10 maggio 2018

Per quattro anni ha versato quotidianamente a una sua amica dai 70 ai 250 euro, credendola sotto ricatto da parte di una banda di estorsori. Finché, cercando di far cessare definitivamente il continuo versamento di denaro, il fratello dell'uomo si è deciso a chieder aiuto in questura per far arrestare gli estorsori.
La polizia però, una volta avviate le indagini, ha scoperto che in realtà si trattava di una messinscena ordita dalla stessa donna per ottenere denaro dall'amico. Non esisteva nessun ricatto, nessun criminale e nessuna minaccia.
Le indagini sono iniziate pochi mesi fa, quando è arrivato in questura un uomo che si diceva molto preoccupato per suo fratello in quanto quest’ultimo da tempo era costretto a dare somme di danaro ad una sua conoscente. 
La vittima è stata quindi rintracciata dagli agenti della Squadra Mobile e ha raccontato loro di aver consegnato alla donna un grosso quantitativo di denaro, nella fattispecie importi che variavano dai 70/80 ai circa 200/250 euro al giorno, perché quest’ultima dichiarava di avere grossi debiti con persone che la minacciavano.
La donna, per rendere la storia ancora più credibile e per incutere timore all’amico, gli diceva che i suoi creditori sapevano che lui avrebbe provveduto a estinguere il debito, un debito quindi condiviso, e che pertanto dovevano insieme fronteggiare le loro continue richieste.
La donna, inoltre, aggiungeva spesso che se lei non avesse pagato il debito ai creditori questi si sarebbero rivolti direttamente a lui. Le richieste sono diventate quindi sempre più pressanti e a ciò si è aggiunto il continuo riferimento al fatto che questi fantomatici criminali potevano far del male a lui ed alla sua famiglia.
Le indagini della Mobile hanno infine permesso di accertare che la donna aveva inscenato tutto, che non era vittima di nessuna richiesta di denaro e che in realtà era riuscita da sola a costruire questa finta estorsione, riuscendo a farsi consegnare continue somme di denaro che possono essere quantificate in circa ventimila euro in un lasso temporale di meno di quattro anni.
La donna - F.E., cittadina italiana classe 1974, con precedenti di polizia per ricettazione, nonché per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi- è stata denunciata per il reato di estorsione.


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