17 marzo 2017

L’insegnante, 51enne, di un istituto di Amorosi inveiva «Siete dei ritardati mentali»

BENEVENTO - Maltrattava e picchiava i bambini, apostrofandoli quotidianamente come «ciucci, cretini, stupidi, ritardati mentali», e per questo un’insegnante della scuola primaria di Amorosi (Benevento) è stata scoperta e sospesa dal lavoro per un anno. Il provvedimento della misura interdittiva per la maestra, M.L. di 51 anni, è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della locale Procura della Repubblica, guidata da Aldo Policastro, e le è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento. Le indagini, che hanno preso il via in seguito alla segnalazione dei genitori, hanno portato gli investigatori ad installare telecamere nelle aule didattiche documentando numerosi episodi di maltrattamento nei confronti dei piccoli alunni delle prime due classi della scuola primaria.
La misura interdittiva è stata notificata all’insegnante dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento, con a capo Emanuele Fattori, che hanno avviato le indagini all’inizio dell’anno scolastico dopo le segnalazioni di diversi genitori. Stanchi di essere picchiati e maltrattati continuamente i bambini da tempo, infatti, mostravano a casa una forma di insofferenza nel recarsi a scuola. L’atteggiamento ha destato l’attenzione dei genitori ai quali, solo in un secondo momento, i piccoli alunni hanno confessato il vero motivo, ovvero i maltrattamenti cui erano sottoposti spesso da parte della maestra che non esitava a colpirli con schiaffi, calci, al capo coi libri, quaderni o altro materiale didattico o a strattonarli e spingerli violentemente.
Così, all’inizio dell’anno scolastico, gli agenti di Polizia, con l’ausilio delle autorità scolastiche, hanno installato alcune sofisticate telecamere nelle aule didattiche che hanno documentato numerosi episodi di violenza nei confronti dei piccoli alunni delle prime due classi della scuola primaria. Sono infatti almeno trenta i casi di violenza documentati nelle immagini in possesso della Squadra Mobile. Nessun commento sulla vicenda si registra , al momento, da parte della dirigenza dell’Istituto comprensivo «Alessandro Manzoni» di Amorosi, che annovera anche i comuni di Melizzano, Puglianello e Faicchio. 

 


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