14 novembre 2003

"Sono stata io: l'ho fatto per invidia"

"Sono stata io: l'ho fatto per invidia": sarebbero queste le parole pronunciate da Daniela Cecchin, la donna fermata questa mattina a Firenze alle 6, dopo una lunga notte di appostamento, per l'omicidio di Rossana D'Aniello avvenuto lo scorso sabato.
La Squadra Mobile di Firenze ha bloccato la donna in zona piazza delle Cure con addosso il coltello che avrebbe utilizzato per sgozzare la bancaria
Gli inquirenti ritengono che Daniela Cecchin seguisse da tempo la vittima, Rossana D'Aniello, studiandone spostamenti, orari e abitudini. Prima di recarsi nell'appartamento di via della Scala, dove è avvenuto il brutale delitto, la Cecchin aveva fatto almeno cinque telefonate mute alla vittima, l'ultima il 25 ottobre scorso da una cabina del piazzale della Porta al Prato, a poche centinaia di metri dall'abitazione della D'Aniello.
Ricostruendo i momenti dell'omicidio il capo della Squadra Mobile Gianfranco Bernabei ha confermato che l'assassina si è fatta aprire la porta con la scusa di dover consegnare un pacco per conto dell'Associazione Titolari di Farmacie. Appena aperti i battenti con addosso ancora la vestaglia e rassicurata dalla vista del pacco, portato per di più da una donna, la vittima è stata colpita con il coltello a serramanico con una violenza tale alla gola, che la testa gli è stata quasi recisa.
Negli istanti successivi la Cecchin si sarebbe ferita alle mani con la stessa lama, sebbene indossasse dei guanti di lana chiari, uno dei quali lacerato, ritrovati nel suo appartamento di via Dogali. L'omicida si sarebbe quindi cambiata dei suoi abiti insanguinati - una giacca spinata da donna e dei pantaloni di fustagno della Conte of Florence - e rivestita con degli indumenti del dottor Botteri, fra cui una giacca che non è stata ancora rinvenuta dagli investigatori.
Nei giorni successivi all'omicidio la donna era tornata a lavorare all'ufficio igiene del Comune di Firenze, presso cui era impiegata, sebbene con le mani ferite; per la giornata di oggi aveva invece preso un giorno di permesso.
Nell'interrogatorio di oggi pomeriggio in Procura Daniela Cecchin sarà difesa dall'avvocato d'ufficio, Laura Tagliaferro.
Secondo gli inquirenti fiorentini sembra che Daniela Cecchin stesse minacciando altre due famiglie, con modalità forse simili a quelle usate verso la famiglia D'Aniello, anche se dalla Questura per il momento si mantiene il più stretto riserbo sulla vicenda.
Figlia di professionisti, «totalmente all'oscuro ed estranei alla vicenda», la presunta omicida era tornata a vivere a Firenze da Vicenza nel 2000, città dove sembra sia stata in cura in passato.
link alla notizia
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2003/11/14/4939149-omicidio-a-firenze.shtml


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