Indagini sui maltrattamenti. Spuntano altri due accessi in ospedale per una manina schiacciata e fratture all’omero
Non si può neppure ipotizzare che il bimbo di un anno accompagnato bagnato e avvolto in un asciugamano lo scorso 15 maggio al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia – in arresto cardiorespiratorio con una frattura alla testa, all’osso parietale, una tumefazione sulla parte destra della fronte, problemi cerebrali, ematomi e cicatrici in diverse parti del corpo – possa essersi provocato quelle lesioni da solo. Secondo il tribunale per i minorenni del capoluogo umbro le ferite sono così tante, diverse e diffuse che deve presumersi gliele abbia volontariamente provocate la madre, vale a dire la donna che avrebbe dovuto prendersi cura del neonato, così piccolo e ancora incapace di deambulare.
In elicottero al Meyer di Firenze La relazione clinica dei medici del Santa Maria della Misericordia, nella quale viene spiegato che il bimbo è stato sottoposto a rianimazione cardio-polmonare avanzata con ripresa dei parametri vitali, entra nel fascicolo degli organi inquirenti che nel massimo riserbo stanno portando avanti le indagini su questo drammatico episodio. A causa delle lesioni il piccolo venne trasportato di corsa con l’elicottero al’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, accolto in condizioni disperate di coma farmacologico in assistenza ventilata.
Maltrattamenti e lesioni La donna, denunciata per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi, sulle prime non è stata in grado di spiegare agli investigatori le modalità attraverso cui il figlioletto si era cagionato quelle ferite. Prima ancora, una volta accompagnato il piccolo al pronto soccorso, si era perfino resa irreperibile dai sanitari. Per il timore di incappare in qualche contestazione penale? È un’ipotesi, al vaglio della magistratura.
Altre due volte in ospedale In questa triste storia di presunti maltrattamenti contro un bambino indifeso di un anno, però, spuntano altri due accessi in ospedale, datati 8 e 24 marzo: nel primo caso dal pronto soccorso di pediatria il bimbo venne dimesso per un trauma da schiacciamento della mano sinistra; due settimane più tardi, invece, fu necessario il ricovero per un problema all’omero e altre varie fratture.
Il padre spacciatore In questa vicenda che ruolo ha il padre? Viene descritto dall’ex compagna come un uomo che non si è mai voluto prendere cura del bambino attraverso il mantenimento, abbandonandolo per andarsene all’estero, forse in Francia. Sulle spalle una sfilza di precedenti penali per reati di droga (produzione e traffico di stupefacenti), altri contro il patrimonio e la persona; spunta anche un arresto per resistenza a pubblico ufficiale, risalente alla primavera scorsa, e ordini d’espulsione non eseguiti a lasciare l’Italia. Sono in corso accertamenti per capire se nel periodo tra marzo e maggio 2022, ossia quello in cui il figlio ha riportato le lesioni, l’uomo fosse stato presente e, quindi, se possa essere ritenuto corresponsabile delle violenze. Ma in ogni modo, qualora non dovessero emergere responsabilità dirette su quelle lesioni – è il convincimento del tribunale per i minorenni – l’uomo sarebbe da considerare comunque colpevole per aver abbandonato dal punto di vista materiale e morale il piccolo, lasciandolo in balia della madre.
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