I Carabinieri della stazione di Santa Marina Salina - agli ordini del maresciallo ordinario Gabriele Bianchi insieme ai colleghi della stazione di Lipari, coordinati nelle indagini dal sostituto procuratore dott. Matteo De Micheli e dal procuratore della repubblica di Barcellona dott. Emanuele Crescenti -hanno arrestato in flagranza una 50enne di
Lipari e il marito 54enne tunisino per estorsione in concorso ai danni
di un 58enne di Malfa.
L’intervento risolutivo dei Carabinieri rappresenta la fine di un
lungo incubo per la vittima e per i suoi familiari. La vicenda ha inizio
addirittura nel 2011, allorquando la coppia di estorsori avvicinò con
l’inganno la vittima. Quest’ultimo, all’epoca 53enne, desideroso di
trovare a qualunque costo un’anima gemella, si fece raggirare dai due
odierni arrestati.
Approfittando dell’ingenuità, della buona fede e
della difficoltà sentimentale del momento, i due cominciarono a
promettere all’uomo di farsi promotori di un presunto fidanzamento con
donne in realtà inesistenti. Tutto questo interessamento e questa, in
realtà fraudolenta, “intermediazione” ovviamente non erano gratuiti.
Sfruttando la sua debolezza emotiva e montando ad arte delle
“aspettative amorose” i due cominciarono a farsi consegnare regolarmente
somme di denaro contante tra i 50 e 200 euro a pagamento.
La coppia, approfittando della fragile personalità dell’uomo
inventava ogni volta strategie diverse per farsi pagare. In alcune
circostanze promettendo di consegnare foto di aspiranti fidanzate, in
altre chiedevano denaro per documenti e spese di viaggio di presunte
donne rumene, in altri casi ancora chiedevano dei soldi per “istruzione
pratica” per recuperare e restituire all’uomo tutto il denaro versato
fino a quel momento.
Fu l’inizio di un vero e proprio vortice, all’inizio alimentato
dall’ingenua speranza di poter trovare una compagna di vita, ma
successivamente trasformatosi in una vera e propria estorsione. I
pagamenti, infatti, dapprima legati all’inganno, successivamente
cominciarono ad essere pretesi dalla coppia che iniziò a minacciare di
morte la vittima e i suoi familiari.
L’uomo, che vive coltivando e
vendendo prodotti tipici di Salina, stritolato da questo vortice, ha
cominciato a coinvolgere i suoi familiari e a raccontare tutto. Superata
la paura ha deciso di denunciare tutta la storia ai Carabinieri della
stazione di S.M. Salina, che hanno così potuto ricostruire 5 anni di
inganni, minacce, violenze psicologiche e verbali, nonché vere e proprie
estorsioni che complessivamente sono costati all’uomo quasi 15mila euro
in contanti.
Nella giornata di ieri, l’uomo, costretto dalla minaccia dei suoi
estorsori al pagamento di un’ennesima tranche, si è portato come di
consueto a Lipari e per liberarsi dei due ha pagato la somma in contanti
di 50 euro. Gli estorsori non potevano immaginare però che a monitorare
il tutto ci fossero i Carabinieri. I militari che assistevano in
diretta all’estorsione sono dunque intervenuti nella flagranza di
retato. A finire in manette la 50ene Maria Baldanza , residente a Lipari, e il marito Meftah Ezzine, 54enne tunisino, anch’egli residente a
Lipari.
Nel corso dell’immediata perquisizione personale i Carabinieri hanno
sequestrato nella disponibilità della Baldanza la banconota di 50 euro
oggetto della singola estorsione.
Gli arrestati, su disposizione del sostituto procuratore dott. Matteo
De Micheli e del procuratore della repubblica di Barcellona dott.
Emanuele Crescenti, sono stati tradotti in due distinte case
circondariali. Meftah Ezzine si trova attualmente nel carcere di Gazzi,
Maria Baldanza in quello di Catania piazza Lanza.
Fonte: http://www.normanno.com/cronaca/se-paghi-ti-troviamo-la-fidanzata-coppia-di-lipari-arrestata-per-estorsione/
12 gennaio 2016
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