20enne sorpresa dal fidanzato con 4 ragazzi. Lei denuncia la violenza ma il filmato del cellulare rivela che era consenziente
Ha denunciato di aver subito un reato molto grave, uno stupro di gruppo dopo essere stata drogata, ma le riprese compiute con un cellulare e le analisi tossicologiche hanno smentito la ragazza, una ventenne, residente in Alto Polesine. Così la denuncia è stata rivolta a lei: dovrà rispondere dei reati di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato.
Il fatto risale alla metà di giugno. In un ristorante di Carbonara Po, un gruppo di ragazzi sta festeggiando un compleanno. Tra gli invitati c'è una coppia di fidanzati polesani. A un certo punto la ragazza si alza dal tavolo e va al bar del locale a prendere un digestivo. Poi direttamente raggiunge il bagno.
Passano i minuti e il fidanzato, non vedendola tornare, va a cercarla. Nella toilette delle donne tutte le porte sono aperte tranne una, da cui provengono ansimi, mormorii, rumori inconfondibili. Il giovane si affaccia sopra la porta e vede la sua ragazza che sta avendo un rapporto sessuale in vari modi con due uomini. Disgustato e fuori di sé, il ragazzo non ha nemmeno la forza di reagire e come una furia lascia il ristorante.
La fidanzata il giorno dopo lo chiama, gli manda sms, ma non ha risposta. Così va a cercarlo a casa. Lui le racconta cosa ha visto in quel bagno e lei, allibita, spiega di non ricordare nulla, di essere stata drogata e struprata da quei due ragazzi e da altri due poco prima. A quel punto il fidanzato la accompagna dai carabinieri del paese in cui vivono e la ventenne denuncia, con tanto di nomi e cognomi, i quattro presunti violentatori.
I militari le consigliano di fare i test tossicologici in ospedale per sostenere la denuncia e lei va a farsi fare il prelievo del sangue a Pieve di Coriano. La querela finisce in procura, parte l'indagine e i quattro indicati dalla ragazza come stupratori vengono chiamati dal magistrato.
A quel punto salta fuori una ripresa video compiuta col cellulare da uno dei coinvolti, che testimonia, in modo a quanto pare inconfutabile, che la ventenne era consenziente durante i rapporti sessuali. E le analisi del sangue smentiscono che fosse drogata.
Cadono le accuse nei confronti dei quattro giovani, ma viene denunciata la stessa protagonista del fatto, che ora dovrà rispondere di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato. Non è escluso che scatti anche la calunnia, per quanto detto nei confronti dei quattro.
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=67431
2 commenti:
Non ci fossero stati i telefonini, i quattro giovanotti sarebbero già in galera.
Mandate la foto della signorina su tutti i giornali, perché gente così bisogna riconoscerla per evitare di averci a che fare, è equiparabile non ad una donna violata, come voleva far cresdre, ma a uno stupratore. Le varie associazioni per la difesa delle donne si costitiscano parte civile al processo.
Sono sepre più convinto che le case antiviolenza donne e le femministe,pur di portare avanti la politica della violenza sulle donne,organizzano tantissimi FALSI STUPRI...
Posta un commento