20 marzo 2016

L'episodio a Faenza. I condomini avevano notato un continuo andirivieni di persone sconosciute, in particolare fuori da un appartamento, nelle ore serali e notturne

Nella serata di venerdì, la Polizia di Stato ha arrestato R.R, una donna di 36 anni di origine brasiliana, in possesso della cittadinanza italiana, per sfruttamento della prostituzione.

Già da fine dicembre il commissariato di Faenza aveva ricevuto un esposto da parte dell'amministratore di uno stabile situato nel centro cittadino in cui si segnalava che i condomini avevano notato un continuo andirivieni di persone sconosciute, in particolare fuori da un appartamento, nelle ore serali e notturne. Gli agenti avevano quindi compiuto alcuni servizi di appostamento, senza però riscontrare quanto segnalato, rimanendo tuttavia in accordo con l'amministratore di contattare nuovamente la Polizia se il fenomeno si fosse nuovamente verificato.

Nel pomeriggio di ieri, i condomini hanno richiesto l'intervento di personale del Commissariato dì P.S. di Faenza, lamentando che recentemente si era ripresentato quel via vai di persone sconosciute nello stesso appartamento, persone che presumibilmente si recavano in quel luogo per la presenza di prostitute.

l poliziotti si sono quindi immediatamente appostati fuori dall'immobile segnalato. Poco dopo hanno notato una persona avvicinarsi al portone principale mentre parlava al telefono e successivamente entrare nello stabile. Ritenendo che l'uomo potesse essere un potenziale "cliente" gli agenti hanno deciso di seguirlo notando che questi, dopo aver attraversato il piazzale interno, entrava nell'appartamento in precedenza segnalato. Dopo circa un quarto d'ora l'uomo usciva, accompagnato alla porta da una donna brasiliana, che veniva fermata e subito identificata, e l'uomo, a richiesta degli agenti, confermava di avere appena consumato un rapporto sessuale a pagamento.

l poliziotti accedevano quindi nel locale dove, dopo un accurato sopralluogo, trovavano nel comodino della stanza da letto numerosi preservativi e il telefono cellulare in cui era inserita la scheda telefonica su cui il cliente aveva chiamato per concordare la prestazione sessuale a pagamento. Alla richiesta su chi fosse l'intestatario del contratto di affitto, la donna dichiarava di essere ospite di un'amica italiana della quale non sapeva fornire nemmeno il numero di telefono.

Si invitava quindi la donna in Commissariiato ma, all'atto di uscire, scostando la porta del bagno, si notava che la luce era accesa e si riscontrava la presenza, nascosta nella doccia, di una donna poi identificata per l'arrestata. Alla stessa venivano richieste subito informazioni sulla sua presenza e sul contratto di affitto. La donna mostrava una scrittura privata dalla quale risultava a suo favore la disponibilità dell'immobile. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato la responsabilità penale della R.R., poichè la prima donna identificata ha riferito di aver ricevuto - nell'ultima settimana - una quindicina di clienti all'interno dell'appartamento affittato da R.R. la quale, consapevolmente, aveva affittato il locale con lo scopo di far prostituire anche l'amica. Accertata quindi l'attività svolta in quel locale, la Polizia ha proceduto anche al sequestro preventivo dell'immobile al fine di interrompere l'azione criminosa. Posta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, l'arrestata nella mattinata odierna, valutata l'assenza di precedenti penali a suo carico, è stata rimessa in libertà in attesa del processo che si svolgerà nei prossimi giorni.


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