23 maggio 2014

Livorno - Insultava gli alunni in chat: maestra denunciata
17 giugno 2011Insultava gli alunni di prima elementare parlando in chat su Facebook chiamandoli "Parac...", "rompic...". La chat tra maestre è stata scoperta da alcuni genitori di una scuola al centro di livorno, dove le insegnanti lavorano.
Papà e mamma di un bambino con problemi comportamentali si sono rivolti ad un avvocato per presentare una querela, perché. tra i comportamenti contestati, ci sarebbe anche un presunto percorso di esclusione di un bambino autistico. Le parole al centro della vicenda sarebbero state scritte a gennaio scorso dalla maestra su facebook durante alcune conversazioni con alcune colleghe.
I bambini sarebbero stati definiti con parole molto pesanti, mentre la maestra avrebbe anche sollecitato una collega a cambiare di posto un bambino autistico per ridimensionare alcune tensioni con la famiglia del ragazzino. I genitori di quest'ultimo si sono rivolti a uno studio legale che ha presentato querela alla Procura ipotizzando i reati di ingiurie e tentativo di maltrattamenti psicologici.

Valbisagno - Maestra d'asilo sferra calcio a bimbo
7 luglio 2011Una maestra, alle prese con 35 piccoli, avrebbe sferrato un calcio ad uno di loro.
Non è dato sapere, al momento, quale sia l'entità del colpo subito dal bimbo, né quali conseguenze egli abbia riportato. La maestra, però, è stata denunciata dalla madre del bambino colpito.

Vibo Valentia - Arrestate quattro maestre: picchiavano bambino disabile
11 luglio 2011Le insegnanti di asilo di Mileto sono finite ai domiciliari con l'accusa di aver maltrattato e vessato Domenico, bimbo iperattivo di 5 cinque anni. Le indagini erano state avviate ad aprile sulla base di informazioni confidenziali giunte ai carabinieri che hanno ricevuto anche un dvd con le immagini-prova.
Chissà se finirà come le tante storie di cronaca in cui, le lungaggini della giustizia annacquano l’orrore delle storie. Come Rignano Flaminio, dove a distanza di sei anni, le accuse si sono fatte incerte e, nonostante cinque imputati per maltrattamento, violenza sessuale e stupro di gruppo, non si è ancora arrivati ad alcun grado di giudizio. La storia di Domenico, bambino disabile di Mileto, in provincia di Vibo Valentia sembra troppo truce per essere reale. Le sue insegnanti di asilo – Adriana Mangone, di 50 anni; Elena Magliaro (38); Maria Teresa Spina (57), tutte di Mileto, e di Francesca Cimino De Liguori (46), di Vibo Valentia – sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di averlo maltrattato.
“Me ne hanno date tante. La maestra Adriana, ma anche tutte le altre”, ha raccontato il bambino al consulente tecnico nominato dalla Procura di Vibo che gli chiedeva “quante botte gli avessero dato”. Domenico, è iperattivo, ma cosciente di quello che gli è accaduto. Si indica la faccia come punto in cui veniva picchiato. E gli schiaffi, erano così violenti che il bambino spesso poggiava la faccia sul banco e sul pavimento per alleviare il calore che avvertiva. A percuoterlo non solo le maestre “normali”, ma anche quella di “sostegno”, Elena Magliaro. Non solo botte. Per spaventare il bambino, lo portavano in una stanza buia in cui gli facevano credere si trovasse, secondo il racconto del piccolo, “uno con la maschera tutto brutto e tutto nero che chiamavano Don Rodrigo”.
Le indagini si sono basate su videoriprese in cui sono documentati i maltrattamenti subiti dal bimbo. Le indagini erano state avviate nello scorso mese di aprile sulla base di informazioni confidenziali giunte ai carabinieri di Mileto. Ai militari, in forma anonima, è stato anche recapitato un dvd con le immagini registrate di alcune donne che rimproveravano un bambino che piangeva ininterrottamente. I carabinieri hanno scoperto successivamente che i maltrattamenti avvenivano all’interno dell’asilo dopo avere installato nell’istituto alcune telecamere.
Le quattro insegnanti sono state poste agli arresti domiciliari, mentre nei confronti di una quinta – Rosa Maria Riso, di 37 anni, di Vibo Valentia – indagata nella stessa vicenda, è stato emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal bambino.
I maltrattamenti nei confronti del bambino finiscono nel momento stesso in cui cominciano le indagini dei carabinieri e le maestre vengono sentite dai militari. “Il bambino, fino a quel momento vessato ogni giorno dalle quattro donne – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – viene fatto oggetto di particolari premure e accortezze”.
Foggia - Bimbi maltrattati in comunità: arrestate tre educatrici
27 luglio 2011 - Tre educatrici di una comunità di recupero della provincia di Foggia sono state arrestate dalla polizia perché accusate di maltrattamenti nei confronti di bambini che hanno un'eta' compresa tra i 4 e 7 anni. Gli arresti sono stati compiuti in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Lucera Ida Moretti su richiesta del pm Flaiani.
Le indagini sono partite dopo un esposto anonimo arrivato in questura, nel quale si evidenziavano vari episodi di maltrattamento nei confronti dei bambini. Le indagate hanno ottenuto i benefici degli arresti domiciliari.
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Bari - Botte agli alunni, denunciata una maestra
22 novembre 2011 - Maltrattamenti su minore di nazionalità cinese. È questa l’accusa rivolta ad una maestra di 52 anni indagata dal pm della Procura di Bari, Mafredi Dini Ciacci, per delle presunte percosse nei confronti di un suo alunno di nove anni. L’episodio è accaduto lo scorso ottobre in un paese della Murgia barese, tra i banchi di una scuola elementare.
A denunciare l’insegnante è stata la mamma del bambino. Secondo il racconto del piccolo, la maestra l’avrebbe punito e insultato per aver dimenticato a casa un quaderno degli esercizi, colpendolo con schiaffi e tirandogli la guancia fino a provocargli un piccolo ematoma. Presunti maltrattamenti che sarebbero stati certificati da un medico: il bimbo infatti è stato trasportato in ospedale dalla mamma e dimesso con una prognosi di quattro giorni.
La denuncia è stata presentata alla polizia e gli inquirenti hanno ascoltato i compagni di classe della presunta vittima i quali avrebbero confermato l’episodio. Inoltre, alcuni bimbi avrebbero raccontato, a loro volta, di aver subito in passato percosse simili. La settimana prossima la donna sarà interrogata dal gip di Bari, Vito Fanizzi.

Messina - Maestra violenta sospesa: picchiava e insultava gli alunni delle elementari
2 dicembre 2011 - Una maestra picchiava i suoi alunni di sette anni, li chiamava «pecoroni», «deficienti», «mongoli», «handicappati» e «cretini», tirava loro le orecchie e i capelli.
Dopo le denunce dei genitori, la donna è stata sospesa dall’insegnamento. La polizia ha eseguito infatti ieri a Messina un'ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'interdizione dal pubblico ufficio o servizio dell'insegnamento in qualunque scuola pubblica, per la durata di due mesi nei confronti di L. A., 62, anni, docente di matematica alla scuola elementare Luigi Boer.
La docente ha negato ogni addebito, ma secondo quanto raccontato dagli alunni li minacciava con una bacchetta chiodata, li insultava con epiteti ingiuriosi e li colpiva in faccia con i quaderni e altri oggetti.
Gli agenti durante le indagini hanno quindi effettuato delle registrazioni in classe all'insaputa dell'insegnante. Nelle immagini era evidente il comportamento della docente, che più volte ha preso a schiaffi, sculacciate e spintoni i bambini. I ragazzini, ascoltati con l'ausilio di una psicologa infantile hanno descritto i comportamenti della maestra e la loro paura di andare in classe. I piccoli hanno anche rappresentato l'insegnante in alcuni disegni, descrivendola urlante e con i canini di fuori.
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19 luglio 2012 - Una maestra della scuola elementare Boer di Messina, Letterina Audino, 62 anni, accusata di aver minacciato di punire i bambini con una bacchetta chiodata, di averli picchiati e insultati e' stata condannata con il patteggiamento a due anni di reclusione, pena sospesa, dal gup.
La maestra chiamava i bambini ''pecorone, deficiente, mongolo, handicappato e cretino'', li sculacciava, tirando loro i capelli e le orecchie.(ANSA)
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Squinzano (LE) - Maestra denunciata per maltrattamenti sui bambini
9 dicembre 2011 - Maestra d'esperienza che ha lavorato in diversi instituti della provincia di Lecce, non è nuova a contestazioni in merito al suo comportamento nei confronti dei bambini. Questa volta, però, le contestazioni sono diventate denunce per maltrattamento, esposte dai genitori di alcuni bambini della scuola materna di Squinzano.
Qui avrebbero avuto luogo maltrattamenti ripetuti a danno dei bambini ospiti della struttura, con tanto di prove tangibili ed evidenti sui corpi dei piccoli.
Carmen Ruggiero, sostituto procuratore di Lecce, ha iscritto la donna nel registro degli indagati, con l'accusa di maltrattamento di minore.
Il tutto è cominciato qualche settimana fa quando i genitori di un bambino si sono affidati ai Carabinieri per denunciare la maestra, dopo aver notato segni sospetti sul proprio bambino. Alla prima sono seguite altre segnalazioni, e non è da escludere che altre mamme possano farsi avanti. Tutti, comunque, parlano di eccessivo nervosismo dei figli, difficoltà a dormire e problemi a mangiare, irritabilità e lividi sul corpo.
Secondo i genitori, i lividi potrebbero essere proprio la prova delle percosse date dalla maestra (attualmente non in servizio) che, si vocifera, abbia colpito con un calcio un bambino di 3 anni, rendendo necessario il ricorso al ricovero ospedaliero. A confermare la deposizione dei genitori sarebbe disposta anche una bidella, che potrebbe essere ascoltata nei prossimi giorni dal procuratore.
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Caserta - "Sei nera, meriti un voto più basso": prof denunciata
11 dicembre 2011 - Un episodio inqualificabile quello accaduto a Caserta, nella scuola media P.Giannone. Due ragazzi fanno lo stesso compito di geografia, ma ad uno viene messo 9, all'altra 7 con una motivazione molto chiara della professoressa: "sei nera, non puoi avere lo stesso voto".
La ragazzina di appena 12 anni ci è ovviamente rimasta male, e dopo un po' di silenzio ha deciso di parlare con la madre, e questa con la dirigente scolastica, Maria Bianco, la quale non soltanto ha difeso pubblicamente la ragazza, ma ha anche provveduto a denunciare la professoressa.
Quest'ultima aveva già avuto problemi di relazione con i ragazzi. In passato insegnava italiano, storia e geografia, poi gradualmente le erano state tolte le prime due materie, per rimanere titolare solo dell'ultimo insegnamento. Dopo l'episodio si è data malata, ma rischia provvedimenti molto severi.
Per fortuna la ragazza ha trovato il sostegno dei propri compagni e di tutto l'ambiente: quel 7 brucia ancora, ma almeno giustizia sarà fatta presto.

Ostuni (BR) - Umilia alunno e lo fa inginocchiare: denunciata insegnante
14 dicembre 2011 - Avrebbe consegnato per ultimo il compito in classe di matematica, e la sua insegnante lo avrebbe "umiliato". E' accaduto il 3 ottobre scorso in una scuola elementare di Ostuni, vittima un alunno di terza elementare di 7 anni e mezzo.
Proprio per la sua lentezza, la maestra lo avrebbe fatto inginocchiare, davanti ai suoi coetanei di un'altra classe e poi nei corridoi dell'istituto, facendogli dire ad alta voce "Io sono il più lento della classe".
Per questo motivo la donna è stata denunciata qualche giorno fa dai genitori del bambino.

Cagliari - Maestra minaccia di sgozzare alunno
28 dicembre 2011Una bottiglietta d'acqua lanciata contro un alunno, poi anche la minaccia fatta col dito che attraversa da una parte all'altra la gola di un bambino di otto anni che non la smetteva di fare versi in classe.
Protagonista dell'episodio, sul quale indagheranno i Carabinieri per accertare lo svolgimento dei fatti, è un'insegnante che poco prima delle vacanze di Natale ha svolto una supplenza in una scuola elementare del Cagliaritano.
La donna è stata denunciata nei giorni scorsi dai genitori del piccolo con una querela presentata al comando provinciale dell'Arma.

Reggio C. - Direttrice di asilo maltratta bimbi e minaccia maestre
5 gennaio 2012La direttrice della scuola dell'infanzia Charlie Brown di Reggio Calabria, Marta Sarica, e' stata arrestata e la figlia, Margherita Sirena Geniale, ha avuto l'obbligo di dimora per tentata estorsione nei confronti delle insegnanti dell'asilo e maltrattamenti dei bimbi.
La struttura e' stata sequestrata. Sarica, posta ai domiciliari, e la figlia avrebbero minacciato le insegnanti per farle rinunciare ai loro diritti. Inoltre sono emersi maltrattamenti nei confronti dei bimbi. (ANSA)

Vallesabbia (BS) - Botte e schiaffi alle "pecore nere": arrestata una maestra d'asilo
28 gennaio 2012 - La storia è di quelle che non si vorrebbero mai leggere. Schiaffi, botte, punizioni. Ai danni degli innocenti per definizione: i bambini. La cui unica colpa è la fame di vita e di crescita. Eppureall'interno di un asilo, hanno scoperto i carabinieri, risulta subissero da parte di una maestra un trattamento "educativo" ben poco ortodosso. Per questo la donna, una cinquantenne bresciana, ieri è finita in manette. Arrestata in flagranza per maltrattamenti e violenze. E' successo in un piccolo centro sul lago d'Idro, in una scuola dell'infanzia comunale.
La vicenda è venuta alla luce per una segnalazione. Una "soffiata" partita settimane fa dall'asilo stesso, dove un dipendente dopo avere assistito più volte alla "mano pesante" dell'educatrice con i piccoli allievi ha pensato fosse il caso di raccontare agli inquirenti quanto aveva visto ripetersi tra le quattro mura scolastiche. Detto, fatto. I carabinieri della Compagnia di Salò hanno fatto scattare le dovute verifiche. All'asilo sono state piazzate micro telecamere nascoste, tenute d'occhio ogni giorno dai militari. E i filmati a stretto giro di posta hanno purtroppo dato conferma dei terribili sospetti, portando dritto all'arresto in flagranza.
In particolare a fare le spese delle maniere forti sarebbero stati due bambini di tre-quattro anni, uno del luogo e uno di origine marocchina, quest'ultimo con qualche problema di apprendimento e di disagio mentale. La donna più volte si sarebbe accanita sugli alunni a suo giudizio «pecore nere», resi oggetto di un campionario di punizioni esemplari: sberle, trascinamenti per i capelli, isolamenti per ore in stanze buie e con la porta chiusa. Non solo. Le violenze e lo stile educativo vessatorio sarebbero proseguiti in mensa.
La maestra per contrastare presunti capricci e ammansire caratteri riottosi anziché escogitare stratagemmi all'insegna della pazienza e limitarsi alla sgridata avrebbe costretto i bimbi all'obbedienza con le cattive. Obbligandoli cioè a ingoiare a forza il cibo rifiutato - e intervenendo lei stessa per spingere i ribelli a cacciar giù il boccone - o strattonandoli con il tovagliolo legato attorno alla bocca. Le violenze, temono gli inquirenti, si ripetevano da mesi, almeno dall'inizio dell'anno scolastico. Il sospetto è che la maestra, un curriculum di svariati trasferimenti in più asili della provincia, possa avere messo in atto lo stesso copione altrove.Complice, forse, il silenzio dei colleghi.

Rovigo - La maestra sbatte sui banchi le teste dei bambini
9 febbraio 2012 - Una maestra di 48 anni, docente di una scuola primaria, e' stata arrestata a Rovigo dalla Polizia di Stato per maltrattamenti nei confronti dei bambini. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, hanno avuto inizio lo scorso mese di maggio in seguito ai comportamenti violenti e aggressivi dell?insegnante nei confronti di minori, alunni di una scuola di un piccolo centro della provincia di Rovigo.
L'insegnante, anche secondo le testimonanianze dei genitori e degli stessi bambini, avrebbe piu' volte schiaffeggiato gli alunni colpendoli anche con calci e strattonandoli al punto di far sbattere loro la testa sul banco o per terra. In altre occasioni la maestra rovesciava i banchi gettando via il materiale didattico dei minori costringendoli a rimanere in punizione in piedi in un angolo.
La donna si trova ora agli arresti domiciliari.
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Firenze - Maestra minaccia i bimbi con un coltello
16 febbraio 2012Una maestra che lavora in un asilo della provincia di Firenze è finita nei guai per maltrattamenti e sequestro di persona. Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari decidere se rinviarla a giudizio.
Mostrava ai bambini un coltello invitandoli a ''non camminare sul filo del rasoio'', minacciandoli perché non facessero cadere un bicchiere d'acqua perche' li avrebbe costretti ad asciugare il pavimento con la lingua. Sono solo alcuni degli episodi finiti al centro di una inchiesta della Procura di Firenze, che ha chiesto il rinvio a giudizio della donna.

Trivento (CB) - La bimba non fa il pisolino: e giù botte dalla maestra
16 febbraio 2012Una triste vicenda di cui ci occupammo un paio di anni fa, all'indomani della denuncia presentata ai carabinieri, si è conclusa nel tardo pomeriggio del giorno di San Valentino in un'aula del tribunale di Campobasso.
Il 23 giugno 2005, il rifiuto opposto da una bambina di appena 4 anni di fare il consueto riposino pomeridiano, all’interno di una scuola materna ospitata da un istituto privato di Trivento determinò la reazione di una maestra, ormai 51enne, che se la prese con la piccina, arrivando a metterle le mani addosso.
Tornata a casa, la bimba, appena uscita dallo scuolabus, ruppe il silenzio in un pianto eloquente, divenuto rivelatore, allorquando alla madre che chiedeva spiegazioni, le disse di essere stata sgridata, picchiata e rinchiusa nell’anticamera del bagno oltre che privata della merenda.
Quasi in stato di choc, la donna accolse la figlia tra le sue braccia, portandola di corsa dal suo medico di fiducia e, quindi, recandosi nelle ore successive prima dai vertici amministrativi del convento di suore che la piccola frequentava che dai carabinieri per denunciare l’accaduto.
Un mese dopo, aver recepito la denuncia querela a carica dell’insegnante di origini laziali, il castello accusatorio andò infarcendosi della testimonianza di una collega di sostegno, che assistette a tutta la scena, tentando persino di intercedere per evitare ulteriori guai, anche se fu rimbrottata in malo modo.
E così, dopo una inchiesta durata quasi tre anni, nel 2008 si arrivò alla richiesta di rinvio a giudizio, accolta dal gip Falcione, con ben tre capi accusatori avanzata dal pubblico ministero.
Dopo una serie di rinvii, anche da un anno all’altro, il processo a carico dell’insegnante si è concluso con una condanna, con rito abbreviato, a sei mesi (pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale, in pratica non vedrà sporcata la fedina penale).
Il giudice Rinaldi (Pm era la Venditti) l’ha ritenuto colpevole di sequestro di persona e percosse, assolvendola dall’accusa di maltrattamenti. Una pena limitata, frutto proprio del tipo di giudizio scelto e dell’applicazione delle attenuanti generiche.

Vibo Valentia - Pugni e tirate di capelli agli scolari: maestra incastrata da telecamere
22 febbraio 2012 - (Adnkronos) I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una maestra elementare di una scuola del vibonese. La donna deve rispondere di maltrattamenti verso gli alunni
Le indagini, condotte attraverso una serie di telecamere nascoste nelle aule, hanno consentito di accertare che la maestra, durate le lezioni, malmenava con schiaffi e pugni gli scolari piu' indisciplinati, lanciava loro libri e penne, li strattonava, tirava i loro capelli e inveiva fino a farli piangere. Alcuni bambini avevano riferito ai propri genitori di non volere piu' andare a scuola.
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Breno (BS) - Schiaffi ai bambini, arrestata maestra
20 marzo 2012 - I carabinieri della Compagnia di Breno hanno arrestato una maestra di 54 anni con l'accusa di aver maltrattato dei bambini di terza elementare colpendoli con schiaffi, tirando loro le orecchie e i capelli e facendoli oggetto di altri metodi violenti. La storia di maltrattamenti si è verificata in un istituto comprensivo della Valcamonica.
La maestra arrestata ha 54 anni, è sposata, con due figli, insegna da molti anni. Le erano affidati 22 bambini che frequentano la classe terza, di un'età quindi tra gli 8 e i 9 anni. La vicenda è venuta alla luce alla metà di febbraio quando i carabinieri hanno appreso da alcuni genitori che i loro bambini erano soggetti a maltrattamenti.
I militari hanno posizionato una telecamera all'interno della scuola ed hanno verificato che effettivamente la maestra era solita usare metodi prepotenti e violenti nei confronti di alcuni bambini. Nella mattinata di ieri si è verificato l'ennesimo episodio di percosse nei confronti di un bambino.
Un violento schiaffo ad un bambino che aveva sbadigliato senza mettere la mano davanti alla bocca. Questo l'episodio avvenuto ieri mattina intorno alle 10 e documentato dalle telecamere dei carabinieri nell'Istituto comprensivo di Capo di Ponte, che ha fatto scattare l'arresto in flagranza della maestra 54enne, ora in carcere a Verziano. I militari hanno osservato quanto avveniva nella classe terza elementare per 15 giorni; gli episodi contestati sono all'incirca 8. Sette, invece, i bambini che la maestra di italiano e storia avrebbe maltrattato, sia maschi sia femmine; tra di loro anche un bambino straniero.
La maestra è quindi stata arrestata dai carabinieri e portata nel carcere di Verziano a Brescia.
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Cirò Marina (KR) - Due maestre arrestate per continue violenze sui bambini
13 giugno 2012 - Due maestre di un asilo di Cirò Marina sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di avere picchiato alcuni bambini. Dalle indagini sono emersi una quarantina di episodi di violenza nei mesi di aprile e maggio, tutti documentati attraverso le riprese effettuate in classe con telecamere piazzate dai militari dell'Arma.
I bambini erano "visibilmente terrorizzati al solo avvicinarsi degli insegnanti", ha scritto il gip di Crotone nell'ordinanza di custodia cautelare. Secondo il giudice le due donne "hanno sottoposto i minori a continue sofferenze fisiche percotuendoli ripetutamente con reiterati colpi e umiliazioni morali, cagionando loro penose condizioni di vita e costringendoli a vivere in una clima di paura e di insicurezza".
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata dalla madre di una bambina che aveva notato i segni delle percosse sul viso della figlia. Le due maestre sono state messe agli arresti domiciliari.
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Lucca - Maltratta alunno: maestra condannata ad un mese e 10 gg.
20 ottobre 2012Condannata a un mese e dieci giorni, pena sospesa, per aver abusato dei mezzi di correzione. Questo l’epilogo di una vicenda giudiziaria che ha come protagonista una maestra 45enne residente a Lucca, ma originaria di San Giuliano Terme, che insegna in una scuola elementare lucchese.
I fatti risalgono al 25 febbraio 2010, quando l’insegnante, durante una delle consuete mattine in compagnia dei ragazzi di terza elementare, non riesce a tenerli a bada. L’insegnante, secondo alcune testimonianze riportate dai bambini, esasperata da una situazione che le stava sfuggendo di mano, afferra alcuni bambini per un braccio e li rimette con energia a sedere. Ma uno di questi, dopo essere stato strattonato e poi afferrato con forza, viene colpito sul collo dalla maestra, mentre tenta di rimetterlo al proprio posto, e si procura un graffio.
Arrivato a casa, uno dei bambini racconta alla madre ciò che la mattina gli è accaduto in classe, dettagliando il comportamento della maestra.
Per la maestra l’accusa formulata dal pm Sara Polino è di aver abusato dei mezzi di correzione perché, secondo la legge, ai docenti non è ammesso alcun tipo di contatto fisico con i bambini. E proprio in virtù di tale norma, il giudice Profeta, nel processo che si è svolto in tribunale a Lucca, le ha comminato un mese e dieci giorni di reclusione, con pena sospesa, dopo aver ridotto di un terzo la condanna grazie alla scelta del rito abbreviato.

Cina - La maestra rifila 120 schiaffi in mezzora
24 ottobre 2012 - Oltre 120 schiaffi rifilati in mezz’ora di lezione, tutto per colpa di un calcolo aritmetico che i suoi piccoli studenti non riuscivano a fare: protagonista del vergognoso episodio una maestra di una scuola materna di Taiyuan, nel nord della provincia cinese di Shanxi, beccata dalle telecamere a circuito chiuso dell’istituto mentre colpisce ripetutamente e con inaudita violenza (oltre ai ceffoni sono volati anche calci e spintoni) quattro dei sei giovanissimi alunni seduti attorno al tavolo insieme con lei, perché questi continuavano a sbagliare le risposte.
A scoprire lo sconcertante metodo di insegnamento a suon di botte e lividi è stato il signor Han, ovvero il papà di una delle bambine vittime dell’inaudita violenza, che, insospettito dal fatto che la figlioletta tornasse sempre più spesso a casa con la faccina rossa e gonfia, è andato a scuola e ha chiesto di vedere i nastri delle registrazioni delle lezioni, credendo comunque che fosse un problema legato a qualche ragazzino un po’ troppo manesco o a qualche gioco poi degenerato. E invece è venuto fuori ben altro, decisamente più squallido e grave di una normale baruffa fra bambini. «Nel giro di appena mezzora quella donna ha picchiato mia figlia 43 volte e le ha dato due calci perché non riusciva a contare oltre al dieci – ha raccontato l’uomo, comprensibilmente furibondo e sotto choc, alla stampa locale – e poi se l’è presa anche con altri tre bambini, schiaffeggiandoli, rispettivamente, 43, 27 e 10 volte durante quello stesso arco di tempo, perché non le davano le risposte giuste».
Stando ad un telegiornale cinese, la maestra violenta sarebbe stata immediatamente licenziata dalla scuola. E guardando le inquietanti immagini del video che sta già facendo il giro del web, con quelle piccole vittime innocenti, è davvero difficile non essere d’accordo con il signor Han.
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Cina - Maestra scaglia a terra bimba e la colpisce a calci
29 ottobre 2012 - In Cina fa discutere il nuovo caso di violenza su minori indifesi da parte di una maestra di un asilo della provincia del Guangdong, ai danni di un' alunna di appena 4 anni.
Le telecamere interne l'hanno sorpresa mentre, probabilmente per punire la piccola che non voleva ubbidire ad un ordine, la prende dalle braccia e la lancia brutalmente per terra. Poi, non soddisfatta, le tira dei calci violentissimi.
La bambina è stata ricoverata in ospedale con gravi traumi e anche la paralisi del lato destro del corpo. La maestra è accusata di abusi.
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USA - Insegnante, con l'aiuto di un'altra donna, trascina per un piede bimbo cieco di 6 anni
5 dicembre 2012 - Queste immagini, registrate dalla telecamere di sorveglianza di una scuola di Santa Fe, mostrano un ragazzino cieco dell'età di 6 anni, mentre viene preso per un piede e trascinato lungo il pavimento da un'insegnante. Ad aiutare la donna anche una seconda persona, mentre una terza rimane a guardare senza far niente.
Secondo una prima ricostruzione l'alunno non avrebbe voluto spostarsi in un'altra aula. L'insegnante sarebbe stata mandata in congedo.
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Fonte USA

Rossano C. (CS) - Condannata la prof che diceva all'allievo "nullità" e "handicappato"
22 gennaio 2013La Cassazione ha confermato la condanna a 280 euro di multa per danni morali a carico di una professoressa di lettere che aveva apostrofato un suo allievo come "asino, bugiardo, handicappato", e che "riusciva ad andare avanti negli studi solo per l'interessamento della madre".
Senza successo la docente, Teresa F., aveva fatto ricorso in Cassazione sostenendo che quei "giudizi" rientravano "nel legittimo esercizio del diritto di critica" dei docenti. La Suprema Corte, con la sentenza 3197, le ha risposto che solo l'epiteto di "asino" avrebbe potuto "in linea di principio, riconnettersi ad una manifestazione critica sul rendimento del giovane, con finalità correttive"; ma aver aggiunto anche che Giuseppe L. era "un bugiardo, un handicappato e una nullità" sono "espressioni obiettivamente denigratorie e indicative di volontà offensiva in capo a chi ebbe ad usarle". 
"Tanto più - prosegue la Cassazione - se con l'aggiunta che il profitto scolastico di Giuseppe doveva ritenersi ingiustamente condizionato in positivo da chissà quale interessamento della di lui madre". 
Pertanto i supremi giudici hanno confermato il verdetto di colpevolezza emesso dal Tribunale di Rossano, il 4 febbraio 2011, a carico della prof. Anche il giudice di pace di Rossano, in primo grado, aveva ritenuto ingiurioso il comportamento della docente.
Nella sentenza non si specifica che tipo di scuola frequentava il ragazzo e dove; si sa solo che la prof era andata a insultare il giovane a domicilio, nell'abitazione dove viveva con i genitori.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/calabria/articoli/1078389/sei-una-nullita-a-studente-prof-condannata.shtml

Novara - "Non guardarmi, ti faccio cadere gli occhi": maestra 71enne a processo
22 marzo 2013 - «Non guardarmi, girati, altrimenti ti faccio cadere gli occhi», «Andate al cimitero, perché ricordate, non muoiono solo i vecchi ma anche i bambini».
Sono alcune delle frasi che avrebbe pronunciato un’anziana maestra, di 71 anni, in servizio in un asilo della Bassa Novarese. La donna è finita a processo con l’accusa di abuso di mezzi di correzione nei confronti di alcuni bambini, in particolare di due maschietti e di due femminucce.
Per l’accusa, la donna, più volte, si sarebbe rivolta ai piccoli con frasi di questo tipo e con metodi bruschi, tanto da procurare alcuni problemi ai bambini, in particolare ansia e disturbi del sonno e dell’alimentazione. A far venire alla luce la storia, con un esposto alla magistratura, i genitori.
La donna è difesa dall’avvocato Claudio Bossi e sarà processata con rito abbreviato l’8 maggio, procedura richiesta dal legale nell’udienza di mercoledì 20 marzo e concessa dal giudice.

http://www.corrieredinovara.it/it/web/metodi-bruschi-con-bimbi-piccoli-a-processo-per-abuso-di-mezzi-di-correzione-15451/sez/novara-provincia

Barbarano V. (VI) - Ragazzino autistico percosso e umiliato dalla prof, dall'assistente sociale e dalla bidella















9 aprile 2013 - Ore e ore di registrazioni audio e video sui metodi violenti dell'insegnante di sostegno e della sua assistente verso quel 14enne autistico - scene definite «insopportabili» dagli investigatori -, e adesso anche il sequestro di alcuni oggetti delle presunte sevizie: una bacchetta di legno, un righello, una forbice.
Mentre si attende l'interrogatorio di garanzia (giovedì 11 aprile) delle due donne arrestate ieri nel vicentino per maltrattamenti ad un alunno disabile, il Procuratore di Vicenza, Antonio Cappelleri, fa sapere che l'accusa ha «robusti elementi per contestare all'insegnante, Maria Pia Piron, 59 anni, e all'assistente sociale di una cooperativa che lavora per l’Usl, Oriana Montesin, di 55. reiterati episodi di violenza verbale e fisica nei confronti dello studente minorenne e disabile». Si è appreso inoltre che è stata denunciata nella stessa indagine anche una bidella dell'istituto.
I carabinieri, che hanno effettuato e consegnato ai magistrati molte ore di registrazioni audio e video sui comportamenti delle due donne, hanno sequestrato appunto anche una bacchetta, un righello e delle forbici che sarebbero state usate per picchiare il ragazzo.

Nella scuola media, da alcune settimane, erano state piazzate telecamere e microfoni, posizionati anche sul corpo del ragazzo, con il benestare della famiglia. Con questi strumenti gli investigatori avrebbero registrato numerosi episodi di violenza fisica e verbale, messi in atto apparentemente senza alcuna ragione e logica. L'adolescente, per il suo stato di disabilità, non è in grado di raccontare ciò che subiva, ma ne porta i segni. Proprio quei segni avevano destato la preoccupazione della famiglia, la quale aveva portato il ragazzo in ospedale e poi aveva ne chiesto conto alle insegnanti, ricevendo risposte sdegnate e indignate.
All'inizio di marzo è arrivata la segnalazione ai carabinieri del paese vicentino nella cui scuola media è inserito il giovane. Poi l'indagine è stata affidata al pubblico ministero Barbara De Munari, che ha disposto le intercettazioni ambientali e l'arresto.
«Ciò che non si comprende è il motivo di tanto accanimento - ha aggiunto Cappelleri - né se vi sia stato un episodio di innesco della violenza». Secondo quanto si è appreso, le immagini registrate dal 10 aprile fino a ieri mostrerebbero violenze ripetute, 10 o 15 episodi ogni giorno, tanto che gli stessi militari hanno dovuto farsi forza per non intervenire subito a interrompere quelle che hanno definito scene insopportabili. «Era necessario - hanno spiegato - dimostrare la sistematicità dei maltrattamenti».

Ieri infine l'ulteriore episodio. Mentre stavano monitorando la situazione una bidella si è avvicinata alla vittima e, come facevano le due insegnanti, lo ha picchiato senza motivo: è stata a sua volta denunciata.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/9-aprile-2013/disabile-seviziato-sequestrati-oggetti-forse-usati-maltrattamenti-212565780333.shtml

Firenze - 'Mafiosi' e 'drogati' ai suoi alunni: denunciata una prof
10 aprile 2013 - ”Mafiosi” e ”drogati”: sarebbero questi alcuni degli insulti rivolti da un’insegnante di una scuola media fiorentina ai suoi alunni; uno dei quali, di colore, sarebbe stato invitato anche a ”tornare nella giungla”.
Così la prof, riporta oggi il Corriere Fiorentino, e’ stata denunciata da oltre una trentina di genitori ed ora c’è un’indagine in corso.
I genitori si erano già rivolti alla preside che spiega di aver censurato la docente, usando gli unici strumenti a sua disposizione. La preside spiega, tuttavia, di essere stata anche denunciata ella stessa, per avere chiesto e ottenuto una visita della commissione medica per verificare l’idoneità della docente.
Adesso del caso si occuperà la procura di Genova, poiché il padre di uno dei ragazzi che sarebbero stati oggetto degli insulti è un magistrato fiorentino.
http://www.corriereuniv.it/cms/2013/04/mafiosi-e-drogati-ai-suoi-alunni-denunciata-una-prof-fiorentina/

Barletta (BT) - Maestra scaglia sui banchi alunni della materna: arrestata
28 maggio 2013 - Con l'accusa di aver maltrattato alcuni bambini, una maestra 43enne di una scuola materna di Barletta è stata arrestata dai carabinieri.
Sono stati i genitori di alcuni piccoli tra i 3 e 4 anni, dopo aver saputo delle violenze, a denunciarle e a far avviare le indagini coordinate dal sostituto procuratore Michele Ruggiero. Alcuni maltrattamenti sarebbero stati registrati da una telecamera nascosta. La donna si trova ora ai domiciliari.
I bimbi, durante le indagini, sono stati sottoposti a colloqui psicoterapeutici. I consulti avrebbero acclarato per ciascuno di loro "disturbi socio-affettivi" determinati dai maltrattamenti subiti.
Episodi di una ''gravità inaudita'': così il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, definisce quelli documentati e filmati dai carabinieri nell'asilo pubblico da parte della maestra. Dalle immagini si vedono i piccoli colpiti dalla donna, fatti cadere, trascinati e scagliati contro oggetti di ogni genere, dalle bottigliette ai libri e al resto delle suppellettili.
In particolare si vede la maestra che con una mano ha un panino e con l'altra prende per i capelli un bambino e lo trascina da una parte all'altra dell'aula; poi tira l'orecchio a un altro perché sta dando un bacio a un compagno di classe o prende come un 'sacco di patate' un altro piccolo e lo butta sui banchi.

''Abusando di autorità, poteri e prerogative propri delle sue funzioni educativo-formative - è detto nel provvedimento cautelare - violando i doveri di equilibrio e correttezza inerenti le attività di cura, vigilanza e custodia esercitate nei confronti di bambini a lei affidati, approfittando della loro condizione di particolare vulnerabilità, li ha ripetutamente maltrattati''.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1097169/barletta-maltratta-alunni-maestra-arrestata.shtml


Casoria (NA) - Maestra denunciata per abuso di strumenti educativi e maltrattamenti 
13 novembre 2013 - L’ultimo caso di maltrattamenti sui minori in una scuola arriva dalla provincia di Napoli, in particolare dal circolo didattico di Casoria. Una maestra è stata denunciata dai carabinieri della locale compagnia diretta dal capitano Pierangelo Iannicca per abuso di strumenti educativi e maltrattamento.
Si tratta di una maestra di una scuola materna che, stando a quanto denunciato, era solita usare dei metodi piuttosto violenti nei confronti dei suoi alunni – bambini di tre o quattro anni – al fine di “educarli”. Li prendeva a schiaffi, secondo quanto ricostruisce il quotidiano Il Mattino, per spingerli a non litigare e fare i capricci.
La denuncia dei carabinieri nei suoi confronti è scattata dopo sei esposti dei genitori dei bambini, tutti circostanziati e correlati di referti medici.
http://www.fanpage.it/maestra-scuola-materna-denunciata-napoli-schiaffi-bambini/


Parma - Maestra d'asilo umilia davanti ai compagni bambino che si fa pipì addosso
15 aprile 2013 - Una maestra di una scuola materna di Parma è stata denunciata per presunti maltrattamenti a un bambino.
I genitori hanno denunciato l’insegnante dal momento che al piccolo è stato riconosciuto il disturbo traumatico da stress. I fatti contestati risalgono alla fine del 2011 e all’inizio del 2012, ma il caso è stato reso noto solo in questi giorni.
Da quanto è emerso la maestra avrebbe minacciato il bambino con le forbici dell’Allegro Chirurgo e in un’altra occasione lo avrebbe fatto prendere in giro dagli altri bambini perché si era fatto la pipì addosso.

L’insegnante è stata sottoposta a un’indagine interna e trasferita in un’altra scuola la procura di Parma ha aperto a suo carico un fascicolo per maltrattamenti.
http://bambini.guidone.it/2013/04/15/parma-maestra-denunciata-per-maltrattamenti-e-minacce/

Milano - Maltratta bimbi, arrestata maestra
10 maggio 2014 - Usava lo scotch per tappare ai piccoli la bocca, e impedire loro di urlare; faceva ingerire ad alcuni il cibo che era stato sputato da altri bimbi, e altre "punizioni" del genere.
Ma la telecamera piazzata dai carabinieri dei Nas nell'asilo nido privato di un comune alle porte di Milano, ha ripreso tutto. Ora la maestra è stata arrestata.
Le immagini registrate mostrano la donna che preme il viso di un bimbo dentro il piatto, il piccolo ha un rigurgito ma la donna lo fa mangiare ai bambini che si trovano vicino a lei.

Caselle in P. (SA) - Maltrattavano gli alunni: una maestra arrestata, un'altra denunciata
23 maggio 2014 - Una maestra di 55 anni della scuola elementare di Caselle in Pittari (Salerno) è stata posta agli arresti domiciliari dai carabinieri di Sapri con l'accusa di aver maltrattato alcuni alunni. Una sua collega, 59enne, è stata invece denunciata e sospesa dall'insegnamento. Le indagini sono state avviate dopo le segnalazioni presentate da alcuni genitori. Decisivi i video realizzati con telecamere nascoste.
I provvedimenti sono stati disposti del gip di Lagonegro, in provincia di Potenza.

Dai filmati registrati e dalle intercettazioni ambientali sarebbero emersi diversi episodi nei quali le due maestre vessavano alcuni alunni, ricorrendo anche a metodi violenti con schiaffi, strattonate e tirate di capelli, oltre che a violenze verbali.


San Costantino C. (VV) - Schiaffi, calci e spinte ai bambini, arrestata maestra
30 maggio 2013 - Ines Romano, insegnante di una scuola dell'infanzia di San Costantino Calabro, nel Vibonese, è arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri. Alla donna viene contestato il reato di maltrattamento di minori. I maltrattamenti sono stati ripresi dalle videocamere fatte installare nella scuola dalla Procura vibonese che ha coordinato le indagini.
La donna dava schiaffi, calci e spinte ai bambini dell'asilo che le erano affidati. L'inchiesta è partita tre mesi fa dopo alcune segnalazioni. I carabinieri di Pizzo e della Compagnia di Vibo Valentia hanno sistemato nell'istituto alcune videocamere e grazie alle riprese audio-video, gli investigatori hanno avuto conferma dei maltrattamenti che avvenivano ai danni dei bambini dell'asilo. Dalle immagini, secondo quanto si è appreso, si vede l'insegnate che colpisce i piccoli con schiaffi, calci, spinte e li strattona.
Dopo avere ricevuto il rapporto dei carabinieri, il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Gabriella Di Lauro, ha chiesto ed ottenuto dal gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Ines Romano.
Secondo quanto si è appreso, altre persone sono indagate in stato di libertà nell'ambito della stessa indagine. Il caso non è chiuso.


USA - A 3 anni entra nell'asilo e non si toglie il cappotto: la maestra la uccide
11 novembre 2013 - Orribile l’episodio avvenuto pochi giorni fa in una scuola dello stato dell’Iowa, dove una bimba di soli 3 anni, Autumn Elgersma, è stata uccisa dalla maestra “perchè non si è tolta il cappotto“.
La dinamica, secondo le prime ricostruzioni, si è svolta in questo modo: Autumn entra all’asilo con il giubbotto scordandosi di toglierlo all’entrata: la maestra di turno, la 33enee Rochelle Lynn Sapp, le ordina di levarselo immediatamente, la bimba rifiuta, allora decide di gettarla con forza contro il pavimento (caduta che ha provocato la morte) perchè “La bimba le aveva mancato di rispetto”.
La donna, in un primo momento, aveva raccontato alla polizia che la piccola era caduta da una rampa di scale. La versione non aveva convinto gli inquirenti perché le lesioni non corrispondevano al tipo di caduta. Messa alle strette ha confessato.
Per la bambina purtroppo non c’è stato nulla da fare, inutile la corsa in ospedale con l’elicottero. La caduta le ha provocato un trauma cranico, e dopo 2 giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale la piccola Autumn non ce l’ha fatta.
Rochelle Sapp è stata arrestata e incriminata per omicidio colposo. Ora si aspetta la sentenza del giudice per stabilire la condanna.


Palazzo Adriano (PA) - Alunni picchiati e chiusi nello stanzino della scuola: sospesa maestra elementare 
27 gennaio 2014 - Bimbi picchiati, colpiti anche in viso e chiusi a chiave, in castigo, nello stanzino della scuola. Sono le accuse mosse ad un'insegnante di una scuola elementare di Palazzo Adriano.
Tali accuse sono costate alla maestra la sospensione dall'insegnamento: la donna è ritenuta dal gip del Tribunale di Termini Imerese responsabile di maltrattamenti verso i suoi alunni. La misura interdittiva è stata eseguita dalla polizia.
I maltrattamenti si sarebbero concretizzati in atteggiamenti di vessazione, materiale e morale, venuti a galla grazie alla denuncia presentata dalla madre di un alunno. Da qui è scattata un'articolata indagine, che ha potuto far leva sulla preziosa testimonianza di alunni e genitori, e che ha aperto uno squarcio su uno scenario di maltrattamenti ed umiliazioni nei confronti dei piccoli. 
Le audizioni dei minori, avvenute in luoghi ovattati ed alla presenza di psicologi, e le indagini della polizia, hanno fatto luce su percosse, castighi ingiustificati e sproporzionati. A scatenare l'ira dell'insegnante motivi banali, come la mancata trascrizione di avvisi sul diario. I ragazzini spesso venivano messi in castigo in uno stanzino della scuola, o sul balcone, con l'anta chiusa dall'interno con pericolo per la loro stessa incolumità.
L'alunno «indisciplinato» era costretto a stare con le gambe piegate, in ginocchio ed a braccia protese in avanti, obbligato a recarsi in altra classe per rimanervi con la faccia al muro o rivolta verso la lavagna mentre i compagni lo deridevano.
In una circostanza è emerso come l'insegnante abbia percosso un alunno con un violento schiaffo lasciando sul viso il segno dell'anello, ed abbia poi consigliato di alleviare il dolore con un panno bagnato.

USA - Obbliga un alunno a pulire l'orinatoio a mani nude: maestra arrestata
22 febbraio 2014MIAMI - Una maestra elementare, Jennifer King Forshey, è stata arrestata in Florida per aver obbligato un alunno, un bambino, a raccogliere a  mani nude la carta igienica, imbevuta di urina, da un orinatoio.
Una volta in manette, è uscita di prigione solo con una cauzione di mille dollari.
La donna ha spiegato alle autorità di non aver voluto far nulla di male, ma sarà ugualmente processata.


Monterosi (VT) - Ai domiciliari la maestra che maltrattava gli alunni
7 marzo 2014 - Una maestra dell'asilo comunale di Monterosi è stata arrestata ieri dai carabinieri della compagnia di Civita Castellana. L'accusa è quella di maltrattamenti sui piccoli alunni. La donna, di 53 anni, è residente a Ronciglione.
A documentarlo alcuni filmati reperiti durante l'indagine. Immagini che ritraggono una maestra sottoporre i bambini a violenze e soprusi.
L'insegnante della scuola dell’infanzia di Monterosi è stata arrestata dai carabinieri, che le notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del tribunale di Viterbo su richiesta della Procura.
Una trentina i bambini iscritti alla scuola. I maltrattamenti andavano avanti da tempo. Le indagini erano partite da alcuni mesi, sotto il coordinamento del magistrato Fabrizio Tucci.
Inizialmente c'è stata una segnalazione da parte di un genitore di una delle piccole che frequentano la scuola. I militari, d’intesa con la Procura, hanno sentito altri genitori e, con il sostegno degli assistenti, anche gli altri bambini. Una volta installate delle telecamere all’interno della materna, si sono aveti i riscontri che hanno portato gli inquirenti ad agire. Nelle riprese si vedrebbe la maestra usare toni ed atteggiamenti riprovevoli nei confronti di bambini di tre anni e poco più.


Bisceglie (BA) - Bimbi dell'asilo minacciati, strattonati e scaraventati sulle sedie: maestra arrestata
4 aprile 2014Una maestra di 60 anni, in servizio in una scuola per l'infanzia di Bisceglie, è stata arrestata dai carabinieri per maltrattamenti ai danni dei suoi piccoli alunni. La notizia è riportata da alcuni quotidiani locali. La donna è ai domiciliari. L'inchiesta, diretta dalla procura di Trani, sarebbe scattata dopo le denunce di alcuni genitori. Per accertare la veridicità delle accuse, la procura aveva fatto installare nelle aule alcune telecamere e i filmati avrebbero confermato i maltrattamenti.
Avrebbe in più occasioni strattonato i piccoli alunni, spesso urlando e rimproverandoli tanto da terrorizzarli, la maestra sessantenne di Bisceglie arrestata dai carabinieri ieri pomeriggio con l'accusa di maltrattamenti. È quanto si è appreso da fonti investigative, che mantengono comunque uno stretto riserbo. La maestra, di origine calabrese ma residente da tempo a Bisceglie, è stata arrestata in flagranza di reato, mentre proseguono gli accertamenti dei carabinieri anche sulla base dei filmati registrati di nascosto in aula. L'intervento delle forze dell'ordine - i carabinieri sono andati a prelevare la maestra a scuola - è stato forse determinato dalla volontà di evitare che la situazione degenerasse. 

Non solo strattoni violenti ai bimbi, ma anche minacce verbali di punirli usando corpi contundenti, e persino qualche alunno scaraventato sulla sedia perchè non desse fastidio: sono le scene viste in diretta, con le telecamere installate di nascosto in aula, dai carabinieri che hanno arrestato a Bisceglie una maestra in un asilo nido comunale. Lo si è appreso da fonti investigative. Episodi che avrebbero terrorizzato i bimbi, inducendo i carabinieri ad intervenire ad indagini in corso. 


Palma Campania NA) - Tre maestre ai domiciliari: alunni picchiati e insultati
3 settembre 2014Alunni malmenati e insultati, tornati a casa con ematomi e lividi, anche intorno agli occhi: i carabinieri hanno arrestato tre insegnanti dell'istituto comprensivo per l'infanzia «V.Russo» di Palma Campania. Le tre, ai domiciliari, sono accusate di maltrattamenti aggravati. Tra le vittime anche alcuni piccoli disabili.
I carabinieri di Nola hanno documentato le violenze sugli alunni collocando delle telecamere nascoste nelle aule. Una decisione presa dopo la denuncia presentata dalla madre di due giovanissimi, tornati a casa con ecchimosi e altre lesioni sul corpo.
Le insegnanti finite ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Nola sono Carmela Graziano, 59 anni, di Palma Campania (Napoli); Giovanna Donnarumma, 39 anni, di San Gennaro Vesuviano (Napoli) e Rosa Ambrosio, di 38 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli).
Sono ben 66 gli episodi «penalmente rilevanti» documentati con riprese audio-video. Gli inquirenti descrivono «ripetuti attacchi fisici e verbali, con strattoni, spinte, schiaffi al capo e conseguenti ematomi e lividi, anche agli occhi». E poi «insulti, imprecazioni, espressioni dispregiative».
Tra i maltrattamenti di cui sono accusate le maestre di Palma Campania c'era anche quello di negare ai bambini l'uso dei servizi igienici. È uno degli elementi emersi dall'inchiesta, nata dal racconto di due giovanissimi alunni alla madre, la quale poi ha sporto denuncia. Racconti «apparentemente incredibili» per il loro contenuto, annotano gli inquirenti, «ma purtroppo documentati dalla scoperta di ecchimosi e altre lesioni personali sul corpo degli alunni».
I maltrattamenti al centro delle indagini riguardavano, in particolare, gli alunni della sezione B. I comportamenti delle insegnanti causavano un «gravissimo turbamento psicologico, di straordinaria gravità». Alcuni bambini, dopo aver subito le percosse, «venivano lasciati in disparte dal resto della classe, in silenzio: lì si vede - spiegano gli investigatori sulla base delle riprese con telecamere nascoste - abbassare lo sguardo, rifugiare la testa tra le braccia, distendersi a terra a lungo a faccia in giù, fissare tristi il loro aguzzino, consolati solo dalla carezza di qualche compagno».
In un altro caso una piccola disabile veniva tenuta su un seggiolone «estraniata da ogni attività collettiva, e addirittura bloccata nelle sue aspirazioni di coinvolgimento nelle dinamiche collettive». Gli investigatori sottolineano infine come «l'incuria delle maestre consentisse ad alcuni bimbi di salire sul davanzale delle finestre, comportamento che - benchè l'aula fosse al piano terra - avrebbe potuto provocare, in caso di caduta, lesioni anche gravi».
L'istituto comprensivo per l'infanzia «Vincenzo Russo» di Palma Campania è stamane regolarmente aperto per le attività interne di inizio anno. C'è tensione e sconcerto tra i colleghi delle maestre arrestate, dice chi si trovava nell'istituto quando i media hanno diffuso la notizia. Il dirigente scolastico, Rosario Cozzolino, è impegnato a presiedere un collegio dei docenti e per il momento non rilascia dichiarazioni. Qui, come in tutta la Campania, le lezioni cominceranno il 15 settembre. L'istituto si compone di quattro sedi e ospita una scuola materna, una scuola primaria e una secondaria di primo grado.
«Sono sbigottita, non ho mai sentito una cosa del genere qui a Palma Campania», a parlare è la signora Giovanna, 59 anni, nonna di 5 nipoti che, all'esterno dell'istituto comprensivo Russo, si fa interprete dello stupore di tutta la cittadinanza per l'arresto di tre insegnanti accusate di maltrattamenti nei confronti di bambini della scuola materna.
Le bidelle dell'Istituto si schierano a favore del dirigente scolastico Rosario Cozzolino: «Non è neppure andato in ferie, per visionare i lavori in corso nel plesso. È un uomo che tiene ai ragazzi e che dà tutto per questo lavoro. Non merita quello è successo».
Tra le madri che hanno appreso la notizia c'è però chi si stupisce per il fatto che né il dirigente scolastico né altri docenti fossero al corrente di quanto accadeva: «Bisognava accorgersi prima di questi maltrattamenti, e le istituzioni dovevano evitare che persone del genere potessero insegnare. Sono persone evidentemente malate, che non dovevano arrivare ad avere l'abilitazione all'insegnamento. Qui a Palma Campania molte donne lavorano: gli asili sono l'unica soluzione per coniugare impegni esterni e famiglia. Ma iscrivere il proprio figlio a una materna non può trasformarsi in un incubo del genere».
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/palma-campania-scuola-maestre-arresti/notizie/876827.shtml

Ravenna - Punizioni e sapone in bocca a scuola. Maestra d’asilo indagata
24 settembre 2014 - In punizione in uno stanzino al buio. E ancora sapone in bocca per impedirgli di bestemmiare, tirate di orecchie e di capelli e scappellotti. Questo quanto sostenuto dall’accusa che ha chiesto il rinvio a giudizio per una maestra di una scuola materna del ravennate, frequentata da bimbi dai 3 ai 6 anni.
Le accuse nei confronti della donna – come oggi riportato sulle pagine de La Voce di Romagna – sono quelle di maltrattamenti aggravati e sequestro di persona. La maestra si è sempre dichiarata innocente e al momento – anche col sostegno della scuola – continua a lavorare nell’istituto dove sarebbero successi i fatti.
L’indagata ha chiesto il rito abbreviato e martedì 22 settembre davanti al gup Rossella Materia e al pubblico ministero Cristina D’Aniello ha negato di avere alzato le mani su quel bambino.
Intanto i genitori si sono costituiti parte civile, mentre nelle prossime udienze verranno ascoltati gli esperti che dovranno valutare se e come ascoltare il piccolo. Infatti gli eventi incriminati risalgono ad alcuni anni fa. L’apertura del fascicolo è avvenuta solo ora, dopo un episodio preciso: il bambino finita la scuola materna e iniziata quella elementare ha chiesto alle nuove insegnanti quali sarebbero state le punizioni nel caso non avesse ubbidito. Da qui l’apertura del caso.
Quindi gli inquirenti hanno sentito il bimbo, che di fatto ha raccontato gli episodi delle punizioni nello stanzino, delle sberle, degli strattonamenti e del sapone in bocca.
http://www.romagnamamma.it/2014/09/punizioni-sapone-in-bocca-scuola-maestra-indagata/

Sorso (SS) - Picchia bimbi in classe - Il sindaco: "fatto inquietante"
22 novembre 2014Schiaffi agli alunni, alla nuca, in testa e in faccia anche con quaderni. Una maestra della scuola elementare di Sorso è indagata per maltrattamenti. Ad incastrarla, le telecamere installate dai carabinieri in classe, dopo la denuncia dei genitori.
I filmati sono finiti sul tavolo della Procura della Repubblica di Sassari, il cui pubblico ministero, esaminate le registrazioni e ravvisando il reato di maltrattamento nella condotta dell'insegnante, ha chiesto la sua sospensione temporanea.
Lunedì è previsto l'interrogatorio di garanzia della maestra da parte del gip. L'insegnante rischia anche la sospensione definitiva dal servizio.
Sulla vicenda interviene il sindaco della cittadina Giuseppe Morghen: "Se fosse vero sarebbe inquietante. Significherebbe che i nostri bambini non sono tranquilli neanche a scuola". 
www.unionesarda.it

Cina - Maestra picchia alunna di 7 anni e la manda in coma: chiacchierava in classe
9 dicembre 2014 - Quel chiacchiericcio di sottofondo durante la sua lezione le ha fatto completamente perdere la testa, facendo scattare una reazione assurda e impensabile per una insegnante come lei che tutti stimavano e che godeva di un'ottima reputazione anche presso i suoi superiori. Fatto sta che Yang Yali, 40 anni, maestra in una scuola primaria di Tiaobingshan County, nella città di Tieling, nel nord-est della Cina, ha reagito afferrando una sua alunna di 7 anni, sbattendola al muro e mandandola in coma.
La piccola Li stava parlando con alcuni compagni di classe durante la lezione, bisbigliando qualcosa agli amici seduti al banco accanto, quando l'insegnante si è scagliata contro di lei: la piccola è stata afferrata per le lunghe trecce ed è stata schiaffeggiata. Secondo il racconto dei compagni di classe, Li non ha pianto e questo ha indispettito ancora di più Yang, che ha afferrato nuovamente la bambina per i capelli e le ha sbattuto la testa al muro. La piccola è rimasta in silenzio, è andata a sedersi alla sua sedia e ha trascorso ore ammutolita nonostante cominciasse a sentirsi male: la maestra le aveva ordinato di non lamentarsi e la piccola, una volta a casa, è collassata.
«Mi ha detto di aver sbattuto la testa – ha raccontato Chen, la mamma di Li – Ha raccontato di aver preso un colpo di zaino da parte di un compagno e quindi non ho dato molto peso all'accaduto». La piccola si è ripresa in fretta quella sera ma la mattina successiva aveva un tale dolore alla testa da non potersi nemmeno reggere in piedi. I genitori, preoccupati, l'hanno portata immediatamente in ospedale dove i medici si sono accorti che la piccola era in serio pericolo. Li è stata operata con urgenza per ridurre la pressione al cervello, ma poco dopo è entrata in coma. «La bambina era quasi morta» ha raccontato il papà, Xuan Shimin. Non molto tempo dopo è stato facile capire che un colpo di zaino in testa non poteva aver provocato quel danno devastante e la verità è venuta a galla.
Adesso Li sta meglio, è uscita dal coma ma non vuole più mettere piede a scuola dopo il trauma che ha subito. Oltre ai segni dell'anima, la piccola ha subito evidenti danni al cranio e ha un enorme bozzo sul lato posteriore sinistro della testa.
E mentre Li sta tentando in tutti i modi di tornare a una vita normale, l'insegnante non ha mai lasciato il suo posto di lavoro: secondo la scuola, Yang Yali ha un'ottima reputazione e non è ben chiaro cosa abbia provocato l'attacco nonostante una parziale ammissione di colpevolezza della prof.
La donna, infatti, ha raccontato di aver punito Li durante sua la lezione e ha aggiunto: «Non mi sono mai resa conto di averla colpita così bruscamente». I genitori di Li, infuriati, adesso chiedono a gran voce una spiegazione sul motivo per cui la docente possa continuare a lavorare dopo aver sferrato un attacco così brutale a una bambina. Ma per ora Li dovrà ancora convivere con i suoi fantasmi.
http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/ESTERI/prof-picchia-alunna-7-anni-coma-chiacchierava-classe/notizie/1057376.shtml


Portici (NA) - Schiaffi e botte ai bimbi di un asilo: maestre incastrate dalle immagini
21 dicembre 2014Una lunga indagine nata dalle denunce dei genitori di alcuni bambini che frequentavano un asilo provato nel quartiere di Bellavista, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per due maestre della scuola dell'infanzia.
Gli agenti del Nucleo Investigativo della polizia locale, diretti dal colonnello Gennaro Sallusto e dal tenente Emiliano Nacar, hanno filmato con l'ausilio di microcamere installate nella scuola una serie di abusi perpetrati sistematicamente ai danni dei piccoli alunni, tra i sei mesi ed i due anni.

Due maestre, Giuseppina Sannino e Caterina Martellone, sono state deferite per maltrattamenti aggravati ai danni dei bambini.
Dai filmati acquisiti dalla Procura della Repubblica di Napoli – l'indagine è stata coordinata dal pm Giuseppe Cimmarotta – è emerso un quadro inquietante delle giornate che i piccoli trascorrevano tra le mura della scuola: schiaffi, pizzichi, strattonamenti, fino a vere e proprie percosse distribuite senza alcuna ragione. Ma le violenze non si esaurivano a questo: gli inquirenti hanno anche accertato pesanti carenze igieniche nei trattamenti riservati ai bambini, ai quali in alcuni casi erano stati serviti i pasti ponendo gli alimenti direttamente sui banchetti dove i piccoli giocavano, oppure casi in cui i bambini erano stati adagiati sui pavimenti dei servizi igienici in attesa del cambio del pannolino, senza per altro essere lavati.
Le condotte in contestazione risalgono fino all'aprile di quest'anno, dopo di che la direzione ha provveduto a sospendere dal servizio la Sannino, mentre la Martellone si è trasferita presso un'altra scuola in Toscana.
I genitori dei bambini coinvolti hanno presentato dettagliata denuncia dopo la scoperta dei maltrattamenti. La scuola, all'inizio di questo anno scolastico ha cambiato, intanto, gestione.
www.gazzettino.it

Parete (CE) - Maestra arrestata: maltrattava alunni di scuola elementare
22 gennaio 2015Una maestra della scuola elementare di Parete (Caserta) è stata arrestata per maltrattamenti continuati ai danni di alcuni alunni. Il provvedimento è stato adottato al termine di indagini della Procura di Napoli Nord avviate dopo la segnalazione dei genitori ai Carabinieri. 
I genitori hanno segnalato al Comandante della stazione dei Carabinieri quello che - a loro parere - era il clima di terrore e il grave disagio dei loro figli a causa del comportamento, ritenuto aggressivo e violento, di una delle maestre.
In particolare, i genitori hanno riferito ai Carabinieri che i bambini erano costretti a subire schiaffi e ingiurie in modo sistematico, sotto la minaccia di ritorsioni se avessero raccontato ai loro genitori quanto accadeva in classe.
Al termine delle indagini, durante le quali è stata utilizzata una telecamera nascosta, la Procura di Napoli Nord ha chiesto al gip il provvedimento di arresto ai domiciliari per la maestra.
http://www.ansa.it/campania/notizie/2015/01/22/maestra-arrestata-a-napoli-maltrattava-alunni-di-scuola-elementare_750dc26f-2264-49c1-87ae-2950fd9bee00.html

Ficarolo (RO) - Maltrattamenti al nido: tre maestre sotto inchiesta allontanate dal paese
7 febbraio 2015Maltrattamenti all'asilo nido di Ficarolo, tre maestre finiscono sotto inchiesta e vengono allontanate dal paese. La misura cautelare è stata diposta questa mattina dal Tribunale di Rovigo e impone alle insegnanti il divieto di dimora e di ingresso nel territorio comunale.
Le tre maestre dell'asilo nido comunale "Peter Pan", dipendenti della cooperativa "Spes" di Padova, sono accusate di maltrattamenti nei confronti di alcuni dei 18 bambini dai 12 mesi ai tre anni ospiti della struttura.
A finire sotto inchiesta sono di M.C., 58 anni, di Ficarolo; A.C., 25 anni, di Boara Pisani, e B.C., 34 anni, di Ficarolo.
La misura cautelare è scattata dopo circa un anno di indagini curate dal personale della Squadra Mobile di Rovigo guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito. Alcunid egli espisodi di maltrattamento sono stati immortalati dalle telecamere installate all'interno del nido comunale.
Tra i comporanenti contestati, i violenti scuotimenti del seggiolone, cibi fatti consumare dai bambini a forza bloccando loro sia le mani che la testa, urla improvvise e anche asciugamani o piccole coperte avvolte sulla testa dei piccoli che faticavano ad addormentarsi nel momento del riposo pomeridiano.
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/ROVIGO/ficarolo_maltrattamenti_asilo_nido_maestre_indagate_divieto_di_dimora/notizie/1167312.shtml

Taranto - Maestra arrestata in classe mentre maltrattava i bimbi
4 marzo 2015 - Ieri mattina, gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di T.A., 64enne, maestra presso una locale scuola dell’infanzia (il nome della scuola è stato omesso per evitare problemi agli alunni ed ai loro genitori), che si è resa responsabile del reato di maltrattamenti aggravati nei confronti dei minorenni sottoposti alla sua cura.
L’attività di indagine è stata avviata oltre un mese fa, a seguito delle segnalazioni di alcuni genitori che hanno lamentato lo stato di grave malessere e disagio, attribuibili agli atteggiamenti vessatori tenuti nei loro confronti da una delle due maestre, nel quale versavano i figli in tenera età, frequentatori della scuola. Ne erano derivati, da parte di questi ultimi, comportamenti alterati in casa e rifiuto di frequentare l’ambiente scolastico.

I successivi accertamenti hanno permesso di riscontrare l’ipotesi investigativa, documentando le condotte illecite che, negli ultimi giorni, si erano fatte particolarmente pesanti, tanto da determinare il provvedimento restrittivo.
L’insegnante, al termine delle formalità di rito, è stata accompagnata presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/cronaca/354142/news.aspx

Tolentino (MC) - La prof non vuole essere guardata in faccia: schiaccia alunna contro il banco
4 marzo 2015 - Un’alunna di una scuola media di Tolentino, dell’istituto comprensivo Lucatelli, è stata colpita da una insegnante, durante una lezione in classe. La docente le ha spinto un banco addosso. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri dalla madre della ragazza che frequenta la seconda classe.
L’alunna è rimasta ferita ed è finita al pronto soccorso riportando lesione a due costole e una ferita al seno. Con il referto medico e la denuncia fatta in caserma la madre ha riferito tutto alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, che si è attivata con l’ufficio scolastico regionale.
L’insegnante, stando al racconto della madre e degli alunni della classe che hanno testimoniato sull’accaduto, ha spinto il banco contro la studentessa prendendole le braccia e spingendo i gomiti della ragazzina sulla superficie del banco.
«Non voleva che i nostri figli la guardassero in faccia». Suona l’ultima campanella all’istituto comprensivo Lucatelli di Tolentino e fuori dalla scuola, alle 13 di oggi, i genitori si sfogano così sul caso dell’insegnante denunciata dalla madre di un’alunna di seconda media perché avrebbe aggredito la figlia spingendole addosso un banco durante la lezione. Il clima è teso.
Le madri e i padri parlano tra loro. «In classe di mio figlio – dice un genitore – non è mai successo niente perché stavano sempre tutti buoni e non la guardavano mai negli occhi per evitare reazioni impreviste». Alcuni genitori sostengono si tratti di «una professoressa irascibile». Nella classe dell’alunna aggredita avrebbe rotto ad una studentessa, sempre secondo quanto riferiscono alcuni genitori, la matita con un gatto perché non le piaceva. Il 9 aprile la docente denunciata sarà sentita dall’ufficio scolastico regionale di Ancona dove dovrà riferire del caso al dirigente dei contenziosi. Al momento non è stata sospesa dall’incarico di supplente annuale. «E’ in servizio – conferma Mara Amico, preside dell’istituto comprensivo Lucatelli – non mi è stato notificato nessun provvedimento. Il fatto è tutt’ora al vaglio di coloro ai quali sono affidati i poteri di adottare i provvedimenti opportuni. Provvedimenti che non rientrano nella facoltà del dirigente scolastico. L’informazione agli organi competenti, in merito all’accaduto, è avvenuta appena è arrivata la notizia certa, cioè il giorno successivo». Il fatto risale al 4 marzo.

Villa S. Giovanni (RC) - Percosse e insulti ai bimbi delle elementari: sospesa insegnante 50enne
10 maggio 2015Un'insegnante 50enne di Villa San Giovanni, nel Reggino, è stata sospesa dalla pubblica funzione e interdetta per 12 mesi da tutte le attività ad essa inerenti perché accusata di aver maltrattato allievi minorenni.
Le indagini, supportate da intercettazioni audio e video e dalle testimonianze dei genitori degli alunni della donna, hanno permesso di accertare che l'insegnante, in due diverse scuola elementari, aveva insultato e minacciato i suoi alunni, ricorrendo anche a percosse. La donna ha usato sui bambini anche oggetti contundenti, spingendoli a non voler più andare a scuola e a inventarsi scuse per rimanere a casa.
Il provvedimento è stato eseguito a carico della donna è contestualmente sono stati informati il provveditorato e i dirigenti scolastici competenti. 
I maltrattamenti agli alunni, secondo la ricostruzione della polizia, sono avvenuti prima nella scuola elementare La Russo e poi nell'istituto Giovanni XXIII di Villa San Giovanni. Durante le indagini i poliziotti hanno compiuto numerose riprese video e registrato le conversazioni tra bambini e insegnante. Sono state raccolte anche le testimonianze di molti genitori degli alunni.
L'accusa sostiene che l'insegnante, nel corso degli anni, si è resa protagonista di ingiurie, minacce, insulti, umiliazioni e percosse a danno di più alunni minori, con le aggravanti di aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazioni dei doveri inerenti una pubblica funzione o un servizio pubblico, nonché con l'abuso di relazioni d'ufficio, di prestazioni d'opera e di aver commesso il fatto in danno di minori.

Buccinasco (MI) - Alunni terrorizzati, arrestata la maestra
15 maggio 2015(ANSA) Maltrattamenti sui bambini di una scuola materna di Buccinasco (Milano): una maestra è stata arrestata ed è ora ai domiciliari, un'altra è indagata per non aver denunciato i comportamenti della collega.
Sul caso lavorano gli agenti della Squadra mobile milanese che hanno filmato gli episodi di violenza. La denuncia è partita da alcuni genitori, i cui figli, terrorizzati, si rifiutavano di andare a scuola per paura di essere picchiati.
http://www.ilmessaggero.it/flashnews.php?file=2015-05-15_1151228737.txt

Settimo T. (TO) - Insulti e percosse ai piccoli di un asilo nido, indagate tre maestre
23 maggio 2015 - Insulti e percosse sui piccoli di un asilo nido comunale di Settimo Torinese dove tre maestre sono indagate per maltrattamenti sui bambini.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Chiara Molinari, del pool fasce deboli della procura di Ivrea, sono durate sei mesi e hanno fatto emergere diversi episodi.
Per venti giorni i carabinieri hanno filmato quello che avveniva in classe, dopo le preoccupazioni espresse da alcuni genitori che avevano notato significativi cambiamenti nei comportamenti dei figli.
I militari hanno ripreso episodi di insulti e percosse delle maestre sui piccoli. Le indagini sono ancora in corso.
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/05/23/insulti-percosse-piccoli-asilo-nido-indagate-tre-maestre-settimo-torinese_8sayAAdtjEHbS3Xrsll8pL.html?refresh_ce

Andria (BT) - Maltrattava e insultava i bambini: arrestata maestra 52enne
30 maggio 2015Maltrattamenti aggravati su bambini di seconda elementare, vittime di insulti ma anche percosse. Per questo un'insegnante 52enne in servizio in una scuola di Andria è stata arrestata dalla polizia.
A supporto dell'ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, ci sono i filmati delle telecamere piazzate nell'aula, che hanno immortalato le percosse quanto registrato le minacce, piuttosto pesanti.
L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Simona Merra, parte dalla denuncia dei genitori di uno degli alunni. A causa della situazione i genitori hanno trasferito il bambino in un'altra scuola. Ma le telecamere installate in aula hanno filmato cosa succedeva tutti i giorni e per gli inquirenti è stato chiaro che insulti e vessazioni erano rivolti a tutta la classe.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Andria-maestra-insegnante-arrestata-maltrattamenti-b8df69e9-eb1f-4400-8d81-fbd622043bd7.html

Varallo (VC) - Alunna disabile picchiata dai compagni: la prof resta a guardare
9 giugno 2015 (aggiornamento) - Venti giorni di sospensione dall’insegnamento con lo stipendio dimezzato. È la sanzione inflitta dalla direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte a Elena Agliotti, l’insegnante di Varallo (Vercelli), teatro lo scorso marzo di un episodio di bullismo finito poi su Facebook e Whatsapp.
L’insegnante non era intervenuta a difesa di una studentessa disabile, oggetto di sputi e calci da parte dei suoi compagni. La scena, avvenuta in classe, era stata ripresa con uno smartphone e diffusa sui principali social network, prima di essere rimossa dai carabinieri.
L’Ufficio scolastico regionale di Torino ha stabilito una misura che è il doppio della sanzione che può infliggere un dirigente scolastico.
http://www.corriere.it/scuola/secondaria/15_giugno_09/alunna-disabile-picchiata-classe-l-insegnante-guardava-sospesa-791819bc-0e85-11e5-89f7-3e9b1062ea42.shtml

Cina - Il bebè non fa il pisolino: la maestra lo uccide
18 giugno 2015Immagini raccapriccianti riprese dalle telecamere di sorveglianza installate in un asilo nido cinese. E’ l’ora del riposino, ma uno dei bebè non vuole fare la nanna, così la maestra gli preme prima la testa sul cuscino, poi lo schiaccia sotto a un ginocchio. Il bambino è morto soffocato.
http://www.retenews24.it/rtn24/esteri/tragedia-allasilo-nido-il-bimbo-piange-la-maestra-lo-uccide/




Baiano (AV) - Bambini maltrattati a scuola: maestra denunciata
19 luglio 2015Per un intero anno scolastico i genitori degli alunni di una scuola dell’infanzia di Baiano avevano ripetutamente denunciato la maestra dei loro figli di soli 3 anni per maltrattamenti e violenze, sia fisiche che verbali. Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno oggi messo la parola fine a questo calvario.
Secondo le testimonianze dei genitori dei bambini maltrattati a scuola - i primi ad aver raccolto i racconti dei piccoli alunni intimoriti - la maestra, nel corso di quest’ultimo anno scolastico, avrebbe dato loro delle punizioni esemplari, creando in classe un vero e proprio clima di terrore.
I bambini maltrattati a scuola, una volta rimasti soli con la maestra in questione, venivano sottoposti a delle vere e proprie umiliazioni verbali, oltre che a percosse e ad atteggiamenti dispotici di vario genere, come tirate di orecchie e/o di capelli, scappellotti, etc.. Episodi di violenza dapprima denunciati dai genitori e poi confermati dalle telecamere installate nelle aule in seguito alla denuncia sporta dalle famiglie presso il comando dei Carabinieri della Compagnia di Baiano
Tra i racconti dei bambini maltrattati a scuola vi sarebbero due episodi molto gravi, testimonianze date dai genitori che però non sono state registrate dalle telecamere posizionate nelle aule.
Il primo riguarda una bambina che al rifiuto di indossare il grembiule sarebbe stata trascinata a terra dalla maestra che la manteneva solo per i piedi; l’altro invece ha come protagonista un bambino al quale l’insegnante avrebbe infilato in bocca un fazzoletto di carta, azione compiuta per “educarlo” a non mettere altri oggetti in bocca.
Come detto in precedenza, i genitori dei bambini maltrattati all’asilo avevano segnalato diverse volte al preside i discutibili metodi usati dalla maestra, segnalazioni che hanno avuto si un seguito ma non quello sperato da madri e padri.
Stando a quanto riportato sul “Il Mattino”, i genitori dei bambini maltrattati a scuola avrebbero avuto un incontro con la maestra che li avrebbe poi minacciati di ritorsioni contro i bambini nel caso in cui non avessero ritirato tutte le accuse. Sorte simile toccata anche al preside della scuola materna che, dopo esser intervenuto sulla questione, dapprima verbalmente e poi con un provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante, avrebbe ricevuto da quest’ultima una denuncia per mobbing.
Dato il categorico rifiuto da parte della maestra di modificare i suoi metodi disciplinari, genitori e preside hanno così deciso di sporgere denuncia presso i Carabinieri che per tre mesi hanno controllato l’insegnante attraverso le telecamere installate nelle aule.
A seguito delle indagini svolte sui bambini maltrattati a scuola, il nucleo operativo e radiomobile (N.O.RM) ha provveduto lo scorso giovedì 16 luglio a rintracciare la maestra e a condurre la stessa presso il Comando dei Carabinieri di Baiano dove le è stato notificato il provvedimento emesso dal Tribunale di Avellino.
La maestra dei bambini maltrattati a scuola adesso ha l’obbligo di dimora presso il suo comune di residenza e sarà sospesa dall’esercizio della professione di insegnante per 12 mesi.
http://www.vitadamamma.com/127210/bambini-maltrattati-a-scuola.html

Reggio E. - Maltrattamenti in un asilo, indagata una maestra per violenze sui bambini
1° agosto 2015Minacce di chiudere i bimbi in bagno o di colpirli con un bastone. E poi strattonamenti e altri gesti violenti. Un clima di paura in un asilo reggiano, portato alla luce dopo mesi di intercettazioni.
É per questi episodi che una maestra di mezz'età, assunta in un asilo comunale, è stata denunciata per maltrattamenti e raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare che consiste nel divieto di entrare in qualsiasi istituto per bambini della provincia di Reggio Emilia.
L’inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile della Questura di Reggio Emilia, coordinata dal pm Stefania Pigozzi, ed è partita ad aprile su segnalazione di alcuni genitori. I loro figli, bambini di 4 o 5 anni, non volevano più andare all’asilo, piangendo spesso e manifestando disagi e paure. Di lì sono scattate le intercettazioni ambientali, che hanno fatto emergere un clima di terrore instaurato dalla maestra.
"Ti butto giù dalla finestra”, “Comincio a darti delle bastonate”, “Se arrivo lì, giuro che gli cambio i connotati … te le butto via e non le do mai più perché te le rompo”, “Se tra due secondi non dormi ti prendo per un orecchio e ti butto giù dalla finestra”, “te la schiaccio, la mano”. Sarebbero state alcune delle minacce documentate, commesse dalla donna quando le altre maestre erano assenti.
Le minacce, secondo quanto ricostruito con i dispositivi audio-video usati per le intercettazioni, sarebbero state indirizzate in particolare a due bambini.
Raggiunta dall'ordinanza, richiesta dalla Procura di Reggio Emilia e ottenuta dal gip Ghini, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Per lei l'accusa formulata è di maltrattamenti in famiglia, una fattispecie di reato a cui vanno ricondotti anche questo tipo di episodi.


Gragnano (NA) - «Violenze all’asilo bimbi nel terrore»: maestra sospesa
18 settembre 2015Maltrattamenti psicologici, umiliazioni, ma anche schiaffi ai bambini di tre anni di una scuola dell’infanzia, oggi chiusa «ufficialmente» per la spending review, situata nella periferia della città. I fatti risalgono al periodo compreso tra gennaio e giugno e le indagini della Procura di Torre Annunziata hanno raccolto prove schiaccianti contro una insegnante, a cui è stato notificato l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza, e la sospensione temporanea dell’insegnamento. Destinataria del provvedimento giudiziario è A.A., 64enne maestra residente a Gragnano.
L’atto emesso dal gip le è stato notificato ieri mattina dai carabinieri del nucleo operativo, con il capitano Gianpaolo Greco e del tenente Carlo Santarpia. Tutto è partito lo scorso inverno, quando i genitori dei bambini - che facevano parte di una classe composta da 25 alunni - si sono rivolti ai dirigenti dell’istituto di via Cappella Bisi, al confine con Santa Maria la Carità. Le indagini hanno accertato che l’insegnante (come svelano anche le immagini delle telecamere nascoste dagli investigatori nell’aula) oltre ad urlare e schiaffeggiare senza motivo i bambini, in alcune occasioni li strattonava per ottenere ubbidienza. Gli alunni avevano l’unica colpa di essere capitati nella classe sbagliata e, secondo il racconto fornito agli inquirenti, non riuscivano nemmeno a dormire di notte, con il terrore di ritornare a scuola il mattino successivo.

Ovviamente, le ripercussioni di questi abusi non sono sfuggite ai genitori i quali, insospettiti dalle continue lamentele dei loro figli, hanno presentato la denuncia. Con la speranza che tutto finisse in una bolla di sapone (e che i sospetti non fossero stati confermati) sono iniziate le indagini che, purtroppo, hanno poi portato alla luce la triste verità: in quella classe, i comportamenti raccontati dai bambini erano reali. Così come confermato dalle intercettazioni ambientali, autorizzate dai magistrati.
Infatti, è dallo scorso gennaio che la classe era sotto controllo. Riprese audio e video hanno immortalato scene di maltrattamenti. Oltre alle urla, ai rimproveri, quello che ha lasciato senza parole sono le violenze fisiche e psicologiche che l’insegnante, ormai prossima alla pensione, metteva in atto. Se i piccoli non le ubbidivano, per esempio, li schiaffeggiava. Sulle mani ma anche in faccia: la donna si accaniva senza reali motivi. Alcuni li faceva sedere in un angolo, in castigo. E se osavano piangere li strattonava. Un clima insomma da vero terrore per i piccoli alunni. Attraverso i suoi comportamenti aveva ridotto i bimbi a uno stato di prostrazione.
E le ripercussioni non hanno tardato a manifestarsi nei comportamenti dei piccoli. Proprio gli atteggiamenti sospetti hanno spinto i genitori a segnalare tutto alle autorità competenti. Immediatamente viene aperta un’indagine: la classe viene monitorata. Ed ecco che l’orrore viene documentato. Per l’insegnante 64enne scatta l’obbligo di dimora, l’accusa è di maltrattamento nei confronti di minori.
E' grande la rabbia che traspare dalle parole di alcuni genitori della cosiddetta «classe dell’orrore». «Giustizia è stata fatta – affermano – Stavamo vivendo un incubo insieme ai nostri bambini. Abbiamo sempre creduto nelle istituzioni e un grazie particolare va alle forze dell’ordine, che hanno fatto luce su una vicenda terribile».

Collecchio (PR) - Calci e pugni a bimbi di tre anni: maestra d'asilo ai domiciliari
26 settembre 2015È finita agli arresti domiciliari un'educatrice di 55 anni di un asilo di Collecchio, nel Parmense, accusata di avere maltrattato più volte un gruppo di bambini della sua classe. 
Dodici piccoli, tutti al di sotto dei tre anni, che la donna sistematicamente colpiva con calci e pugni, con suppellettili varie o anche strattonandoli per i capelli, sollevandoli da una parte all'altra dell'aula. I comportamenti della donna sono stati immortalati dalle telecamere nascoste dei Carabinieri a cui una collega della educatrice sotto accusa aveva fatto denuncia lo scorso mese di maggio.

La donna, quando rimaneva sola in aula, era costantemente preda di scatti di ira e si accaniva sui piccoli. Da qui le indagini dei militari della stazione di Sala Baganza e della compagnia di Salsomaggiore Terme, che hanno poi portato alla decisione del giudice per le indagini preliminari, il quale ha disposto gli arresti domiciliari per la maestra con l'accusa di maltrattamenti verso fanciulli. La donna, sposata e con figli, ha una lunga esperienza di insegnamento e mai, sino ad oggi, aveva avuto problemi per il proprio modello educativo, tanto che nessun genitore si era accorto mai di nulla. 
L'attività del nido 'Salvador Allendè, dove operava l'educatrice arrestata, non si è mai interrotta visto che le indagini hanno verificato come i comportamenti anomali fossero da addebitare esclusivamente alla 55enne poi arrestata.

Gragnano (NA) - Dopo il caso della scuola materna, anche alle elementari l'incubo-maestre
18 novembre 2015 - Ancora una storia di vessazioni, il teatro è quello di una elementare di Gragnano. Maltrattamenti fisici (vale a dire percosse e strattoni) e psicologici, come urla e rimproveri spropositati nei confronti di bambini di una terza elementare — tra i quali una con disabilità psichica — sono alla base di un’ordinanza di obbligo di dimora per due maestre (una di sostegno) a Gragnano emessa dal Tribunale di Torre Annunziata.
La scuola era sotto osservazione da parte degli inquirenti già da qualche tempo. I bambini avevano manifestato disagi, più di uno aveva cominciato anche ad avere disturbi del sonno. L’intera cittadina è oggi sotto choc.
L’alunna di 9 anni anni era affidata all’insegnante di sostegno poiché affetta da ritardo nell’apprendimento. L’indagine, evidenzia una nota del procuratore Alessandro Pennasilico, è cominciata nel febbraio scorso in seguito alla denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Gragnano dalla madre di uno degli alunni. Nella denuncia si riferiva di violenze subite dal figlio, al punto che il bambino aveva manifestato la volontà di non voler più andare a scuola.

Gli accertamenti dei militari si sono svolti attraverso raccolta di testimonianze ed intercettazioni sia audio che video, e hanno consentito di documentare - all’interno della classe III della Scuola elementare del primo Circolo didattico Ungaretti, Sezione distaccata Roncalli - vari episodi di maltrattamenti da parte delle due insegnanti di ruolo, come prese violente e urla, rimproveri spesso ingiustificati posti in essere dall’insegnante «ordinaria» nei confronti anche di altri bambini, e da quella di «sostegno» sull’alunna di 9 anni affidata a lei poiché affetta, come detto, da ritardo nell’apprendimento.
I carabinieri hanno notificato oggi alle due donne l’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Gragnano con la prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione dalle 8 alle 19, emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, per il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi e, nella fattispecie, contro alcuni alunni, una dei quali con disabilità psichica.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/15_novembre_18/gragnano-botte-insulti-alunni-sospese-due-maestre-elementari-2afd0b46-8de4-11e5-98d3-3cfe8f434bbc.shtml


Tufino (NA) - Filmata mentre maltratta gli alunni, sospesa maestra 60enne delle elementari
26 gennaio 2016Quando non li picchiava, bestemmiava o urlava: questo il trattamento riservato ai piccoli alunni della scuola materna dell'istituto comprensivo D'Arienzo Prisco di Tufino.
Bambini di quattro anni che per la paura facevano la pipì a letto. Dopo le denunce dei genitori e un'indagine durata oltre un mese, nel corso della quale il comportamento della maestra é stato immortalato dalle immagini di una telecamera, per Rosanna Caccavale - 60 anni, insegnante presso l'Istituto comprensivo di scuola materna "D'Arienzo Prisco" di Tufino - é scattato il divieto di andare a scuola.
A notificarle un'ordinanza interdittiva dall'esercizio delle funzioni, per la durata di sei mesi, emessa dal gip del Tribunale di Nola, sono stati gli uomini della Polizia di Stato di Nola, diretti dal primo dirigente Bruno Mandato, ai quali la Procura di Nola, diretta da Paolo Mancuso, ha affidato il compito di alzare il velo sull'ennesima storia di violenza e maltrattamenti consumati fra i muri delle scuole
Il provvedimento, infatti, è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Nola, che ha coordinato un'attività di indagine, inerente la condotta di «grave maltrattamento di minori», attuata all'interno dell'istituto scolastico dell'insegnante. In particolare, alcuni genitori degli alunni dell'asilo avevano riferito di «uno stato di profondo malessere psicologico dei propri figli, evidenziatosi con mutismi anomali tutte le volte che si faceva riferimento alla vita scolastica, stati di panico immotivati, improvvise e anomali incontinenze, insonnie notturne».
Su tale base, è stata realizzata la videoregistrazione di alcune giornate «didattiche» della maestra Caccavale, e i servizi di osservazione e di ascolto - effettuati da personale del Commissariato di Polizia di Nola attraverso le attrezzature tecniche installate nell'aula - hanno consentito di registrare la sua incredibile condotta «educativa»: insulti, volgarità nel linguaggio, strattoni, mortificazioni, urla, offese e indifferenza totale ai lunghi pianti provocati da tali azioni, e vere e proprie percosse vedevano vittime i piccoli e innocenti bambini alla più piccola e insignificante di quelle che la Caccavale riteneva«mancanze» nei suoi confronti o ritardi nell'esecuzione dei suoi ordini.
Venivano così riscontrate le dichiarazioni rese dai due primi genitori e confermati i peggiori sospetti che essi stessi avevano avuto sulle attività della Caccavale. Dalle successive indagini si è concretizzata l'ipotesi che tale condotta non era certo una novità, ma certamente risaliva ad anni precedenti.

Pavullo (MO) - Botte, bestemmie e minacce contro i bambini. Maestra d’asilo arrestata
1° febbraio 2016Era arrivata persino a punire una bimba lasciandola all’aria aperta in pieno inverno a 700 metri d’altitudine. E poi botte, offese, bestemmie, insulti. Punizioni eccessive. Tanto che gli alunni dell’asilo, terrorizzati dalla loro maestra, non volevano più andare a scuola.
È successo a Pavullo nel Frignano, comune montano in provincia di Modena, dove l’insegnante 52enne si trova ora agli arresti domiciliari per maltrattamento aggravato sui bambini tra i 3 e i 5 anni a lei affidati. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Modena Eleonora De Marco su richiesta del sostituto procuratore Marco Imperato.
Tutto era iniziato a novembre 2015 dopo le denunce ai Carabinieri della Compagnia di Pavullo di alcuni genitori, preoccupati dai racconti dei loro figli. Secondo le indagini, coordinate dal capitano Nicola Puccinelli, l’insegnante e coordinatrice di una scuola per l’infanzia vessava gli alunni fisicamente e psicologicamente durante l’orario scolastico, sottoponendoli anche a violenze fisiche come schiaffi, percosse e spintoni, affiancate da minacce verbali, urla, imprecazioni, offese e insulti: “Sei brutta”, “stordita”, “li mortacci vostri”, “sei pesante”, “sei una pecora”, “hai finito di ridere”, “ti do una microfonata in faccia”.
Tutto è stato ripreso dalle telecamere piazzate dai Carabinieri, che hanno potuto così presto raccogliere abbastanza indizi per incastrare l’educatrice e liberare da un incubo i bimbi. Dall’inchiesta è emerso il comportamento abituale della maestra, che scatenava la propria ira improvvisamente e nei confronti di tutti i bambini. Il tutto anche di fronte a situazioni normali, per esempio quando un alunno doveva andare in bagno, oppure quando non gradiva il cibo.
L’indagine dei Carabinieri – che non si è ancora conclusa e che era stata tenuta segreta a tutti all’interno della scuola – dovrà ora capire se ci siano stati nella lunga carriera della maestra arrestata indizi di un modo di fare come quello immortalato dalle immagini delle telecamere nascoste. Ma anche capire se qualcuno tra i colleghi e le colleghe sapeva e non ha parlato.

Bari - Schiaffi e calci ai bambini dell'asilo, condannate due maestre
13 novembre 2017 - Sono state condannate alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione le due maestre baresi, accusate aver maltrattato 15 bambini frequentanti un asilo nel quartiere di Santo Spirito, a Bari.
Le pene sono state comminate al termine del processo celebrato con rito abbreviato dal gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna De Palo, che ha poi disposto per le due insegnanti anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Le due imputate dovranno anche risarcire - con cifre tra i 3mila e i 4mila euro, oltre alle spese processuali - le parti civili, ovvero il Miur e le famiglie degli otto bambini tra i due anni e mezzo e i tre anni e mezzo di età.
A inchiodare le due maestre sono state le indagini dei carabinieri, che hanno documentato - anche con l'ausilio delle telecamere - gli episodi di violenza avvenuti fra il 31 marzo e il 29 aprile dello scorso anno. Gli abusi sarebbero consistiti in "schiaffi, colpi sferrati sul corpo, strattonamenti, pedate, calci, accompagnati dalla immobilizzazione delle mani".
http://www.baritoday.it/cronaca/maltrattamenti-bambini-asilo-santo-spirito-condanna-maestre.html

Udine - Maltrattavano bimbi, due maestre d'asilo sospese per 8 mesi
16 novembre 2017 - Due maestre di una scuola dell'infanzia paritaria dell'hinterland udinese sono state sospese per otto mesi dall'esercizio dell'insegnamento, dal gip di Udine, per maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei minori, bambini dai 3 ai 6 anni, che frequentavano la scuola.

Alle due insegnanti si contestano comportamenti aggressivi sistematici nei confronti dei bambini, con toni della voce alterati, svalutando i bimbi e sottoponendoli a castighi e vessazioni. Indaga la Polizia di Stato.
Il provvedimento di sospensione è stato eseguito ieri pomeriggio dalla Polizia di Stato al termine di un'attività di indagine della Squadra Mobile della Questura del capoluogo friulano. Le indagini - da quanto si è saputo - sono state avviate sulla base delle segnalazioni di alcuni genitori che avevano notato il malessere dei figli.
Nell'inchiesta sono coinvolte altre due insegnanti che, al momento, sono indagate nel procedimento aperto dalla Procura di Udine.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Maltrattavano-bimbi-2-maestre-asilo-sospese-per-8-mesi-6faac26a-aaaf-42ee-8423-560e590177e4.html

Vercelli - Bambini dell'asilo spaventati, maltrattati e picchiati da 3 maestre

23 novembre 2017 - La Polizia di Stato di Vercelli ha arrestato questa mattina tre maestre di un asilo per il reato di maltrattamenti. Vittime della furia delle tre donne erano i bambini che frequentavano l'asilo, di età compresa tra i 3 e i 5 anni.
L'inchiesta è partita dopo una segnalazione di una madre che indicava comportamenti "sospetti" da parte di alcune maestre. A quel punto gli inquirenti hanno potuto installare 11 telecamere nascoste nelle aule e così venire a scoprire i disumani trattamenti a cui venivano sottoposti i bambini.

Gli episodi registrati sono 52, di cui 20 di particolare gravità. Tra le violenze fisiche: schiaffi, tirate di orecchie, spinte violente, trascinamenti per terra. Violentissimi anche i maltrattamenti psicologici: le maestre urlavano ai bambini, gridando frasi minacciose e creando uno stato di terrore all'interno delle classi. Le umiliazioni per i piccoli erano continue.
Le tre donne sono adesso agli arresti domiciliari.

http://cronacaeattualita.blogosfere.it/post/588925/asilo-vercelli-video-maltrattamenti

Fisciano (SA) - La maestra costringeva i bambini a mangiare il proprio vomito
15 dicembre 2017 - Secondo l’accusa picchiava e maltrattava i piccoli alunni che le erano stati affidati, costringendoli persino a pulire e talvolta mangiare il loro stesso vomito.
Per questo Marcella De Risa, maestra e direttrice dell’asilo “La tana degli orsetti” di Fisciano, in provincia di Salerno, è stata condannata a cinque anni di reclusione dai giudici della Corte d’Appello di Salerno.
I magistrati - riferisce Petronilla Carillo sul Mattino - hanno dovuto soltanto riconoscere la prescrizione per il reato di violenza privata, per aver costretto un bambino a mantenere il silenzio e a non raccontare ai propri genitori i maltrattamenti subiti. Per il resto sono stati confermati tutti i reati ascritti all’imputata.
De Risa, difesa dall’avvocato Lorenzo Spadafora, dovrà ora scontare quattro anni e nove mesi di carcere. I giudici hanno riconosciuti anche tutte le statuizioni civili alle parti civili, compresi cinquemila euro di risarcimento a bambino.
Racconta il Mattino:

Una vicenda brutta, raccapricciante, raccontata dagli stessi bimbi in fase di indagine preliminare. Tante le storie di violenza che i piccini portano ancora con loro. Come quella di un bimbo di poco più di due anni che, a casa malato, dopo aver vomitato ha subito detto, tremante e in lacrime: «pulisco io». E questo perché la maestra costringeva loro non soltanto a pulire ma, talvolta, anche a mangiare il loro stesso vomito. Oppure come quella di una bimba di appena 18 mesi, vista dalla madre prima picchiare le sue bambole che non volevano mangiare e poi metterle tutte in fila, faccia al muro. In punizione. Come accadeva a lei, talvolta. Non c’erano telecamere alla «Tana degli orsetti» ma solo quei bimbi con i loro racconti.

https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/fasciano-salerno-maestra-asilo-bimbi-vomito-2802079/

Pordenone - Maestre maltrattavano bimbi da 6 mesi a 6 anni
3 marzo 2018 - Quattro maestre e una bidella indagate, una struttura privata con asilo nido e scuola materna posta sotto sequestro: sono gli elementi principali dell'operazione dei Carabinieri della Compagnia di Pordenone perfezionata questa mattina in un comune della provincia.
Da quanto si appreso, le vittime di percosse, urla e comportamenti traumatizzanti sarebbero una ventina di bambini, di età compresa tra sei mesi e sei anni.
Le azioni violente delle docenti e dell'inserviente sono state svelate grazie ad alcune telecamere nascoste dagli investigatori dopo la denuncia di una madre, che ha fatto scattare le indagini.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Maltrattavano-bimbi-indagate-maestre-a-Pordenone-e34ac70e-ff39-4625-8791-6f01be521002.html

Pomezia (RM) - Maltrattavano bimbi di scuola materna: arrestate tre maestre
12 marzo 2018 - Tre maestre di una scuola dell’infanzia comunale di Pomezia sono state arrestate stamattina dai carabinieri per maltrattamenti su bambini.
Le maestre, che si trovano ora ai domiciliari, sono accusate di aver sottoposto alcuni bambini, tra i 3 ed i 5 anni, a reiterati atti di violenza fisica, morale e psicologica, umiliandoli, con vessazioni e insulti di vario genere, di fronte all’intera classe.
I carabinieri della compagnia di Pomezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Velletri su richiesta della Procura, che ha disposto gli arresti domiciliari per le tre maestre.
L’indagine è nata dalle denunce presentate da 4 madri che avevano notato comportamenti strani e violenti dei figli che non volevano andare a scuola.
I carabinieri della stazione di Pomezia hanno svolto le indagini con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telecamere nella scuola.
https://www.borderline24.com/2018/03/12/roma-maltrattavano-bimbi-scuola-materna-pomezia-arrestate-tre-maestre/


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