24 settembre 2012

Oltre 120 schiaffi rifilati in mezz’ora di lezione, tutto per colpa di un calcolo aritmetico che i suoi piccoli studenti non riuscivano a fare: protagonista del vergognoso episodio una maestra di una scuola materna di Taiyuan, nel nord della provincia cinese di Shanxi, beccata dalle telecamere a circuito chiuso dell’istituto mentre colpisce ripetutamente e con inaudita violenza (oltre ai ceffoni sono volati anche calci e spintoni) quattro dei sei giovanissimi alunni seduti attorno al tavolo insieme con lei, perché questi continuavano a sbagliare le risposte.
A scoprire lo sconcertante metodo di insegnamento a suon di botte e lividi è stato il signor Han, ovvero il papà di una delle bambine vittime dell’inaudita violenza, che, insospettito dal fatto che la figlioletta tornasse sempre più spesso a casa con la faccina rossa e gonfia, è andato a scuola e ha chiesto di vedere i nastri delle registrazioni delle lezioni, credendo comunque che fosse un problema legato a qualche ragazzino un po’ troppo manesco o a qualche gioco poi degenerato. E invece è venuto fuori ben altro, decisamente più squallido e grave di una normale baruffa fra bambini. «Nel giro di appena mezzora quella donna ha picchiato mia figlia 43 volte e le ha dato due calci perché non riusciva a contare oltre al dieci – ha raccontato l’uomo, comprensibilmente furibondo e sotto choc, alla stampa locale – e poi se l’è presa anche con altri tre bambini, schiaffeggiandoli, rispettivamente, 43, 27 e 10 volte durante quello stesso arco di tempo, perché non le davano le risposte giuste».
Stando ad un telegiornale cinese, la maestra violenta sarebbe stata immediatamente licenziata dalla scuola. . E guardando le inquietanti immagini del video che sta già facendo il giro del web, con quelle piccole vittime innocenti, è davvero difficile non essere d’accordo con il signor Han.


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