15 settembre 2016

C'era lei, ancora una volta, alla guida dell'auto appena rubata: con la patente ritirata e già denunciata quattro volte in 30 giorni ha premuto l'acceleratore quando ha visto che i carabinieri braccavano lei e il suo complice. E da via di Tiglio dove la coppia di ladri era stata sorpresa all'alba a forzare la portiera di una Lancia Delta saltandoci sopra e riuscendo a mettere in moto è scattato un rocambolesco inseguimento. Lei, Manuela Fenili, 31 anni, di Lucca, non si è fermata nemmeno quando una pattuglia del radiomobile le si è messa davanti per costringerla alla resa. E invece nulla.
Alla vista dei lampeggianti ha premuto ancora di più su quell'acceleratore, rischiando di travolgere un brigadiere uscito dalla gazzella per fermare i ladri d'auto. E' uscita fuori strada, è andata a schiantarsi contro il muro di cinta di una casa ma ha proseguito, perfino con un pneumatico esploso.
Scene da film, “girate” stamani attorno alle 7,30 lungo la circonvallazione, con la coppia di ladri scatenati che ormai senza un mezzo per la fuga, l'hanno abbandonato entrando nel cortile di una villa. Hanno perfino tentato di sfondare la porta, con i carabinieri che gli erano alle calcagna. Fallito il tentativo hanno preso degli abiti ad asciugare su uno stendino e li hanno indossati, per non essere riconosciuti. La loro sfilata è finita però in una cella di sicurezza della caserma di Cortile degli Svizzeri.
Fenili e il complice, David Serri, 47 anche lui lucchese, sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. I due, scatenatissimi, hanno dato un bel da fare ai carabinieri. Che ormai li tenevano d'occhio dopo averli beccati a bordo di mezzi rubati per due volte nel giro di 24 ore. Le indagini li avevano messi nei guai altre due volte, ma finora non erano stati colti in flagrante. Ma dopo aver collezionato accuse di ricettazione (lei anche per guida senza patente) hanno fatto un passo falso. Senza considerare che ormai i militari li stavano pedinando.
L'occasione per mettere i due topi d'auto in trappola è arrivata facilmente, in via di Tiglio.
Gli investigatori condotti dal tenente Rosario Tedesco e coordinati dal comandante della Compagnia di Lucca, il maggiore Giangabriele Affinito, erano già in zona e aspettavano il passo falso della coppia di Bonnie e Clyde lucchesi. I due sono stati visti avvicinarsi alla Lancia e, con aria da veri professionisti del settore, hanno forzato le maniglie e aperto le portiere. In un istante sono saltati a bordo e hanno messo in moto. A quel punto la moviola del film è appena cominciata.
Il colpo di scena arriva prima che i ladri possano prevederlo: spuntano carabinieri ovunque e inizia l'inseguimento. La donna si è messa, come sempre alla guida: e va a tutta velocità verso i viali della circonvallazione, zona Porta Elisa. In questi pressi trova un'altra pattuglia dei carabinieri ad attenderla ma invece di fermarsi di fronte alla paletta alzata dal brigadiere va avanti e rischia di investirlo. Solo la prontezza del militare, che si sposta immediatamente, evita il peggio ma serve anche a far uscire fuori strada i malviventi. La Delta va a schiantarsi poco dopo contro un muro ed esplode anche il pneumatico. I ladri la devono abbandonare e continuano la fuga a piedi: entrano in una villa, provano a spaccare la porta ma non si apre. Così corrono in cortile e prendo degli abiti da uno stendino e li indossano alla rinfusa. Quel travestimento non riesce per nulla: domani mattina saranno processati per direttissima al tribunale di Lucca.


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