essere il suo
compagno. Ma i carabinieri si sono accorti da subito che c’era qualcosa
che non andava, che la ricostruzione degli episodi di violenza faceva
acqua da tutte le parti.
Contemporaneamente,
tra l’altro, il 60enne di Casoli è stato vittima di diversi episodi di
violenza; secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine sarebbe stato
picchiato - per costringerlo a trasferire appartamenti, garage e
terreni - dal padre e dal fratello della sua presunta vittima.
La
storia ha iniziato a emergere in tutto il suo squallore e la conferma è
arrivata dalla testimonianza della giovane che, a un certo punto, ha
ammesso di essersi inventata tutto: non era stata affatto violentata ed
era anzi consapevole che si trattava di un raggiro ai danni dell’uomo,
col tentativo di privarlo dei suoi beni immobiliari.
Campegine (RE) - Zingara abbraccia anziano per strada e gli sfila il portafogli
12 aprile 2011
- La mattina del 16 aprile scorso, un 75enne di Campegine, mentre si
trovava in via Friuli, è stato avvicinato da una donna che gli diceva
conoscerlo. Sebbene l’uomo insospettito abbia cercato di allontanarsi,
la donna lo ha abbracciato con energia riuscendo a sfilargli il
portafoglio contenente documenti e la somma di 200 euro per poi fuggire.
Il figlio dell’anziana vittima, che dalla distanza aveva notato la
situazione, ha dato l'allarme ai carabinieri di Castelnovo Sotto.
Grazie
alla buona memoria del derubato, la donna è stata riconosciuta in
un'apposita seduta di individuazione fotografica. Si tratta di una
nomade di Castelnovo Sotto 47enne con precedenti, denunciata per furto
aggravato.
Marghera (VE) - Fa sesso con la ventenne slovacca, anziano ricattato
21 aprile 2011
- Ventenne slovacca e avvenente ricatta anziano di 78 con un video
hard. Gli spilla ben 16mila euro. Ma ieri la giovane è stata arrestata
dagli agenti del commissariato di via Cosenz, in seguito alla denuncia
presentata dal figlio dell'uomo. La giovane è stata presa dopo che aveva
ricevuto l'ennesima busta con, all'interno, 250 euro. A quanto pare il
ricatto durava da otto mesi.
L'epilogo
della storia c'è stato ieri mattina. L'atto finale di una vicenda
emersa quando, alcuni giorni fa, un uomo si è presentato in
commissariato a Marghera, spiegando agli agenti come l'anziano padre
fosse sotto ricatto di una ragazza straniera che vive nello stesso
stabile. L'uomo spiega che al genitore 78enne, in varie occasioni, la
ragazza ha estorto complessivamente sedicimila euro. La donna - R.K., 20
anni - è regolare nel nostro Paese.
Stando
sempre al racconto del famigliare, ieri mattina l'anziano doveva
consegnare l'ennesima busta col denaro e sempre per il solito motivo:
evitare che un video, nel quale i due sono ripresi a fare sesso, venga
scaricato in rete.
Gli
agenti della Squadra investigativa del commissariato decidono di
cogliere in flagranza la ragazza. Si sono quindi appostati nei pressi
dell'abitazione dell'uomo, il quale doveva consegnare alla ragazza 250
euro. In cambio la ragazza avrebbe eliminato il video, ripreso di
nascosto dalla donna, che la stessa aveva minacciato di caricare su
Youtube.
Alle
8.45, gli agenti hanno visto la donna recarsi nell'abitazione dell'uomo
e, entrata nel giardino, farsi consegnare il denaro contenuto in una
busta da lettere di colore bianco. Uscita dall'abitazione, la slovacca è
stata vista dagli agenti mentre riponeva la busta all'interno della sua
borsa in similpelle di colore nero. Vista la scena, i poliziotti hanno
bloccato la donna, recuperando la busta contenente la somma di denaro,
suddivisa in cinque banconote da 50 euro.
Colta
in flagranza, la donna è stata arrestata ed accompagnata presso gli
uffici del commissariato di Marghera. Considerate la flagranza e la
reiterazione del reato, la pericolosità sociale dell'arrestata, «in
grado di progettare e portare a termine l'intero disegno criminoso ai
danni dell'anziano settantottenne», la donna è stata arrestata e portata
in carcere alla Giudecca, in attesa dell'interrogatorio di garanzia da
parte del gip.
Gli
investigatori della polizia ora vogliono capire se la ragazza ha
ricattato anche altri anziani della zona con lo stesso sistema. Ha
approffitato del fatto che l'uomo era oramai ossessionato dalla paura
che i parenti e i conoscenti venissero a sapere della relazione con la
giovane slovacca.
Roma - Bulgara 34enne "abborda" un uomo e lo rapina
4 maggio 2011
- Una 34enne ha "abbordato" un connazionale in un bar del centro nei
pressi della Stazione Termini e, dopo averlo narcotizzato, lo ha
rapinato. Ieri la donna è stata identificata e fermata dalla Polizia.
Un
incontro apparentemente occasionale in un bar, nei pressi della
stazione Termini, con una donna affascinante. Qualche bicchiere di
alcolico di troppo e la donna, bulgara, pattuisce il prezzo di una
prestazione sessuale con un connazionale. Poi il trasferimento in un
albergo del centro dove i due hanno bevuto qualche altro bicchiere di
whisky. E' questo l'ultimo ricordo dell'uomo che si è risvegliato la
mattina seguente stordito e "ripulito" di tutto. Un cellulare, 1.900
euro in contanti ed altri oggetti personali.
Il
malcapitato si è quindi rivolto agli agenti del Commissariato Viminale,
diretto dal dr. Carmine Belfiore, denunciando l'accaduto e fornendo
particolari sulla donna: "delle sue parti", sulla trentina. L'uomo aveva
conservato anche il numero di cellulare.
Gli
investigatori hanno fatto scattare subito le indagini per arrivare
all'identificazione della straniera. Le successive ricerche per
rintracciarla però sono state, in un primo momento, rese vane dai
continui spostamenti della bulgara da un albergo a un altro.
Nella
giornata di ieri, grazie anche alla collaborazione dei tecnici della
Polizia di Stato che di continuo monitorizzano le schede delle strutture
ricettive dai terminali della Sala Operativa della Questura, la donna è
stata rintracciata in un hotel di via Filippo Turati all'Esquilino.
Sorpresa nel sonno, la straniera I.V., di 34 anni, al momento del
controllo è stata trovata in possesso di un flacone di "Songar" un
potente ipnotico/sonnifero che custodiva nella borsetta e di un telefono
cellulare dello stesso tipo rapinato al denunciante.
Taranto - Ricatta l'amante: «ti faccio rompere le gambe», arrestata
18 maggio 2011 - Ha ricattato un uomo sposato di cui era diventata amante facendogli intendere che avrebbe riferito alla moglie della loro relazione e chiedendogli denaro e poi lo ha minacciato sostenendo che avrebbe invitato suo fratello, pluripregiudicato, a «rompergli le gambe»: per tentata estorsione aggravata i carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari una donna di 59 anni, di cui non è stata rivelata l'identità.
I due si erano conosciuti per motivi di lavoro e avevano allacciato una relazione sentimentale. La donna inizialmente aveva chiesto del denaro in prestito e poi ha minacciato l'uomo in maniera esplicita pretendendo mille euro, ricattandolo. La vittima, d'accordo con i carabinieri, ha fissato l'appuntamento per consegnare i soldi alla donna in piazza della Vittoria. E al momento del passaggio del denaro sono intervenuti i militari.
fonte
Medole (MN) - Coppia in cella per estorsione al vicino
24 maggio 2011
- Alla fine le loro bugie per incastrare l'anziano vicino li hanno
portati in carcere. Ornella Caiola ed il marito Andrea Costa devono
scontare tre anni e quattro mesi di reclusione. Rapina ed estorsione in
concorso.
Lunedì
mattina i carabinieri di Curtatone, su delega dei colleghi di
Guidizzolo e Castiglione, con l'ordine del giudice in mano, sono andati
nell'abitazione di Buscoldo dove la coppia - lei, 42 anni, bidella,
e lui, 47 anni, operaio - si è trasferita da poco tempo da Medole e
l'hanno portata in cella in via Poma. Il fatto accaduto a Medole risale
al febbraio del 2007. Costa e la moglie avevano avvicinato l'anziano
vicino di casa: «Tu mi devi rimborsare, tu mi devi rimborsare», poi gli
avevano detto di essere già andati dai carabinieri e di aver pronta una
denuncia nei suoi confronti per presunti atteggiamenti di violenza
sessuale, in particolare dei palpeggiamenti alla Caiola. I due gli
avevano anche prospettato l'eventualità di riferire tutto alla moglie,
costringendolo a firmare un assegno in bianco in cambio del loro
silenzio, che era stato poi materialmente compilato dal Costa. L'importo
riportato sul ticket era di 5mila euro. L'uomo, spaventato, l'aveva
firmato, facendosi rilasciare una dichiarazione che non lo avrebbero
«sputtanato» e rovinato. Ma poi aveva deciso di riferire tutto alla
moglie.
Il
fatto era stato denunciato ai carabinieri, l'assegno bloccato, la
coppia denunciata e l'anziano finito in ospedale per un malore. La
coppia, in definitiva, si era inventata, come ha ricostruito il Pm
Silvia Bertuzzi, una violenza sessuale partendo da un episodio
trascurabile. Una volta l'anziano per fare un complimento alla vicina,
le aveva sfiorato con una mano la pancia. La denuncia per questo
episodio era stata archiviata successivamente.
Cecina (LI) - Brasiliana lo ricatta in chat: "pubblico tutto", denunciata
24 maggio 2011
- L'incontro virtuale poi le minacce. Una donna brasiliana di 45 anni
ha tentato di ottenere denaro dopo avere registrato tutto con la webcam.
Alla vittima chiedeva 300 euro.
Prima
ha chattato con lui, poi lo ha ricattato pretendendo denaro, pena la
pubblicazione di conversazioni ed immagini registrate dalla webcam. Per
questo i carabinieri di Cecina (Livorno) hanno denunciato una brasiliana
di 45 anni, residente a Roma, per truffa ed estorsione.
Le
indagini erano partite dopo la denuncia dell'uomo, un cecinese di 35
anni. I due, secondo quanto ricostruito dai militari, si sarebbero
'incontrati' su un sito ed avrebbero chattato in privato, toccando
argomenti intimi e attivando anche le webcam.
Ma
dopo una prima fugace visione la donna ha spiegato all'uomo che per
proseguire avrebbe dovuto caricare una carta prepagata con 15 euro. Ma
non è bastato: invece di riprendere la conversazione, è arrivata una
richiesta di 300 euro da accreditare sulla stessa carta, altrimenti la
brasiliana avrebbe pubblicato tutte le conversazioni ed alcune immagini
su alcuni siti e spedito tutto a casa dell'uomo. Quest'ultimo ha versato
un piccolo acconto e subito dopo è andato a raccontare tutto ai
carabinieri.
Galatina (LE) - Rumena 33enne offriva sesso ad anziani e poi: “paga o dico tutto”
4 giugno 2011
- Il modus operandi era più o meno lo stesso, così come il tipo di
obiettivo che sceglieva. Tanto che gli agenti del commissariato di
polizia di Galatina la ritengono responsabile di alcune delle truffe e
dei raggiri perpetrati nei confronti di anziani del posto, episodi per i
quali, a gennaio, era stata denunciata a piede libero.
Sonia
Mighali, 33enne di Galatina, è da ieri nel carcere di Borgo San Nicola,
su disposizione del pubblico ministero Alessio Coccioli, per il reato
di estorsione continuata e rapina aggravata.
Nonostante
i precedenti dunque, pare che la donna non si fosse per nulla
“scoraggiata”, continuando a prendere di mira uomini anziani,
probabilmente perché più vulnerabili e ricattabili.
La
polizia ha ricostruito l’estorsione continuata che avrebbe messo in
atto ai danni di un anziano del posto. Circa un mese addietro aveva
proposto un rapporto sessuale all’uomo che l’aveva fatta poco prima
salire in auto. Dopo il deciso rifiuto di lui, che compresa la
malaparata l’ha riportata indietro, la donna si è comunque fatta
consegnare la somma di 50 euro.
Da
quel giorno la “pratica” si è ripetuta in diverse circostanze, fino
all’ultima estorsione, avvenuta ieri mattina durante la quale la donna è
stata sorpresa in flagranza di reato. La Mighali avrebbe puntualmente
ottenuto il denaro minacciando il malcapitato di riferire tutto alla
moglie. Ma la posizione della donna si è ulteriormente complicata a
causa di un episodio avvenuto verso le 12 del giorno precedente, il
primo di giugno, per il quale è accusata di rapina aggravata. Dopo aver
chiesto ad un uomo di 88 anni 5 euro per acquistare un pacchetto di
sigarette, avrebbe sfilato dal portafoglio dell’anziano - che aveva
acconsentito alla richiesta - altri 50 euro, spingendolo infine per
terra prima di darsi alla fuga a bordo del suo scooter. La vittima ha
dovuto fare ricorso alle cure del caso presso il pronto soccorso.
Torino - Palpeggia anziano e gli ruba 6mila euro: arrestata 26enne rumena
7 giugno 2011
- Una 26enne rumena, Gabriela Marginica, ha rubato quasi seimila euro a
un 88enne "facendogli la corte" e palpeggiandolo mentre era seduto su
una panchina di piazza Castello.
E'
successo ieri intorno alle 18.30. La giovane ha 'addocchiato'
l'anziano, solo, mentre guardava i passanti nella centralissima piazza
di Torino. Si è seduta vicino a lui, e ha iniziato a toccargli le parte
intime. Quindi, gli ha sfilato le banconote dalle tasche, ma quando si è
accorta di aver trovato una specie di tesoretto ha iniziato a correre.
L'anziano
si è accorto del furto e ha gridato per dare l'allarme. Tre militari
dell'esercito, a spasso per festeggiare il congedo, sono intervenuti
assieme ad una pattuglia di carabinieri. La donna è stata arrestata.
Rimini - Ricatti a luci rosse dopo gli incontri: "o paghi, o diamo le foto a tua moglie", arrestate in due
9 giugno 2011
- Alice Tomasetti, 28 anni di Rimini, e Nelli Kostevich, russa di 25
anni. Sono loro le due ragazze arrestate in flagranza di reato nel tardo
pomeriggio di martedì dalla squadra mobile della questura di Rimini,
accusate di aver ricattato un cubano di 33 anni, minacciando di
pubblicare alcune foto piccanti scattate durante un incontro clandestino
a tre.
Per il
33enne quella minaccia non significava solo la probabile interruzione
della relazione con la compagna, ma anche il posto di lavoro: l'uomo
infatti lavorava come dipendente per il padre della ragazza. Ma lo
straniero non era il solo ad essere tenuto sotto scacco dalle due donne.
Grazie alle perquisizioni domiciliari e personali effettuate dalla
mobile, è infatti saltato fuori altro materiale - documentazione
fotografica all'interno di computer, telefono cellulare e iPod -
compromettente per altri uomini, ritenuti oggetto di "attenzioni" da
parte del duo, e quindi costretti a pagare. Tra questi ci sarebbero
imprenditori riminesi e sammarinesi: se non si presenteranno
spontaneamente, saranno interrogati nei prossimi giorni. Tutto il
materiale ritrovato e stato posto sequestrato.
Per
le due donne si sono spalancate le porte della casa circondariale di
Forlì, a disposizione dell'autorità giudiziaria inquirente. In
mattinata, nel tribunale di Rimini, si è svolta l'udienza di convalida
durante la quale entrambe hanno confessato tutto ammettendo le proprie
responsabilità. Nel frattempo proseguono le indagini della mobile, le
stessa che hanno portato anche alla denuncia a piede libero di un 32enne
riminese, perché ritenuto gravemente indiziato degli stessi reati.
Piazza Armerina (EN) - Mentre si prostituisce con anziano, lo fa pestare e rapinare dai suoi complici
16 giugno 2011 - Arrestata
dai carabinieri una venticinquenne di Piazza Armerina, accusata di
rapina aggravata ai danni di un ottantacinquenne di Nicosia.
La
giovane si era recata in casa dell'anziano per prostituirsi ed aveva
approfittato di una distrazione della vittima per far entrare
nell'abitazione due complici che avevano aggredito l'anziano colpendolo
con calci e pugni. La donna si era recata gia' diverse volte
nell'abitazione dell'ottantenne.
Dopo essersi impossessati di 5 mila euro i due rapinatori hanno legato ed imbavagliato con nastro da imballaggio l'ultraottantenne, malgrado le numerose fratture che questo aveva riportato a seguito dei violenti calci con i quali era stato colpito. La giovane al momento si trova in stato di arresto presso una comunita' per tossicodipendenti. (AGI)
Dopo essersi impossessati di 5 mila euro i due rapinatori hanno legato ed imbavagliato con nastro da imballaggio l'ultraottantenne, malgrado le numerose fratture che questo aveva riportato a seguito dei violenti calci con i quali era stato colpito. La giovane al momento si trova in stato di arresto presso una comunita' per tossicodipendenti. (AGI)
Fano (PU) - 34enne finge di appartarsi con 60enne e lo deruba con una complice
17 giugno 2011
- Si era verificato circa un mese fa, di venerdì pomeriggio, nella
periferia di Fano. Un 60enne del luogo aveva fatto salire nella propria
autovettura una giovane ragazza incontrata poco prima in un bar, che gli
aveva chiesto un passaggio.
Strada
facendo la donna si era dimostrata “molto disponibile” e così
l’autovettura aveva eseguito una “sosta” in una zona poco visibile agli
occhi indiscreti, normalmente frequentata da coppiette clandestine o da
sportivi che la percorrono a piedi, vicino all’aeroporto cittadino.
E
quando l’uomo, con le carezze, si era alquanto rilassato, senza che se
ne accorgesse, la donna gli sottraeva con destrezza dal portafogli la
somma di 200 euro circa, poi gli sfilava le chiavi dell’autovettura dal
quadro di accensione e, con la scusa di uscire un momento fuori
dall’auto per fumare una sigarette, percorreva velocemente poche decine
di metri salendo sull’auto di una complice, dandosi alla fuga.
L’uomo
non poteva far altro che chiamare il carro attrezzi ed un amico per
avere un passaggio, al quale diceva, per timore di non essere scoperto
dalla moglie, di essere stato rapinato da due giovani mentre si era
fermato in quel luogo per un impellente bisogno fisiologico.
Ai
militari dei carabinieri di Fano subito intervenuti, l’uomo non ha
potuto non dire la verità. Così i militari ricostruivano gli spostamenti
della “coppia” e, anche grazie alle immagini acquisite da una
telecamera a circuito chiuso di un esercizio pubblico, riuscivano,
grazie ad ulteriori accertamenti, ad individuare la giovane ladra, la
34enne pregiudicata A.C., residente in un comune vicino Fano.
La
donna, frequentatrice della zona di Fano, è risultata non nuova ad
imprese del genere, praticando furti e truffe soprattutto nei confronti
di uomini anziani affascinati dal suo aspetto fisico.
Si
ritiene, quindi, che altri analoghi episodi delittuosi siano stati
recentemente messi a segno dalla donna con le medesime modalità e che
non siano stati denunciati alle forze di polizia dagli interessati per
paura delle possibili “ripercussioni” a livello familiare.
Genova - Nigeriana ricatta col sesso padrone di casa
23 giugno 2011 - Inquilina
in un appartamento in affitto, una giovane e avvenente nigeriana aveva
avuto un incontro amoroso con il suo padrone di casa. Quindi, dopo
l'incontro intimo, si era rifiutata di pagare la pigione, dicendo che se
l'uomo gliel'avesse chiesta lo avrebbe denunciato per violenza
sessuale. Il genovese, spaventato, si era rivolto ad un avvocato, il
quale aveva depositato un esposto in procura per denunciare il
comportamento della donna.
La
quale era stata indagata per estorsione, in quanto era riuscita a non
corrispondere due mesi di affitto forte del suo ricatto. Per questi
fatti stamani il pubblico ministero Luca Scorza Azzara' ha chiesto il
rinvio a giudizio della donna.
Sara' il gip a valutare se l'estorsione ci sia realmente stata e se la donna meriti di essere processata.(AGI)
Savona - Fece profferte ad un anziano per poterlo derubare
7 luglio 2011
- Nel febbraio del 2009 aveva “adescato” un pensionato di 88 anni, che
era tranquillamente seduto sopra una panchina in piazza del Popolo,
proponendogli un incontro a “luci rosse” a pagamento. L’arzillo anziano
(ora deceduto) aveva accettato ed aveva condotto la donna, Annarita A.,
40 anni, a casa sua, dove i due avevano “consumato” un rapporto. Al
momento di pagare per la prestazione però l’anziano si era accorto di
essere senza portafoglio: non collegando che la ladra fosse proprio la
donna che gli aveva fatto vivere attimi “bollenti”, aveva risolto il
problema pagandola con un assegno da 50 euro.
Proprio
l’assegno aveva tradito la ladra-lucciola: quando l’aveva incassato in
banca infatti aveva anche fatto un prelievo al bancomat (il codice era
nel portafoglio) ed era stata immortalata dalle telecamere. Dai
documenti presentati per il ritiro dei soldi allo sportello si era così
arrivati ad identificare la donna che era stata così rinviata a
giudizio.
Questa mattina, in tribunale, è stata condannata a due anni di reclusione per furto aggravato e per l’indebito utilizzo del bancomat. In totale la donna per la sua prestazione sessuale aveva incassato 700 euro: oltre all’assegno, aveva ritirato infatti 500 euro con la carta magnetica ed incassato anche 150 euro dalla vendita di un anello d’oro, rubato sempre a casa dell’anziano.
Questa mattina, in tribunale, è stata condannata a due anni di reclusione per furto aggravato e per l’indebito utilizzo del bancomat. In totale la donna per la sua prestazione sessuale aveva incassato 700 euro: oltre all’assegno, aveva ritirato infatti 500 euro con la carta magnetica ed incassato anche 150 euro dalla vendita di un anello d’oro, rubato sempre a casa dell’anziano.
Roma - Rumena finta lucciola adesca cliente e poi lo rapina
27 luglio 2011 - Una cittadina romena, di 19 anni, è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Roma - Scalo Termini per rapina.
La
ragazza, domiciliata presso il campo nomadi di Aprilia, fingendosi una
"lucciola", dopo avere adescato un cliente all'interno del principale
scalo ferroviario della Capitale, lo ha rapinato, dandosi immediatamente
alla fuga.
I militari in servizio presso la Stazione Termini sono immediatamente intervenuti bloccandola. La refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri, mentre la 19enne sarà processata con rito direttissimo. (omniroma.it)
I militari in servizio presso la Stazione Termini sono immediatamente intervenuti bloccandola. La refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri, mentre la 19enne sarà processata con rito direttissimo. (omniroma.it)
S. Stefano al Mare (IM) - Cliente rapinato di 850 euro da prostituta e convivente
9 giugno 2011
- L'intervento ha visto impegnati anche i militari del nucleo operativo
di Sanremo, che hanno raccolto la denuncia del malcapitato,
individuando la coppia nel giro di breve tempo. Le indagini sono
coordinate dal pubblico ministero Maria Paola Marrali.
Una
prostituta marocchina, di 21 anni, Halloumi Soukaina, accusata di aver
rapinato un suo cliente di 850 euro, in concorso con il convivente,
Mohammed Garmim, di 26 anni, e' stata sottoposta a fermo di indiziato di
delitto dai carabinieri della Stazione di Santo Stefano. Fermato anche
il compagno.
A
farne le spese e' un cinquantenne imperiese, fedele cliente della donna
che ad ogni incontro 'rilanciava' e chiedeva di essere pagata sempre di
piu', fino a quando non ha smesso di indossare i panni della lucciola
per vestire quelli della rapinatrice insieme al suo connazionale.
Ed
e' stato proprio quest'ultimo, la scorsa notte, a irrompere nell'auto e
a puntare la pistola contro l'uomo, che nel frattempo si era appartato
con la ragazza. L'intervento ha visto impegnati anche i militari del
Nucleo Operativo di Sanremo, che hanno raccolto la denuncia del
malcapitato, individuando la coppia nel giro di breve tempo. Le indagini
sono coordinate dal pubblico ministero Maria Paola Marrali.
3 agosto 2011
- Una terza persona: Mohamed Aroro, 20 anni, marocchino regolare in
Italia, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Sanremo,
nell'ambito delle indagini, che il 9 luglio scorso hanno portato al
fermo di una prostituta marocchina, di 21 anni, Halloumi Soukaina,
accusata di aver rapinato un suo cliente di 850 euro, in concorso con il
convivente, Mohammed Garmim, di 26 anni. Sarebbe stato proprio Aroro ad
adoperarsi per far si' che il cliente italiano cadesse nel tranello a
luci rosse.
A
farne le spese era stato un cinquantenne imperiese, fedele cliente
della donna che ad ogni incontro 'rilanciava' e chiedeva di essere
pagata sempre di piu', fintanto non ha smesso di indossare i panni della
lucciola per vestire quelli della rapinatrice insieme al suo
connazionale. E fu proprio quest'ultimo, quella notte, a irrompere
nell'auto e a puntare la pistola contro l'uomo, che nel frattempo si era
appartato con la ragazza. Le indagini sono coordinate dal pubblico
ministero Maria Paola Marrali.
Montevarchi (AR) - Due prostitute tentano estorsione ai danni di un 80enne
19 agosto 2011
- (Adnkronos) Una nigeriana e' stata arrestata ed un'altra denunciata
per una estorsione ai danni di un ottantenne che si era recato presso il
loro appartamento dietro la promessa di una prestazione sessuale.
Le
due nordafricane hanno tentato di estorcere una somma di denaro
all'anziano dopo avergli sottratto documenti e chiavi dell'auto, ma il
pensionato ha immediatamente allertato il personale del Commissariato di
Pubblica Sicurezza di Montevarchi, riuscendo a far arrestare la
responsabile e a far denunciare la sorella della donna.
Verona - Prostituta rumena ricatta il cliente
23 agosto 2011 - Rischia
da cinque a 10 anni di carcere una prostituta romena arrestata dalla
polizia a Verona con l'accusa di estorsione. Alina Marciuk, 20 anni,
aveva chiesto prima 400 euro e poi mille per restituire una catenina
d'oro ad un 61enne veronese con il quale aveva consumato un rapporto
sessuale. L'uomo mentre tornava a casa dopo essersi intrattenuto con la
giovane si era accorto di non avere più il monile, regalo della
moglie.(ANSA).
Brindisi - Prostituta 50enne: "Paga o dico tutto a tua moglie"
26 agosto 2011 - Aveva
rapporti mercenari con un uomo ma ha pensato bene di aggiungere al
denaro guadagnato con le prestazioni, quello estorto con il ricatto: "Se
non mi dai 1.000 euro rivelo tutto a tua moglie".
L'uomo,
un 61enne della provincia di Lecce, aveva ceduto al ricatto in altre
occasioni, elargendo la somma complessiva di 4.000 euro.
Nell'ultima
occasione, invece, ha avuto la forza di non cedere al ricatto e di
chiedere aiuto alle forze dell'ordine. Ed è cosi che i Carabinieri del
nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di
Brindisi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato G.R., 50 anni.
La donna è stata sorpresa proprio mentre riceveva la somma di 1.000 euro dl 61enne leccese.
Dovrà
rispondere del reato di estorsione: dopo la convalida dell’arresto, la
donna su disposizione dell'autorità giudiziaria è stata rimessa in
libertà.
Cagliari - Prostituta rapina il cliente prima della prestazione
29 agosto 2011 - Una
giovane prostituta cagliaritana, K H, di 21 anni, è
finita in manette con l'accusa di avere rapinato ieri sera il proprio
cliente poco prima di consumare una prestazione sessuale. La
giovane è stata arrestata dagli agenti della squadra Volante della
Polizia, allertata da una chiamata del 113 effettuata da un testimone
che ha assistito alla scena.
Secondo
la ricostruzione degli inquirenti, il cliente si è appartato con la
donna nei pressi di Viale Elmas, ma è stato rapinato di 30 euro, che
teneva nella tasca del pantalone. L'uomo è stato anche strattonato dalla
giovane che ha poi tentato la fuga a bordo di un'auto, bloccata nelle
strade circostanti dai poliziotti.
L'uomo ha riportato alcune escoriazioni sul dorso e sul collo, mentre la donna, dopo una notte passata in cella nel carcere di Buoncammino, comparirà questa mattina davanti al giudice per il processo con rito direttissimo.
L'uomo ha riportato alcune escoriazioni sul dorso e sul collo, mentre la donna, dopo una notte passata in cella nel carcere di Buoncammino, comparirà questa mattina davanti al giudice per il processo con rito direttissimo.
Milano - Ricatta ex amante con un video: arrestata dirigente Inpdap
24 settembre 2011
- In manette anche l'attuale compagno della 48enne, un camionista di 55
anni. La vittima è un collega della donna che era stato immortalato con
lei durante un incontro al parco.
Ha
organizzato un incontro clandestino con l'ex amante per poi ricattarlo e
spillargli 6mila euro. Maria G., 48enne dirigente dell'Inpdap, è stata
arrestato dai carabinieri della Stazione di Greco Milanese assieme
all'attuale compagno, Fausto C., camionista di 51 anni. La vittima è un
dipendente Inpdap di 55 anni che tre anni fa aveva avuto una relazione
extraconiugale proprio con la collega arrestata. La donna, questa
estate, aveva proposto alla vittima una rimpatriata al Parco Nord, a
Milano, dove si erano scambiati qualche bacio e avevano camminato mano
nella mano.
Fausto
C. aveva nel frattempo contattato una nota agenzia investigativa
fingendo di essere vittima di un tradimento e chiedendo di scattare
fotografie e registrare un video dell'incontro tra la compagna e il
55enne. Il 16 agosto scorso la vittima ha ricevuto una lettera e
numerose telefonate anonime in cui si chiedeva il pagamento di 5mila
euro sotto la minaccia di consegnare le foto alla moglie. Il 55enne ha
dunque sporto denuncia ai carabinieri, che analizzando i tabulati
telefonici hanno individuato i due estorsori in un appartamento di viale
Famagosta.
Dieci
giorni più tardi il 55enne ha ammesso di aver già pagato i 5mila euro,
lasciati secondo gli accordi in un cassonetto del Bicocca Village.
L'uomo aveva però nascosto tutto ai carabinieri pur avendo già sporto
denuncia. Dopo il primo pagamento la vittima aveva ricevuto una seconda
telefonata, in cui gli estorsori chiedevano altri 1.000 euro per non
diffondere il video registrato in quella stessa serata. Questa volta il
55enne ha allertato preventivamente i militari, che hanno organizzato
una trappola: Fausto C. è stato arrestato in flagranza ieri pomeriggio
dopo aver ritirato i 1.000 euro dalla vittima.
Maria
G. è stata raggiunta in un negozio del Bicocca Village. La donna aveva
appena chiamato il complice sollecitandolo a raggiungerlo per pagare gli
acquisti con i soldi appena ottenuti.
I
due, entrambi separati, sono accusati di estorsione in concorso.
Avevano già contattato almeno altre due potenziali vittime per
organizzare nuove estorsioni con la stessa tecnica. Tra gli obiettivi
c'erano professionisti sposati e omosessuali non dichiarati, tutti
agganciati sui principali social network. I carabinieri raccomandano di
sporgere denuncia a chiunque sia stato contatto dai due.
Ponsacco (PI) - Arrestate due marocchine per estorsione ad un pensionato
27 settembre 2011 - Minacciato e ricattato per foto che lo ritraggono durante rapporti sessuali con una donna.
E'
la vicenda di un uomo di Ponsacco che, vistosi alle strette, di fronte
alla richiesta di denaro ha chiamato i carabinieri, facendo arrestare
due marocchine per estorsione. Una di queste era stata la protagonista
degli amplessi, l'altra la complice, peraltro minorenne.
L'uomo,
un pensionato, ha finto di sottostare alla richiesta di soldi, 300
euro, pena la divulgazione delle foto compromettenti, ma in realtà, in
accordo con i militari dell'arma, ha organizzato una trappola. Così
all'appuntamento per la consegna del denaro, si sono presentati anche i
carabinieri che hanno colto in flagranza di reato le donne e le hanno
arrestate.
Livorno - Arrestate due rumene: carezze e moine all'anziano per strappargli la catenina d'oro
1° ottobre 2011
- Il colpo, avvenuto sul lungomare di Livorno, era quasi riuscito, ma
le due donne di 30 e 32 anni sono state fermate da un carabiniere in
licenza insospettito dal modo repentino con cui si stavano allontanando.
Con
abbigliamento particolarmente appariscente hanno avvicinato un anziano
iniziando ad accarezzarlo, riuscendo così a confonderlo e a strappargli
di dosso una collanina.
Il
colpo, avvenuto sul lungomare di Livorno, era quasi riuscito, ma le due
donne, Stefana Tinica e Raluca Lungu, di 30 e 32 anni, sono state
fermate da un carabiniere in licenza insospettito dal modo repentino con
cui si stavano allontanando. L'episodio è avvenuto alla Rotonda
d'Ardenza: le due giovani, entrambi rumene senza fissa dimora, hanno
approfittato della loro avvenenza per circuire un settantaseienne
livornese.
L'uomo,
confuso dalle carezze e dalle 'moine' delle donne, ha perso lucidità e
non si è accorto che nel frattempo le due ladre gli avevano strappato
una collanina.
Consumato
il colpo le due sono fuggite con un'auto, ma il loro atteggiamento ha
insospettito un carabiniere di passaggio che le ha fermate, ascoltando
poi il racconto dell'anziano che intanto si era accorto del furto. Nel
processo per direttissima entrambe sono state condannate a 10 mesi e
resteranno in carcere, alle Sughere.
Silvi (TE) - Fa sesso con un uomo di 83 anni e lo ricatta
4 ottobre 2011 - Arrestata una donna di 60 anni, fa credere alla vittima di essere incinta e chiede soldi.
Una
storia di persecuzioni e ricatti per una prestazione sessuale. La
vittima è un distinto signore di 83 anni di Silvi, che sventuratamente
si è fatto tentare dalle profferte di una donna sessantenne ed ha avuto
con lei, ad aprile, un rapporto sessuale a pagamento per 100 euro.
Da
lì è iniziato il suo calvario a cui è stata messa fine ieri mattina,
con l'arresto della donna, Angela Manzo, nata nel 1950 a Nocera
Inferiore, in provincia di Salerno, residente a L'Aquila, ma di fatto
domiciliata a Silvi dopo il sisma del 2009.
La
donna a maggio, cioè un mese dopo il rapporto sessuale, è andata
dall'anziano e gli ha dato la notizia scioccante: ‹‹Sono incinta: ho
bisogno di 700 euro per andare ad abortire››, gli ha detto. L'uomo ha
cercato di tergiversare, ma la donna non gli ha dato scelta: ‹‹Stai
attento perché io racconto tutto a tua moglie››, gli ha detto. A quel
punto l'anziano, per evitare problemi con la propria moglie anziana e
malata, ha consegnato la somma richiesta ad Angela Manzo.
Probabilmente
l'anziano aveva il sospetto che la sessantenne non poteva essere
incinta, ma a scanso di equivoci ha fatto firmare alla donna una
dichiarazione in cui lei testimoniava che sarebbe andata ad abortire e
che non avrebbe preteso nient'altro.
A
settembre la donna è ritornata dal malcapitato e questa volta gli ha
chiesto 200 euro perché, gli ha detto, aveva delle perdite di sangue.
L'83enne, non credendo a tutta questa storia, dapprima si è rifiutato di
pagare cercando di allontanarla. Ma lei ha giocato la carta vincente,
tornando di nuovo a minacciarlo di raccontare tutto alla moglie. Così
l'anziano ha ceduto un'altra volta e le ha consegnato la somma
richiesta. Ma non finisce qui.
Il
1º ottobre la donna gli ha chiesto altri 400 euro. L'uomo anche questa
volta si è rifiutato, ma poi, sempre per non far sapere niente alla
moglie, ha dato alla donna solo 200 euro, riservandosi di consegnarle il
resto della somma ieri mattina. Nel frattempo però capisce che l'unico
modo per uscire dalla spirale di ricatti è rivolgersi ai carabinieri di
Silvi, agli ordini del maresciallo Antonio Tricarico. Raccontata la
triste storia, l'uomo fissa un nuovo incontro alle 10,30 di ieri mattina
sulla Statale 16 a Silvi, nei pressi della filiale del Monte dei Paschi
di Siena e le consegna il restante denaro, ma questa volta ad
attenderla c'erano i carabinieri che hanno arrestato Angela Manzo. La
donna è stata rinchiusa in carcere, a disposizione del sostituto
procuratore Davide Rosati.
Chiavari (GE) - Due anni alla 52enne che ricattava l'ex amante con filmini hard
22 novembre 2010 - Il
gip del Tribunale di Chiavari ha convalidato l'arresto nei confronti di
una 51enne genovese accusata di estorsione nei confronti dell'amante
piu' giovane di lei di una decina di anni. La donna era stata arrestata
mentre stava ritirando una busta di denaro per il suo silenzio riguardo
alla relazione extraconiugale con il giovane uomo.
Il giudice Mauro Amisano ha scarcerato l'indagata nei confronti della quale ha emesso come misura cautelare il divieto di avvicinarsi sia all'uomo sia a sua moglie. Dovra' stare lontana almeno 300 metri. La vicenda, sulla quale sta indagando il Commissariato di polizia di Chiavari, e' avvenuta nell'entroterra chiavarese. (AGI)
fonte
Il giudice Mauro Amisano ha scarcerato l'indagata nei confronti della quale ha emesso come misura cautelare il divieto di avvicinarsi sia all'uomo sia a sua moglie. Dovra' stare lontana almeno 300 metri. La vicenda, sulla quale sta indagando il Commissariato di polizia di Chiavari, e' avvenuta nell'entroterra chiavarese. (AGI)
fonte
12 ottobre 2011 -
Usava i video hard girati con l'amante come arma di ricatto dopo la
fine della relazione ed era anche finita in manette al momento di
incassare una busta piena di soldi: per questo una donna e' stata
condannata a due anni di reclusione (pena sospesa). La sentenza, nei
confronti di una cinquantenne ligure, e' stata emessa dal Gup del
tribunale di Chiavari al termine di un processo con rito abbreviato.
La
donna ha risarcito l'ex amante - di oltre dieci anni piu' giovane,
costituitosi parte civile - dopo avergli chiesto scusa con una lettera
ed il suo comportamento processuale le ha permesso di ottenere una pena
molto contenuta. La donna aveva messo in atto l'estorsione dopo che
l'amante aveva decido di mettere fine alla relazione clandestina che
rischiava di essere scoperta dalla giovane moglie. (AGI)
Bomporto (MO) - Sedotto e ricattato, trappola a luci rosse per un imprenditore 81enne
13 ottobre 2011
- Una storia squallida e pericolosa ha coinvolto un anziano
imprenditore edile di Bomporto, trascinato in una relazione con una
ragazza di 17 anni per poi essere ricattato in cambio del silenzio. Ora
la giustizia inchioda i responsabili dell'estorsione e libera l'uomo dal
vincolo, senza però cancellarne l'imbarazzo.
Il
raggiro è stato ideato da una famiglia di donne di origine palermitana,
ma residente a Bomporto. Il piano era molto semplice: una volta sedotto
da una ragazza minorenne, con la quale ha avuto diversi rapporti
sessuali, l'anziano viene ricattato. Convinto che la 17enne fosse
rimasta incinta, l'uomo avrebbe versato migliaia di euro nelle tasche
delle ricattatrici per far sì che nulla trapelasse. Ulteriori richieste
di denaro hanno però trovato il rifiuto dell'imprenditore, motivo per il
quale le truffatrici hanno richiesto l'intervento di due uomini da
Palermo, per un messaggio più “convincente”.
A
questo punto entrano in gioco le forze dell'ordine: i Carabinieri
intercettano per caso alcune telefonate – nell'ambito di un'indagine
differente – e si decidono ad intervenire, giungendo a casa dell'anziano
poco dopo l'arrivo dei due picchiatori, un palermitano e un tunisino.
Colti sul fatto, per i due scatta l'arresto e tutta la truffa viene
scoperta
Il
Tribunale di Modena ha giudicato, in seguito alla richiesta di
patteggiamento, le due sorelle ideatrici dell'operazione, le quali
dovranno scontare in carcere rispettivamente 4 anni e 8 mesi la prima e 3
anni e otto mesi la seconda. In attesa di giudizio una terza sorella e
la ragazza minorenne. Pena analoga anche per il picchiatore palermitano e
per il “collega” di origine tunisina.
Vittoria (RG) - Estorsione: arrestata 23enne rumena
21 ottobre 2011
- Nella mattinata odierna, personale del Commissariato di Vittoria ha
tratto in arresto Cristina Sprintenu, cittadina rumena di 23 anni, alla
quale è stato notificato un ordine di esecuzione emesso dalla Procura
della Repubblica di Ragusa. La donna deve scontare, in regime di
detenzione domiciliare, un anno e 11 mesi in quanto definitivamente
condannata perché ritenuta responsabile del reato di estorsione in
concorso.
I fatti
risalgono al maggio 2010, allorché la donna, insieme ad un suo
connazionale, aveva estorto del denaro ad un commerciante vittoriese
minacciandolo che, se non avesse consegnato 5000 euro, avrebbe reso
pubblico un filmato in cui i due erano ripresi in atteggiamenti intimi.
La vittima pagò inizialmente 800 euro, ma, a seguito dell’insistenza
della donna per arrivare alla cifra richiesta, ad un certo punto
decideva di presentare denuncia.
Nel
giugno 2010 la cittadina rumena venne raggiunta da un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere dove rimase per oltre 4 mesi per poi
essere posta in libertà in attesa di giudizio definitivo. La pena totale
è di 2 anni e 4 mesi, ma detratto il periodo già sofferto in carcere,
restano da espiare un anno ed 11 mesi che la donna dovrà trascorrere
all’interno della sua abitazione a Vittoria. Dopo la sottoposizione alle
formalità di rito, SPRINTENU Cristina è stata accompagnata a casa per
ivi permanere.
Lecce - Cubana si fa corteggiare da 70enne, poi: "dammi 6.500 euro o ti denuncio per stalking"
31 ottobre 2011
- Lei lo accusava di stalking, lui ora l'ha denunciata per tentata
estorsione. La storia, che ha per protagonisti un'avvenente cubana di 37
anni e un pensionato leccese di 70, è finita all'attenzione della
Procura della Repubblica di Lecce, che ha già aperto un fascicolo a
carico dell'anziano e ora si appresterebbe a iscrivere anche il nome
della donna nel registro degli indagati.
Il
presunto stalker, infatti, dopo aver ricevuto l'avviso di conclusione
delle indagini preliminari, firmato dal pm Carmen Ruggiero, ha cercato
di discolparsi e, assistito dall'avvocato Silvio Verri, ha presentato al
magistrato una memoria difensiva e una denuncia per tentata estorsione.
Secondo le accuse mosse dalla cubana, il settantenne si sarebbe
invaghito di lei e avrebbe iniziato a perseguitarla con messaggi e
telefonate.
Veri
e propri atti persecutori, secondo l'accusa, semplici contatti tra
conoscenti, a detta della difesa dell'uomo, che - dopo la notifica del
415 bis - è passata al contrattacco. Insieme alla memoria difensiva,
infatti, il presunto stalker ha presentato anche le testimonianze di due
amici che hanno ascoltato una telefonata in cui la cubana gli chiedeva
6.500 euro in cambio del suo silenzio.
La
donna, sostiene il settantenne, avrebbe chiesto soldi per evitare di
portare alla luce una vicenda che certo avrebbe creato all'uomo grande
imbarazzo. Da qui l'accusa di tentata estorsione, portata all'attenzione
del pm, che ora dovrà decidere se indagare anche la cubana, ribaltando
completamente il castello accusatorio, oppure continuare a credere alla
tesi dello stalking.
Cesena (FC) - Tentata estorsione: arrestata prostituta brasiliana
22 novembre 2011
- Ha tentato il colpo grosso, 'spillare' soldi ad un piccolo
imprenditore cesenate minacciandolo di rivelare alla moglie i loro
incontri. Protagonista della vicenda, una prostituta brasiliana di 24
anni, arrestata dai Carabinieri con l'accusa di estorsione. Lo scorso
inverno, i due avevano avuto alcuni rapporti sessuali (tariffa 200 euro)
poi, all'inizio dell'estate, la donna, pur senza avere più rapporti
intimi con il cliente cominciò a chiedergli 2-300 euro per tenere
nascosti i loro appuntamenti. "Se non me li dai tua moglie imparerà
tutto quello che è successo tra noi", aveva minacciato. L'uomo ha
pagato, per quattro volte: cifre non elevate che sperava fossero
sufficienti per evitare guai in famiglia. Ma la brasiliana, affamata di
denaro ha alzato l'asticella chiedendo "cinquemila euro".
L'imprenditore, a quel punto, non ha avuto dubbi: stava diventando uno
stillicidio continuo così ha presentato denuncia ai Carabinieri. La
donna è stata arrestata dai Carabinieri mentre l'imprenditore le
consegnava il denaro. Ora, reclusa nel carcere di Forlì, dovrà
rispondere di estorsione.
Telese T. (BN) - Prostitute rumene filmavano gli incontri, per poi ricattare i clienti
31 marzo 2011
- I carabinieri di Solopaca, in collaborazione con i colleghi di Telese
Terme, al termine di un’attività d’indagine avviata dopo la denuncia di
un 74enne pensionato del luogo, hanno denunciato una coppia di coniugi
rumena, residenti a Telese Terme, per estorsione e violenza privata
mentre un’altra loro connazionale è in corso d’identificazione per
concorso nei reati.
Questa
la ricostruzione dei carabinieri: la mattina del 27 marzo il
denunciante, mentre si trovava nei pressi dell'ufficio postale di Telese
Terme, è stato adescato da una donna di nazionalità rumena che lo
avrebbe indotto a seguirlo presso l'abitazione dei suoi complici. Una
volta arrivati avrebbe cominciato a sedurlo facendolo svestire con la
promessa di compiere atti sessuali.
Mentre
l'anziano si denudava, la donna lo ha ritratto con il suo telefonino,
quindi anche i due coniugi sono usciti da una stanza e lo hanno ripreso
negli stessi atteggiamenti con il cellulare. A questo punto i tre hanno
minacciato l’uomo di divulgare le foto se non avesse consegnato la somma
di 500 euro. L’anziano, impaurito, ha consegnato tutto il denaro in suo
possesso, 50 euro, ma i tre gli hanno intimato di portare la restante
somma nel pomeriggio, conservando sui propri cellulari le foto
compromettenti.
Il
74enne, nel pomeriggio, resosi conto della gravità dei fatti, si è
presentato presso la stazione dei carabinieri di Solopaca sporgendo
denuncia. A questo punto i militari hanno avviato le indagini risalendo,
in breve tempo, all’identificazione dei due coniugi nei confronti dei
quali è stata eseguita una perquisizione personale e domiciliare che ha
consentito di ritrovare il cellulare della donna, peraltro in stato di
gravidanza, sul quale c’erano le immagini del ricatto. La complice è
tuttora ricercata.
13 dicembre 2011 - I
Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita (Benevento) hanno dato
esecuzione, a Telese Terme, a ordinanza di custodia cautelare emessa dal
GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, nei
confronti di otto persone per i reati di induzione e sfruttamento della
prostituzione ai danni di ragazze rumene, nonché estorsione e furto nei
riguardi degli stessi clienti.
La
complessa e articolata attività d’indagine, denominata “Operazione
Transilvania”, regione della Romania dalla quale proviene il sodalizio
criminale, composto da un rumeno capo dell’organizzazione, cinque donne
connazionali e due italiani, previa minaccia avviava all’attività di
meretricio giovani connazionali provenienti dal paese d’origine con la
speranza di un lavoro.
Le donne, in particolare, adescavano
i clienti, soprattutto della terza età, accompagnandoli presso le
rispettive abitazioni, ove mentre una di esse consumava l’atto, l’altra
dapprima ripuliva la casa dei risparmi custoditi e poi riprendeva con un
videotelefonino “l’incontro” costringendo il malcapitato a sborsare
ulteriore somma di denaro per evitare la divulgazione delle immagini
compromettenti.
Perugia - Rumena si appartava in auto con anziani e li derubava
14 dicembre 2011 - Si
appartava in auto con le sue prede, li derubava e poi spariva. Per una
giovane rumena è scattata la denuncia per furto della polizia
provinciale.
Si
è presentato al comando della polizia provinciale dicendo di essere
stato derubato in circostanze abbastanza imbarazzanti da una ragazza
straniera. La donna – secondo quanto ricostruito – avvicinava uomini
anziani e, dopo essersi appartata con loro in auto, li derubava dei loro
valori, prediligendo oggetti d’oro che venivano sottratti ai
malcapitati con particolare destrezza.
Dopo
la denuncia, gli uomini della provinciale hanno individuato la giovane,
fermata per l’identificazione e accompagnata in questura a Perugia
dove, per mezzo di foto segnaletica, è stata riconosciuta dall’uomo che
l’aveva denunciata.
La
donna era già agli arresti domiciliari per reati simili, ma continuava
tranquillamente a mettere a segno nuovi furti. Per lei è quindi
scattata anche la denuncia per evasione dai domiciliari.
Prato - Prostituta rumena in pochi mesi ha estorto 24mila euro all'uomo che si era invaghito di lei
20 dicembre 2011
- Ha estorto in pochi mesi 24mila euro a un pratese di 45 anni che si
era invaghito di lei e che, una volta finiti i risparmi, si e' rivolto
alla polizia e l'ha denunciata. Una prostituta rumena di 21 anni e'
finita ieri sera agli arresti domiciliari con l'accusa di estorsione
aggravata e continuata. Approfittando del fatto che l'uomo si era
innamorato di lei, lo ha costretto a consegnare somme sempre piu'
consistenti di denaro minacciando altrimenti di denunciarlo quale suo
sfruttatore e spacciatore di droga. Addirittura, la giovane, durante gli
incontri di sesso, ha piu' volte sottratto all'uomo il libretto di
circolazione dell'auto restituendoglielo solo in cambio di soldi. Forte
la soggezione psicologica del quarantacinquenne, soprattutto dopo che la
ragazza si e' presentata alla sua porta di casa lasciando un biglietto
con ulteriori minacce. La polizia ha svolto una lunga indagine fino ad
ottenere dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Prato
il provvedimento di arresto.
Cuneo - Prostituta rumena spilla soldi a due giovani che si sono innamorati di lei
21 dicembre 2011
- Due giovani cuneesi si erano innamorati di lei e la volevano
strappare dalla strada. Il primo era arrivato a darle fino a 26.000
euro, prima di capire che era stato preso in giro.
Una
sera la ragazza arriva all'appuntamento in compagnia del suo
protettore. Al rifiuto di consegnarle ancora del denaro, il giovane
cuneese viene colpito più volte al volto ed è costretto, dopo aver
consegnato ai due il denaro che aveva con se, a ritirarne dell'altro al
bancomat.
Anche
il secondo giovane innamorato, dopo essersi fatto spillare 12.000 euro,
si era stancato e la donna aveva iniziato a minacciarlo, dicendo che
avrebbe raccontato tutto ai suoi famigliari.
Dalle
indagini avviate dal Procuratore Capo di Cuneo Francesca Nanni
dell'agosto 2011, la Squadra Mobile coordinata dal sostituto commissario
Alberto Sette ha eseguito l'arresto nei confronti della ragazza rumena,
Danila Angela Daniela, 22 anni, per estorsione e rapina.
Nola (NA) - Tentata estorsione per presunta gravidanza: 16enne arrestata
21 dicembre 2011
- Da diversi giorni la ragazza aveva preso di mira un uomo chiedendo la
somma di 2.500 euro per comprare il suo silenzio in merito ad una
presunta gravidanza.
Mentre
la vittima raccontava il tutto, giungeva una chiamata della ragazza
che, ascoltata dagli agenti a sua insaputa, rinnovava l'appuntamento per
la consegna del denaro nel pomeriggio in località San Marco di Santa
Maria a Vico, ribadendo ancora una volta che se non si fosse presentato
sarebbe andato a denunciarlo per una violenza sessuale.
Pertanto
nella stessa giornata di ieri è scattata l'operazione. Infatti, dopo
aver fotocopiato le banconote richieste, i poliziotti hanno seguito
l'uomo sul luogo dell'appuntamento. A Santa Maria a Vico, la vittima ha
incontrato la giovane alla quale ha consegnato in macchina i 2.500 euro.
Una breve conversazione, ancora una volta minacciosa ascoltata da un
poliziotto nascosto nel bagagliaio dell'auto e gli agenti sono
intervenuti bloccando la giovane con indosso il denaro.
Martinsicuro (TE) - Ripetizioni "hard", denunciata per tentata estorsione
22 dicembre 2011
- Una donna di 46 anni di Martinsicuro (Teramo) è stata denunciata dai
carabinieri della stazione di Nereto (Teramo) per tentata estorsione
continuata.
L.F,
queste le iniziali, aveva convinto un insegnante di lettere in pensione
di 67 anni di Nereto a raggiungerla nella sua abitazione a Martinsicuro,
con la scusa di dover organizzare delle ripetizioni di italiano per la
nipote.
In realtà
l'incontro ha preso una piega diversa: dalla sala da pranzo l'approccio
con l'insegnante si è trasferito nella stanza da letto dove la donna ha
intrattenuto con il docente un rapporto sessuale. Al termine della
prestazione, la 46enne ha chiesto di essere pagata.
L'insegnante,
convinto di chiudere la questione, ha saldato il conto con quel poco
che aveva nel portafogli, circa 30 euro. Da quel momento, erano i primi
di dicembre, il docente di lettere è stato perseguitato dalla donna che
ha chiesto 500 euro per comprare il suo silenzio.
Se
l'uomo non le avesse dato quei soldi in busta chiusa da lasciare nella
buca della posta, lei avrebbe spifferato la scappatella alla moglie
mandando a rotoli il suo matrimonio, in più lo avrebbe denunciato ai
carabinieri per violenza sessuale. Stanco della vessazione, il
sessantasettenne ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che dopo veloci
indagini hanno denunciato la prestante donna.
Brescia - Ricatto a luci rosse: sgancia 20mila euro
23 dicembre 2011
- Ha fatto credere a un imprenditore bresciano di essere in possesso di
fotografie compromettenti che li ritraevano durante degli incontri
sessuali, per ognuno dei quali veniva pagata duecento euro. La mente
della trappola è una escort di 34 anni, la vittima è un ingegnere
bresciano della medesima età: nel giro di quasi due anni le ha
consegnato circa 20 mila euro.
Fino
alla decisione di un mese fa di dire basta a minacce e ricatti: l’uomo
si è deciso a denunciare tutto alla polizia. Rintracciata dalla Squadra
mobile della Questura di Brescia, la donna avrebbe confessato agli
agenti di non aver mai avuto alcuna immagine compromettente. La 34enne,
incensurata, è stata arrestata per estorsione e subito rimessa in
libertà per la mancanza di esigenze cautelari. Gli agenti hanno chiesto
all’autorità giudiziaria il sequestro dei conti correnti della donna.
Trento - Ricatta cliente 65enne: arrestata prostituta brasiliana
11 gennaio 2012 -
(AGI) Una prostituta brasiliana di 28 anni e' stata arrestata dai
Carabinieri di Rovereto per aver estorto denaro ad un suo cliente, di 65
anni, minacciando di denunciarlo agli stessi militari dell'Arma se non
avesse ricevuto il denaro.
L'uomo,
pochi giorni fa, aveva avvicinato la donna a Trento, in via san
Severino, e le aveva richiesto una prestazione sessuale a pagamento,
nella sua abitazione a Rovereto. Nei giorni successivi la donna gli
aveva inviato numerosi Sms contenenti richieste di soldi, in caso
contrario lo avrebbe denunciato ai Carabinieri di Rovereto per
sfruttamento della prostituzione, consegnando ai militari il filmato del
loro rapporto sessuale.
La
vittima, spaventata per l'epilogo inaspettato della vicenda, dopo aver
fissato un appuntamento con la prostituta per consegnarle i 1.000 euro
pattuiti, ha confidato tutto ai Carabinieri che lo hanno accompagnato
all'incontro, arrestando la donna subito dopo la consegna del maltolto.
Gli
inquirenti hanno proseguito l'attivita' perquisendo l'abitazione
dell'arrestata, dove hanno rinvenuto il telefono cellulare con cui erano
stati inviati i messaggi minatori ed arrestato il suo convivente, un
22enne rumeno, in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura
di Roma, emesso in seguito a condanne penali riportate dal giovane per
aver commesso reati contro il patrimonio.(AGI)
Novoli (FI) - "O mi dai soldi o racconto tutto a tua moglie"
14 gennaio 2012 - La moglie scopre la tresca tra il marito e la badante marocchina di 45 anni, che accudisce la suocera. Inizia il finimondo. Nella casa dell'anziana, in via Pasquini a Novoli, si vivono attimi di panico.
Durante
l'accesa discussione tra le due contendenti, le figlie dell'uomo
intervengono in difesa della madre: Giulia, la minore di 23 anni, ha la
peggio. La berbera, in preda alla foga, la spintona, l'agguanta per il
collo e la fa cadere. Riporterà diversi graffi.
A
questo punto si rende necessario l'intervento dei carabinieri, due
pattuglie del nucleo radiomobile riportano la calma e cercano di fare
chiarezza su quanto accaduto. Arrivano sul posto anche due ambulanze
della Misericordia (Delta 40 e Delta 15). La nordafricana alla vista
delle divise avverte un improvviso malore e viene condotta all'ospedale
di Santa Maria Nuova, mentre la giovane lievemente ferita viene
trasportata a Careggi.
Da
quanto si è appreso, la badante teneva in pugno l'amante: "O mi dai i
soldi, o racconto tutto a tua moglie". Per questo la donna è stata
denunciata per estorsione e, dopo i fatti di oggi, per aggressione
aggravata.
Roma - 25enne rumena arrestata per estorsione
15 gennaio 2012
- 5.000 euro subito. Questa l’ultima “richiesta” arrivata via sms a un
55enne italiano che voleva interrompere la sua relazione con una romena
di 25 anni. I due si erano conosciuti circa un anno e mezzo fa
all’interno di un locale della Bufalotta. Dopo alcuni incontri, era nata
una relazione durata sino allo scorso dicembre, quando l’uomo ha deciso
di interromperla. Motivo, le improvvise richieste “esose” della
ragazza. Alle reticenze dell’uomo ad “accontentarla”, la giovane
comincia a minacciarlo. A fine novembre, al 55enne arriva un sms con la
richiesta di 3.000 euro, proveniente dall’utenza telefonica della
25enne, identificata per T.C. Al diniego dell’uomo, i rapporti tra i due
si sono interrotti. Improvvisamente però, nei giorni scorsi, T.C.
contatta nuovamente il 55enne. Dopo alcuni incontri, la giovane invia
all’uomo un’ulteriore e superiore richiesta di denaro, 5.000 euro. Al
rifiuto di consegnarle il contante, la romena minaccia l’uomo di
raccontare “tutto” alla moglie e, “peggio ancora”, al padre. L’uomo ha
quindi sporto denuncia agli agenti del Commissariato di Porta Maggiore,
diretto dal dr. Giovanni Di Sabato. Gli investigatori dopo aver
acquisito i messaggi ricevuti sul cellulare dell’uomo e fotocopiato
l’assegno dell’importo di 5.000 euro, hanno combinato un incontro tra il
55enne e la sua giovane “strozzina”. Luogo indicato dalla donna per
l’incontro, un locale di via Roberto Malatesta. Con l’assegno in mano,
il 55enne si è presentato all’appuntamento con la ragazza. Appostati
all’interno e mescolati tra i clienti dell’esercizio commerciale, gli
investigatori hanno così potuto assistere all’incontro tra i due. A
“consegna” avvenuta i due si sono definitivamente separati. I poliziotti
non hanno perso di vista la 25enne bloccandola dopo pochi metri.
All’interno della borsa, gli agenti hanno recuperato l’assegno di 5.000
euro, a lei intestato. Accompagnata in Commissariato, T.C., è stata
arrestata per il reato di estorsione. Processata nella mattina di ieri
con il rito direttissimo, è stata condannata a 16 mesi di reclusione.
Salerno - Lei adescava, lui rapinava
24 gennaio 2012
- Lei provocava ed adescava le vittime, lui interveniva, recitava la
parte del fidanzato geloso e picchiava la persona adescata, per poi
passare alla rapina, vero scopo di tutto il teatrino. I poliziotti della
questura di Salerno, nella giornata di ieri, hanno tratto in arresto
con le accuse di rapina e lesioni personali un'italiana, S. R., 33 anni e
un giovane iracheno, M. N., 27 anni, entrambi senza fissa dimora e già
noti alle forze dell'ordine.
Lo
scorso 19 gennaio, riferiscono gli agenti di polizia, la coppia aveva
rapinato un uomo nei pressi dello stadio Arechi: la donna lo aveva
adescato, in seguito era intervenuto il giovane, nella parte del
fidanzato geloso, allo scopo di rapinare il malcapitato.
Analogo
episodio il 12 dicembre 2011, la donna adescava una vittima, in quel
caso un 40enne salernitano, per poi attendere l'arrivo del complice: in
quella occasione l'aggressore si presentò armato di coltello. Le
vittime, riferisce la polizia, venivano anche minacciate affinchè non
presentassero denuncia alle forze dell'ordine.
fonteRimini - Dai baci ai ricatti: arrestata nigeriana
25 gennaio 2012 - "Pagami l'affitto di casa e non dico nulla a tua moglie della nostra relazione segreta". Avrà detto grossomodo così la giovane nigeriana di 23 anni, arrestata martedì dai Carabinieri per estorsione ai danni di un commerciante 56enne di Cattolica. Le indagini degli uomini dell'Arma sono iniziate lunedì, quando l'uomo ha spiegato di esser stato oggetto di una serie di ricatti da parte di una prostituta conosciuta occasionalmente a Ravenna nel 2009 e con la quale aveva una relazione.
Nel
maggio scorso la giovane, senza lavoro e grazie anche al continuo
sostegno economico del commerciante, aveva avuto la disponibilità di un
immobile in affitto nella città bizantina, il cui canone mensile veniva
interamente versato dall'amante. Improvvisamente però la 23enne ha
cominciato a minacciare l'uomo: se non avesse pagato sistematicamente
l'intero affitto mensile dell'appartamento e le ulteriori spese connesse
all'appartamento, avrebbe rivelato telefonicamente la loro relazione
sentimentale alla moglie.
Il
commerciante ha inizialmente ceduto ai ricatti della nigeriana,
versandole circa 9mila euro. Non soddisfatta, la giovane prostituta,
approfittando dello stato di sudditanza psicologica del commerciante, ha
cominciato a chiedergli insistentemente ulteriori somme di denaro,
presentandosi talvolta anche al posto di lavoro della vittima e
costringendolo a versarle ulteriori somme di denaro sia in contanti, sia
tramite poste pay.
Martedì
pomeriggio i Carabinieri hanno bloccato immediatamente la ragazza, dopo
che la stessa aveva ritirato la somma richiesta al negozio del 56enne.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di trovare e
sequestrare la somma contante di 900 euro nonché un biglietto aereo di
sola andata per un volo in partenza il 3 febbraio per la Nigeria.
L'arrestata ora è in carcere a Forlì a disposizione della magistratura.
Bovalino (RC) - Prima lo narcotizza e poi lo rapina: rumena arrestata
26 gennaio 2012
- Ieri, gli agenti del Commissariato di Bovalino e della Squadra
Mobile, a seguito di un'intensa attività di indagine, hanno sottoposto a
fermo di p.g. una cittadina rumena di 21 anni responsabile di aver
rapinato poco prima un uomo dopo averlo narcotizzato. La donna aveva
invitato la vittima a bere un bicchiere di vino nel quale, con
destrezza, aveva precedentemente versato un tipo di psicofarmaco che,
associato al consumo di alcol, produce effetti simili a quelli
dell'eroina. E' bastato un sorso di quel vino, infatti, per far perdere
coscienza all'uomo e consentire alla malvivente di sottrargli la cifra
di 3000 euro in contanti. Grazie all'operato dei poliziotti, tuttavia,
la donna è stata immediatamente identificata e sottoposta a fermo di
polizia giudiziaria.
Pescara - Prostituta filma i clienti e li ricatta
10 febbraio 2012
- Filmavano e ricattavano i clienti delle prostitute fingendosi
poliziotti. Le vittime, tra cui figurano anche un avvocato e un
imprenditore, non si sono piegate alle loro richieste e li hanno
denunciati agli uomini della squadra Mobile che , coordinati da
Piefrancesco Muriana, li hanno arrestati. Le manette sono scattate per:
Rosaria Parigino,di Lesina , in provincia di Foggia, 39 anni, residente a Pescara (arresti domiciliari);
Sukhbir
Singh nato in India, 29 anni, domiciliato a Pescara, privo del permesso
di soggiorno (custodia cautelare in carcere, foto al centro).
La
Parigino ed il Singh sono gravemente indiziati di alcuni reati
consumati o tentati quali rapina, estorsione, violazione di domicilio,
truffa aggravata in concorso tra loro.
Alla
Parigino ed al Singh è stato contestato anche il reato di sfruttamento
della prostituzione, per aver indotto, sfruttato o, comunque, favorito
la prostituzione di una giovane cubana.
Tra le vittime, un avvocato pescarese e un imprenditore
Le
indagini sono scattate nel novembre scorso dopo la denuncia di un
avvocato pescarese che ha raccontato agli uomini della Mobile di essere
stato ricattato dalla Parigino e dal suo compagno Sukhbir Singh che, per
estorcergli denaro, lo avevano minacciato di accusarlo, falsamente, di
una violenza sessuale. Per convincerlo, gli avevano anche inviato un
biglietto minatorio. La donna, inoltre, avrebbe chiesto all'avvocato
50mila euro e sarebbe riuscita a procurarsi un certificato medico di un
pronto soccorso della provincia di Teramo per dimostrare il presunto
tentativo di stupro.
Le
intercettazioni telefoniche eseguite sulle utenze della coppia hanno
consentito agli investigatori di scoprire un altro caso di estorsione ai
danni di un cliente della Parigino, che si prostituiva nella sua
abitazione di Pescara. L'uomo, secondo quanto verificato dagli uomini
della Mobile, era stato costretto a pagare 70 euro al Singh, che,
fintosi poliziotto nel corso di un controllo simulato nell'appartamento
della Parigino, dove il malcapitato era stato sorpreso in atteggiamenti
intimi con quest'ultima, lo aveva minacciato di multarlo per una grossa
somma di denaro.
Le
vittime però non si sono piegate al ricatto, nonostante fossero state
private dei documenti di identità e hanno denunciavano i fatti in
questura.
L'ultimo
episodio sarebbe avvenuto nel dicembre scorso quando il Singh e la
Parigino avrebbero indotto un imprenditore locale a pagare 2.000 euro
dietro la minaccia di denunciarlo per aver avuto rapporti sessuali con
una minorenne. Minaccia materialmente posta in essere dal Singh che,
ancora una volta si sarebbe spacciato per poliziotto e avrebbe simulato
un controllo nell'appartamento della Parigino, dove la vittima
dell'estorsione si era recata per un incontro con la donna cubana
sfruttata dalla coppia, che non era minorenne.
Nel
corso della perquisizione sono stati trovati alcuni video girati
durante gli incontri a pagamento della Parigino e della prostituta
cubana, uno dei quali relativo al ricatto nei confronti
dell'imprenditore. Sugli altri filmati sono in corso accertamenti, non
essendo state presentate denunce.
Rosaria
Parigino, in stato interessante e madre di un altro bimbo, dopo essere
stata sottoposta a visita specialistica che attestava l'incompatibilità
con il regime carcerario, su disposizione del Pm è stata posta agli
arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Modica (RG) - Seduce anziani e li deruba
14 febbraio 2012 - Ha
il vizio di derubare gli anziani seducendoli Gina Runza, 33 anni, di
Modica, che spacciandosi per assistente sociale e' entrata
nell'abitazione di un vecchietto. Lo ha sedotto, facendosi palpeggiare,
per sottrargli denaro contante che custodiva anche nel taschino della
camicia. Come accertato dalla polizia, Runza aveva ripetuto lo
stratagemma con altri anziani che vivono soli con il sostentamento della
pensione sociale. Alla donna sono stati concessi gli arresti
domiciliari.(ANSA)
Melfi (PZ) - Denunciata rumena che adescava anziani
22 febbraio 2012 - Una
donna romena di 25 anni, giunta in Italia tempo fa e che ha lavorato in
bar di diversi paesi della provincia di Potenza, e' stata denunciata in
stato di libertà alla Procura della Repubblica di Melfi (Potenza) dai
Carabinieri, con l'accusa di estorsione continuata ai danni di un uomo
anziano. La donna si faceva dare anche da altri anziani ''cospicue somme
di denaro'' per essere gentile e disponibile con loro, minacciandoli di
rivelare le relazioni per avere altri soldi. (ANSA)
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