Copparo.
Rapinano un’abitazione di Copparo, aggredendo un’inquilina, una bambina
di appena 11 anni, per strapparle il telefono dalle mani. Le
protagoniste dell’episodio sono una madre e una figlia di etnia rom,
H.K. e H.G., rispettivamente di 37 e 17 anni, arrestate dai carabinieri
di Tresigallo in seguito alla loro precipitosa fuga dal luogo del furto.
Le due rapinatrici avevano messo nel
mirino un appartamento dove vive una famiglia originaria dei
Balcani. Nel primo pomeriggio si sono presentate di fronte
all’abitazione, riuscendo a farsi aprire la porta da una delle
inquiline, una donna di 29 anni. Madre e figlia hanno assunto da subito
un atteggiamento minaccioso, intimando la ragazza di consegnar loro
alcuni documenti e una cifra in denaro. Dalle loro parole, il fascicolo
riguarderebbe alcuni debiti e crediti tra i mariti delle due famiglie,
nessuno dei quali era però presente durante l’episodio.
L’inquilina ha quindi cercato di calmare
le due – poco cordiali – ospiti, mentre intanto sua figlia, di appena
11 anni, era arrivata a vedere cosa stesse accadendo e aveva preso in
mano il telefono cellulare per chiamare i soccorsi. È stato a quel punto
che è scattata l’aggressione: la rapinatrice 17enne ha rifilato uno
schiaffo sul viso della bambina e le ha strappato di mano il cellulare,
uno smartphone di ultima generazione dal valore di 750 euro, per poi
allontanarsi velocemente assieme alla madre.
Mentre soccorreva la figlia, la 29enne
vittima della rapina ha allertato i carabinieri delle stazioni di
Tresigallo e Copparo, che sono subito partiti dalla centrale per
rintracciare le malviventi. Le due donne sono state trovate e bloccate
poco tempo dopo mentre si allontanavano dal luogo del delitto. Dopo
averle arrestate in flagranza di reato, gli uomini dell’Arma hanno
restituito la refurtiva alla legittima proprietaria.
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