12 maggio 2018

Buttata a terra, tirata per i capelli, presa a calci e infine rapinata del cellulare e del portafoglio da quattro coetanee.
La vittima dell’ennesimo episodio di bullismo è una studentessa reggiana che ieri, verso le 13.30, stava camminando, zaino in spalla, nel parcheggio vicino alla farmacia di via Pansa. All’angolo del parcheggio, all’altezza delle scale che conducono verso i sotterranei, è nata una lite fra lei e quattro straniere che camminavano alle sue spalle. A quanto pare, all’origine della discussione – ben presto degenerata – ci sarebbero questioni sentimentali legate al passato, come indicherebbero alcune frasi gridate durante la violenza lite: «Tu mi offendi, io sono vergine», «Sono due anni che ti devo tagliare la gola».
In particolare una delle quattro straniere - una ragazza di colore con i dreadlocks (le treccine) - le si è scagliata addosso facendola cadere: l’ha afferrata per i capelli, l’ha presa a calci e le ha svuotato una bottiglietta d’acqua addosso.
Il tutto sotto lo sguardo attonito dei passanti e in particolare di un operaio, che restando a distanza ha provato a calmare le acque, ricevendo in risposta degli insulti.
Un padre di passaggio ha cercato di contenere la responsabile dell’aggressione, che dopo aver arraffato alla vittima il cellulare e il portafoglio si è allontanata insieme alle amiche. Il branco al femminile si è subito diviso: tre ragazze si sono dirette verso la fermata del bus di piazza Papa Giovanni XXIII, la ragazza con le treccine, invece è andata verso il Parco del Popolo. All’incrocio con viale Timavo, di fronte all’hotel Astoria, la prima preoccupazione di quest’ultima è stata quella di spruzzarsi un’abbondante dose di profumo.
Una gazzella dei carabinieri della stazione di Santa Croce è arrivata, trovando la vittima seduta per terra, sotto choc, con gli indumenti bagnati e una mano sulla testa per il dolore, mentre veniva consolata. I militari hanno raccolto la testimonianza della vittima, che ha riferito della rapina dello smartphone e del portafoglio. «Quella che mi ha aggredito la conosco da un sacco di tempo. Sto bene, mi importa solo del cellulare», afferma.
I carabinieri hanno fatto salire la vittima sull’auto di servizio e hanno eseguito diversi giri di perlustrazione al Parco del Popolo alla ricerca della rapinatrice e delle sue complici, al momento svanite nel nulla.


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