13 settembre 1995

PARTORISCE DI NASCOSTO E UCCIDE IL BIMBO GETTANDOLO DAL BALCONE


NOVARA - Una studentessa di 18 anni ha partorito nel bagno di casa da sola, di nascosto ai genitori, e dopo aver fatto nascere il bimbo l' ha gettato dalla finestra del suo appartamento al terzo piano, in via Monte Grappa, a Novara. Il neonato è stata trovato morto dai carabinieri che hanno arrestato la ragazza. La studentessa si chiama Monica Napoli ed è iscritta all' ultimo anno della scuola per Periti Industriali Commercio e Lingue Estere di Novara. E' figlia unica e i suoi genitori sono operai. Quando Monica ha gettato dalla finestra il neonato, i genitori erano in casa ma non si sono accorti di nulla. Appena scoperto l' accaduto la madre si è sentita male ed è stata ricoverata all' ospedale Maggiore di Novara, dove si trovava ancora fino a tarda notte. Il bimbo è stato gettato nel cortile ed è finito sul tetto dei garage interni. A dare l' allarme è stata una persona che abita nel caseggiato di fronte e che ha notato il fagottino. Dapprima ha pensato che si trattasse di una bambola, poi ha capito che era un neonato ed ha avvisato i carabinieri. Secondo quanto ha comunicato in serata il colonnello Pasquale Muggeo, del comando provinciale dei carabinieri di Novara, la ragazza ha partorito nel bagno, da sola, senza che i genitori si accorgessero di nulla. Subito dopo ha gettato il figlio dalla finestra. E' stata arrestata per infanticidio, ma non è ancora stato accertato se il piccolo sia nato vivo o morto. Oggi verrà fatta l' autopsia. Ai carabinieri i genitori hanno detto di non essersi mai accorti che la ragazza era incinta. Agli inquirenti Monica Napoli avrebbe confessato di avere una relazione con uno studente di sedici anni che i carabinieri hanno subito contattato e sentito in serata. Per vergogna, e per timore della reazione del paese, avevano deciso anche loro di uccidere la bimba appena nata Gabriella Cerretti e Dario Marchionne, una giovane coppia di fidanzati di Pescara. Lei, 19 anni, impiegata, lui un operaio di 23 anni. Quella bimba non la volevano, ostacolava i loro progetti, rovinava i loro programmi. E allora Gabriella ha partorito nella baracca in cui viveva, il fidanzato ha preso la bimba e l' ha lasciata per due giorni sotto un albero di cachi. Ma "quella" non moriva. E così è stata chiusa in un sacchetto di cellophane e abbandonata sulla sponda di un fiume. E' sopravvissuta invece la piccola lanciata dal nonno materno in un burrone di 50 metri alla periferia di Potenza. Anche lei in un sacchetto di plastica, anche lei di troppo per la madre, Fiorella Andriulo, 18 anni, nubile, che ha partorito prematuramente aiutata dalla madre, Donata Lammoglia, 50 anni, e ha delegato al padre Angelo, 56 anni, il compito di sbarazzarsi della piccola.

link alla notizia:


Nessun commento:

Posta un commento