12 giugno 2009

Ad una donna di 35 anni di Trieste è stato notificato, da parte della questura del capoluogo giuliano, il primo provvedimento di ammonimento per molestie nei confronti di un uomo. La donna, era già stata condannata in passato da parte del Tribunale di Trieste per tre episodi di violenza privata e minacce, avvenuti tra il 2003 e il 2007, nei confronti dello stesso uomo. Recentemente ha infatti tentato di riagganciare i contatti con la "vittima", a quanto sembra un coetaneo conosciuto per motivi di lavoro, ai quali ha inviato diversi sms. Allarmato e spazientito dall'insistenza con cui la donna continuava a mandargli messaggi di testo tramite cellulare, l'uomo si è rivolto nuovamente alla polizia triestina.
La 35enne è quindi stata convocata negli uffici della squadra mobile dove le è stato notificato l'atto, che porta la firma del questore Francesco Zonno, che invita la donna a cessare ogni atto di molestia e disturbo nei confronti del coetaneo, come previsto dalla recente legge sullo "stalking". Se la donna non osserverà l'avvertimento formale emesso dalla questura, questo consentirà alla polizia di Stato di procedere, anche in mancanza di querela, nel caso in cui la donna si dimostri recidiva e non smetta di tenere atteggiamenti molesti e intimidatori nei confronti dell'uomo.
Se la molestatrice non rispetterà il provvedimento firmato dal questore, emesso in seguito all'istanza presentata dalla vittima in base all'articolo 8 della legge n. 38/2009, nei confronti della donna potrebbe scattare l'eventuale condanna che, come previsto dalla legge, può arrivare fino a quattro anni di reclusione in carcere.
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