20 luglio 2017

di Mimmo Mongelli
FASANO - Programma qualche ora di piacere con due squillo e si risveglia dopo un giorno e mezzo con il portafoglio vuoto.
Ripresosi dal torpore che gli avevano indotto le due dispensatrici di piacere (a pagamento), un 71enne fasanese, superato il comprensibile imbarazzo iniziale, si è recato alla caserma dei carabinieri e ha raccontato la sua disavventura ad uno dei marescialli in forza alla stazione cittadina dei CC. I militari dell’Arma sono stati oltremodo bravi: partendo dalle (poche) indicazioni che gli ha fornito la vittima della rapina, hanno analizzato i tabulati telefonici dell’utenza del focoso pensionato e hanno individuato il numero di cellulare di una delle due squillo. A seguire hanno fatto una ricerca nella banca dati delle forze di polizia e, trattandosi di una ragazza che aveva avuto già a che fare con le legge, hanno estrapolato le foto segnaletiche. Foto che hanno poi mostrato al pensionato.
Il 71enne, vedendo quelle immagini, non ha avuto alcun dubbio: «È lei», ha confermato al maresciallo. Identificata la prima squillo-rapinatrice – si tratta di una 20enne rumena ufficialmente residente a Napoli – i carabinieri non si sono fermati. Il prosieguo dell’indagine ha premiato la loro tenacia. Proprio quel giorno, infatti, una pattuglia dell’Arma aveva fermato, nel corso di un servizio di controllo del centro di Fasano, una rumena appena 18enne. La ragazza era stata identificata e le sue generalità annotate nel memoriale del servizio della pattuglia. Trattandosi di una persona che, nonostante la giovanissima età, era già nota alle forze dell’ordine, i militi non hanno avuto nessuna difficoltà a «procurarsi» una sua foto, che hanno poi esibito alla vittima della rapina. Il pensionato ha riconosciuto, senza ombra di dubbio, la seconda rapinatrice. Indagine chiusa, a tempo di record.
Le due giovani rumene al momento se la sono “cavata” con una denuncia in stato di libertà alla magistratura.
Il primo incontro tra il focoso 71enne fasanese e le due giovani rumene era avvenuto, qualche giorno prima, ad Ostuni. Il pensionato e una delle due donne, dopo un’amabile conversazione, si erano scambiati i numeri di cellulare. A seguire il 71enne si era messo in contatto con la rumena e, telefonicamente, avevano concordato un appuntamento per due ore di piacere a tre. Puntuali, le due ragazze si sono presentate all’appuntamento e, fissate le regole del “gioco” e il compenso per la prestazione, hanno seguito l’uomo a casa.
L’incontro hot si è fermato ai preliminari. Giusto il tempo per il padrone di casa e per le sue ospiti di consumare i primi approcci, che le due donne hanno narcotizzato, senza farsene accorgere, il pensionato. Nonostante l’eccitazione del momento, il nonnino è sprofondato nel sonno più profondo. Quando, dopo un giorno e mezzo, si è finalmente risvegliato, delle due squillo non c’era più traccia. E neanche sei soldi – 250 euro – che aveva nel portafoglio.


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