11 dicembre 2009

aggiornamento del 31 gennaio 2012
E’stata condannata a otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, per essersi data alla fuga, la donna che l’11 dicembre 2009 aveva investito e ferito gravemente un cuneese in bicicletta. L’uomo aveva riportato lesioni gravissime e dal giorno dell’incidente è costretto sulla sedie a rotelle. Sposato e con due figli, il trentenne, ex atleta, ha perso il lavoro ed è tuttora sottoposto a cure riabilitative.
L'impatto era avvenuto fra l'auto della donna e l'uomo in bicicletta in via Campagna, fra Roata Rossi e Madonna dell'Olmo, dove mancava completamente la segnaletica stradale. I primi soccorritori, intervenuti sul luogo, avevano detto che la donna era ritornata indietro solo dopo una decina di minuti. La donna aveva spiegato che subito dopo l'incidente, non avendo con sé il cellulare, era tornata a casa, distante poche centinaia di metri, per chiamare i soccorsi.
Per l’accusa la donna doveva rimanere sul posto e non lasciare abbandonato a se stesso l’uomo riverso sul ciglio della strada. Anche in conseguenza del suo atteggiamento distaccato, defilato, una volta tornata sul luogo dell’incidente, il pm ha chiesto per lei la pena di 4 mesi.
Il giudice, oltre alla pena detentiva, ha comminato all’imputata anche la sospensione della patente per un anno e sei mesi e il pagamento delle spese e danni alla persona offesa, che si era costituita parte civile.


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