29 gennaio 2011

Tre persone di un nucleo familiare denunciate dalla Procura per circonvenzione d’incapaci e appropriazione indebita. Si tratta di marito, moglie e figlia i cui nomi sono coperti dal riserbo. Prelevavano pensioni per circa 2 mila euro al mese a una mamma e figlia con handicap mentale e gliene facevano vedere appena un centinaio. Il raggiro è durato per circa un decennio.
Dopo la morte del marito e padre, le due donne portatrici di handicap mentale erano assistite da 3 amici di famiglia: marito, moglie e figlia, delegati anche a riscuotere le pensioni e ad accudire totalmente le due donne. Avrebbero dovuto pagare anche l’affitto della casa allo Iacp, ma la famiglia risultava morosa. La Guardia di finanza di Ragusa ha indagato per circa un anno prima di mettere in luce il reato. I 3 componenti la famiglia sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di circonvenzione d’incapace e appropriazione indebita.
Tutto è partito dai sospetti di un’assistente sociale del Comune di Ragusa, alla quale non quadravano i conti economici della famiglia affetta da gravi handicap. Dai sospetti la certezza del raggiro e la segnalazione alla Procura della Repubblica, che ha subito attivato la Finanza. E le «fiamme gialle», attraverso una serie di dettagliati riscontri con vari enti hanno potuto ricostruire tutti io passaggi e il notevole ammanco nel bilancio familiare di quelle due sventurate donne rimaste nelle mani degli «amici» dopo la morte del loro padre e marito. Completate le indagini, gli inquirenti hanno consegnato la relazione alla Procura che a sua volta ha fatto scattare la denuncia nei confronti di 3 persone.


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