19 ottobre 2012

Uomini, se veramente vogliamo la pace, la Pace vera, quella del cuore e dell'amore, dobbiamo farci da parte, e lasciare il posto alle vere tessitrici di Pace Padre Alex Zanotelli (missionario comboniano)



25 marzo 2011 - Biljana Plavšić oltre che per la sua carriera politica si rese famosa per affermazioni e comportamenti, prima e dopo la guerra, caratterizzati da un forte nazionalismo.
Qualche giorno prima che scoppiasse ufficialmente la Guerra in Bosnia alcuni paramilitari serbi guidati da Željko Ražnatović detto "Arkan" compirono un massacro contro civili di religione musulmana nella città di Bijeljina; la Plavšić andò sul posto per congratularsi con Arkan e per baciarlo, affermando che lei "Baciava solo gli eroi" ed aggiungendo:

Quando ho visto quello che Arkan ha fatto a Bijeljina, mi sono detta che lui è un vero serbo. Questo è il tipo di eroi di cui abbiamo bisogno.

Riguardo alla pulizia etnica la Plavšić affermò che:

Preferirei ripulire completamente la Bosnia orientale dai musulmani... E' un fenomeno perfettamente naturale quello che loro (l'Occidente) ha definito come pulizia etnica, e considera come una sorta di crimine di guerra.
(Svijet, Novi Sad, 1993)

Riguardo ai Bosgnacchi (i bosniaci musulmani) disse che erano originariamente serbi ma

si erano deformati geneticamente perché convertitisi all'islamismo.

Tra i tanti crimini perpetrati, la Plavsic ordinava gli stupri delle prigioniere da parte dei soldati.
Nel 2001 Biljana Plavšić venne accusata dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, decise di collaborare e si consegnò spontaneamente il 10 gennaio 2001.
I reati di cui era accusata erano:
Genocidio
Complicità in genocidio
Persecuzioni su base politica, religiosa e razziale (Crimini contro l'umanità)
Sterminio (Crimini contro l'umanità)
Omicidio (Crimini contro l'umanità e Crimine di Guerra)
Deportazione (Crimini contro l'umanità)
Altre azioni inumane (Crimini contro l'umanità)
Durante il processo dichiarò il proprio rimorso per aver commesso crimini contro l'umanità, ammettendo la proprio colpevolezza per il reato di omicidio.
Nel 2003 venne giudicata colpevole dal Tribunale Penale Internazionale e condannata a 11 anni di reclusione. Il luogo decretato per scontare la pena detentiva era un carcere svedese.
Nel 2005 dal carcere in Svezia la Plavsic dichiarerà di aver ammesso le proprie colpe solo per ottenere uno sconto di pena e che la sua confessione era solo una farsa.
Il 27 ottobre 2009 la magistratura svedese ne ha disposto il rilascio perché, secondo la legge svedese, chi dimostra buona condotta in carcere può essere liberato se ha scontato i due terzi della pena. Al suo arrivo a Belgrado è stata accolta da molti come un'eroina.

22 dicembre 2011 - Bosnia - Arrestata la "ragazzina mostro”
Monika Simonovic Ilic, questo è il nome di una donna di 36 arrestata oggi dalla polizia serbo-bosniaca a Prijedor, nella Bosnia Erzegovina settentrionale. L’accusa è di aver commesso crimini contro l’umanità, durante la guerra svoltasi in Bosnia-Erzegovina negli anni 1992-1995.
In questo periodo la Simonovic era conosciuta per uno strano soprannome: “la ragazzina Mostro”. Ancora minorenne, la sua giovane età non la rendeva meno feroce quando, armata di uncino, si recava dai prigionieri musulmani e croati del campo di detenzione di Luka a Brcko e gli cavava gli occhi.
Corresponsabile delle torture inflitte ai detenuti di Luka, si attende il giudizio del tribunale su questa donna che, dopo così tanto tempo, sarà finalmente chiamata a rispondere dei crimini commessi.
link alla notizia:

Condannata per crimini di guerra soldatessa bosniaca musulmana
30 aprile 2012 - È la prima donna musulmana ad essere condannata per crimini di guerra commessi durante il conflitto in Bosnia. L’ex-soldatessa Rasema Handanovic, 39 anni, è stata riconosciuta colpevole dai giudici bosniaci per il coinvolgimento nell’esecuzione sommaria di tre civili e tre militari croati il 16 aprile del 1993 nella località meridionale di Trusina.
Altre due donne, ex-membri delle forze croate di Bosnia – ha spiegato il portavoce del Pubblico Ministero – sono a processo per crimini commessi durante la guerra in Bosnia, che tra il 1992 e il 1995 ha provocato circa centomila morti e più di due milioni di profughi.
Durante il conflitto, Rasema Handanovic – che ha la doppia cittadinanza, bosniaca e americana – era membro di ‘Zulfikar’, unità speciale dell’Esercito bosniaco-musulmano.
fonte

Condannata per crimini di guerra donna croata
19 ottobre 2012 - (ANSAmed) I giudici del tribunale di Sarajevo per crimini di guerra hanno condannato oggi, in primo grado, una donna croata, Albina Terzic (40 anni), a 5 anni di reclusione per aver trattato in modo disumano i civili serbi detenuti in una scuola e in una fabbrica di Odzak, nel nord della Bosnia, nei primi mesi della guerra in Bosnia (1992-95).
La donna, all'epoca ventenne e membro della polizia militare delle forze croate in Bosnia (Hvo), e' stata riconosciuta colpevole di aver percosso i prigionieri - illegalmente detenuti - con una mazza, di aver aizzato contro di loro i cani, e di averli torturati, umiliati e insultati in vario modo.
http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/19/Bosnia-crimini-guerra-donna-croata-condannata-5-anni_7661252.html


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