15 novembre 2008

29 febbraio 2008 - Al termine di un lungo interrogatorio concluso intorno alle 2,30 della scorsa notte, è stata arrestata e condotta nel carcere di Livorno Miranda Pereira, la moglie di Sandro Grazzi, 38 anni, nativo di Castelfiorentino e residente a Massarosa (Viareggio), morto martedì scorso all'ospedale Versilia per una ferita al petto inferta da un'arma da taglio.
L'interrogatorio si è svolto nel commissariato di Viareggio. La donna, in un primo momento, aveva dichiarato che la morte del marito era stata causata da un incidente domestico, mentre invece i risultati dell' autopsia farebbero pensare che si è trattato di un omicidio.
Durante l'interrogatorio, gli uomini della mobile della questura di Lucca, coordinati dal vicequestore Virgilio Russo e del commissariato di Viareggio, hanno contestato alla donna i contenuti di una telefonata fatta alla madre in Brasile in cui avrebbe affermato di essere stata lei l'autrice dell'uccisione del marito. Nella stessa telefonata la donna avrebbe anche aggiunto che al fatto era presente, senza partecipare al delitto, la cugina.
L'arma del delitto sarebbe stato un coltello da cucina e il colpo sarebbe stato inferto durante una lite.
Dopo le contestazioni ufficiali, Adriana Miranda Pereira, assistita dai suoi avvocati, è stata arrestata con l'accusa di omicidio e di false dichiarazioni. Nei guai è finita anche la cugina e una terza persona che, pur essendo a conoscenza dei fatti, non avrebbero fornito informazioni alla polizia. Questi due saranno denunciati per favoreggiamento e false dichiarazioni.
Deve essere nacora trovata l'arma con cui è stata provocata la ferita.

15 novembre 2008 - E’ stata condannata a 16 anni con rito abbreviato Miranda Pereira, ritenuta responsabile dal Gup Carlo Annarumma, di omicidio volontario con dolo eventuale del marito Sandro Grazzi. Il pubblico ministero Fiorenza Marrara aveva chiesto una pena più mite, 14 anni; mentre gli avvocati difensori della donna, Marcello Taglioli e Cristiana Francesconi, avevano chiesto l’assoluzione per legittima difesa e, in subordine, l’eccesso di legittima difesa o la derubricazione in omicidio preterintenzionale.
Il giudice ha stabilito anche una provvisionale di 100 mila euro da destinare ai genitori della vittima che si sono costituiti parte civile assistiti dall’avvocato Lorenzo Zilletti.
Con la sentenza di primo grado si chiude una vicenda culminata la mattina del 26 febbraio 2008 quando nella casa dove convivevano in via Italica a Lido di Camaiore, Miranda Pereira, brasiliana di 34 anni, colpì con un coltello al cuore il marito Sandro Grazzi, 38 anni di Castelfiorentino nel bel mezzo di una violenta lite alla quale assistette anche la cugina 19 enne di Miranda.
Sandro Grazzi non sembrava ferito gravemente: uscì di casa, salì in macchina per anadre all’ospedale a farsi curare, ma riuscì a compiere solo alcune centinaia di metri. Poi accostò l’auto e chiese aiuto. Morì durante il trasporto in ospedale.
La polizia andò a colpo sicuro dove abitava il Grazzi e vi trovò Miranda che disse di non essersi accorta di nulla. Crollò un paio di giorni dopo, di fronte alle intercettazioni telefoniche e alle ammissioni della cugina.


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