10 dicembre 2009

http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10351:mamma-orca-vendeva-la-figlia-per-50-euro-al-nonno&catid=19&Itemid=56

Squallido da ascoltare e ancora più squallido da scrivere. Una storia di abusi sessuali, pedofilia che si intrecciano in uno scenario familiare a dir poco agghiacciante. La storia di un nonno 82enne, che anziché accompagnare la nipotina a scuola, giocare con lei, educarla e, perché no, dargli la consueta paghetta settimanale, abusava di lei abitualmente. Non entrando di nascosto nella sua stanza di notte, tanto meno cercando le più fantasiose scuse per restare solo con lei, senza che nessuno se ne accorgesse, bensì tramite degli “incontri” prestabiliti. Incontri prestabiliti in accordo della mamma della 14enne, che accompagnava la piccola dal nonno dietro un compenso di 50 euro. La storia di una madre che non protegge i suoi figli, ma che li vende come merce. Raccapricciante pensare che una madre possa far prostituire la figlia, obbligandola ad avere rapporti sessuali con il proprio nonno anziano. Protetta da nessuno, neanche da coloro che dovrebbero prendersi cura di lei, una prigione, una vera e propria prigione dalla quale impossibile uscire.Invece la libertà per la ragazzina è finalmente giunta e, dopo la denuncia di un parente, gli investigatori della Squadra Mobile di Taranto, hanno appurato, anche con intercettazioni telefoniche, che gli incontri avvenivano dietro compenso di 50 euro, e che l'anziano aveva così prosciugato il conto, dilapidando anche la pensione. Nella abitazione dell'anziano, al quale sono stati concessi gli aresti domiciliari in una casa di riposo, gli agenti hanno scoperto numerose confezioni di "Viagra". L’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Taranto con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una nipotina di 14 anni, la madre, arrestata anche lei con l'accusa di sfruttamento della prostituzione.Per la piccola invece, sarà forse impossibile scrollarsi di dosso questa storiaccia. Qualcuno le ha restituito la liberta, ma nessuno le potrà restituire la sua infanzia e il suo diritto ad essere amata e coccolata dalla propria famiglia.


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