Sviluppo del caso, al 9 Ottobre 2014:
E' stata condannata alla pena di un anno e sei mesi di reclusione,
oltre all'interdizione dalla professione e al pagamento delle spese
processuali Anna Vitagliano, la maestra di un asilo di Tramonti che maltrattava i suoi alunni con continue mortificazioni fisiche e verbali.
I
fatti furono accertati nell'aprile del 2013. A incastrare la 63enne
educatrice, prossima alla pensione, furono le immagini inequivocabili
delle telecamere nascoste, installate in fase di indagine dai
Carabinieri della locale Stazione, sotto l'egida del capitano Alberto Sabba, messe a disposizione del Pubblico Ministero Elena Cosentino, sotto l'alto coordinamento dell'allora Procuratore della Repubblica di Salerno, Franco Roberti. In undici giorni furono ben 55 gli episodi di violenza filmati.
Con dispositivo di sentenza di primo grado emanato in data odierna, il giudice del Tribunale di Salerno, Fabio Zunica,
ha inoltre dichiarato l'imputata unterdetta dalla professione di
insegnante per la durata della pena principale, nonché al risarcimento
dei danni in favore delle parti civili (difese dall'avvocato Luigi D'Uva),
tre mamme di altrettanti bambini coinvolti nella triste vicenda, per
ciscuna delle quali è stato stabilito un risarcimento di 5mila euro. Di
3mila euro le spese quantificate per costituzione e rappresentanza da
parte dei genitori.
«Ci riteniamo soddisfatti della sentenza - ha detto l'avvocato Luigi D'Uva - anche
se c'è poco da essere felici, in quanto mai avremmo voluto assistere a
episodi di violenza nei confronti di bambini. Questa sentenza è senza
dubbio frutto di una laboriosa attività d'indagine espletata dalla
dottoressa Cosentino e dai Carabinieri che con la loro attività hanno
reso possibile definire un quadro accusatorio chiaro e
incontrovertibile. Dispiace solo che le mamme siano state lasciate sole
dalle rappresentanze politiche e scolastiche di Tramonti».
L'indagine
sulle violenze scattò in seguito a una segnalazione anonima. I filmati
accertarono che la donna, durante le lezioni apostrofava e ingiuriava i
bambini, minacciandoli di punizioni fisiche quali schiaffi, tirate di
capelli, botte in testa con righello e quadernoni, che regolarmente
infliggeva, mantenendo un contegno aggressivo e intimidatorio.
Sulla
base delle fonti di prova presentate ai magistrati, il 10 aprile 2013
il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno
aveva stabilito, per l'educatrice, la sospensione dall'esercizio
dell'ufficio di insegnante per due mesi, perché in qualità di maestra
maltrattava gli alunni, minori di 14 anni a lei affidati per ragioni di
istruzione ed educazione.
http://www.ilvescovado.it/it/sezioni-25/cronaca-1/tramonti-maestra-violenta-condannata-a-un-anno-e-30073.aspx
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