10 dicembre 2009

http://magazine.excite.it/news/33097/Il-Santuario-di-Pompei-e-gli-alberghi-a-luci-rosse

L'hotel Astoria, il Mec e le Anfore, distanti solo qualche centinaio di metri dal Santuario di Pompei dedicato alla Vergine Maria, sono stati posti sotto sequestro: gli alberghi in questione erano infatti quasi esclusivamente destinati a una clientela legata alla prostituzione. Ad occuparsi di queste strutture ricettive era un'organizzazione gestita da una donna, Maria Rosaria Rispoli di Varcaturo (Napoli).
Come è riportato da Leggo, la donna, 47 anni, gestiva circa 25 prostitute alla volta a prezzo fisso, 130 euro a prestazione. Di questi 130 euro, 30 euro andavano al proprietario dell'albergo, 50 all'organizzazione e 50 alla prostituta che a suo carico aveva le spese per l'autista e per l'annuncio, circa 85 euro. Il giro d'affari superava il milione di euro di incasso al mese.
Le prostitute coinvolte erano quasi tutte trentenni italiane e consenzienti. Ad aiutare la donna c'erano il marito Francesco Danzante e i figli di prime nozze, entrambi ventenni, Vincenzo e Rosa Velleca la quale talvolta si prostituiva insieme alla compagna del fratello, una polacca anche lei ventenne.
Le indagini che hanno portato al sequestro delle tre strutture sono partite in seguito a un servizio di "Exit" trasmesso da La7 il 15 ottobre 2007, nel quale era stato evidenziato che le prostitute attendevano i clienti in strada a Pompei vicino alla Villa dei Misteri, un sito archeologico visitatissimo dai turisti.
Gli agenti hanno arrestato nove persone, tra cui la Rispoli, il marito e il figlio. La figlia della donna ha ottenuto gli arresti domiciliari in quanto è diventata da poco madre. In tutto gli investigatori hanno disposto diciassette misure cautelari in seguito alle accuse che vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione, favoreggiamento della prostituzione in concorso e concessione di locali per l'esercizio della prostituzione.


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