12 luglio 2009

Da diversi anni gli analisti d'oltreoceano mettono in luce quanto gli episodi di stalking ad opera di donne non siano meno violenti e pericolosi di quelli ad opera di uomini.
Uno di questi è lo studio pubblicato sulla rivista American Journal of Psychiatry nel 2001 ad opera di alcuni psichiatri forensi dell'Università di Clayton, (Victoria - Australia) del quale pubblichiamo un estratto.

In base ad una definizione restrittiva del fenomeno, per contenere il numero ai casi più gravi, il Dr. Mullen e la sua équipe hanno studiato 190 stalkers, 150 uomini e 40 donne. Dopo aver raccolto informazioni demografiche, psichiatriche e comportamentali riguardo ai soggetti ne hanno fatto uno studio comparativo in base al sesso.

Dall'analisi degli autori emergono dati interessanti: molte corrispondenze e qualche differenziazione.

Innanzitutto non esistono differenze sostanziali tra i sessi in termini di età: l'età critica si aggira attorno ai 37/38 per entrambi i generi. Anche comparando stato civile degli stalker, situazione lavorativa o profili diagnostici non compaiono differenze sostanziali tra i due sessi: molti soggetti in entrambi i gruppi erano affetti da disturbi della personalità, disturbi delusionali (problematica accettazione della delusione e gestione della frustrazione), e inclini a infatuazioni morbose. Uomini e donne tendono anche ad avere simili comportamenti persecutori, con una preferenza delle stalker donne per il telefono e degli stalker uomini per gli appostamenti, soprattutto a ex partner o a sconosciute).


"Contrariamente a quanto si crede - scrivono gli studiosi australiani - le stalker donna non sono meno portate a spaventare le proprie vittime o ad attaccare la loro persona o le loro proprietà rispetto alla controparte maschile (es. danneggiamenti alla macchina sportiva dell'ex o messaggi osceni lasciati sull'esterno della casa della vittima)". Nove delle 40 stalker donna prese in esame avevano assalito fisicamente la loro vittima e la natura della violenza e i modi in cui veniva esercitata non differiva di molto rispetto ai modi degli stalker uomini.


Nonostante il numero degli episodi di stalking ad opera di un uomo sia maggiore rispetto a quelli ad opera di una donna, "non ci sono motivi per ritenere che l'impatto dell'atto persecutorio (stalking) da parte di una donna sia meno devastante di quello ad opera di un uomo", Mullen e i suoi collaboratori precisano nel loro rapporto, dal quale emerge anche che gli stalker di entrambi i sessi si sentivano respinti, con voglia di riscatto, o pensavano che attraverso il loro comportamento persecutorio (stalking) avrebbero ottenuto più facilmente un appuntamento con la vittima o sarebbero arrivati ad un rapporto intimo più stretto.

Per contro, gli studiosi rimarcano una differenza nella scelta delle vittime: se le donne stalker dirigono le loro "attenzioni persecutorie" in egual misura verso uomini e donne, gli stalker uomini tendono a preferire una vittima dell'altro sesso. Un'altra differenza emersa dallo studio è che è più tipicamente la donna a desiderare di instaurare una relazione intima, di amore, con la vittima, nella stragrande maggioranza dei casi già conosciuta dalla stalker, e spesso conosciuta nell'ambito professionale, mentre per gli uomini è spesso un desiderio di REinstaurare una relazione precedente.

Per approfondimenti:
http://ajp.psychiatryonline.org/cgi/content/full/158/12/2056)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo stalking del gentil sesso segue una logica particlare. Quando la stalker è una donna il problema è più complesso, il problema è da valutare in modo più accorto e sottile. Gaetano Giordano e Fabio Nestola hanno condotto uno studio interessante sullo stalking femminile. Quando una donna colpisce un’altra donna in realtà chi vuole colpire è il suo ex fidanzato, ex amante o ex marito. Vuole fargli terra bruciata intorno. Lo stalking femminile è un fenomeno che colpisce trasversalmente, non è diretto come quello maschile. Può verificarsi il fatto che le due donne (la stalker e la nuova compagna) siano in realtà ENTRAMBE delle VITTIME. Intendo dire vittime di un uomo con qualche disturbo comportamentale o di personalità (ad esempio un disturbo narcisistico di personalità). Di questo gli inquirenti, avvocati, polizia pm ecc, dovrebbero tenere conto quando si trovano a dover giudicare una stalker donna. Con questo non voglio assolutamente fare un’apologia della stalker donna (che compie un reato odioso) ma VOGLIO INVITARE COLORO CHE SI OCCUPANO DI QUESTI REATI A VEDERE QUESTI CASI DA UN PUNTO DI VISTA DIVERSO. Soprattutto vorrei invitare le donne a non farsi la guerra tra loro. Ci sono uomini che non sanno chiudere con sincerità e franchezza le relazioni, uomini che trascinano rapporti ambigui e relazioni parallele, uomini che maltrattano psicologicamente la donna che intendono lasciare. VISTO CHE NOI DONNE QUESTE COSE LE SAPPIAMO ... NON FACCIAMOCI LA GUERRA!

Anonimo ha detto...

-"Vuole fargli terra bruciata intorno" :
ENCOMIABILE!

"entrambe delle vittime":
OVVIO!

"vittime di un uomo con qualche disturbo comportamentale o di personalità (ad esempio un disturbo narcisistico della personalità" :
NELLA MIGLIORE IPOTESI!

"di questo, avvocati, polizia,pm ecc. dovrebbero tener conto quando si trovano a dover giudicare una stalker donna":
PER FORTUNA GIA' LO FANNO, MA HAI RAGIONE, NON COME POTREBBERO ES: UNA TIRATINA DI ORECCHIE E VIA!

"uomini che non sanno chiudere con sincerità e franchezza le relazioni":
CONTRARIAMENTE ALLE DONNE!

"uomini che trascinano rapporti ambigui e relazioni parallele":
CONTRARIAMENTE ALLE DONNE!

VIVA le donne - ABBASSO gli uomini

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