22 febbraio 2013

di Roberta Russo

Ci hanno insegnato ad aver paura dell’ uomo nero, a non fidarci degli sconosciuti, ma le vecchie “favole” oggi crollano di fronte ai risultati di ricerche approfondite sulla pedofilia: ciò che emerge è un altro lato della medaglia, più oscuro e più nascosto che vede le donne protagoniste attive del 12,8% dei casi di abusi a danno di minori.
Eppure di pedofilia al femminile se ne parla poco, perché ha dinamiche sottili, imprevedibili e per questo difficilmente identificabili. I motivi che portano una donna a sviluppare e mettere in pratica fantasie sessuali nei confronti dei bambini sono infatti diversi da quelli che spingono un uomo a ricercare nel bambino una forma di soddisfazione puramente sessuale.
Le donne non ricorrono a minacce o ricatti, ma approfittano dell’immagine di protettrici cui sono associate per istaurare un rapporto malato con la vittima, inizialmente confusa ma anche un po’ lusingata dalle attenzioni di cui è oggetto.
Le indagini condotte da Telefono Azzurro dimostrano che la pedofilia è anche donna, rompendo molti tabù e aprendo la porta a domande di carattere psicologico, sociologico e non solo.


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