Partorisce nel bagno due gemelli e li uccide
Repubblica — 21 aprile 2006 pagina 1 sezione: NAPOLI
Ha partorito nel bagno di casa due gemelli di otto mesi. Poi, stando all' ipotesi dell' accusa, li ha uccisi, nascondendoli in due water. Agghiacciante storia di raptus e solitudine in via Andrea d' Isernia, cuore di Chiaia. La ragazza, 25 anni, universitaria, di una stimata famiglia con disagi psichici, è agli arresti per duplice omicidio.
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16 maggio 2006
Infanticidio, il giallo degli sms
Repubblica — 16 maggio 2006 pagina 9 sezione: NAPOLI
UN esame del dna per colmare le zone d' ombra di un agghiacciante delitto. Il pm Luigi Musto ha disposto ieri gli ultimi atti del delicato test, che appare l' unica strada - come anticipato da Repubblica - per far luce sul giallo dei due gemellini partoriti ed uccisi, la mattina del 20 aprile scorso, dalla loro giovane madre, Maria Gloria Cappelli, di 25 anni, nella casa di via Andrea d' Isernia. Erano un maschio e una femmina, sani, di otto mesi. Furono trovati morti nel water. Al prelievo per il dna è stato sottoposto anche il padre della donna, Giorgio Cappelli, per motivi non direttamente collegati all' identificazione dell' ignoto padre dei neonati. E intanto spunta una inedita serie di sms affettuosi inviati da un uomo sconosciuto sul cellulare di Maria Gloria, tuttora detenuta nel carcere di Pozzuoli: con l' accusa di duplice omicidio. Messaggi innocui. Ma che potrebbero rivelarsi preziosi per la ricostruzione della verità. «Ehi, Maria Gloria, che bel viso che hai». E poi: «Me la mandi un' altra foto tua, più completa?». Potrebbe essere ad un punto di svolta l' inchiesta su quelle 13 ore di orrore trascorse in una delle famiglie note e rispettabili nel cuore di Chiaia. è il giallo che ha sconvolto la Napoli-bene. Dalle 21 del mercoledì fino alle 10 del giovedì 20 aprile: tredici ore dal momento in cui iniziarono le doglie di Maria Gloria fino all' ora in cui il suo secondo bimbo fu partorito e soppresso. Il maschio in particolare - ricostruì il medico legale - cercò di resistere con i suoi piccoli polmoni per un minuto, mentre piangeva. Eppure Maria Gloria racconta di aver fatto tutto da sola: mentre suo padre, sua madre e suo fratello dormivano, piano nobile di un signorile condominio, «senza accorgersi di nulla». Possibile? Il pm Musto ha già più volte sottolineato che vi erano altri accertamenti da svolgere. Il gip Anna Grillo, invece, ha stigmatizzato «l' assoluta inverosimiglianza» del racconto fornito dalla ragazza e «i tratti oscuri dell' atroce tragedia» la cui «vera dinamica è stata sottaciuta». Solo ipotesi giudiziarie, per ora. Ma il primo scorcio di verità potrebbe arrivare dall' esame del dna. Il via ufficiale alla "tipizzazione" della molecola che contiene le informazioni genetiche è partita ieri. è bastato un campione di saliva di Maria Gloria: la ragazza è stata invitata ad uscire dalla sua cella, si è sottoposta all' esame, reagendo con consueta pacatezza. «è tranquilla, sembra», spiegano gli operatori. Al prelievo sono stati sottoposti anche i resti dei neonati uccisi (i campioni prelevati già la mattina del delitto) e la cicca di una sigaretta fumata dal padre della giovane donna indagata, Giorgio Cappelli. Per quest' ultimo il magistrato intende verificare, tra l' altro, il collegamento tra il sangue trovato in un angolo dell' appartamento e la versione di un infermiere, E., che entrò in casa quella mattina, secondo cui le tracce ematiche appartenevano all' anziano capofamiglia Giorgio, che fu sottoposto ad un test sanitario di routine. Ma 27 giorni dopo, ci sono anche nuovi indizi: come quei numeri-ombra di due telefoni cellulari dietro i quali si nasconde un ignoto corteggiatore di Maria Gloria, cui sta lavorando il pm Musto con gli agenti del commissariato San Ferdinando. Intanto gli avvocati di Maria Gloria, Roberto Rapalo e Giuseppe Fusco, hanno già chiesto per lei la revoca della custodia in carcere, basandosi sulla relazione di un loro perito, secondo cui l' indagata è affetta «da un ritardo mentale». Per il gip, tale diagnosi non è sufficiente. Il giudice Grillo ha difatti disposto per oggi un' udienza camerale in cui nominerà due periti, uno psichiatra ed uno psicologo. Dovranno stabilire - se possibile - quali segreti custodisce la mente di una "tranquilla" infanticida lasciata al suo destino. - CONCHITA SANNINO
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