17 febbraio 2016

Era da sei giorni che i due cagnetti si aggiravano nel cortile di casa, spauriti. Per rifugiarsi entravano nella Fiat Panda in cui erano stati rinchiusi dalla padrona prima di andarsene. La polizia locale delle Giudicarie è intervenuta a Comano Terme, nella frazione Campo Lomaso: i cani, due meticci di piccola taglia, sono stati sottoposti a sequestro penale ed affidati temporaneamente al canile di Trento. Una misura d'urgenza presa dopo aver verificato che i cani erano stati abbandonati da giorni, senza acqua e senza cibo, se non quello portato da qualche «mano amica». 
La proprietaria delle bestiole, una nomade di 52 anni, già nota alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, è stata denunciata per maltrattamento di animali. Rischia fino a 30mila euro di multa e 18 mesi di reclusione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale della Giudicarie, coordinata dal comandante Carlo Marchiori, la famiglia di nomadi che vive in paese sarebbe andata via di casa martedì scorso. I due cani, come testimoniato dai vicini, erano chiusi in una Fiat Panda dismessa, lasciata in cortile. Qualcuno del paese, accorgendosi delle bestiole chiuse nella macchina senza acqua né cibo, ha aperto una portiera per farli uscire e li ha rifocillati. A distanza di sei giorni, nessuno dei nomadi che abitano in paese è tornato a casa ad occuparsi dei cani: per la polizia locale c'erano tutti i presupposti per un sequestro penale, ossia per togliere temporaneamente gli animali dalla custodia della proprietaria (assente e non rintracciabile) per affidarli ad una struttura che se ne possa prendere cura fino alla decisione del giudice. 
Gli agenti (foto) hanno operato ieri mattina assieme ai volontari di un'associazione del posto. Per la nomade, ritenuta responsabile dell'accaduto, è scattata la denuncia alla procura di Trento. Il maltrattamento degli animali prevede sanzioni pesanti, con la reclusione da 3 a 18 mesi e la multa da 5mila a 30mila euro. In caso di condanna, è prevista anche la confisca degli animali. Le due bestiole ora sono al sicuro: al canile di Trento hanno cibo e acqua assicurati, una tettoia che li ripara dal maltempo e le cure e le attenzioni di cui hanno bisogno.


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