15 luglio 2015

enova - La vacanza appena iniziata ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un bimbo di due anni e mezzo: abbandonato per due ore in macchina sotto il sole cocente al terminal traghetti di Genova dai genitori, che erano andati al bar con altri due figli, è stato salvato dall’intervento di una volante della polizia avvertita da due turisti svizzeri. La coppia, di origini tunisine ma residente in Francia, lui 50 anni, lei 43, è stata arrestata per abbandono di minore aggravato dalle lesioni.
Ad accorgersi del bimbo è stata una coppia di turisti svizzeri, anche loro, come la famiglia tunisina, in attesa del traghetto per l’Africa. Hanno visto il piccolo che dormiva in auto, in mezzo ai bagagli, poco prima delle 14. La temperatura sotto il sole era altissima. Sono andati al centro commerciale e dopo due ore sono ritornati: il bimbo era ancora lì, in auto, da solo. Lo sguardo fisso e assente, perso nel vuoto, sudato fradicio.
A quel punto i due turisti hanno cercato aiuto temendo che il bimbo fosse in pericolo di vita e hanno chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti, coordinati dal primo dirigente Delia Bucarelli, che hanno preso subito il piccolo e chiamato l’ambulanza. I poliziotti hanno subito soccorso il bambino che è stato poi affidato ai medici del 118. Gli agenti hanno poi iniziato a cercare i genitori del bimbo.
Vicino alla macchina hanno notato una ragazzina di 12 anni e hanno scoperto che era la sorella del piccolino. I genitori l’avevano lasciata in auto per badare al fratello ma lei, sentendo caldo, era uscita dalla macchina e aveva cercato un posto più fresco, cercando di tenere sempre sotto controllo la macchina. Non aveva potuto valutare però che il fratello potesse essere in pericolo a causa del caldo. Quando i genitori sono tornati all’auto sono stati arrestati. Il bambino è ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Gaslini, dove i medici gli hanno diagnosticato un principio di disidratazione.


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