5 settembre 2011


La Vampira di Gheddafi

Il popolo libico si è rallegrato di conoscere la notizia. Huda Ben Amer - donna conosciuta con il soprannome di “La Vampira” o “Il boia”, per come giustiziava in maniera sinistra molti oppositori di Gheddafi durante il regime del Rais - è stata arrestata venerdì scorso dai ribelli a Tripoli.
“Se la rivoluzione fallisce, Huda Ben Amer ci impiccherà tutti” aveva dichiarato un ribelle in TV, a proposito di Huda Ben Amer, uno dei membri più importanti del regime di Gheddafi. Da 27 anni era ritenuta una delle principali responsabili delle atrocità del leader libico contro il suo popolo.
La Ben Amer era conosciuta per la sua partecipazione attiva alle impiccagioni degli oppositori di Gheddafi. Per questo motivo era anche soprannominata 'Huda al-Shannaga', che letteralmente si traduce “Huda l’impiccatrice”, secondo Al Arabiya. Il suo nome si trovava nella lista delle 38 persone più ricercate dalle nuove autorità libiche. La sua casa in Bengasi era stata incendiata una settimana dopo lo scoppio della rivolta popolare, lo scorso 17 febbraio.
Appena ventenne “La vampira” iniziò a guadagnarsi la sua fama di boia partecipando alle campagne repressive contro studenti dissidenti, iniziate nel 1972 e finite nel 1985. Un brutale episodio consolidò la sua reputazione nel 1984: l’impiccagione di Hamed Al-Shuwehdi, di 30 anni.
Al-Shuwehdi, era appena tornato dagli Stati Uniti dopo essersi laureato in ingegneria aeronautica e iniziò a promuovere delle campagne pacifiche contro il regime sotto il motto “Salvate il fronte libico”. Fu arrestato e il 5 giugno 1984 fu portato allo stadio di Bengasi. Con le mani legate fu giudicato e condannato a morte.
In contemporanea alla sentenza “La vampira” Ben Amer gridava a favore del regime e inveiva contro l’imputato per un'esecuzione capitale pubblica. Fu lei stessa, sul patibolo, a spingere la sedia che sosteneva Al-Shuwehdi. Il pubblico rimase scioccato vedendo le gambe dell’imputato in preda alle convulsioni. E più sorpreso ancora quando Ben Amer si avvicinò al cadavere e tirò le gambe in giù nel tentativo di finire Al-Shuwehdi. I dottori esaminarono Al-Shuwehdi per accertare la sua morte, ma era ancora vivo. Portatolo in ospedale, i dottori riuscirono a rianimarlo. Tuttavia, gli uomini di Gheddafi avevano ricevuto l’ordine di uccidere lo studente. Gli aprirono la bocca e riempirono di sabbia la gola fino al suo decesso.
Gheddafi rimase affascinato dalle azioni con la forca di Ben Amer. Per questo motivo ella continuò a partecipare ad altre impiccagioni pubbliche, compresa quella di sette studenti nel 1987.
Una delle atrocità più recenti commesse da “La Vampira” - celebre, fra le altre cose, per portare una pistola alla cintola - avvenne nel 2008. Allora diede l’ordine di sparare contro dei manifestanti pacifici che erano usciti in strada per protestare contro le caricature di Maometto pubblicate da un giornale danese. I fatti avvennero il 17 febbraio, lo stesso giorno dell’inizio della rivoluzione che ha deposto Gheddafi.
Oltre che della sua brutalità, “La vampira” si è vanagloriata di disprezzare il popolo di Bengasi. In uno dei discorsi ha asserito: “Non ci sono uomini qui. Io sono l’unico uomo a Bengasi”. Inoltre, si sospetta che si sia appropriata di milioni di dollari.

traduzione per CDVD a cura di Santiago G.
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