E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata battezzata
"Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che legano gli uomini
del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di
arrestare quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione
aggravate dal fine di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra
Mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Gip su richiesta della Dda di Palermo. Tra gli
arrestati anche il capomafia del mandamento Noce con l'accusa di
estorsione e tentata estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia.
Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire
le minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro
precedentemente regalati. Chiovaro, infatti, seppure recluso in quel
periodo, attraverso le comunicazioni veicolate dalla moglie Loredana
D'Amico, avrebbe impartito ordini a Giuseppe Vallecchia, affinché si
attivasse per recuperare il denaro. L'attività investigativa, incentrata
principalmente nei confronti di uno degli arrestati, ha consentito di
scoprire una significativa e diversificata azione estorsiva gestita dal
boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la restituzione della
somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo delle indagini,
che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca
De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia. Prima
Pagina Reggio
http://primapaginareggio.com/2016/04/02/lo-zio-denuncia-il-nipote-boss-arrestata-la-moglie-e-due.html
E' stata
battezzata "Family Crimes", in forza dei vincoli di parentela che
legano gli uomini del pizzo alla vittima che ha denunciato i parenti aguzzini,
l'operazione della Polizia di Stato che questa mattina ha permesso di arrestare
quattro persone accusate di estorsione e tentata estorsione aggravate dal fine
di agevolare Cosa nostra. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito
quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta
della Dda di Palermo. (...) Le indagini della Squadra mobile palermitana prendono il via dalla
denuncia di un anziano zio di un boss di Cosa Nostra, stanco di subire le
minacce dal nipote che voleva farsi restituire 4 mila euro precedentemente
regalati. C., infatti, seppure recluso in quel periodo, attraverso le
comunicazioni veicolate dalla moglie L. D'A., avrebbe impartito ordini
a G. V., affinché si attivasse per recuperare il denaro.
L'attività investigativa, incentrata principalmente nei confronti di uno degli
arrestati, ha consentito di scoprire una significativa e diversificata azione
estorsiva gestita dal boss... E l'ordine di intimidire l'uomo e chiedere la
restituzione della somma sarebbe arrivato direttamente dal carcere. A capo
delle indagini, che si sono servite di anche di intercettazioni telefoniche, il
procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i pm Francesco Del Bene, Gianluca De
Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia.
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