3 agosto 2016

FERRARA. Era diventata un pericolo pubblico, perché rapinava anziane sole, le aggrediva e le ha fatte anche finire in ospedale. Ieri mattina, Graziella Villani, oggi in carcere a Bologna per le rapine dell’estate scorsa, era in tribunale per pagare il conto giudiziario delle sue imprese: tre rapine-aggressioni per cui ha patteggiato 5 anni di carcere con il gruppo Tassoni e il pm Longhi. Lei con il suo legale hanno incassato la pena, che va a sommarsi a quella già decisa nei mesi scorsi (1 anno e 8 mesi) solo per un furto, quello per cui il 13 agosto dello scorsa estate vene arrestata poco dopo dalla polizia, in via Pavone.
Le restavano altre tre rapine, ad anziane tra gli 80 e i 90 anni. Che la Villani sceglieva proprio per la loro vulnerabilità, rubando loro soldi o anche borse delle spesa, cibo e alimentari. Tanto che lei stessa, si giustificò dopo l’arresto dicendo: «rubavo e aggredivo per mangiare».
Anche per questo, avendo di fronte un caso anche “sociale” (la Villani non ha mai avuti guai giudiziari in passato, prima di queste rapine), le stesse vittime anziane non si sono costituite parte civile, ma hanno fermamente - con dignità e fermezza - rifiutato il risarcimento offerto dalla Villani, anche se di poche centinaia di euro, non per il quantum ma per il principio.
I fatti accaddero in successione: primo colpo 27 luglio, in via Niccolini, un'anziana di quasi novant'anni picchiata, buttata a terra e rapinata della spesa: per questo fatto le è stato notificato nei giorni scorsi un ordine di carcerazione: formalità e nulla più visto che era in carcere per gli altri due fatti per cui ha incassato la condanna di ieri: accaduti il 3 agosto in piazzale Dante, quando colpì una signora di 89 anni , alle spalle, e le procurò la frattura al polso. E anche l’aggressione all'incrocio tra via Alfieri e via Leopardi, con le stesse modalità e tipo di vittima: anziana di 91 anni picchiata e rapinata. (d.p.)


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