Bimba di 8 anni vestita da Babbo Natale soccorsa dalla polizia: era intirizzita. Sarà affidata ai servizi sociali
Batteva i denti, la povera Maria. Sola, a otto anni, al freddo, a chiedere l’elemosina in mezzo al traffico. Vestita solo con un berretto da Babbo Natale, una giacchetta rossa e un paio di pantaloncini. In mano un bicchiere di carta dove raccogliere gli spiccioli donati dai passanti, dagli automobilisti, dai negozianti di via Nemorense, dalle parti di piazza Acilia, al quartiere Trieste, mossi a compassione per quella bimba dallo sguardo triste, con gli occhioni color nocciola e i capelli chiari raccolti in una lunga treccia che spuntava dal berretto.
L’altro ieri Maria, un nome di fantasia, è stata notata dai poliziotti del commissariato Vescovio che stavano tornando nei loro uffici in via Acherusio. L’hanno seguita per un po’ e si sono accorti che la bimba, dopo aver attraversato la strada rischiando di essere investita, consegnava i soldi nel bicchiere a una ragazza stesa sul marciapiede, nascosta fra le auto in sosta, che poi la rispediva dall’altra parte di via Nemorense. Era la madre, una giovane romena di 25 anni. «Viviamo da conoscenti al campo del Casilino 900 - ha raccontato fra le lacrime alla dirigente Rossella Matarazzo -.
È la prima volta che faccio chiedere l’elemosina a mia figlia: mio marito è morto e non so come fare. Non so come andare avanti e far mangiare mia figlia ». Una storia commovente, dal sapore natalizio, ma che ha lasciato perplessi i poliziotti. Gli investigatori hanno infatti scoperto che, nonostante il freddo pungente, la madre mandava la figlioletta a chiedere l’elemosina senza farle indossare il piumino, che teneva invece con sè in un carrello della spesa. «Forse lo faceva per impressionare di più i passanti», ipotizzano gli agenti. In commissariato Maria ha smesso di tremare solo dopo che gli agenti le hanno offerto merendine e bevande calde dal distributore automatico, mettendole addosso una coperta.
«Ho tre figli e quella bimba mi ha fatto davvero tenerezza - spiega la dirigente -. La piccola non era certo dispiaciuta per essere stata tolta dalla strada». La giovane madre, che non ha precedenti penali e non risulta residente al Casilino 900, è stata denunciata per maltrattamenti, accattonaggio ed evasione dall’obbligo scolastico. Reati che, in base al Pacchetto sicurezza, prevede un inasprimento delle pene e anche la perdita della patria potestà, che potrebbe essere decisa dal tribunale dei minorenni. Della vicenda sono stati interessati i servizi sociali del Comune.
L’altro ieri Maria, un nome di fantasia, è stata notata dai poliziotti del commissariato Vescovio che stavano tornando nei loro uffici in via Acherusio. L’hanno seguita per un po’ e si sono accorti che la bimba, dopo aver attraversato la strada rischiando di essere investita, consegnava i soldi nel bicchiere a una ragazza stesa sul marciapiede, nascosta fra le auto in sosta, che poi la rispediva dall’altra parte di via Nemorense. Era la madre, una giovane romena di 25 anni. «Viviamo da conoscenti al campo del Casilino 900 - ha raccontato fra le lacrime alla dirigente Rossella Matarazzo -.
È la prima volta che faccio chiedere l’elemosina a mia figlia: mio marito è morto e non so come fare. Non so come andare avanti e far mangiare mia figlia ». Una storia commovente, dal sapore natalizio, ma che ha lasciato perplessi i poliziotti. Gli investigatori hanno infatti scoperto che, nonostante il freddo pungente, la madre mandava la figlioletta a chiedere l’elemosina senza farle indossare il piumino, che teneva invece con sè in un carrello della spesa. «Forse lo faceva per impressionare di più i passanti», ipotizzano gli agenti. In commissariato Maria ha smesso di tremare solo dopo che gli agenti le hanno offerto merendine e bevande calde dal distributore automatico, mettendole addosso una coperta.
«Ho tre figli e quella bimba mi ha fatto davvero tenerezza - spiega la dirigente -. La piccola non era certo dispiaciuta per essere stata tolta dalla strada». La giovane madre, che non ha precedenti penali e non risulta residente al Casilino 900, è stata denunciata per maltrattamenti, accattonaggio ed evasione dall’obbligo scolastico. Reati che, in base al Pacchetto sicurezza, prevede un inasprimento delle pene e anche la perdita della patria potestà, che potrebbe essere decisa dal tribunale dei minorenni. Della vicenda sono stati interessati i servizi sociali del Comune.
Rinaldo Frignani
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