29 gennaio 2016

Perseguita gli inquilini per l'aspirapolvere, padrona di casa sotto accusa per stalking

 Non è la trama de "L’inquilino del terzo piano", ma la storia di una coppia finita perseguitata per anni dalla propria padrona di casa. La loro colpa? Usare troppo l’aspirapolvere, dimenticare di chiudere il portone del palazzo e occupare uno stabile che doveva restare vuoto per motivi “affettivi”. Ragioni più che sufficienti affinché una 46enne, padrona di una parte del condominio, decidesse di rendere la vita dei due impossibile. La donna rischia di essere processata per stalking. La procura ha già avanzato richiesta di giudizio immediato.
Da un giorno all’altro, le vittime si videro stravolgere le proprie abitudini di vita: dal cambio di orari per rincasare ed uscire di casa fino al muoversi sempre in compagnia. Le persecuzioni sarebbero durate anni, ma sarebbero cominciate non appena i due decisero di andare a vivere nella mansarda incriminata.
Il gip, che per l’indagata ha disposto il divieto di avvicinamento, parla di aggressioni e di veri e propri "agguati". Da insulti di ogni tipo, con la richiesta di "contenere" l’utilizzo dell'aspirapolvere, alle minacce di sbattere la coppia fuori di casa. Spesso, la donna si recava nella mansarda adiacente a dove vivevano i due e colpiva il muro con una scopa, urlando e spaventando la coppia. Agli insulti, spesso seguivano minacce di violenza fisica. Gli atteggiamenti della 46enne erano finalizzati a far sì che i due nocerini abbandonassero lo stabile. E questo, perché quell’appartamento era da sempre stato occupato dalla famiglia della 46enne. La misura applicata dal gip, stando ai fatti, è risultata necessaria, in quanto vi sarebbe stato il rischio «concreto che la donna, ove non sottoposta ad idonea misura cautelare, reiteri le condotte già accertate»

link alla notizia:
http://www.ilmattino.it/salerno/perseguita_inquilini_aspirapolvere_padrona_di_casa_sotto_accusa_stalking-1515905.html


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