14 marzo 2012

18 giugno 2011 - Antonella Conserva, già condannata a 30 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Parma per concorso nel rapimento e della morte del bimbo come evento non voluto, è uscita dall’aula bolognese con una pena ridotta di sei anni. I giudici le hanno concesso le attenuanti generiche. Antonella Conserva è stata infatti considerata dagli inquirenti come la «carceriera» del piccolo Tommaso. Secondo i giudici, la donna era parte integrante del piano e si sarebbe dovuta occupare di Tommaso Onofri per tutto il corso del sequestro.

14 marzo 2012 - Lo aveva deciso lo scorso 17 giugno 2011 la Corte d'Appello di Bologna, l'ha confermato ieri la Cassazione. Antonella Conserva, convivente di Mario Alessi che, aiutato da Salvatore Raimondi, il 2 marzo 2006 aveva rapito il piccolo Tommaso Onofri a Casalbaroncolo di Parma, è stata condannata a 24 anni per aver partecipato al drammatico sequestro del piccolo di soli 18 mesi, poi ucciso.
E' questa l'ultima sentenza che chiude la vicenda giudiziaria poiché Alessi e Raimondi stanno già scontando rispettivamente l'ergastolo e 20 anni di reclusione. Alla Conserva, in carcere ormai da 6 anni, ne restano quindi altri 18 da scontare. Nella requisitoria, la procura della Suprema Corte aveva messo in evidenza come gli elementi dell'accusa a carico della donna - che avrebbe avuto il ruolo di carceriera del bimbo se Alessi non avesse deciso di ucciderlo subito perché piangeva troppo - "hanno la loro forza indiziaria indiscutibile e provano e giustificano l'affermazione della colpevolezza".
La procura aveva poi ricordato che l'imputata, prima del sequestro, a dicembre, si era offerta come baby-sitter di Tommaso, fatto messo in collegamento con il suo futuro ruolo di "custode". Inoltre il pubblico ministero aveva dato rilievo probatorio anche alla telefonata, di soli nove secondi, ricevuta dalla Conserva e fatta da Alessi dopo l'omicidio, su schede sotto falso nome.


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