23 dicembre 2010


Due minorenni, uno di 14 e l’altro di 16 anni, con precedenti penali, e una donna di 26 anni sono stati arrestati dai carabinieri per una tentata rapina in una tabaccheria. I tre sono stati bloccati dopo essere rientrati a Manduria, loro città d’origine, a bordo di una Fiat 500 segnalata da alcuni testimoni come l’auto utilizzata dai banditi per la fuga. In uno zaino i militari hanno trovato un fucile con canne mozzate, due pistole-giocattolo, diverse munizioni e alcuni passamontagna.
Dalle riprese filmate delle telecamere a circuito chiuso in dotazione all’esercizio commerciale si evince che tre persone con il volto coperto hanno minacciato con le armi il titolare della tabaccheria per farsi consegnare l’incasso, ma la vittima ha temporeggiato inducendo i rapinatori a desistere. Uno di essi, mentre si allontanava, ha sparato un colpo di fucile contro il soffitto del locale al cui interno c’era anche un avventore. Subito dopo i malfattori sono fuggiti a bordo della Fiat 500. Alcuni testimoni hanno detto che alla guida della vettura c’era una donna.

23 dicembre 2010

E’ stata scarcerata e passerà il Natale ai domiciliari la manduriana, Valentina Spadavecchia, arrestata un mese e mezzo fa con l’accusa di aver rapinato una tabaccheria di san Giorgio Jonico insieme a due minorenni, anche loro di Manduria che restano invece rinchiusi nel minorile di Bari. La donna che è difesa dall’avvocato Lorenzo Bullo, ha lasciato ieri il carcere di Taranto dove era rinchiusa dal 12 novembre scorso. Il giudice ha accolto le argomentazioni del penalista Bullo che assisterà ora l’indagata nell’eventuale processo. Spadavecchia, compagna del noto pregiudicato manduriano, Filippo Locorotondo, ex affiliato alla Sacra corona unita, era stata fermata a Manduria dai carabinieri della locale compagnia che avevano raccolto la segnalazione dei loro colleghi di San Giorgio Jonico. Poco prima tre individui mascherati erano entrati in una tabaccheria di San Giorgio chiedendo l’incasso al titolare sotto la minaccia delle pistole e di un fucile a canne mozze. Al rifiuto del proprietario i banditi avevano esploso un colpo di lupara al soffitto e si erano dileguati. Le indicazioni fornite ai militari dal commerciante avevano consentito di individuare i tre sospettai che nel frattempo erano tornati a Manduria. Nel corso della perquisizione i carabinieri trovarono nelle loro auto delle armi e un passamontagna.




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