LECCE – Storie che accadono
all’alba di una domenica mattina primaverile, con la città che ancora
dorme, come fossero epiloghi di notti trascorse ai margini dei contesti
ordinari. Una donna di 50 anni, leccese, Giuseppa Rossi, è stata arresta dalla polizia con l’accusa di rapina aggravata, porto di arma bianca e lesioni.
Ora si trova nel carcere di Borgo San Nicola e quello che aveva con sé, un foulard di colore nero, una bomboletta spray di insetticida ed un coltello, sono gli oggetti sequestrati perché ritenuti dagli investigatori utili per farle compiere il gesto.
Tutto
è accaduto intorno al 5 del mattino, quando nella sede della questura
di viale Otranto si è presentato un giovane per denunciare di essere
stato vittima poco prima di una aggressione, mentre a bordo della sua
auto transitava su via San Cesario.
Agli
agenti delle volanti la vittima ha inoltre raccontato, nei particolari,
di essere stato aggredito poco dopo esseri fermato giusto il tempo per
leggere un messaggio che gli era giunto sul telefonino. Ed è a quel
punto che sarebbe stato affiancato da una Matiz, con a bordo un
individuo, volto reso irriconoscibile da un cappuccio di una felpa e da
un foulard nero. L’aggressore, dopo avergli spruzzato qualcosa sul viso
con una bomboletta spray, lo avrebbe poi derubato del suo telefonino,
per poi allontanarsi a bordo di una Matiz, appunto.
Prima
di procedere alla denuncia, il giovane è stato accompagnato, per le
cure mediche presso, il pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce. Lì i
medici gli hanno riscontrato effettivamente l’inalazione di sostanze
chimiche. Per lui prognosi di cinque giorni. Poi, il racconto alla
polizia della sua brutta esperienza e subito l’avvio delle indagini per
risalire all’autore dell’aggressore.
Gli
agenti delle volanti, infatti, hanno rinvenuto poco dopo in via Fazzi,
vicino a piazza Sant’Oronzo, la Matiz parcheggiata e chiusa a chiave ma
ancora con il motore caldo. All’interno i poliziotti hanno inoltre
notato, sul sedile anteriore destro, un cellulare senza la batteria
tolta e con la custodia staccata, simile a quello descritto dalla
vittima, con accanto una bomboletta di insetticida spray.
Nel
frattempo, durante i sopralluoghi proseguiti nel centro della città,
gli agenti hanno notato una persona sbucare da dietro l’edicola di via
Trinchese e che, alla vista della volante, avrebbe tentato di
allontanarsi a piedi frettolosamente in direzione opposta.
La
50enne è stata vista dalla polizia così come era stata poco prima
descritta dalla vittima, volto travisato con il cappuccio di una felpa e
un foulard di colore nero che gli copriva il volt. Fermata dagli
agenti, la donna nascondeva sotto il braccio il cric di un’auto. Nella
tasca del giubbotto nascondeva anche un pugnale con la lama aperta,
mentre nella tasca dei pantaloni la chiave della Matiz.
Fonte: http://www.lecceprima.it/cronaca/lecce-arresto-aggressione.html
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