2 aprile 2016

E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia. Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima Pagina Reggio http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html


E' stata battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini, l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. (...) Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente regalati. C., infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie L. D'A., avrebbe impartito ordini a G. V., affinché si attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. 

Fonte: http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html


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