L’esposto di un vicino, disperato per il continuo via vai di uomini e
di donne in abiti succinti, ha consentito agli uomini della Squadra
Mobile di sottoporre a fermo di polizia giudiziaria una maman cinese,
W.Y., classe 1969, responsabile dello sfruttamento di almeno due
connazionali che si prostituivano in Mondovì.
In particolare, un mese fa si presentava, presso la sottosezione di
Polizia Stradale di Mondovì un uomo che lamentava l’esercizio, molesto,
nell’appartamento adiacente della prostituzione. Le donne presenti
nell’appartamento, infatti, erano solite scendere, in abiti succinti,
per incontrare e far salire i clienti.
Le immediate attività di indagini, coordinate dalla Procura della
Repubblica di Cuneo, consentivano, in breve, di accertare che
nell’appartamento, in effetti, si esercitava la prostituzione e che
l’attività era pubblicizzata su vari siti internet attraverso un’utenza
cellulare. L’attività investigativa consentiva di appurare che tale
utenza era in uso ad una donna, domiciliata in Milano, che,
telefonicamente, riusciva a concordare gli appuntamenti con i clienti e
le connazionali operanti in Mondovì. Il monitoraggio delle connazionale
era costante, sia per il tempo da dedicare al cliente che per il prezzo
da esigere. Alla maman spettava il 60% dell’introito derivante
dall’attività prostituiva.
Sabato scorso la maman è stata fermata dagli uomini della Squadra
Mobile alla stazione ferroviaria di Mondovì. La donna, infatti, era
rientrata, da Milano, a Mondovì per riprendere possesso
dell’appartamento che aveva appena fatto ammodernare per renderlo
maggiormente appetibile per i clienti.
Il G.I.P. di Cuneo, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto la
misura della custodia cautelare in regime di arresti domiciliari in
provincia di Alessandria.
http://www.targatocn.it/2014/08/08/leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/prostituzione-sempre-piu-numerose-le-ragazze-di-origini-cinesi-arrestata-maman-a-mondovi.html
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