aggiornamento del 21 febbraio 2012
La quarta sezione della Corte d’Assise di Catania, presieduta da Luigi Russo, a latere Iolanda Apostolitco, ha condannato a dodici anni di reclusione – per omicidio volontario - Claudia Barbera, la madre di 24 anni che il 28 luglio 2008 uccise la figlia di un mese nella loro abitazione del popolare rione di Librino perché la piccola piangeva e non la faceva dormire. Alla donna, difesa dall’avv. Giuseppe Primaverile, sono state concesse le attenuanti generiche; è stata riconosciuta, parzialmente, anche l’incapacità di intendere e volere.Con la sentenza di condanna è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici. E’ stato pure disposto che la donna, attualmente presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Sollicciano, sia trasferita in una casa di cura e detenzione. Le indagini sull’infanticidio furono eseguite da carabinieri di Nesima e coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e dal sostituto Miriam Cantone.
La donna confessò di avere ucciso la piccola perché esasperata: "piangeva sempre…", disse ai magistrati. Claudia Barbera ha anche un altro figlio, che all’epoca dei fatti aveva 13 mesi.
fonte
29 luglio 2009 - La bimba di appena un mese piangeva troppo e lei l'ha uccisa soffocandola con un cuscino. Così una giovane madre ha tolto la vita alla figlioletta.
E' accaduto la notte scorsa nel popoloso rione di Librino a Catania. Protagonista della tragedia una ventitreenne, in passato denunciata per reati contro il patrimonio, il cui marito è attualmente detenuto. La giovane ha confessato.
L'infanticida ha reso ampia confessione ai carabinieri del comando provinciale e successivamente anche al magistrato che l'ha prima interrogata e poi disposto l'arresto per omicidio volontario.
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo456445.shtml
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