9 gennaio 2016

Le aveva già strappato la catenina dal collo e l'orologio dal polso. E non riuscendo a sfilarle l'anello, l'ha minacciata, dicendole di tagliarle le dita. Poi è fuggita a bordo di un'auto guidata da un complice. Nessuna pietà nei confronti di un'indifesa ottantenne, alla quale ha portato via quel po' di gioielli che aveva con sé.
Un'aggressione simile ad un altro episodio sospetto avvenuto il giorno successivo, quando la stessa donna ha chiesto elemosina ad un'altra anziana. Due fatti che hanno portato all'identificazione di una 26enne originaria di Correggio ma residente a Novi di Modena, denunciata dai Carabinieri di San Polo con l’accusa di concorso in rapina aggravata.
Era la mattina dell’Immacolata quando davanti all’abitazione dell’anziana, che in quel momento stava pulendo lo zerbino, si è fermata un’auto dalla quale è scesa dal lato passeggero una donna. Con la scusa di chiedere all'anziana un foglio di carta e una matita per lasciare il proprio numero di telefono da dare alla figlia, la donna ha avvicinato l'80enne ed è riuscita ad entrare nella sua casa.
Una volta dentro, ha afferrato la catenina in oro che la vittima indossava riuscendo a strappargliela dal collo. Durante la colluttazione, la donna è risucita a strappare alla vittima anche l’orologio che aveva al polso. Quindi l’intimazione a consegnarle l’anello, che l'anziana non è riuscita a sfilarsi a causa del gonfiore delle mani. Di qui la minaccia di tagliarle le dita.
La reazione dell’anziana e il timore che potesse sopraggiungere qualcuno ha indotto la 26enne a fuggire a bordo dell’auto che l’attendeva fuori. Quindi l’allarme ai carabinieri, intervenuti subito sul posto per prestare i primi soccorsi all'anziana, dando il via alle ricerche.
Solo il giorno successivo, un nuovo episodio sospetto ai danni di un'altra anziana. La 26enne correggese questa volta però è stata vista dal figlio della vittima, che aveva notato la giovane allontanarsi dalla casa della madre.
Subito è scattata la segnalazione ai carabinieri, che hanno messo in relazione il fatto con la brutale rapina del giorno precedente. La 26enne è stata identificata, così come l'auto, attraverso le descrizioni e il riconoscimento fotografico.


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