Calci e schiaffi sulla schiena e in pancia, e percosse con il telecomando della tv quando i bambini avevano fame o provavano a richiamare l'attenzione della madre, distogliendola dall'ossessiva consultazione dello smartphone
Francesco Li Noce
Calci
e schiaffi sulla schiena e in pancia, e percosse con il telecomando
della tv quando i bambini avevano fame o provavano a richiamare
l'attenzione della madre, distogliendola dall'ossessiva consultazione
dello smartphone. È la drammatica vicenda che si è consumata nei mesi
scorsi a Genova. Protagonista una 31enne, madre di due figli, accusata
di maltrattamenti in famiglia, contro cui la giudice Carla Pastorini, su
richiesta della pm Silvia Saracino, ha disposto l'allontanamento dalla
casa in cui viveva insieme ai figli e al compagno, padre di uno dei due
bambini, oltre al divieto alla donna di avvicinarsi ai due bambini a
meno di 500 metri e di avvicinarsi ai luoghi da loro frequentati. Nei
suoi confronti è stato disposto anche il braccialetto elettronico e
l'obbligo di presentarsi tutti i giorni al commissariato di zona.
I fatti
A denunciare la donna è stato il padre, un
autotrasportatore. All'apparenza i quattro vivevano una vita serena, da
poco trasferiti dal Piemonte a Genova. Poco dopo però l'uomo, assistito
dall'avvocato Daniele Pomata e dall'avvocato civilista Maurizio
Montecucco, ha notato alcuni segni sui corpi dei due bambini di 3 e un
anno e mezzo. Inoltre, secondo quanto è riportato nella denuncia, aveva
avvertito, dopo la nascita della bambina, un comportamento distaccato da
parte della donna a cui imputava un atteggiamento prevaricatorio e
violento nei confronti dei figli. La donna si difendeva dalle accuse
spiegando al compagno che i lividi sulla schiena e sul volto dei due
bambini fossero dovuti a cadute accidentali.
Le telecamere
Il
lavoro da autotrasportatore costringeva l'uomo a essere spesso fuori
casa, così con una scusa ha installato alcune telecamere all'interno
dell'appartamento e alla vista delle immagini ha fatto i conti con la
dura realtà. La madre dei due bambini li picchiava, per esempio perché
la piccola si alzava in piedi sul letto matrimoniale e non voleva
dormire, o perché, il bambino di tre anni in cucina le chiedeva del cibo
dicendo di avere fame, venendo preso a schiaffi e calci, anche a terra.
Significativa, annota la giudice, l'immagine del bambino che
indietreggia spaventato.
La conferma dei familiari e il referto del Gaslini
A
confermare l'atteggiamento violento della donna anche i familiari del
compagno che agli inquirenti hanno detto di avere assistito a scene in
cui la madre li sgridava con toni violenti o addirittura li
schiaffeggiava con forza. A certificare le ecchimosi un referto
dell'ospedale pediatrico genovese Gaslini, a cui si è rivolto il
compagno della donna, prima di formulare la denuncia.
"Grave violenza gratuità"
Nel
provvedimento di allontanamento, la giudice scrive di violenza gratuita
e immotivata nei confronti di figli in tenerissima età. Un
comportamento reiterato e soprattutto ingiustificato, espressione
dell'intolleranza della donna alle esigenze dei due figli. Una violenza
persecutoria nei confronti dei due piccoli inermi, in balia della madre
all'interno delle mura domestiche, il luogo in teoria più sicuro per i
bambini.
--
Picchia i figli piccoli: madre denunciata dal compagno
https://www.genovatoday.it/cronaca/picchia-figli-piccoli-madre-denunciata-compagno.html
© GenovaTodayCalci e schiaffi sulla schiena e in pancia, e percosse con il telecomando della ty quando i bambini avevano fame e provavano a richiamare l'attenzione della madre, distogliendola dall'ossessiva consultazione dello smartphone. È la drammatica vicenda che si è consumata nei mesi scorsi a Genova.
Protagonista una 31enne, madre di due figli, accusata di maltrattamenti in famiglia, contro cui la giudice Carla Pastorini, su richiesta della pm Silvia Saracino, ha disposto l'allontanamento dalla casa in cui viveva insieme ai figli e al compagno, padre di uno dei due bambini, oltre al divieto alla donna di avvicinarsi ai due bambini a meno di 500 metri e di avvicinarsi ai luoghi da loro frequentati. Nei suoi confronti è stato disposto anche il braccialetto elettronico e l'obbligo di presentarsi tutti i giorni al commissariato di zona.
I fatti
A denunciare la donna è stato il padre, un autotrasportatore.
All'apparenza i quattro vivevano una vita serena, da poco trasferiti dal Piemonte a Genova. Poco dopo però l'uomo, assistito dall'avvocato Daniele Pomata e dall'avvocato civilista Maurizio Montecucco, ha notato alcuni segni sui corpi dei due bambini di 3 e un anno e mezzo. Inoltre, secondo quanto è riportato nella denuncia, aveva avvertito, dopo la nascita della bambina, un comportamento distaccato da parte della donna a cui imputava un atteggiamento prevaricatorio e violento nei confronti dei figli. La donna si difendeva dalle accuse spiegando al compagno che i lividi sulla schiena e sul volto dei due bambini fossero dovuti a cadute accidentali.
Le telecamere
Il lavoro da autotrasportatore costringeva l'uomo a essere spesso fuori casa, così con una scusa ha installato alcune telecamere all'interno dell'appartamento e alla vista delle immagini ha fatto i conti con la dura realtà. La madre dei due bambini li picchiava, per esempio perché la piccola si alzava in piedi sul letto matrimoniale e non voleva dormire, o perché, il bambino di tre anni in cucina le chiedeva del cibo dicendo di avere fame, venendo preso a schiaffi e calci, anche a terra. Significativa, annota la giudice, l'immagine del bambino che indietreggia spaventato.
La conferma dei familiari e il referto del Gaslini
A confermare l'atteggiamento violento della donna anche i familiari del compagno che agli inquirenti hanno detto di avere assistito a scene in cui la madre li sgridava con toni violenti o addirittura li schiaffeggiava con forza. A certificare le ecchimosi un referto dell'ospedale pediatrico genovese Gaslini, a cui si è rivolto il compagno della donna, prima di formulare la denuncia.
"Grave violenza gratuità"
Nel provvedimento di allontanamento, la giudice scrive di violenza gratuita e immotivata nei confronti di figli in tenerissima età. Un comportamento reiterato e soprattutto ingiustificato, espressione dell'intolleranza della donna alle esigenze dei due figli. Una violenza persecutoria nei confronti dei due piccoli inermi, in balia della madre all'interno delle mura domestiche, il luogo in teoria più sicuro per i bambini.
Fonte: https://www.genovatoday.it/cronaca/picchia-figli-piccoli-madre-denunciata-compagno.html
I fatti
A
denunciare la donna è stato il padre, un autotrasportatore.
All'apparenza i quattro vivevano una vita serena, da poco trasferiti dal
Piemonte a Genova. Poco dopo però l'uomo, assistito dall'avvocato
Daniele Pomata e dall'avvocato civilista Maurizio Montecucco, ha notato
alcuni segni sui corpi dei due bambini di 3 e un anno e mezzo. Inoltre,
secondo quanto è riportato nella denuncia, aveva avvertito, dopo la
nascita della bambina, un comportamento distaccato da parte della donna a
cui imputava un atteggiamento prevaricatorio e violento nei confronti
dei figli. La donna si difendeva dalle accuse spiegando al compagno che i
lividi sulla schiena e sul volto dei due bambini fossero dovuti a
cadute accidentali.
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Picchia i figli piccoli: madre denunciata dal compagno
https://www.genovatoday.it/cronaca/picchia-figli-piccoli-madre-denunciata-compagno.html
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