Marsala, donna picchia e minaccia con un fucile il marito. Figli affidati a lui
Un caso di ripetute violenze tra le mura domestiche dove il bruto non è lui, ma lei. Accade a Marsala, dove il Tribunale, dopo una serie di procedimenti penali e civili, ha sentenziato l’affido esclusivo dei figli minori al padre, stabilendo inoltre che la moglie deve versare all'ex marito l’assegno di mantenimento per i bambini.
L’uomo, infatti, prima della
separazione, sarebbe stato vittima della moglie, che l’avrebbe colpito
anche a bastonate in testa e minacciato prima con un coltello e poi
addirittura con un fucile.
E come se ciò non fosse sufficiente, è
stato anche denunciato e processato, ma alla fine assolto, come se il
violento fosse lui. Ma in un altro processo, ad essere condannata (sei
mesi di reclusione) per violenze fisiche sul marito è stata la donna,
che quando puntò il fucile contro l’uomo probabilmente non ha premuto il
grilletto soltanto perché uno dei loro bambini, terrorizzato, fece da
scudo al padre.
Anche i Servizi Sociali hanno
evidenziato i comportamenti violenti della donna e chiesto la tutela dei
figli. A difendere l’uomo in sede penale è stato l’avvocato Salvatore
Errera, mentre in sede civile il legale è stata Laura Errera. “Sempre
più spesso – spiega quest’ultima - si parla di violenza di genere, dando
quasi per scontato che sia sempre la donna a subire. In questo caso è
sempre protagonista una donna, stavolta non nei panni della vittima ma
di aguzzino. E’ certamente più difficile difendere gli uomini, perché il
silenzio e il senso di vergogna caratterizza la vittima maschile di
abusi. Spesso, gli stessi hanno difficoltà a raccontare ciò che avviene a
casa e reagiscono dopo anni e solo per tutelare i figli. In realtà la
violenza familiare non ha genere e ci sono studi che parlano di
cosiddetta simmetria di genere”.
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