17 maggio 2012

Manuela Marchetti


Secondo una ricerca fatta in Inghilterra, negli ultimi dieci anni la violenza domestica contro gli uomini è aumentata del 167% rispetto al 40% delle violenze nei confronti delle donne. I dati rilevati sul Times, evidenziano una maggiore predisposizione delle vittime, sia uomini che donne, a denunciare le violenze subite.
Negli ultimi anni sta emergendo un dato che riguarda l’Europa, gli Stati Uniti e l’Inghilterra sicuramente nuovo e singolare: i casi di mariti conviventi vittime della furia delle loro compagne sono più comuni di quanto non si creda, anche se ancora oggi vige un tabù riguardo l’argomento.
In Italia sembra che i casi ad oggi siano circa l’1%, in base alle denunce presentate, ma spesso vi è l’incognita del nascosto e sommerso, in quanto il maschio italiano ha difficoltà a rendere noto e a denunciare il maltrattamento subito.
Un tentativo di studio è stato fatto nel 2002 analizzando un campione di 2.500 coppie in crisi: i risultati finali non sono confortanti perché è emerso che circa il 30% degli uomini aveva ammesso di aver subito violenze tipo: schiaffi, morsi, tirate d’orecchie, ricatti ecc..
La metà degli omicidi coniugali viene commesso da donne.
Il Rapporto Nazionale degli USA sulle Violenze in Famiglia del 1985, finanziato dall’Istituto Nazionale di Igiene Mentale e supportato da molti altri rapporti, rivelò che donne e uomini abusano gli uni degli altri quasi in numero approssimativamente uguale. Le mogli hanno dichiarato di essere più spesso gli aggressori. L’uso di armi per superare lo svantaggio fisico, non rientrava solo nel bisogno di difendersi.
Mentre attualmente 1,8 milioni di donne hanno subito una o più aggressioni da parte del marito o del fidanzato, 2 milioni di uomini sono stati aggrediti dalla moglie o dalla fidanzata, secondo uno studio sulla violenza nelle famiglie americane pubblicato nel Journal of Marriage and Family. Questo studio ha rivelato anche che il 54% delle violenze definite "gravi" sono attribuite a donne.
Il Journal for the National Association for Social Workers rilevò nel 1986 che tra i teenager che escono assieme, le ragazze erano violente più di frequente dei ragazzi.
Le madri abusano dei loro figli in una percentuale che è circa il doppio rispetto ai padri, secondo le agenzie statali di protezionedell’infanzia monitorate dalla Children’s Rights Coalition.
[confronta qui le precedenti affermazioni]

A causa dei pregiudizi sugli uomini che si lasciano picchiare dalle donne, le donne che denunciano gli abusi subiti alle autorità sono 9 volte più degli uomini.
Sicuramente la domanda che spesso viene fatta è perché se ne parla ancora così poco e la risposta che troviamo di frequente è che gli uomini hanno paura di non essere creduti, specialmente dalle autorità di pubblica sicurezza e giudiziale. Una donna maltrattata ha diversi punti di riferimento ove trovare sostegno e aiuto come varie associazioni. L’uomo maltrattato, a parte i commissariati di P.S., non ha posti o associazioni esistenti che lo possano sostenere: in questa situazione prova un gran senso di colpa e perde il suo status di uomo. Ciò porta il 92% a non denunciare i maltrattamenti subiti, anche perché pensa venga messa in dubbio la propria mascolinità.
Sicuramente la situazione culturale e di pregiudizi è difficile da sradicare, ma il muro di silenzio comincia, piano piano, a rendersi fragile.


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