13 ottobre 2009

Pubblichiamo il primo studio scientifico in Italia sul fenomeno STALKING AL FEMMINILE, ad opera di F. Nestola/G. Giordano, basato su un’analisi dei primi sei mesi dall’entrata in vigore del reato di stalking (periodo marzo/agosto)

Stalking al femminile, report 8/2009


di Gaetano Giordano e Fabio Nestola

I casi presi in esame:

1.    26/2  Trapani   Reati: appostamenti, telefonate, lesioni, danneggiamento
Esito: arresto - danneggiamento, molestie, lesioni    Vittima:  U
Note: rapporto rifiutato
2.   12/3  L’Aquila   Reati: minacce, ingiurie, aggressione    Esito: divieto di avvicinamento   Vittime:  UD    Note: relazione extraconiugale interrotta
3.   14/3  S.Lazzaro di Savena (BO)   Reati: molestie    Esito: divieto di avvicinamento   Vittima: U    Note: rapporto rifiutato
4.   18/3  Lucca   Reati: molestie, sms offensivi
Esito: denuncia - ingiurie   Vittime: UD
Note: separazione, molestie alla nuova compagna dell'ex marito
5.   18/3  Rifredi (FI) Reati: molestie, minacce, percosse, persecuzioni
Esito: denuncia – stalking   Vittima: U
Note: arrestata per persecuzione, lo stalking viene derubricato
6.   24/3  Rosignano (LI)   Reati: sms, minacce, danneggiamenti
Esito: denuncia - stalking   Vittima: U
Note: separazione, molestie perché l'ex marito ha una nuova compagna
7.    25/3  Imola (BO)   Reati: persecuzione, ricatto, richiesta di denaro
Esito: arresto - estorsione   Vittima: U
Note: relazione extraconiugale interrotta
8.   25/3  Qualiano (NA)   Reati: telefonate, appostamenti,inseguimenti
Esito: denuncia - stalking   Vittima: D   Note: rapporto saffico rifiutato
9.   26/3  Modena   Reati: ingiurie, danneggiamenti, percosse, persecuzione
Esito: ammonimento   Vittime: UD   Note: relazione interrotta
10.    31/3  Reggio Emilia   Reati: pedinamenti, sms, molestie ai familiari
Esito: denuncia - stalking   Vittime: U   Note: relazione interrotta
11.    1/4  Civitavecchia (RM)   Reati: atti persecutori, molestie
Esito: denuncia - stalking   Vittima: D   Note: relazione saffica interrotta
12.   2/4  Macerata (MC)   Reati: danneggiamento
Esito: denuncia - stalking   Vittima: D
Note: ripetuti danneggiamenti all'auto, motivi ignoti
13.   8/4  Siena   Reati: danneggiamenti, molestie, minacce
Esito: arresto - stalking   Vittima: U
Note: relazione interrotta, diversi interventi dei CC
14.   9/4  Ferrara   Reati: molestie, minacce, lettere anonime, resistenza
Esito: denuncia - stalking   Vittime: UD
Note: danneggia l'auto dell’ex, con un bambino a bordo, no stalking, resistenza
15.   10/4  Torino   Reati: sms, persecuzione, appostamenti, aggressioni
Esito: arresto - stalking   Vittima: U minore    Note: rapporto rifiutato
16.   12/4  Lucca   Reati: minacce, pedinamenti, molestie tel.   Esito: divieto di avvicinamento   Vittima: U    Note: relazione extraconiugale interrotta
17.   21/4  Modena (MO)   Reati: sms molesti
Esito: denuncia - molestie   Vittima: U   Note: relazione extraconiugale interrotta
18.   23/4  San Severo (FG)   Reati: molestie, pedinamenti, minacce
Esito: arresto - stalking   Vittima: U   Note: persecuzione verso un'intera famiglia
19.   5/5  Vittoria (RG)   Reati: sms offensivi, anonimi
Esito: denuncia - molestie telefoniche, ingiurie   Vittima: D   Note: -
20.   13/5  Genova   Reati: intimidazioni, calunnie, aggressioni
Esito: denuncia - stalking   Vittime: condominio
Note: dieci famiglie coinvolte, gli psicologi: conflitti di vicinato
21.   16/5  Napoli   Reati: inseguimenti, molestie, minacce
Esito: arresto - stalking   Vittima: U   Note: rapporto interrotto
22.   25/5  Aversa (CE)   Reati: persecuzione, aggressioni,minacce di morte
Esito: arresto - stalking   Vittima: U   Note: separazione, richieste di denaro
23.   26/5 Cavarzere (VE)   Reati: molestie telefoniche, atti persecutori, insulti
Esito: denuncia - stalking   Vittima: D   Note: relazione extraconiugale interrotta
24.   26/5  Vittoria (RG)   Reati: sms, telefonate, offese
Esito: denuncia - molestie telefoniche, ingiurie   Vittima: D   Note: -
25.   4/6  Campobasso   Reati: minacce, lettere anonime, molestie, pedinamenti
Esito: denuncia - stalking   Vittime: famiglia
Note: rapporto rifiutato, la vittima è sposata
26.  12/6  Trieste   Reati: molestie telefoniche, sms   Esito: ammonimento  
Vittima: U   Note: tre precedenti denunce per violenza e minaccia
27.   18/6  Pescara   Reati: telefonate, sms, ingiurie, danneggiamenti
Esito: divieto di avvicinamento   Vittima: U   Note: rapporto rifiutato
28.   20/6  Sorrento (NA)   Reati: aggressioni, lesioni, minacce, appostamenti
Esito: divieto di avvicinamento   Vittima: U
Note: rapporto extraconiugale interrotto
29.   25/5  Roma   Reati: minacce, intimidazioni, richieste di denaro
Esito: denuncia - estorsione  Vittima: U  Note: rapporto extraconiugale interrotto
30.   25/6  Siena   Reati: appostamenti sms,minacce
Esito: arresto - stalking   Vittime: UD
Note: relazione interrotta, persecuzione all'ex compagno e alla moglie
31.   1/7  Vicenza   Reati: sms, danneggiamento, molestie
Esito: arresto - detenzione illegale di armi e munizioni   Vittime: D
Note: relazione saffica rifiutata, la denuncia per stalking non sortisce effetti
32.   6/8  Reggio Calabria   Reati: danneggiamenti, molestie telefoniche
Esito: divieto di avvicinamento   Vittima: D   Note: -
33.   8/8  Lucca   Reati: persecuzione   Esito: arresto - stalking   Vittima: U
Note: arresti domiciliari, precedente divieto di avvicinamento
34.   12/8  Agusta (RG)   Reati: persecuzione, minacce, danneggiamenti
Esito: denuncia - violenza privata, danneggiamento   Vittima: U
Note: separazione, gelosia
35.   12/8  Rovigo   Reati: molestie, insulti    Esito: denuncia - diffamazione   Vittima: U   Note: persecuzione continuata, lo stalking non viene considerato
36.   12/8  Venezia   Reati: sms, pedinamenti, lesioni
Esito: arresto - lesioni, violenza privata   Vittima: U
Note: rapporto interrotto, persecuzione ai familiari
37.   16/8  Rio Marina (LI)   Reati: minacce, insulti
Esito: denuncia - stalking   Vittime: UD   Note: rumori molesti, minaccia i vicini
38.    18/8  Vittoria (RG)   Reati: minacce, insulti, molestie telefoniche
Esito: denuncia - minacce,molestie telefoniche, ingiurie   Vittima: U
Note: separazione, le molestie avvenivano quando la vittima prendeva il figlio
39.   25/8   Bologna   Reati: persecuzione, molestie, aggressione
Esito: denuncia - molestie, minacce, ingiurie   Vittime: UU
Note: arrestata a luglio per gli stessi motivi, rilasciata
40.    27/8  Vicenza   Reati: persecuzione, sms, telefonate
Esito: denuncia, stalking   Vittima: U   Note: relazione interrotta
41.   31/8  Torino   Reati: sms, minacce, telefonate, aggressione
Esito: arresto - stalking   Vittima: D   Note: relazione saffica interrotta
I dati provengono dai quotidiani nazionali e/o locali che rendono disponibili versioni on-line; il monitoraggio sullo stalking femminile ha riguardato tutte le notizie - nessuna esclusa - reperibili in rete.
Le notizie originali sono consultabili sul blog violenza-donne.blogspot.com, dal quale sono anche linkabili le fonti.

Tabelle riassuntive

FASCIA D’ETA’
della stalker

RIPARTIZIONE SUL TERRIORIO
VITTIME
fino a 20 anni
1
NORD
Uomo
da 21 a 30
11
16
23 + 1
da 31 a 40
13
CENTRO
Donna
da 41 a 50
12
14
15
oltre
1
SUD E ISOLE
più soggetti
n.d.
3
6+5
2

Il Decreto Sicurezza che conteneva “misure contro gli atti persecutori” (stalking) è stato varato il 23 febbraio 2009 (DL n°11), poi convertito in legge il 23/4 (38/09), pubblicata sulla G.U.n° 95 del 24 aprile,
A partire dal 23 febbraio, pertanto, è possibile monitorare gli episodi di cronaca che prima di allora facevano riferimento ai reati di molestie, maltrattamento, ingiurie, minacce, percosse, lesioni, danneggiamento etc., ora accorpati nello stalking qualora siano espressione di un comportamento persecutorio continuato nel tempo.
La norma novellata - art. 612 bis - nasce con l’obiettivo dichiarato di contrastare la persecuzione di genere, ove per “genere perseguitato” si intende il solo genere femminile. Quasi che lo status di vittima sia riferibile esclusivamente ad una figura femminile, mentre al genere maschile viene comunemente associato il monopolio della violenza agita, mai subita.
Una percezione ricorrente circoscrive la violenza femminile a fenomeni del tutto marginali, sporadici e poco significativi; i procedimenti giudiziari e gli episodi di cronaca nera testimoniano, purtroppo, una realtà profondamente diversa.
A sei mesi dal varo della Legge 38/09, un primo monitoraggio registra 41 casi riportati dai media di comportamenti persecutori, violenti e/o molesti, tenuti da donne.

ETÀ - L’età della stalker riserva poche sorprese: un solo caso in entrambe le fasce estreme under 20 ed over 50, mentre nelle fasce intermedie si concentra la larga maggioranza dei casi, con un picco di 13 casi (32%) nella fascia 31-40. In tre casi le fonti non riportavano l’età della donna denunciata per stalking.

RIPARTIZIONE SUL TERRITORIO – sostanzialmente simile il numero di episodi verificatisi al nord (16) ed al centro (14), mentre un sensibile calo si registra nei casi accaduti al sud (6) e nelle isole (5), che accorpati raggiungono il 27% dei casi totali verificatisi in Italia nel periodo di riferimento.
Si tratta di un dato in controtendenza rispetto alla casistica dello stalking maschile, nella quale le percentuali nel meridione e al nord si equivalgono (rispettivamente 41% e 40%) mentre si registra una forte flessione nel centro Italia (19%).

MOVENTE – come previsto dal Legislatore, il profilo critico delle relazioni di coppia risulta essere prevalente tra i motivi che generano il reato di stalking.
SEPARAZIONI E DIVORZI
6
RELAZIONI INTERROTTE
19
RELAZIONI RIFIUTATE, OMO ED ETERO
9
MOTIVI ECONOMICI
2
INVIDIE, VENDETTE, MOLESTIE VARIE
5
graph
Separazioni e divorzi incidono per il 15% (6 casi)
Le relazioni interrotte, sia etero che omosessuali, sono la maggioranza: 46% (19 casi)
Le relazioni mai nate a causa di un rifiuto scatenano reazioni persecutorie nella misura del 23% (9 casi)
Molestie varie, con scarsi elementi valutativi forniti dalle fonti, sono il 13% ( 5 casi)
Anche uno dei due casi catalogati come “motivi economici” (Aversa, 25/5) deriva da un divorzio, ma senza accenni a gelosia morbosa o tentativi di imporre una riconciliazione: la persecuzione della stalker era finalizzata ad ottenere dalla vittima somme di denaro più ingenti rispetto a quanto stabilito in tribunale.

VITTIME - in 15 casi la vittima è una donna, in 23 un uomo adulto, in 1 caso la vittima è un minore di sesso maschile (Torino, 10/4), in 2 casi vi sono vittime plurime non sempre quantificabili, in quanto la denuncia per stalking è stata presentata da una famiglia (Campobasso, 4/6) e da un intero condominio nei confronti di un’inquilina molestatrice (Genova, 13/5). In un caso simile di molestie al vicinato, invece, (Rio Marina, 16.8) ci sono vittime identificabili in quanto le persone stalkizzate sono un uomo ed una donna.
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Questi primi dati smentiscono due postulati:
  1. Anche le donne perseguitano le donne. È falso pertanto che le donne molestate siano vittime della violenza agita esclusivamente da uomini.
  2. Anche le donne perseguitano gli uomini. Sono false pertanto le teorie dominanti che circoscrivono ruoli stereotipati: donna/vittima e uomo/carnefice.
Punto 1) - Nel 37% dei casi monitorati la stalker molesta una donna, con motivazioni varie: l’incapacità di accettare l’interruzione di un rapporto saffico, l’attrazione non corrisposta per una partner eterosessuale, il binomio invidia-vendetta, il disegno persecutorio ai danni della nuova compagna del proprio ex.

Punto 2) - La persecuzione di genere non è affatto unidirezionale, anche la donna è in grado di perseguitare, insultare, molestare, usare violenza fisica e psicologica, pertanto anche la figura maschile può esserne vittima.
La violenza femminile in generale, ed il female-stalking in particolare, sono oggetto di studio in diversi Paesi europei ed extraeuropei1, solo in Italia non esiste alcuna indagine ufficiale che studi le vittime di genere maschile, come non esiste alcuna struttura di accoglienza pubblica se ne occupi.
Dal monitoraggio emerge una percentuale del 58% di vittime maschili (23 casi su 41 presi in esame, 24 considerando il caso che coinvolge un minorenne), ma in questa sede non è importante stilare classifiche; interessa piuttosto far emergere un aspetto finora ignorato dai promotori della legge sullo stalking, vale a dire la necessità di prevenire, contenere e sanzionare qualunque forma di violenza, indipendentemente dal genere di autori/autrici e vittime.
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Si rende inoltre necessario sottolineare un elemento, legato alle motivazioni che spingono la stalker ad agire: nella maggioranza dei casi anche la persecuzione D>D ha come reale obiettivo un uomo.

Quando una donna separata compie atti persecutori nei confronti della nuova compagna del proprio ex, l'intento sembra essere quello di rendere all’ex partner la vita impossibile, creare ostacoli, incrinare l’armonia della nuova coppia, se possibile spingerla alla rottura.
La persona abbandonata, in modo particolare quando non riesce a ricostruire una nuova relazione, può percepire come insostenibile la felicità dell’ex partner, colui che identifica come causa scatenante del proprio dolore e della propria solitudine.
L’accettazione passiva aggrava il malessere psicologico, l’azione quindi può avere una valenza sia risarcitoria che ostativa, oltre ad essere terapeutica per chi la mette in atto. Agisce perché “deve”, l’acting-out persecutorio diviene la terapia per stare meglio, o illudersi di stare meglio.
Ha inizio uno stalking indiretto, con un bersaglio occulto ma reale (l’ex partner) ed uno palese ma strumentale (la nuova compagna). Lo stalking verso una nuova partner sembrerebbe essere, con molta verosimiglianza, più un modo per colpire l'ex partner che non una mera espressione morbosa della propria gelosia.
La stalker potrebbe anche essere in buona fede. Probabilmente riconosce come persecutorie le proprie azioni, ma la persecuzione viene legittimata nella misura in cui considera “giusto” punire l’ex partner attraverso la distruzione di quella felicità lei non riesce a ricostruire.
La stalker non ha alcun legame con la vittima palese, se non quello di percepirla come fonte di felicità per la vittima occulta: non ha motivi di rancore pregresso, non vi sono debiti insoluti, carriere ostacolate, vecchie ruggini o faide familiari, spesso non la conosce affatto (es. Modena 26/3; Lucca 18/3; L’Aquila 12/3, Siena 25/6).
Se ne deduce che XX non sarebbe stata mai perseguitata se non si fosse legata ad YY, precedente partner della stalker. La vendetta trasversale colpisce in funzione del ruolo sociale, non per caratteristiche individuali della vittima.
L’obiettivo sembra quello di fare terra bruciata attorno all'ex coniuge, chiunque sia la nuova partner. Quindi costei, pur apparendo vittima palese di stalking, in realtà è solo lo strumento attraverso il quale perseguire lo scopo - reale ma occulto - di creare pregiudizio all’ex partner ostacolandone la serenità della vita di coppia.
Si osserva una differenza sostanziale: mentre lo stalker di genere maschile solo rarissimamente prende di mira il nuovo compagno della ex partner (passando, nel caso, all'aggressione singola di vario livello che può anche esitare in omicidio, ma rimane atto isolato e non concatenazione di comportamenti), la donna compie azione di stalking anche verso la nuova compagna del proprio ex partner, oltre a poter compiere l'atto aggressivo singolo.
Detto in altri termini, si può ipotizzare che la stalker femminile agisca più facilmente, o quasi esclusivamente rispetto all'altro sesso, una modalità di stalking indiretto - per così dire “trasversale” - nella quale la vendetta, il tentativo di estorcere i consensi o il ripristino della relazione, vengono veicolati attraverso soggetti estranei alla relazione stessa.
Da questo punto di vista, il paragone con i comportamenti riferibili alla sindrome di “Medea” (si colpisce un affetto dell'uomo amato per colpire lui) sembrano indicare una chiave di lettura del fenomeno: tendenzialmente la donna, quando intende colpire l’ex partner, predilige l'aggressione contro un affetto di questi, e dunque contro di lui o, in alternativa, contro la sua nuova partner.
Come già detto, non esiste o quasi lo stalking U>U inteso come una serie di atti persecutori contro il nuovo partner. Ad ulteriore conferma i dati emergenti dal monitoraggio sui casi di stalking maschile, relativi allo stesso periodo di riferimento 3/09 – 8/09.
Su 73 casi censiti 70 (96%) hanno contemplato lo stalking verso donne che hanno rifiutato di divenire partner dell’offender o che hanno cessato di esserlo.
1 caso di stalking plurimo, agito da un pregiudicato che terrorizzava le persone del luogo, 3 casi di stalking U>U, tutti verso consanguinei:
  • verso uno zio (Iglesias, 3/8), sembra per questioni patrimoniali
  • verso il padre (Bologna, 29/8) a causa dei problemi di alcolismo del figlio.
  • verso i figli ormai cinquantenni (Genova, 19.8) aggrediti dall’anziano padre ricoverato in clinica psichiatrica
Nessun episodio, quindi, di persecuzione nei confronti di un nuovo partner della propria ex, casistica che invece compare nel monitoraggio dello stalking femminile nella misura del 18% (7 casi su 40).
Il tentativo di ottenere soddisfazione e vendetta passa dunque (come avviene appunto anche nei comportamenti “alla Medea”) anche attraverso la ferita affettiva dell'ex partner, e ciò implica che la donna – contrariamente all'uomo – tende a colpire per vendetta e che in tal senso non necessariamente la persona colpita deve essere l’ex partner, potendosi la vendetta estendere a chi gli sia affettivamente vicino.
Questo può essere una ulteriore indicazione per considerare il “mobbing genitoriale”2 – vale a dire  i tentativi di estromettere il padre dei propri figli - come una forma di stalking trasversale, nel quale i comportamenti punitivi ed estorsivi rivolti direttamente all'ex partner nello stalking diretto (molestie, minacce, intimidazioni, violenze fisiche) sono sostituiti da comportamenti tesi a far soffrire l'ex partner attraverso la sofferenza di un oggetto d'amore o la sua privazione. Da questo punto di vista, esistono dunque due forme di stalking:
  • lo “stalking diretto” agito, in percentuali sensibilmente diverse, da soggetti di entrambi i generi,
  • lo “stalking trasversale”, prerogativa tipicamente femminile.
Il che ulteriormente dimostra, in sostanza, come la violenza e l'aggressività femminile siano un universo tutto da esplorare.
Fabio Nestola
Gaetano Giordano

Note:
1 Reid Meloy, Cynthia Boyd, - Female Stalkers and their victims, 2004
Purcell R., Mullen P - A study of women who stalk, 2001
http://www.canadiancrc.com/female_sexual_predators_awareness.aspx
Kanin JJ., - Statistics on female rape, 2000
Donald G. Dutton, Kenneth N. Corvo , John Hamel The gender paradigm in domestic violence , 2009
Daniel Whitaker – Women: often the aggressors, Journal of Public Health 2001
Murray A. Straus, Family Research Lab., Un. of New Hampshire, Dominance and Symmerty in partner violence, 2006

2 IL MOBBING GENITORIALE DALL'ETOLOGIA ALL'ETICA – Roma, convegno AILAS 2006,
Gaetano Giordano e Giuseppe Dimitri - (PM, 26 Aprile 2007),
www.psychomedia.it,
http://www.psychomedia.it/pm/grpind/separ/giordano3.htm


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