Accusa di violenza
sessuale all'ex compagno facendolo finire in carcere. Due giorni fa la
confessione in aula e il rischio di essere processata, ora per
calunnia. Protagonista della vicenda un uomo di 46 anni di San Valentino Torio.
I fatti risalgono al 10 maggio 2016, quando i carabinieri della
stazione di San Valentino ricevono una chiamata e irrompono in casa di
una donna, la trovano in camera da letto svestita. E' una straniera di
nazionalità bulgara che racconta di essere vittima di un tentativo da
parte del compagno di violenza sessuale. L'uomo nega tutto ma viene
ammanettato, si scopre così che era sottoposto al divieto di
avvicinamento a quella casa, in virtù di un precedente per
maltrattamenti verso quella che ufficialmente era la sua compagna, la
cosa gli era costata anche una custodia cautelare precedente.
L'uomo continuò a difendersi anche davanti al gup, che però decise
per il rinvio a giudizio. Poi tutto cambia davanti ai giudici del II
collegio, la donna viene incalzata dalla difesa su di un segno
riconducibile ad un morso trovato sulla gamba di lei, durante quel
litigio con l’ex compagno. Così nacque la discussione tra i due: una
reazione di gelosia unita agli "sberleffi" che la donna avrebbe rivolto
al compagno.
Questo quanto sostenuto dall’imputato ai giudici, che riscontrano poi
diverse contraddizioni nel racconto della vittima, fino ad arrivare
alla confessione che spinge la donna a negare la violenza sessuale e ad
ammettere che quel segno lasciato sulla gamba era il frutto di un’altra
relazione. I giudici a questo punto assolvono il 46enne, già scarcerato
in precedenza dietro istanza del legale difensore. La donna rischia ora
un’accusa per calunnia.
http://www.ottopagine.it/sa/cronaca/111684/inventa-violenza-sessuale-per-coprire-un-tradimento.shtml
10 maggio 2016
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