L’insegnante, 51enne, di un istituto di Amorosi inveiva «Siete dei ritardati mentali»
BENEVENTO
- Maltrattava e picchiava i bambini, apostrofandoli quotidianamente
come «ciucci, cretini, stupidi, ritardati mentali», e per questo
un’insegnante della scuola primaria di Amorosi (Benevento) è stata
scoperta e sospesa dal lavoro per un anno. Il provvedimento della misura
interdittiva per la maestra, M.L. di 51 anni, è stato emesso dal gip
del Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della locale
Procura della Repubblica, guidata da Aldo Policastro, e le è stato
notificato dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento. Le indagini,
che hanno preso il via in seguito alla segnalazione dei genitori, hanno
portato gli investigatori ad installare telecamere nelle aule didattiche
documentando numerosi episodi di maltrattamento nei confronti dei
piccoli alunni delle prime due classi della scuola primaria.
La misura interdittiva è stata notificata all’insegnante dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento,
con a capo Emanuele Fattori, che hanno avviato le indagini all’inizio
dell’anno scolastico dopo le segnalazioni di diversi genitori. Stanchi
di essere picchiati e maltrattati continuamente i bambini da tempo,
infatti, mostravano a casa una forma di insofferenza nel recarsi a
scuola. L’atteggiamento ha destato l’attenzione dei genitori ai quali,
solo in un secondo momento, i piccoli alunni hanno confessato il vero
motivo, ovvero i maltrattamenti cui erano sottoposti spesso da parte
della maestra che non esitava a colpirli con schiaffi, calci, al capo
coi libri, quaderni o altro materiale didattico o a strattonarli e
spingerli violentemente.
Così, all’inizio dell’anno scolastico,
gli agenti di Polizia, con l’ausilio delle autorità scolastiche, hanno
installato alcune sofisticate telecamere nelle aule didattiche
che hanno documentato numerosi episodi di violenza nei confronti dei
piccoli alunni delle prime due classi della scuola primaria. Sono
infatti almeno trenta i casi di violenza documentati nelle immagini in
possesso della Squadra Mobile. Nessun commento sulla vicenda si registra
, al momento, da parte della dirigenza dell’Istituto comprensivo
«Alessandro Manzoni» di Amorosi, che annovera anche i comuni di
Melizzano, Puglianello e Faicchio.
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