17 dicembre 2009

(ITALPRESS) - Nuovi sviluppi nell'ambito delle indagini che il 5 dicembre scorso hanno portato all'arresto di una cittadina nigeriana, Mercy Johnson, di 24 anni, ritenuta responsabile dei reati di riduzione e mantenimento in schiavitu', nonche' tratta di persone, al fine di indurre e favorire la prostituzione di una connazionale. In manette e' finita una seconda nigeriana Sarah Ayemien, di 29 anni, residente a Catania.
Le indagini, condotte dalla polizia, furono avviate lo scorso mese di novembre dopo la denuncia di una ragazza, che racconto' di essere stata attirata in Italia dalla Johnson, conosciuta con i nomi "Ester" o "Faith", con la promessa di un lavoro. La giovane vittima nigeriana dichiaro' di essere giunta nel territorio nazionale attraverso la rotta libica, sbarcando a Lampedusa. Una volta uscita dal centro di permanenza, avendo richiesto l'asilo politico, era stata condotta a Catania e, suo malgrado, avviata alla prostituzione, che esercitava sulla strada statale Catania-Gela.
I poliziotti, nel corso delle indagini, hanno scoperto che la ragazza veniva costantemente vigilata per conto della Johnson, da Sarah Ayemien, che si prostituiva gia' da tempo e che si faceva chiamare "Sister". Lo sfruttamento della vittima sarebbe durato fino a raggiungere un guadagno complessivo di 35.000 euro, che era la somma da corrispondere alla Johnson per il suo riscatto.
Grazie all'attivita' d'intercettazione avviata, quest'ultima e' stata rintracciata il 5 dicembre scorso nel comune di Cisterna di Latina e posta in stato di fermo. Le indagini sono poi proseguite per identificare e localizzare la complice, che e' stata cosi' arrestata.
link alla notizia:
www.siciliaonline.it/index.php?option=com_content&task=view&id=123315&Itemid=2


Nessun commento:

Posta un commento