Le vittime avevano all'epoca 10 e 13 anni
Pavia, 20 aprile 2017 - Sesso con un ragazzino e molestie nei confronti di un altro, entrambi minorenni. Sono le accuse mosse alla volontaria quarantaquattrenne di
una comunità per giovani in difficoltà che si trova in provincia di
Pavia. I fatti contestati risalgono al 2011, la donna è a giudizio con
rito ordinario e attualmente in tribunale a Pavia si sta svolgendo il
dibattimento, a porte chiuse data la delicatezza del tema trattato.
Durante l’udienza di ieri mattina, la difesa dell’imputata ha chiesto
una perizia neurologia, decisione su cui il collegio si
è riservato. Si sta valutando anche l’eventualità di una perizia su
alcuni diari dei ragazzi coinvolti, che conterrebbero passaggi utili ai
fini dell’iter giudiziario.
Erano stati proprio i due giovani a raccontare quanto accaduto,
sfogandosi con gli adulti. I ragazzini all’epoca dei fatti avevano età
comprese tra i dieci e i tredici anni ed erano ospiti della comunità del
Pavese. La volontaria secondo le accuse avrebbe abusato dei minori più
volte, soprattutto nottetempo, quando la donna svolgeva compito di
supervisione dei ragazzi. Doveva controllare che tutto andasse bene. In
un’occasione, secondo le accuse, avrebbe consumato con uno dei due un
rapporto sessuale completo. Sembra inoltre che le molestie siano
iniziate diverso tempo prima della denuncia presentata dalle presunte
vittime. I due ragazzi sono parti civili al processo, chiamata in causa
come responsabile civile anche la struttura, i cui gestori secondo le
accuse avrebbero dovuto tutelare i ragazzi accorgendosi di quanto stava
accadendo. Ieri mattina sono stati sentiti diversi educatori e
responsabili della comunità, come testimoni. L’udienza è stata rinviata
al 17 maggio per l’esame dell’imputata.
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